DOSSIER SICCITA’ – Il Chierese alle corde, mai così arido dagli anni Sessanta

Il Rio Cesole completamente asciutto all’altezza di strada vecchia di Buttigliera

Crepe sul terreno (erbai) nei campi della zona di Andezeno

Il 2017 si sta dimostrando un anno particolare. Soprattutto in questi ultimi mesi dove la siccità la fa da padrona e condiziona notevolmente tutte le attività a cominciare naturalmente da quelle agricole. Parlando con alcuni agricoltori del Chierese qualcuno mi ha detto che non ricorda da quanto tempo non si assisteva ad una stagione così asciutta. Qualche altro mi ha parlato degli anni ‘60 per trovare una situazione similare. Per il momento la poca acqua caduta non ha fatto molti danni al grano (più secco e più sano) e all’uva (meno , ma più zuccherina), ma per resto è una lamentela continua. Gli erbai hanno reso la metà del previsto e il mais, seccando prima, ha reso molto meno. La soia ha un sacco di baccelli , ma legumi sani e belli all’interno ce ne sono pochi, quindi sarà un raccolto scarsissimo. Qualcuno la sta tagliando per darla come foraggio agli animali. Non parliamo poi di canali, fiumiciattoli, rii e tampe asciutti che non permettono alcun tipo di irrigazione o di aiuto per i campi.

Ora i contadini stanno tardando l’aratura non solo perché per lavorare terre così dure ci vanno trattori potenti con grande consumo di nafta, ma poi si farebbe fatica a fresare e nella terra secca e non ben sminuzzata il seme (grano) farebbe fatica a crescere.

Il laghetto di strada vecchia di Buttigliera completamente prosciugato dalla siccità

Tutte situazioni che creano danni e condizionano non solo il settore agricolo, ma anche tutta la comunità Chierese che è molto legata a tal settore dal quale trae materiale per trasformazione e per alimentazione.

Auguriamoci che non faccia un tardo autunno piovoso da fare danni in senso opposto (frane e alluvioni), ma il giusto per aiutare i campi e chi li lavora.

 

Adelino Mattarello