Cambiano, Sagra del Pomodoro e sfilata del passato contadino.

Di ritorno dalle vacanze, iniziano i festeggiamenti per Cambiano e il suo pomodoro “costoluto” con la 40° edizione della “Sagra del Pomodoro tradizioni e sapori”.

Sabato 2 settembre al piazzale della Pro Loco, l’orchestra Bruno Mauro ha allietato la fresca serata danzante con, come piatto forte e per la prima volta, la gran frittura di pesce, che ha raccolto il gradimento un inaspettato folto numero di cambianesi.

La mattina successiva, complice una bella e ventilata giornata di sole, aroma di pomodoro per le vie del paese con la degustazione della bruschetta e con l’esposizione di ortofrutta di stagione degli agricoltori di Cambiano che sono anche stati premiati per il loro solerte lavoro, reso anche difficoltoso dagli improvvisi cambiamenti climatici delle ultime stagioni. Si sono ammirati pomodori, zucche, delle vere “opere d’arte” della natura, insieme alla mostra mercato di prodotti tipici e a intagliatori del legno con i loro capolavori.

Ed ecco che Cambiano, nel pomeriggio, diventa scenario di tradizione popolare con la sfilata degli “antichi mestieri del tempo che fu…”, accompagnata dalle maschere La Bela Tumatichera e’l so Pichet e le “belle tomatichine”. Carri agricoli addobbati hanno permesso ai “villani” di far rivivere per le vie del centro momenti di vita contadina e sono sfilati anche alcuni attrezzi del passato tra cui l’ Arbe, un grande catino con le giovani contadine che pestano l’uva a piedi nudi, la macchina per la pigiatura meccanica, il torchio dove avveniva l’ultimo passaggio degli acini pigiati per trarne il succo; per finire il carro che inscenava il “san martin”, il trasloco a fine stagione della famiglia contadina per raggiungere un’altra cascina, chiamato così perché solitamente avveniva nei primi giorni di novembre. Perché ha sfilato anche l’uva? Il nostro paese da sempre è riconosciuto per il pomodoro, rosso quello coltivato nella terra più argillosa dal centro paese fin verso la Fornace Carena, più tendente al giallo quello prodotto in terra più sabbiosa nella zona che va dalle scuole fin nei pressi della ferrovia. Forse non tutti sanno che fino a 50 fà Cambiano era rinomata anche per i suoi vigneti di Madonna della Scala e Strada San Felice e proprio sulla collina dell’attuale ristorante Establo si trovavano i filari di una particolare uva dolce.

A conclusione di questa bella giornata non poteva mancare la gustosa “cena dell’Agnolotto” sapientemente preparata dai volontari della Pro Loco, con un’altra bella serata di musica tradizionale con i Frammenti Salentini e la Pizzica che hanno portato una ventata di allegria con la loro musica e i loro balli folcloristici.

Per capire la tanta affluenza di pubblico a questo primo appuntamento, citiamo pochi numeri forniti dalla Pro Loco: per la bruschetta sono stati usati 150 kg di pomodori, 120 kg di pane, 35 litri di olio extra vergine di oliva; nelle due cene sono stati serviti circa 1250 coperti e utilizzati 200 kg di pomodori e 200 litri di olio per friggere la frittura di pesce. Un grande successo!

Un grazie alla passione di tutti i volontari, quanto è importante per un paese mantenere vive le proprie tradizioni! Il prossimo appuntamento è per venerdì 8 settembre con la 7° Strapomodoro, la corsa non competitiva di 5 km aperta a tutti con partenza alle ore 19,30 dall’area Pro Loco.

Tiziana Guarato