L’orfanotrofio
Alcuni quadri, tutti di soggetto sacro, si conservano in diversi locali dell’Orfanotrofio. Forse si tratta di opere facenti parti di donazioni delle quali non ci è giunta notizia.
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AUTORE IGNOTO. Annunciazione (XVII sec.).
È un piccolo quadro che stilisticamente richiama i modi degli allievi del Moncalvo. Un tempo collocato nella sacrestia, ora si trova nell’ufficio della Direzione dell’Istituto.
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FRANCESCO FEA, Madonna col Bambino (1620 -1639).
Anche questo quadro, di cm 104×82, dopo essere stato conservato a lungo nella sacrestia, recentemente è stato trasferito nell’ufficio della Direzione.
Non se ne conosce la provenienza. Probabilmente è frutto di una donazione. Rappresenta la Vergine che, tenendo in braccio un Gesù Bambino alquanto vivace, è intenta a leggere un libro poggiato su un tronco d’albero alla sua sinistra.
Già ritenuto opera del Moncalvo da vari studiosi, fra i quali Antonio Bosio e Giovanni Romano, nel 1999 Alberto Cottino lo ha attribuito a Francesco Fea, avendo notato come il disegno sia meno morbido e i colori risultino meno luminosi di quelli delle opere del Moncalvo e più simili a quelli dell’allievo chierese del maestro monferrino.
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AUTORE IGNOTO. La Cena di Emmaus (XVII sec.).
Grande tela, probabilmente parte di un lascito, collocata sulla parete dello scalone. Nella composizione, nel gestire dei personaggi e nell’uso della luce vi è evidente la volontà dell’autore di rifarsi al Caravaggio, senza però riuscire a riprodurne l’atmosfera e la drammaticità
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