PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, M.A.C. CHIERI, INFINI.TO, VILLANOVA D’ASTI, SALUZZO, BIOMEGA, BORGOMANERO, ALMESE…

CARMAGNOLA: PASSATO E PRESENTE. CINQUE SECOLI D’INCISIONE

Dürer, Rembrandt, Goya, Fattori, Picasso, Morandi e altri…

a cura di Vincenzo Gatti

inaugurazione venerdì 24 maggio 2019 ore 18

24 maggio – 30 giugno 2019

Palazzo Lomellini, piazza Sant’Agostino 17, Carmagnola (Torino) orario giovedì, venerdì, sabato 15:30-18:30 • domenica 10:30-12:30 – 15:30-18:30. Ingresso libero

Già da diversi anni l’Associazione Piemontese Arte ha dimostrato il proprio interesse per la grafica incisa, promuovendo occasioni espositive dedicate all’incisione: recente è il caso di Incisori italiani contemporanei 2016, sempre nella sede di Carmagnola. Ora, con questa mostra viene proposta una vera e propria piccola antologia dell’incisione europea, attraverso cinque secoli, con fogli provenienti da gallerie e collezioni private. Sono presenti più di trenta autori, dal ’500 al ’900, con una quarantina di opere: si sono potuti ottenere fogli di straordinaria rilevanza e rarità, come l’Adamo ed Eva di Dürer del 1504, ma anche magnifiche acqueforti di Rembrandt e Goya, che costituiscono, per così dire, la Trinità dell’incisione, ovvero il punto di riferimento e il vertice di tutta la storia dell’incisione. Dalla forza del loro linguaggio, che trascende spazio e tempo, si sono diramate le forme espressive di quanti, nei secoli, si sono cimentati con questo linguaggio, adeguandolo ovviamente alle circostanze, alla temperie culturale e all’evoluzione della tecnica. La rassegna, infatti, può essere letta non solo come rassegna storica, ma anche e soprattutto come dimostrazione della progressiva autonomia creativa raggiunta da una tecnica nata, e per molto tempo vissuta, in funzione illustrativa e di riproduzione. Iniziando con Dürer appunto e, via via con Callot, Tiepolo, Piranesi, e poi Meryon, Kollwitz, fin a giungere al nostro ’800 di Fattori e Fontanesi, si arriva alla piena acquisizione artistica dell’incisione. Nel secolo scorso sempre più vivaci si sono fatte le sperimentazioni e la grafica incisa è stata pienamente assunta come forma espressiva: Morandi, fra tutti risulta esemplare per l’intensità poetica e padronanza del mezzo al pari della sua attività pittorica. Non mancano, nel ’900 italiano esempi di particolare rilevanza, a cominciare da Bartolini, e poi Castellani, Marangoni, fino a Vespignani e Ferroni. Particolare attenzione è stata rivolta agli incisori di area piemontese, non solo per un giusto omaggio al territorio, ma in considerazione dell’altissima qualità della tradizione legata all’Accademia Albertina (con la forte presenza di Felice Casorati) e alla scuola di Tecniche dell’Incisione, da Boglione a Calandri, a Franco, in una ideale continuità d’intenti pur tra le diversità, che trova pochi riscontri nel panorama nazionale. La solidità e la coerenza di questa situazione, negli anni, ha ovviamente determinato un fiorire d’interesse verso l’incisione con varie personalità che ne hanno fatto piena modalità espressiva autonoma, da Saroni a Paulucci, da Soffiantino a Cherchi, da Lattes a Francesco Casorati, solo per citarne alcuni.

