Costigliole: il Teatro degli Acerbi ricorda Luciano Nattino con il suo spettacolo su Vanzetti al Teatro Comunale di Costigliole

Sabato 26 gennaio 2019 in teatro ore 21 Pillola di danza: D’MES di e con Daniele Salvitto, Federica FranceseAss. Culturale Nexus | Compagnia Simona Bertozzi Nexus a seguire in teatro ore 21.15 verrà riproposto il lavoro scritto e diretto dal regista astigiano, scomparso nel dicembre 2017:”VANZETTI. Il sogno di un emigrato Italiano”-musiche e canti a cura di Chiara Magliano, Paola Tomalino, Tiziano Villata -scenografia di Francesco Fassone -drammaturgia e regia di Luciano Nattino produzione Casa degli alfieri, Teatro degli Acerbi e Festival Asti Teatro 27  stagione realizzata dal Comune Di Costigliole D’ Asti e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare direzione artistica, organizzativa e tecnica Teatro Degli Acerbi.

«Vanzetti» debuttò ad Asti Teatro 27 nel 2005, scritto e diretto da Nattino. Segnò l’inizio della collaborazione tra il drammaturgo e regista della Casa degli Alfieri e la giovane compagnia astigiana. Gli Acerbi lo ripropongono come omaggio al maestro scomparso, e lo fanno con la formazione originale del debutto: Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Antonio Muraca, Stefano Orlando, Paola Tomalino, Federica Tripodi. Le scenografie sono di Francesco Fassone e i costumi del Laboratorio Stilistico Vezza. Musiche e canti sono stati curati da Chiara Magliano, Paola Tomalino e Tiziano Villata.

Uno spettacolo storico del regista astigiano Luciano Nattino, incentrato sulla vicenda che ha coinvolto, negli anni venti in America, gli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati alla sedia elettrica.Sarà il Teatro degli Acerbi a riportarlo sul palco, all’interno della stagione teatrale.Lo spettacolo, dedicato a Luciano Nattino, riprende filologicamente lo storico lavoro teatrale del 2005, che fece un’apprezzata tournée italiana e rimase nel cuore degli spettatori e degli operatori. Una drammaturgia complessa, poetica, emozionale, a tratti cinematografica che trae spunto da varie fonti. È, per frammenti, la storia di Bartolomeo Vanzetti e dell’assurda peripezia che lo ha visto protagonista, insieme all’amico Nicola Sacco, negli anni ‘20 in America, di uno dei casi più controversi di tutto il Novecento. Bartolomeo e Nicola, infatti, subirono, per le loro idee anarchiche e per la loro condizione di immigrati (italiani, per giunta), un lungo processo che li portò, dopo sette anni di ricorsi e rinvii, alla sedia elettrica. Lo spettacolo è la cronaca di un sogno e di una speranza. A seguire dopoteatro nella Cantina dei Vini sottostante il teatro.

 

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                                                        Alessandra Gallo