Riva presso Chieri, progetto per risistemare la piazza Parrocchia. “Il Carro” e “RivalutaRiva”: progetto lacunoso
In una lettera aperta al sindaco, i responsabili di due delle due principali associazioni culturali rivesi, “Il Carro” e “RivalutaRiva” chiedono di non dare corso al progetto di risistemazione di Piazza della Parrocchia, senza che prima si sia pronunciata la Soprintendenza.
“L’impianto urbanistico di Riva – scrivono le due associazioni – risale a metà Seicento circa, sviluppato “a fuso”, cioè attorno all’attuale via Vittorio, a suo tempo la centrale “via maestra”, da “porta San Grato” a “porta San Lorenzo”, tutt’oggi ben visibili con tutto l’impianto urbano, le matrici e il suo tessuto, anche se “contaminato” con superfetazioni di vario genere e se “guastato” dalle discutibili espansioni edilizie interne al reale ed inequivocabile centro storico. L’evidenza urbanistica è documentata sullo storico (fondamentale) testo di THEATRUM SABAUDIAE.
La tavola di RIVA OPPIDUM e la sua descrizione, sono tra queste che testimoniano l’effettivo centro storico di Riva.
In pieno centro storico, gli edifici della storia più notevoli che si affacciano sulla piazza sono: Palazzo Grosso, progettato dall’architetto Bernardo Antonio Vittone, nel 1738, poi completato da Mario Lodovico Quarini; la Chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, nel 1719 opera l’ing. Giovanni Antonio Sottis, nel 1725 subentra con un nuovo progetto l’architetto Gian Giacomo Plantery, infine nel 1767 interviene Bernardo Antonio Vittone, che progetta la facciata e la grande cupola; il campanile medioevale, edifici che sono tutt’uno con la piazza e strettamente integrati.
Ora codesto Comune, a fine 2014, ha deliberato l’approvazione di un nuovo progetto di risistemazione della piazza, ritenuto lacunoso, in termini di ricerca storica e di approccio filologico, ritenuto inoltre inadeguato e non rispettoso della “tutela e della conservazione” della piazza nel suo contesto storico, con l’aggravante di voler procedere alle opere senza il previsto e indispensabile “nulla-osta” della Soprintendenza competente, come richiede la Legge: art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana; Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, DLgs. 22/01/2004 n. 42 e s.m. e i.).
Pertanto, si trasmette in allegato la “lettera aperta”, sulla quale sono esposte in dettaglio le motivazioni, le istanze, che inducono a richiedere, come qui si richiede, l’interruzione di ogni azione e lavoro senza il “nulla-osta” della Soprintendenza Beni Architettonici e Culturale del Piemonte, relativo al progetto di risistemazione della piazza Parrocchia, approvato con la deliberazione G.M. n° 77, del due ottobre del duemilaquattordici.
Confidando nell’attenzione e nel consueto rigore di codesta Amministrazione, si ringrazia e si resta in attesa di un cortese riscontro.
Distinti saluti.
Andrea Gastaldi – Associazione Culturale Il Carro
Adriano Vanara – Associazione Culturale “RivalutaRiva”
Centro Storico di Riva presso Chieri –To
LETTERA APERTA
Il centro storico di una città non è soltanto l’agglomerato centrale da cui la città si sviluppa: è il suo cuore, la sua anima, la sua storia. Oggi più che mai è il custode di una memoria della scienza del costruire ormai del tutto scomparsa, tramandata in maniera orale, quindi non codificata, da una maestranza all’altra, durante il corso dei secoli. Pertanto merita di essere conservato e valorizzato, perché non solo è fonte di ricchezza per i Comuni che hanno la capacità di investire correttamente, ma anche e soprattutto perché è il contenitore perenne di fatti, persone, emozioni, idee che il passato ci tramanda.
Certamente, come ogni azione, cosa, progetto del nostro esistere, il centro storico nel tempo subisce inevitabilmente delle trasformazioni; ma esse non devono essere radicali, tali da cancellare il passato. Oggi, pertanto, è importante recuperare qualcosa di ciò che è stato cancellato dal tempo e dalle scelte -sbagliate- delle varie Amministrazioni comunali.