 

 

CHIERI, MUSEO ARCHEOLOGICO: “DI FREISA IN FREISA ROTTA SULLA MAC”

Sabato 18 maggio ore 17.00 La famosa rassegna dedicata all’eccellenza della cultura enogastronomica della Città di Chieri, nata per valorizzare il vitigno autoctono con alle spalle cinquanta secoli di storia, quest’anno compie dieci anni. Per l’occasione consigliamo una passeggiata immersiva tra stand e bancarelle fino ai cancelli della MAC che saranno aperti con una visita guidata speciale dedicata all’alimentazione in Età Romana. Dagli antichi reperti prenderà vita il curioso racconto sulle abitudini alimentari e le bevande più apprezzate, le cui fonti trovano riscontro nelle ricette del gastronomo Marco Gavio Apicio. A seguire per solleticare il palato sarà offerto un calice di Freisa. Costo: 5.00 €; 4.00 € per bambini dai 6 ai 12 anni, possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e aderenti al circuito “Beni in rete, i colori della natura” che presentino il biglietto di ingresso di un ente aderente.

 

PINO TORINESE, INFINI.TO: 50 ANNI DI LUNA: NOTTE EUROPEA DEI MUSEI

18 maggio 2019, dalle ore 19.00

Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio, aderisce alla Notte Europea dei Musei. A partire dalle ore 19.00, il pubblico potrà accedere gratuitamente alle postazioni interattive del Museo, assistere agli spettacoli del Planetario digitale (attività a pagamento, non si effettuano prenotazioni) e partecipare a un laboratorio Tinkering (attività a pagamento, non si effettuano prenotazioni). In occasione delle celebrazioni legate al primo sbarco dell’uomo sulla Luna, in particolare dell’anniversario della Missione Apollo 10, lanciata proprio il 18 maggio del 1969, Infini.to propone durante la serata due attività legate a uno degli eventi più straordinari nella storia dell’esplorazione spaziale e dell’umanità. Alle ore 21.00 e alle ore 23.00 sarà possibile assistere a uno spettacolo live in Planetario “La missione Apollo 10: a un passo dalla Luna“, realizzato dallo Staff di Infini.to, che racconta le prove generali attorno alla Luna, mentre alle ore 20.30 e 22.30 partecipare al laboratorio Tinkering “Escape Moon“.

PROGRAMMA

Il Museo è aperto e visitabile dalle ore 19.00 alle ore 1.00 (chiusura biglietteria ore 24.00).

 

Spettacoli in Planetario (non si effettuano prenotazioni)

Ore 20.00 Alla scoperta del cielo

Ore 21.00 La missione Apollo 10: a un passo dalla Luna

Ore 22.00 Cielo di Primavera

Ore 23.00 La missione Apollo 10: a un passo dalla Luna

Ore 24.00 Altre stelle, altri pianeti

Laboratorio Tinkering “Escape Moon” (non si effettuano prenotazioni)

Durata 1 ora e 30 minuti

Ore 20.30 e ore 22.30

BIGLIETTI

Museo (obbligatorio)

OMAGGIO

In occasione della Notte Europea dei Musei l’ingresso al museo interattivo è gratuito fino ad esaurimento posti

 

 

VILLANOVA D’ASTI, MOSTRA DI ALESSANDRA VIONE CUCCO

 

SALUZZO, SI APRE LA 42^ MOSTRA NAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO

Continuano gli appuntamenti del festival START/storia arte Saluzzo: mercoledì 15 maggio è il momento dedicato agli antiquari, con l’inaugurazione alle ore 18 della 42° Mostra Nazionale dell’Antiquariato, che fino a domenica 19 maggio si svolge al Castello dei Marchesi di Saluzzo, la Castiglia, già location delle mostre Il Labirinto dei Simboli e Ritmo Bodoni, dedicate all’arte contemporanea.

Qualità senza tempo, per una Saluzzo che sa riconfermarsi Capitale dell’antiquariato, con una mostra che è un contenitore di eleganza riconosciuto a livello italiano, sempre capace di cambiare pelle e rinnovarsi, pur rimanendo fedele e attento alla qualità dell’arte antica. L’edizione 2019 si presenta con una prima novità che riguarda la scelta degli spazi di allestimento: saranno infatti le suggestive stanze del castello dei Marchesi di Saluzzo, ricche di fascino e storia, a ospitare gli antiquari e il loro pezzi pregiati e ad accogliere un pubblico attento, curioso e, soprattutto, avvezzo ad arte e bellezza.

