Città Metropolitana, statuto aperto e zone omogenee: il Chierese ha aperto il tour di consultazioni  

Hanno preso il via lunedi 9 febbraio dalla sala del Consiglio comunale di Chieri gli incontri sul territorio METROP logodedicati all’operazione ”Statuto aperto”. Sindaci ed amministratori dei 23 Comuni della

zona, un bacino di oltre 130 mila abitanti su una superficie di 500 chilometri quadrati, si sono ritrovati per analizzare insieme al sindaco della Città metropolitana Piero Fassino, al vicesindaco

Alberto Avetta e al sindaco di Chieri Claudio Martano la proposta di Statuto e di suddivisione

in zone omogenee.  “È il primo di una serie di incontri con i sindaci del territorio della Città metropolitana” ha spiegato Piero Fassino “Un percorso verso l’approvazione dello Statuto arricchito da momenti di consultazione. Gli amministratori potranno presentare le loro osservazioni durante i vari appuntamenti ed anche in forma scritta entro il 5 marzo”. Il sindaco della Città metropolitana ha poi riassunto i contenuti della legge Delrio: “Il legislatore ha scelto di non definire nuove perimetrazioni. L’impianto deve però fare i conti con una realtà più complessa. Il nuovo Ente ha funzioni fondamentali definite per legge e può esercitare funzioni che derivano da delega di altre istituzioni. È stato aperto un confronto con la Regione Piemonte per definire quali siano le deleghe che la Città metropolitana dovrà esercitare. Sostanzialmente saranno confermate le deleghe che erano in capo alla Provincia”. Fassino ha poi toccato i temi delle risorse e del personale: “La legge prevede che nella fase di riorganizzazione le Città metropolitane riducano i loro organici del 30 per cento. Parte del personale sarà mobilitato verso altre istituzioni che ne abbiano necessità. Si tratta di un’operazione abbastanza complessa. Verrà a tal proposito creata una mappa delle disponibilità locali e statali”. “Dobbiamo consentire ad ogni comune di riconoscersi nell’Ente ed avere pari dignità” ha concluso il sindaco “La Città metropolitana deve essere lo strumento per far vivere politiche comuni e per far sì che ogni amministrazione possa avere di più”.

I lavori sono proseguiti con la presentazione della proposta di suddivisione del territorio in zone omogenee. Sono intervenuti i primi cittadini dei Comuni di Baldissero, Santena, Pecetto, Sciolze e Pralormo, i quali hanno posto l’accento sulle questioni riguardanti il mondo agricolo, le competenze della Conferenza, le zone omogenee, la gestione dei servizi a partire dalla raccolta rifiuti, il  paesaggio da considerare come un forte elemento di sviluppo.