CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Quando un ministro creò il 21 novembre la Festa degli alberi.

Nel 1899. A Cambiano si celebrò…ma ebbe alterne fortune.

di Daniela Bonino

Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi per diffondere il rispetto e l’amore per la natura. Poiché in questi ultimi tempi si parla molto di tutela dell’ambiente, si potrebbe pensare che sia una sensibilità recente, invece, già nell’800 si celebrava la “Festa degli alberi”, e non solo in Paesi considerati da sempre attenti all’ecologia, ma anche in Italia e anche nel Chierese.

La festa, nata negli Stati Uniti nel 1872, giunse in Italia nel 1898: il 18 settembre fu celebrata sul Monte dei Cappuccini a Torino, per iniziativa del CAI in contemporanea alla fondazione della Pro Montibus, Associazione per la protezione delle piante e per favorire il rimboschimento.

L’anno successivo una circolare del Ministro della pubblica istruzione, Guido Baccelli, stabilì che le scuole italiane dovessero celebrare la “Festa degli alberi” il 21 novembre di ogni anno. Già allora, almeno al ministro era evidente che la cura delle piante avrebbe potuto limitare le frane e le disordinate piene di fiumi e torrenti.

Su L’Arco si lodava l’iniziativa, perché “il miglior mezzo per ottenere il dovuto rispetto agli alberi, così prodighi all’umanità di indiscutibili vantaggi, anche dal lato dell’igiene, è certo quello di istillare nelle giovani menti, che formeranno la nuova generazione, gli utili principii della silvicoltura con riunioni scolastiche campestri, il cui ricordo rimarrà tanto più profondo, quanto più le riunioni stesse saranno solenni e grandiose.”

“Nelle principali città d’Italia e specialmente nel nostro Piemonte”, si legge in un altro punto dell’articolo, “la festa, consistente nel piantamento di uno o più giovani alberi, venne celebrata con solennità insolita: escursioni delle scolaresche, eloquenti discorsi dei professori, conferenze, inni di lode alla geniale idea del ministro romano.”

Purtroppo nel Chierese fu celebrata solo a Cambiano e non altrove perché, “per secolare tradizione i buoni abitatori dei sobborghi hanno l’onesta abitudine di fare senza bisogno di sollecitazioni governative la festa agli alberi di cui abbisognano per la cottura della più o meno succulenta cena.”

Da allora la festa continuò a intermittenza, tra abbandoni e riedizioni: venne rilanciata nel 1911, nuovamente nel 1923, con la piantumazione del “Bosco del littorio”, nel 1949 e poi nel 1951 da Amintore Fanfani. Nel 1995 è stata presa in carico dai protezionisti di Legambiente, dal 2010 è diventata la “Giornata nazionale degli alberi”, celebrata sempre il 21 novembre, in riferimento al “Protocollo di Kyoto” del 1997.

(nella foto il ministro Guido Baccelli)