In mostra presenti una trentina di antiquari: oltre alle storiche imprese saluzzesi, la 42° Mostra Nazionale dell’Antiquariato vedrà la partecipazione di nomi importanti del settore provenienti da tutta Italia, che porteranno in mostra opere di epoche diverse. Il pubblico compirà così un vero e proprio viaggio nel tempo, tra opere dal Medioevo al Periodo Impero, monetari in tartaruga, sculture lignee medievali, dipinti del ‘600 e ’800, maioliche, arredi di alto antiquariato e fondi oro.

Gli antiquari dell’edizione 2019 sono: Mauro Giordanino (Saluzzo), L’Antiquasi (Torino), Antichità Brancaccio (Saluzzo), Art Collectors (Milano), Raffaello Pernici (Rosignano Marittimo), Flart di Gallo Flavio (Sommariva Perno), Antichità Costa (Saluzzo – Limone Piemonte), Antichità Avico – 900 & Design (Niella Tanaro), Ars Antiqua (Milano), Opo S.R.L. (Salò), Antichità Alessandro Bruna (Saluzzo), Bonanomi Antiquariato (Moncalvo), Galleria Il Portico (Pinerolo), Antichità Macrì (Torino), Ambrosi (Monselice), Francesco Obligato (Torino), Trionfante Antichità (Milano), La Gallerya di Audino e Sarietto (Fontanelle di Boves), Fabbri Arte Alto Antiquariato (Mantova), Matta Antichità (Verolengo), Lentini Antichità (Villanova D’Asti), Art Fine (Milano), Arts & Houses di Alex Barra (Paesana), Centro Arte La Tesoriera di Andrea Armato (Torino), Architechture (Bergamo), Lombardo & Partners Antiques (Rivoli), Mauro Reinaudo Antichità (Torino), Galleria Antiquaria Di Brisco (L’Aquila).

L’edizione 2019 sarà arricchita da una serie di eventi collaterali. Tra questi la presentazione in Castiglia giovedì 16 maggio ore 18, a cura del Prof. Piccat e del FAI Saluzzo, del pittore fiammingo Hans Clemer, detto Maestro d’Elva (Fiandre, ante 1480 – Piemonte, post 1512), esponente della pittura gotico-fiamminga e che è stato attivo in Piemonte nella zona di Saluzzo.

Inoltre il 15 maggio inaugurerà sempre in Castiglia la mostra fotografica Cento Donne Per La Storia, la mostra fotografica itinerante che celebra il Centenario di Zonta International.

Partita da Alessandria i primi giorni di aprile, la mostra toccherà tutte le città del Nord Ovest Italia dell’Area 03 del Distretto 30, in cui si trova un Club Zonta. Nell’anno del Centenario, i Club Zonta dell’Area 03 del Distretto 30, vogliono onorare le Donne che hanno contribuito a cambiare il mondo dal contesto locale a quello mondiale. Tra queste saranno anche presenti due Donne Saluzzesi, una di nascita e una di adozione: Magda Olivero e Madre Elvira.

Proseguono inoltre gli appuntamenti di Start/storia e arte Saluzzo che fino al 26 maggio permettono di scoprire l’arte contemporanea e l’artigianato, con le mostre per Start/Arte Il Labirinto dei Simboli e Ritmo Bodoni in Castiglia, l’opera vincitrice del Premio Matteo Olivero Harp esposta alla Sacrestia di Sant’Ignazio, l’esposizione del progetto vincitore dell’hackathon per Start/Artigianato dal 17 al 26 maggio in Casa Cavassa, e gli eventi di Start Off che tutti i giorni animano Saluzzo.

