Chieri, lavori in corso e disagi: ‘Il comune può fare ben poco’, dice l’assessore Ceppi

 

lavori in corsoDisagi in centro e in periferia, ogni volta che parte un cantiere per il gas o l’acqua potabile o per posare cavi nel sottosuolo: le recentissime esperienze di Corso Torino e di Via Vittorio davanti all’ex Tabasso farebbero pensare alla necessità che il Comune intervenga con largo anticipo e quanto meno cerchi di limitare i disagi. Ma raramente succede. Perché? “Perché gli uffici tecnici – risponde l’assessore ai lavori pubblici, Massimo Ceppi – ricevono, nella maggior parte dei casi, l’informazione solo a ridosso dell’avvio del cantiere, quando l’ente che fa i lavori chiede l’occupazione del suolo pubblico. Non abbiamo, cioè, nessun collegamento diretto con chi interviene e fa i lavori. Per esempio, High Power ci ha chiesto solo una decina di giorni fa di fare il ‘taglio’ di Via Vittorio all’ex Tabasso: era un intervento che non poteva essere fatto diversamente, abbiamo solo chiesto e ottenuto che cominciassero il sabato pomeriggio dopo il mercato e che accelerassero i tempi lavorando anche di domenica. L’hanno fatto. Ma il disagio c’è stato.”

Un po’ meglio vanno le cose quando ad intervenire è la Smat, per l’acquedotto. “Qui c’è la nostra approvazione di volta in volta dell’intervento, e abbiamo il cronoprogramma, quindi sappiamo con largo anticipo quando iniziano i lavori. Per i sottoservizi diversi è invece impossibile prevedere, perché si tratta di interventi spot, in emergenza: allaccia, riparazioni, spostamenti. Impossibile programmare.”