SITUAZIONE DI FATTO
ELEMENTI ARCHITETTONICI E REPERTI DI PREGIO DELLA NOSTRA CITTA’:
• Il Palazzo Grosso (arch. Bernardo Vittone, 1700)
• La Chiesa Parrocchiale (arch. B. Vittone, 1700)
• La Torre campanaria di origine romanico medievale
• La Torre Astense di origine medievale
• La Chiesa della Confraternita di S. Croce (1700, affreschi di Vitaliano de Grassis)
• La “Città” del Seicento ( Theatrum Sabaudiae)
INCOERENZE
I CIOTTOLI DI FIUME:
Nel centro storico del paese, in passato, esistevano (come da documentazioni fotografiche esistenti), ciottoli di fiume, provenienti da fiumi in Piemonte. Allegate n 3 foto
Essi sono coerenti col luogo storico in oggetto, hanno in assoluto la maggior durata e minor costo, ma oggi a Riva non ci sono più. Li troviamo solo sul lato sinistro del Palazzo, in corrispondenza del portone di legno di accesso ai giardini, con guide in pietra di Luserna.
(Alcuni buoni esempi di altri Comuni, che hanno utilizzato i ciottoli di fiume nel rispetto della storia: Poirino via centrale dei palazzi storici, Avigliana centro storico, Santena piazza fronte Palazzo di Cavour, Portacomaro centro storico, Vercelli piazza Cavour, Mantova centro storico, Cerreto d’Asti via centrale, Cherasco centro storico).
I MANUFATTI presenti nel nuovo progetto del Comune, piuttosto che i mattoni di cotto di fabbricazione industriale, esistenti sul Sagrato, sono incoerenti con il Palazzo e la Chiesa, che sono integrati e devono essere trattati in modo uguale e omogeneo.
I MATTONI POSIZIONATI ATTUALMENTE NEL SAGRATO DELLA CHIESA, sono di fabbricazione industriale e scadente e sono in forte contrasto con i vecchi mattoni della Chiesa e del Palazzo, così come le guide in pietra di Luserna, tagliate a sega circolare. Sia i mattoni sia le lastre in pietra presentano danni diversi: cedimenti, rotture, (dati i materiali di scarsa qualità e la posa non adeguata). Peraltro presentano anche aspetti di pericolosità per i passanti. Allegate n 4 foto
La Piazza Parrocchia è quotidianamente occupata e attraversata da automobili, perde così la sua caratteristica di luogo di pregio e fruibile da tutti .
Il Luogo Pubblico per definizione, deve avere limitato accesso alle auto; per renderlo tale, cioè fruibile effettivamente al pubblico. Allegate n 3 foto
RICHIESTA
Nel rispetto del luogo storico , non ci dovrebbero essere alternative di scelta se non quella del posizionamento dei ciottoli, con sistemi e metodi attuali ed adeguati, con l’aggiunta di guide in pietra di Luserna, per facilitare i passaggi pedonali. Unica decisione variabile: la sistemazione delle guide secondo un criterio di utilità ed efficacia, lasciando quelle esistenti di fronte e sul perimetro del Palazzo Grosso.
Per i motivi sopracitati si ritiene opportuno e necessario che:
Al di là dei concorsi di idee promossi in passato :
si richieda oggi il parere e il nulla-osta ai sensi di legge (obbligatorio per Legge e non discrezionale) alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Culturali del Piemonte, presentandone il nuovo progetto.
Si metta a conoscenza la Sovrintendenza della situazione della Piazza, Palazzo Grosso, Chiesa Parrocchiale, Torre medievale per esaminare la possibilità di vincolo .
Inoltre:
1-I materiali del sagrato esistenti, inadeguati, vadano rimossi per riposizionare i ciottoli, così come nella piazza contigua.
2-La piazza della Parrocchia vada chiusa al traffico auto con dissuasori fissi in pietra, come quelli fronte Chiesa, e mobili per permettere il transito legato ai servizi del Comune, della Parrocchia, per le emergenze, i funerali, orari messe.
3-Si ritiene altrettanto necessario aprire una nuova strada di collegamento tra la piazza III Millennio e via Baudo, a fianco della scalinata e cascina Allemanno,( dove esiste un varco); eliminando un triangolo di aiuola verde per favorire il passaggio ( dove probabilmente esiste nel sottosuolo la vecchia ghiacciaia )
4-L’ideale sarebbe creare una strada, da via Baudo (attraverso il varco esistente a fianco della scalinata) alla p.za III Millennio, adibita a posteggio auto, chiudendo al traffico auto, anche via Teofilo Rossi .
5-Nel contesto, potrebbe essere opportuno individuare il posizionamento della vecchia ghiacciaia e riportarla visibile, se non visitabile.
Riva, luglio 2015
Andrea Gastaldi Adriano Vanara
Associazione Culturale Il Carro architetto, Ass. Cult. RivalutaRiva