Cappella dei Santi Piemontesi

Cappella dei Santi Piemontesi

Dall’epoca della costruzione della Collegiata di Santa Maria della Scala di Chieri, avvenuta fra il 1405 e il 1436, e per circa quattro secoli, la famiglia Balbiano di Viale detenne il patronato sulla cappella dedicata alla Santa Croce.

Fin dal 1584, anno della visita apostolica di mons. Angelo Peruzzi, vescovo di Sarsina, risulta ch sull’altare vi fosse una pala raffigurante il Ritrovamento della Vera Croce per iniziativa di Santa Elena, madre di Costantino. Ma poi quel quadro deve essersi deteriorato irrimediabilmente se nel 1815 Giovanni Vacca fu incaricato di ridipingerlo (oggi si trova sulla parete del transetto sinistro).

Alla fine dell’Ottocento, estintasi la famiglia Balbiano di Viale, la cappella passò al Capitolo della Collegiata, che nel 1917 la dedicò al Beato Giuseppe Benedetto Cottolengo, il sacerdote torinese salito sugli altari in quello stesso anno, che tanti rapporti aveva avuto con la città di Chieri.

Nel 1947 al Beato Cottolengo, ormai Santo, vennero associati gli altri due “santi sociali” piemontesi San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cafasso, e recentemente anche la Beata suor Maddalena Morano, salesiana chierese, innalzata agli onori degli altari da Giovanni Paolo II nel 1994.

CAFFARO RORE MARIO. Pala dei santi piemontesi (1947)

CAFFARO RORE MARIO. Pala dei santi piemontesi (1947)

Nel 1947 sull’altare fu posta una nuova pala, dipinta in quello stesso anno, dal pittore torinese Mario Caffaro Rore.

Vi compaiono tutti insieme i tre Santi: San Giuseppe Benedetto Cottolengo, seguito dalle sue suore, nel gesto di portare sulle spalle un vecchio ammalato; San Giovanni Bosco preceduto da due dei suoi ragazzi e seguito da altri che sembrano appartenere ai luoghi di missione; San Giuseppe Cafasso circondato da alcuni sacerdoti del Convitto ecclesiastico. Uno dei due ragazzi che precedono San Giovanni Bosco è, con tutta evidenza, San Domenico Savio, raffigurato senza aureola perché nel 1947, quando fu dipinta la pala, non era stato ancora canonizzato: lo sarebbe stato nel 1950. I “Santi sociali” sono rappresentati come un dinamico gruppo in cammino, che dal punto di vista stilistico ricorda l’iconografia resa celebre dal pittore Pellizza da Volpedo nel famoso quadro “Il Quarto Stato”.

BENEDICENTI LUIGI. Beata Maddalena Morano (1995).

BENEDICENTI LUIGI. Beata Maddalena Morano (1995).

Recentemente, sopra l’arcata della parete destra ha preso posto un quadro del pittore chierese, seguace della corrente ultrarealista, Luigi Benedicenti, dalla inusuale forma triangolare, forse ispirata alla parte culminante della pala di Caffaro Rore. Ritrae la beata chierese suor Maddalena Morano, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (salesiane) beatificata dal papa Giovanni Paolo II il 5 novembre 1994 a Catania, dove si spense il 26 marzo 1908.

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