 

TORINO, PARCO ARTE VIVENTE: BIOMEGA PUBLIC PROGRAM

a cura di  Cosimo Veneziano e  Arteco (Beatrice Zanelli)

in collaborazione con  Vincenzo Estremo

PAV Parco Arte Vivente

Via Giordano Bruno 31 – 10134 Torino (TO)

Con Biomega l’arte contemporanea si fa strumento di indagine della natura attraverso un approccio cross-disciplinare che si propone di sovvertire aspetti critici della contemporaneità come l’uso di risorse naturali e il loro controllo da parte del mercato. L’obiettivo è individuare forme alternative di economia e di dialogo con la natura stimolando una maggiore consapevolezza nei singoli e nella collettività. Partendo dallo sviluppo delle società capitaliste e dalla predominanza ormai estemporanea delle immagini di vario genere all’interno dell’esperienza sociale della mercificazione e delle esperienze del reale, il seguente Public Program intende mettere in evidenza e decostruire la storia della creatività all’interno del capitalismo avanzato. Una storia che, con l’avvento del digitale, necessita una riflessione congiunta sul capitalismo e sulla produzione, diffusione e distribuzione industriale delle immagini stesse.

venerdì 17 maggio h. 11.30

Presentazione Biomega e conferenza stampa

martedì 21 maggio h. 17-20

Piante e Futuro Pane e Pace

Marianna Zanetta e Federico Dolce (Centro Studi Argo), Alimentazione, produzione agricola e percezione diffusa

Paola Bonfante (Professor Emerita, Department of Life Sciences and Systems Biology, Università degli Studi di Torino), Piante per il futuro in dialogo con Eva Brioschi (storica e critica d’arte) e Cosimo Veneziano (artista)

 

 

BORGOMANERO: “CARTE, METALLI E TEMPERE BRUNITE”, MOSTRA DI SERGIO FLORIANI

Galleria Borgoarte – Borgomanero, 18-05-2019 / 15-06-2019

INAUGURAZIONE: sabato 18-05-2019 Galleria Borgoarte dalle ore 18.00

“Carte, metalli e tempere brunite” è una piccola, ma significativa mostra, che la Galleria Borgo Arte dedica

all’artista Sergio Floriani. Tredici opere che vanno dal Dittico C di stagno su piombo del 2007, al pastello del 2019 con cornice a foglia d’oro. La mostra si apre con un grande Rotolo appeso (lizhóu) in cui l’artista riprende, con l’aiuto di una preziosa carta giapponese white kozu, l’antica arte cinese dello zhuangbiao.

Altre carte di diversa provenienza fanno da supporto a scintillanti pastelli a olio. I metalli sono ben rappresentati da due opere: Dittico C, strutturata in due tessere sfalsate ognuna delle quali composta

da mattoni in piombo imprintati da frammenti di impronta di lucente stagno e Sagoma H, un’installazione il cui tracciato “digitale” si distende su un’intera parete della galleria. L’esposizione si conclude con tre opere a tempera brunita, preziosa tecnica medioevale in cui le tavole, cromaticamente assai accese, si combinano con preziose cornici ottocentesche a foglia d’oro.

Galleria Borgo Arte

mercoledì, giovedì dalle 16.00 alle 19.30

venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

domenica su appuntamento

 

ROBERTO DEMARCHI, MOSTRA “LA FORMA DEL PENSIERO”

ALMESE, MOSTRA  “NATURA VELATA”

Inaugurazione: Domenica 19 Maggio, ore 17.00

 con la partecipazione del gruppo concertistico SHARING (progetto Vivaldi)

L’Associazione Culturale Cumalè inaugura, Domenica 19 maggio alle ore 17,00,  nella  sede del Ricetto per l’Arte di Almese, la  mostra  “ Natura velata” di tre artisti valsusini  Ivo Bonino, Gabriel Girardi e Leonardo Girardi .

