CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Chieri: quando demolire il passato è netto cambiamento…

Via Tana da scuola a parco, in passato la demolizione del Politeama Chierese

di Gianni Giacone

Demolire per fare qualcosa di nuovo, del tutto diverso. A Chieri sta succedendo, con la scuola Mosso, elementari e medie di Via Tana: lascerà il posto non ad un nuovo, grande insediamento abitativo, ma, per scelta del Comune, ad un parco che si richiama alla tradizione tessile della città e sarà collegato al vicino parco del viandante e del pellegrino, in Viale Fasano.

La grande demolizione in Via Tana ci suggerisce un tuffo nel passato, quando a Chieri si sono fatte altre demolizioni che, come quella in corso, hanno cambiato non poco il volto, il panorama di altri ‘pezzi’ di città. La prima, a memoria di giornali, è quella del Politeama Chierese di Piazza Cavour. Cessò la sua attività nell’aprile del 1929 quando l’edificio del Politeama e l’area circostante furono venduti ai Padri Gesuiti per destinare il sito ad una più ampia sede della Congregazione Mariana. Verso la fine dello stesso anno iniziarono i lavori di demolizione. Ci fu spazio per un grande orto prima che, all’inizio degli anni Cinquanta, iniziasse il cantiere per costruire l’attuale palazzo, all’angolo tra Via Marconi e Via Sant’Agostino. In anni ben più recenti, la demolizione del Mulino Berruto e quella della Cartotecnica Chierese, tra Porta Gialdo e strada per Pessione, hanno radicalmente cambiato l’aspetto di quella parte di città. Si può discutere se in meglio o in peggio, ma tant’è. Ma la memoria del passato resta, nelle immagini d’archivio. Che naturalmente pubblichiamo, a buona memoria dichi verrà dopo di noi.