CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Le Cappelle Campestri: San Giovanni Battista ai Falcettini

A sud di Chieri, lungo la strada per Cambiano, subito dopo le Maddalene

di Antonio Mignozzetti

A sud di Chieri, lungo la strada per Cambiano, appena superata la moderna borgata delle Maddalene (nata e sviluppatasi solo a partire dal 1964) sorgono due raggruppamenti di case molto antichi: le borgate Falcettini e Monza. Padre Giovanni Piovano, nel suo “ Divagazioni per l’agro chierese…”, scrive che nei documenti più antichi non sta scritto “Falcettini” ma “Faustini”, che a sua volta potrebbe derivare da “Faustin”, versione dialettale di “Faustino”, probabile nome del primo proprietario del luogo. Il toponimo Monza, a sua volta, sembra essere una deformazione di “Monge”, cioè “Monache”, il che fa pensare che quei terreni, prima di passare ai Burzio, che in parte li possiedono tuttora, siano appartenuti a qualche convento o monastero. Entrambe le borgate avevano la loro cappella: quella della borgata Monza è  esistita fino al 1960 quando, ridotta in misere condizioni, venne abbattuta per consentire l’ampliamento dell’azienda agricola Burzio. La cappella dei Falcettini, invece, esiste tuttora, in buono stato di conservazione, al margine della rotonda recentemente creata all’inizio del centro abitato omonimo. Dal punto di vista religioso dipendente dalla vicina parrocchia di Santa Maria Maddalena, la cappella, dedicata a San Giovanni Battista, è un edificio abbastanza spazioso. Come si presenta oggi risale al 1906, quando fu costruita al posto di un’altra  più antica e più piccola, danneggiata, come riferisce il Piovano, dalle alluvioni dei rii Vajors e Castelvecchio che si incontrano nei pressi. Fino a quando c’è stato un cappellano fisso, vi si sono svolte regolari funzioni religiose, delle quali si può leggere l’elenco in una relazione datata 28 gennaio 1925, preparata dai massari Paolo e Giovanni Lisa: “Esponiamo quanto si è fatto fin’ora nella cappella della suddetta Borgata e quanto si desidera di fare per l’avvenire: 1) Conservazione del SS Sacramento nella cappella da un giorno all’altro, in dieci feste principali dell’anno. 2) Messe lette tutti i giorni festivi e feriali secondo diverse occorrenze. 3) Messa solenne per la festa patronale (natività di San Giovanni Battista, il 26 giugno). 4) Messa del Santo Natale a mezzanotte. 5) Benedizione col SS. Sacramento nelle feste principali dell’anno. 6) Benedizione delle candele (Purificazione) e imposizione delle candele nel giorno di San Biagio. Benedizione dopo il parto. Benedizione ed imposizione delle ceneri. Benedizione delle campagne nel tempo delle Rogazioni…” (Archivio Arcivescovile di Torino, Carte sparse, 19.40). Due lapidi affisse alle pareti dell’unica navata commemorano altrettante date importanti nella storia della cappella. La prima riguarda l’appena accennata ricostruzione: “A perpetuo ricordo del can. Gov. Battista Violata, che primo ideò nel 1906 l’erezione di questa chiesa… i Falcettinesi  riconoscenti questo ricordo posero. Morì il 13 gennaio 1908. Pregate pace all’anima sua”. Del motivo per cui fu posta la seconda lapide parlò nel numero del 24 aprile 1920 il settimanale chierese l’Alfiere: “Domenica 18 aprile 1920.  I Reduci della Borgata Falcettini hanno inaugurato la lapide commemorativa dei caduti della borgata. Ore 10,00: Messa di Mons. Rho. Dopo la Messa: cerimonia inaugurale. Poi: banchetto nella cascina del presidente, sig. Battista Piovano, presenti il segretario Fernando Cavaglià e il cassiere Pietro Burzio. Alla fine, discorso del Ten. degli Alpini Edoardo Cavaglià”.Quest’anno la festa patronale ai Falcettini è stata molto solenne. Benedizione e inaugurazione della campana e del campanile, effettuata dal Can. Chiadò, assistito dal Teol. Torta e dal cappellano Padre  Barbero S.J… Padrini: i coniugi Giovanni e Margherita Lisa. Sottoscrizione: fra gli altri offerenti la Banca Commerciale Agricola di Chieri. Intervenuto Mons. Rho. Sempre viva la memoria “dello zelo del primo ideatore della nuova Chiesina, il compianto can. Giovanni Battista Violata”. Il signor Mario Cavaglià, uno degli ultimi irriducibili custodi della cappella, ci tiene a far presente che in giugno vi si celebra tuttora  la festa patronale di San Giovanni Battista, con la Messa celebrata dal del Parroco della parrocchia di Santa Maria Maddalena, la benedizione dei trattori degli agricoltori dei dintorni e il rinfresco offerto dalla borgata a tutti i convenuti.