CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Chieri. La storia a fumetti raccontata da Sicchiero

Fatti, personaggi, curiosità nelle illustrazioni dell’artista chierese

Una nuova pubblicazione sulla storia di Chieri osservata e raccontata nei suoi aspetti meno noti attraverso il linguaggio del fumetto, dell’illustrazione e di tavole incise, realizzata dall’artista Maurizio Sicchiero, è stata presentata al pubblico presso la sala conferenze della Biblioteca civica Nicolò Francone di Chieri. Originale e curioso, il concetto del libro, tra le cui pagine a condurre il lettore è il personaggio di Marzio Cusio da Chieri, nasce dall’idea dell’autore, stimato incisore, pittore e illustratore, di divulgare, con strumenti semplici e al contempo di immediata comunicazione, la storia millenaria di Chieri con la finalità di raggiungere un pubblico interessato a ritrovare il patrimonio del luogo nel quale vive, o scoprirlo se abita altrove, con la leggerezza del taglio di un “Giornalino”, o libro / opera fumettosa. Al volume di 192 pagine a colori, edito da SGI – Società Generale dell’Immagine, Torino – è abbinata, per le prime 50 copie, un’incisione originale ad acquaforte a scelta fra tre soggetti, (la prima rappresenta una simbolica bicicletta ecologica dallo stravagante titolo scioglilingua Ecobicicleolicagirovagabonda”, la seconda  “Borgo medievale” che trovate anche all’interno della pubblicazione, la terza una bella veduta delle nostre montagne “Monviso”) i cui proventi saranno devoluti a favore dell’associazione V.I.T.A ODV. Il libro è il risultato di una lunga ricerca portata avanti dall’artista, che ha raccolto dati e aneddoti consultando fonti storiche, recuperando racconti orali, nonché mettendo a frutto una costante attività di volontariato culturale a Chieri.

Tra le vicende dimenticate e poco conosciute, ci sono il Convento di S. Andrea, abbattuto dalle ruspe negli Anni Sessanta, e ricostruito dalla tavolozza dell’autore, oppure la figura del Generale Giuseppe Avezzana che ha conferito i gradi a Giuseppe Garibaldi ma poi finito pressoché nell’oblio, o ancora le donne che, in tempo di guerra, preparavano speciali materiali destinati a scaldare le gavette dei soldati in trincea.

“Il libro – sottolinea Maurizio Sicchiero – intende mettere a frutto l’esperienza della pandemia che ci ha costretti a studiare, riflettere, leggere di più.  L’idea del libro è nata proprio in questa dimensione più meditativa, ma ha anche lo scopo e il significato di guardare al futuro con speranza”.

Hanno presentato il libro in Biblioteca Silvana Nota, che ha curato l’introduzione del volume, e Nicola Miraglia editore SGI Torino.