Torino e la Mole Antonelliana in due mesi del Calendario Storico 2016  dell’Arma dei Carabinieri

 

calendario carabinieri 2016Nella mattinata, al Comando Provinciale Carabinieri di Torino, il cte provinciale di Torino, Colonnello Arturo Guarino, comandate provinciale di Torino, ha presentato alla stampa torinese il Calendario Storico 2016 dell’Arma dei Carabinieri, ispirato dal tema “I Carabinieri e le arti”.  Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, quest’anno con una tiratura di 1.200.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Il Calendario ha una rilevanza importante per la famiglia dell’Arma, momento di coesione ed unità attorno ad un oggetto semplice, ma ispirato da grandi valori comuni, nel quale si riconoscono tutti i carabinieri e i loro comandanti, dalle grandi città ai più piccoli paesi.

 

Torino e la Mole Antonelliana in due mesi: Marzo e Agosto

In copertina, l’emblematico segno distintivo dei Carabinieri – la fiamma – si staglia tra le volute geometriche e nitide d’ispirazione futurista, segno della solidità istituzionale nel tempo, riprese da un’opera di Giacomo Balla, nei colori che contraddistinguono la Bandiera italiana – il verde, il bianco e il rosso – l’Arma dei Carabinieri – il blu e ancora il rosso – l’azzurro del vessillo europeo e il celeste dell’ONU. Poi le tavole interne che, dalle atmosfere ottocentesche di una famiglia dell’Arma, attraverso i mesi dell’anno, ci portano alla visione moderna e tecnicista della tavola di dicembre, per concludere con il foglio finale, evocativo dello stato dell’Istituzione che si è già avviata, resa più ricca dalla presenza femminile, verso un luminoso futuro.

Marzo Questa composizione contiene la combinazione di varie fra le più note  affiches di Toulouse Lautrec, quella che raffigura il noto cantautore dell’epoca Aristide Bruand con la sua immancabile sciarpona rossa e quelle che rappresentano la ballerina di cancan Jane Avril.  Sono queste immagini il sunto della parte al contempo popolare e colta della Belle Epoque. Il gioco dell’elaborazione però non si ferma qui: non siamo a Parigi perchè la linea d’orizzonte lascia apparire la Mole Antonelliana, il grande edificio torinese che celebrava gli entusiasmi per l’Unità d’Italia in quel Piemonte che aveva visto appunto nascere l’Arma dei Carabinieri.

 

Agosto: Uno degli spiriti innegabilmente più eccentrici del XX secolo, Salvador Dalì, disegnatore eccellente amico dei poeti e del grande regista Luis Buñuel, va oltre il surrealismo parigino a navigare nella fantasia totale del suo immaginario di dandy catalano.  Uno dei suoi dipinti più drammatici è quello che descrive “La tentazione di Sant’Antonio”, realizzato nel 1946, l’anno successivo alla fine della Seconda Guerra, quando l’ansia era tangibile in tutta Europa, anche in una Spagna che era rimasta estranea al conflitto perché aveva già pagato il suo tributo di sangue con la guerra civile.  Nella reinvenzione per il mese di agosto i ruoli si invertono ed è il prode cavaliere a controllare la scena. D’altronde ben si sa che i Carabinieri a cavallo fanno sempre un’eccellente figura.