L’esposizione – dopo quella di Antonio Carena, Claudio Giacone e Dario Lanzardo,   che hanno inaugurato nel mese di aprile il nuovo corso artistico del Ricetto per l’Arte, e successivamente quella di “Pennellate in versi  cadenze sfumate “ che ha visto la partecipazione di numerosi pittori e poeti –  presenta tre artisti strettamente legati al territorio della Val Messa,  luogo da dove le loro opere prendono vita. Ivo Bonino, pittore fin dagli anni ’70 con all’attivo mostre personali e collettive in Italia e all’estero, trasmette una ricerca  pittorica  che viene da lontano, che amalgama nell’attuale esperienza figurativa, recessi astratti e informali, che se pur abbandonati, si possono ritrovare oggi in alcuni tratti delle sue opere. Artista della natura, si immerge in essa al punto che dai suoi quadri si può immaginare il profumo degli ulivi della Val Messa,  dell’erba ormai ingiallita  coperta dalle prime nevicate che si nasconde lungo i sentieri del Monte Musinè, delle   canne dei laghi di Avigliana, dei campi di grano misti ai papaveri rossi delle campagne circostanti e ascoltare il canto degli uccelli insieme al fruscio del vento a volte dolce ma spesso anche forte della Val Susa.

La pittura di Ivo Bonino realizzata con il sapiente uso di colori e resine è arte emozionale che permette agli occhi di saper cogliere la bellezza, la forma e la potenza espressiva, facendo osservare ciò che circonda in modo nuovo.  I Santon le sculture create da Ivo Bonino  ci portano in luoghi lontani come ci raccontano i loro abiti sontuosi e di ieratica compostezza , sono maghi o sciamani, oppure monaci orientali, o ancora sovrani di altri tempi creati plasmando la materia su vasi di vetro.

Gabriel Girardi, erede di famiglia di pittori almesini  esordisce nel 1964 con una personale nel palazzo degli Stati Generali di Aosta, tante le collettive e le personali in Italia e all’estero. Nel corso dei decenni, si è dedicato allo studio del soggetto sacro, eseguendo numerose opere in luoghi di culto tra cui  la chiesa nuova di Almese, con l’interpretazione dell’Ultima cena, posta alle spalle dell’altare centrale.

Sobrio e avvincente realismo le figure longilinee, i ritratti   e le stesse rappresentazioni sacre hanno il fascino di storie vere,  il senso della vita, nel delimitare piste alternative di esistenza col colore e i gesti, col sorriso e la malinconia e la comunicatività, aprendosi sempre più al mondo circostante.

Gabriel Girardi, forte disegnatore,  assimila i processi tecnici, la preparazione delle tele, e del colore, in lui l’avvincente concezione plastica della forma, una serie infinita di tenui gradazioni Gli stessi chiaroscuri sono piegati a morbidezze tonali per mettere in evidenza l’eleganza della forma le linee sinuose del corpo non sono dunque fine a se stesse, ma in rapporto a tutto l’armonico insieme del quadro e nel fluire di volti e gesti di una composta serenità, nello spazio articolato in ritmi di ampio respiro, nella luce che modella le forme con un potente effetto di masse il colore castigato dà origine appunto alla composizione lineare voluta per far scaturire il significato profondo del discorso.

Leonardo Girardi,  come il fratello Gabriel inizia a dipingere nel laboratorio paterno dove avviene la sua iniziale formazione, successivamente frequenta l’Accademia Albertina di Belle Arti, scuola di pittura del Prof. Pietro Martina, dove  nel 1977 si diploma a pieni voti.

Tante le partecipazioni a premi e collettive in Italia e all’estero. Il colore e il segno, sono i mezzi del quale l’artista si serve; per colore si intende la duttile pasta cromatica destinata a ricoprire una superficie già individuata, aprendo dimensioni segrete e sensazioni spaziali che la linea definita potrebbe soffocare.

