CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – 1922: Chieri ha 13.586 abitanti, Rossi di Montelera ministro e la ferrovia Torino-Pino-Chieri…

 Dalle pagine dei settimanali chieresi L’Alfiere e L’Arco

di Bruno Bonino

 Gennaio

Eugenia Burzio

I due settimanali chieresi pubblicano i dati del VI Censimento Nazionale alla data del 1° dicembre 1921. La popolazione residente a Chieri e frazioni era di 13.586 persone (3.393 famiglie) facendo registrare un calo del 12% rispetto al censimento del 1911 (residenti 1911 pari a 15.454 persone). Calo determinato sia dai molti caduti a causa della guerra che dalla minore natalità durante e dopo gli anni del conflitto.

Febbraio

L’Arco segnala che il gioco della palla a tamburello, dopo l’interesse suscitato dalle gare svoltesi l’anno precedente nelle feste di settembre, viene sempre più praticato tanto che si è formata a Chieri una società sportiva, denominata proprio “Tamburello”, fra gli amatori e i tifosi di questo sport. I soci hanno iniziato ad allenarsi la domenica in piazza Vittorio Emanuele III (l’attuale Piazza Dante).

Marzo

I settimanali chieresi riportano la notizia che l’on. Luigi Facta (liberale giolittiano) ha formato su incarico del re un nuovo governo in sostituzione di quello guidato da Ivanoe Bonomi (socialista riformista), durato solo pochi mesi e fatto cadere da esponenti della destra che auspicavano il ritorno di Giovanni Giolitti alla guida del governo. Ciò non può tuttavia avvenire per il veto dei popolari e si ripropone una coalizione della quale fanno ancora parte i popolari (cattolici), i liberali giolittiani e di altri schieramenti, i socialisti riformisti, i radicali e il partito agrario. Nel nuovo esecutivo il Ministero dell’Industria e Commercio viene affidato all’industriale chierese sen. Teofilo Rossi di Montelera, in precedenza sindaco di Torino e deputato al Parlamento.

Aprile

L’astronomo giapponese Hisashi Kimura, direttore dell’Osservatorio di Mizusawa, visita l’Osservatorio di Pino Torinese, da poco tempo costruito e diretto da padre Giovanni Boccardi, e assiste alle osservazioni e ai calcoli dei colleghi. Nel manifestare il suo vivo interesse per le loro ricerche sugli spostamenti dell’asse terrestre e della verticale non manca di dichiararsi entusiasta per la meravigliosa posizione del sito astronomico pinese.

Maggio

Muore a Milano a soli 39 anni a causa di una nefrite Eugenia Burzio, soprano con una voce magnifica dal bel timbro limpido e sonoro e uno straordinario temperamento artistico, che nei primi vent’anni del ‘900 aveva trionfato nei più importanti teatri in Italia, in Europa e nelle Americhe. Era nata a Poirino ma Chieri era la sua “piccola patria” dove amava tornare dopo le sue esibizioni artistiche per riposarsi e per ripassare le opere accompagnata al pianoforte dalla sorella. La sua salma viene sepolta a Chieri nella tomba di famiglia, accanto ai genitori e al nonno materno.

Giugno

Nel pomeriggio del 9 giugno passa per Chieri la penultima tappa della decima edizione del Giro d’Italia che da Genova arriva a Torino, per terminare il giorno seguente a Milano. Anche se la giornata è piovosa e ventosa il pubblico chierese si accalca a Porta Annunziata, via Palazzo di Città e Porta Torino per assistere al passaggio dei ciclisti. La tappa viene vinta da Bartolomeo Aymo e il giorno dopo il Giro da Giovanni Brunero, entrambi della Legnano, società sportiva di una delle più importanti aziende produttrici di biciclette.

Luglio

Il capo del governo Luigi Facta, che aveva ad interim la responsabilità di ministro dell’interno, è costretto il 19 luglio alle dimissioni per una mozione di sfiducia passata alla Camera con i voti di una parte cospicua di deputati della sua coalizione, in particolare i popolari. Ma il re, non riuscendo a trovare un esponente politico in grado di formare un governo a causa delle divisioni tra i partiti, dà nuovamente l’incarico a Facta che riesce ad ottenere la fiducia il 1° agosto, però con un governo ancora più precario del precedente.

