Asti- Presentata la terza edizione del Festival dell’Architettura dedicata alla “Resilienza”

Un Festival dedicato all’Architettura e all’Urbanistica: ad Asti c’è. E’ stata presentata venerdì scorso, presso la sede dell’Ordine degli Architetti, la terza edizione dell’A.S.T.I. FEST, il Festival dell’Architettura Astigiano. La kermesse prenderĂ  il via il 3 maggio e sarĂ  dedicata al tema della Resilienza e alle CittĂ  di transizione.

Energia, mobilitĂ , natura, risorse sono le aree tematiche che verranno esplorate con l’intenzione di portare al centro del dibattito pubblico il territorio, Asti le trasformazioni della cittĂ . Mettere in evidenza criticitĂ , far conoscere esperienze positive dai piĂą ignorate, proporre soluzioni, idee e suggestioni per un recupero virtuoso del patrimonio urbanistico e architettonico è il sottotesto che emerge dall’iniziativa degli Architetti astigiani.

Un festival è un’azione culturale importante – ha detto l’architetto Marco Giovanni Aimetti, del Consiglio nazionale dell’ordine, ospite del presidente provinciale Fabio Musso – e per questo abbiamo dato il patrocinio. Bisogna sensibilizzare il piĂą possibile tutta la comunitĂ  sui temi che riguardano la cura del territorio. L’Italia è un paese altamente a rischio dal punto di vista dell’adeguatezza edilizia. Gran parte degli edifici è stata costruita prima degli anni ’60, quindi non piĂą a norma dal punto di vista della sicurezza. Molte cose quindi ci sono da fare e il settore edilizio non può essere trascurato dal punto di vista delle prioritĂ  dell’agenda del Paese. La cittĂ  non è un problema, ma la cittĂ  è la risoluzione dei problemi, ha detto con le parole del sindaco di BogotĂ . In questa ottica, il ruolo dell’architettura e degli architetti è fondamentale per interpretare i cambiamenti e l’adattamento ai nuovi equilibri sociali e abitativi.”

Gli eventi del festival saranno di diversa natura e spazieranno dalla presentazione di libri agli storytelling, da convegni tecnici a mostre e camminate urbane. Il calendario prevede appuntamenti fino a giugno. Ci saranno eventi Fuori Fest e anche il contest “Provocazioni”, giĂ  proposto nelle scorse edizioni, in cui viene chiesto agli astigiani di inviare una foto di Asti  che rappresenti, in maniera artistica, magari anche provocatoria, come immaginano la cittĂ . C’è tempo fino al 14 giugno per partecipare.

L’A.S.T.I. FEST è un contenitore sempre aperto per nuovi temi e nuove discipline, un momento di riflessione condivisa con la nostra cittĂ , tutti i cittadini, le istituzioni, le scuole e le associazioni –  ha spiegato Marco Pesce, “anima” del Festival – Dalla prima edizione, con gli occhi delle delegazioni giunte da diversi paesi europei, abbiamo imparato a cambiare punto di vista: quello che noi vivevamo come criticitĂ , loro lo vedevano come risorse.”

Il festival sarĂ  un evento diffuso e si svolgerĂ  in varie location per permettere di scoprire luoghi nascosti da conoscere e valorizzare. Insieme all’Ordine degli Architetti di Torino è stato organizzato un Forum sulla Sicurezza mentre con la collaborazione delle delegazioni delle cittĂ  di Biberach e Valance, gemellate con il Comune di Asti, si terrĂ  il convegno “I cambiamenti climatici e la gestione delle emergenze”. 

Le sessioni di lavoro saranno gratuite, aperte a tutti e permetteranno di acquisire crediti formativi per la formazione obbligatoria degli architetti. Il programma completo sarĂ  disponibile sul sito www.astifest.it.

Durante la presentazione, il sindaco Rasero ha voluto portare il suo saluto agli organizzatori dell’A.S.TI. FEST ritenendolo un’utile occasione di confronto, aprendo però un fronte di polemica. Rasero ha infatti rimarcato come sia difficile portare in cima all’agenda degli amministratori nazionali i problemi del recupero del territorio, in quanto si tratta di temi di poco “appeal” dal punto di vista elettorale.

Anche i sindaci spesso sono bloccati da procedure elefantiache sull’apertura di un cantiere – ha aggiunto Rasero – per cui non è sempre possibile fare quello che si vorrebbe per la messa in sicurezza del territorio”.

Al sindaco ha voluto rispondere Gianni Cavallero, presidente uscente dell’Ordine degli Architetti di Asti:

Ringraziamo il sindaco per la lezione di burocrazia – ha detto – ma non posso non sottolineare che se c’è la volontĂ  di fare, le cose si fanno. Sono anni che proponiamo progetti al Comune di Asti, ma anche se cambiano gli amministratori, riceviamo sempre le stesse risposte.”

Carmela Pagnotta