Rimangono all’opposizione i comunisti, i socialisti, i fascisti e i repubblicani.

Agosto

A Chieri sino ad agosto non sono avvenuti fatti di sangue tragici, con morti o feriti gravi, nel corso di ripetuti scontri e rappresaglie tra gruppi fascisti e socialisti-comunisti, come invece successo negli ultimi mesi in altri comuni, come nella vicina Torino. La stampa locale dà tuttavia notizia ad inizio agosto dell’occupazione per alcune ore del Municipio di Chieri da parte di un nutrito gruppo di fascisti proveniente da Torino che pretendevano le dimissioni del sindaco socialista e della giunta comunale. È poi di qualche giorno dopo la cronaca dell’assalto avvenuto alle sette del mattino e conclusosi in meno di un’ora, da parte di squadre giunte dal Monferrato su otto camion, alle sedi dell’Associazione Operai, della loro Cooperativa e della Camera del Lavoro, con sfondamento delle porte, rottura dei vetri e danneggiamenti all’interno.

Settembre

La Società Ferrovie Elettriche del Monferrato ha predisposto un progetto preliminare per la costruzione tra Torino-Pino-Chieri di una nuova strada con a lato binari e impianti per una ferrovia elettrica. La strada, staccandosi da quella già esistente nei pressi delle scuole di Reaglie dovrebbe percorrere la valle per circa 1700 metri, quindi inoltrarsi in galleria per altri 1700 metri, giungere sotto Pino e percorrere 1250 metri per ricongiungersi alla strada provinciale sul piano della Balbiana (ma questo progetto ambizioso rimase sulla carta e il traforo del Pino venne realizzato solo nel secondo dopoguerra).

Ottobre

Sui settimanali chieresi viene dato spazio all’evoluzione del quadro politico a livello nazionale e poi anche locale. Il 28 ottobre il capo del governo Luigi Facta si dimette per il rifiuto del re Vittorio Emanuele III di firmare lo stato d’assedio dopo che le milizie fasciste avevano occupato alcune prefetture ed era imminente la loro mobilitazione verso la capitale, la “marcia su Roma”. Lo stesso giorno circa 30.000 uomini in vario modo armati giungono nei pressi della capitale e restano fermi in attesa di ordini. Due giorni dopo il re conferisce a Benito Mussolini l’incarico di formare il nuovo governo.

Una ricaduta a causa di questi fatti avviene subito dopo a livello locale sia a Chieri che in diversi altri comuni. Infatti il 29 ottobre il sindaco Angelo Menzio, con la giunta e i consiglieri della maggioranza si dimettono e ha termine il cosiddetto “biennio rosso” dal colore dell’amministrazione, a guida socialista, che aveva amministrato Chieri per circa due anni.

Novembre

Il prof. Emilio Bonaudi, docente universitario di diritto amministrativo, viene nominato commissario prefettizio per reggere il comune sino a nuove elezioni. (Queste avverranno però solo dopo la seconda guerra mondiale poiché durante gli anni del fascismo al posto dei sindaci furono messi i podestà di nomina governativa).

Nella cronaca cittadina del settimanale L’Arco a fine mese compare uno scritto del direttore Nicolò Francone nel quale denuncia un “disgustoso incidente” capitatogli alcuni giorni prima in via Vittorio Emanuele. Avendo lui disapprovato verbalmente una caricatura esposta al pubblico che lo metteva alla berlina, in quanto esponente di punta di un comitato sorto per realizzare un Monumento ai Caduti, venne ingiuriato da due oppositori del comitato e come scrisse Francone “uno dei due non seppe far altro che strappare violentemente a me il cappello di capo e buttarlo a terra con prepotenza e disprezzo”.

Dicembre

La precaria situazione politico-sociale e il costo della vita in crescita frenano volontà e occasioni di divertimento di fine anno. Nonostante ciò la Filarmonica Regina Margherita e la Schola Cantorum si riuniscono per le prove del concerto musico-vocale che offriranno insieme a Capodanno alla cittadinanza in piazza Umberto. La sera dell’ultimo dell’anno il ritrovo per gli amanti del ballo è al Politeama Stazione per la tradizionale veglia danzante mentre chi preferisce il cinema ha la possibilità di scegliere tra i programmi del Moderno (al Politeama), del Chierese o dello Splendor.