Gli altri elementi della classicità, la forma, il volume, la composizione, assumono un valore diverso da ciò che ne è la definizione classica, prescindendo dal colore liberandosene totalmente, quasi ad astrarre, ad evadere dalle componenti tattili, ottiche e materiche, per giungere ad un rigore spirituale placato, disteso, immobile all’esterno.

La sua attività artistica si rivolge anche nell’ambito sacro e decorativo, con opere collocate in permanenza in edifici di culto , cappelle votive e ambienti pubblici, anche e soprattutto sul territorio almesino. Dal 1989 è docente di Anatomia Artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino dove è anche titolare del corso di disegno.

L’Amministrazione Comunale insieme all’Associazione Culturale “Cumalè”, presieduta da Virna Suppo e diretta dal critico d’arte Giuseppe Misuraca, intendono fare del Ricetto per l’Arte con la programmazione costante di mostre e di eventi culturali un luogo di incontro quotidiano rendendo lo spazio visitabile in tutte le stagioni. L’intento è proprio quello di tener aperto il Ricetto per l’Arte tutto l’anno e farlo diventare, insieme alla collaborazione di tutta la Comunità almesina che  credendoci deve riappropriarsi del suo gioiello storico e artistico, l’Agorà della Valle di Susa.

In occasione dell’inaugurazione il gruppo concertistico Sharing  (progetto Vivaldi)suonerà mu. Il progetto Vivaldi (Sharing) nasce nel 2018 dall’unione di ragazzi provenienti da diverse realtà musicali torinesi (Conservatorio Giuseppe Verdi, Liceo Musicale Cavour,  e le orchestre giovanili dell’associazione musicare) ed ha come obbiettivo la promozione della musica Barocca. I brani proposti spaziano dalla vivacità e dal virtuosismo delle composizioni strumentali vivaldiane al repertorio operistico proprio del periodo per arrivare alla profondità delle composizioni sacre.

Inaugurazione :  Domenica 19 maggio, ore 17.00

Sede: Ricetto per l’Arte – Almese

Periodo: 19 maggio – 1 giugno 2019

Orario: sabato e domenica  10.00-13.00 / 15.30 – 19.00. In settimana su prenotazione

Info: cumale.ass@gmail.it  – tel: 3289161589

 

 

 

COLLEGNO, MOSTRA “SEGNI”

Venerdì 17 maggio 2019, alla  Sala delle Arti di Collegno si inaugura la mostra    “SEGNI”,

curata da  Gli Argonauti  e dal  Fotogruppo L’Incontro  di Collegno : opere di  FOTOGRAFIA

– CERAMICA   – INCISIONE     – PITTURA con la partecipazione straordinaria degli artisti:

Isidoro Cottino

Angela Guiffrey

Livio Stroppiana

Espongono inoltre:

i fotografi   Rita De Nardi, Graziana Fontana e Pippo Italia, Vanda Guazzora, Renzo Miglio,  Agostino Sperandio,

i docenti de Gli Argonauti, Carlo Barbero, Marco Piva, Marina Capra, Laura Gorrea,

e con le opere degli  allievi dei laboratori di Incisione, Pittura, Ceramica.

La mostra sarà aperta fino al 2 giugno 2019 con o seguenti orari:

da mercoledì a Domenica ore 15 – 19  (lunedì e martedì chiuso)

 

FORTE DI BARD: MOSTRA IL GUERCINO. OPERE DA QUADRERIE E COLLEZIONI DEL SEICENTO

A corollario della grande mostra Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento, il Forte di Bard organizza una serie di iniziative di approfondimento dei contenuti del percorso espositivo. L’esposizione, visitabile sino al 30 giugno, presenta 54 capolavori di uno dei principali esponenti della pittura emiliana del XVII secolo. Tra le opere esposte, dipinti di grande innovazione figurativa, riferibili a diverse fasi dell’attività dell’artista, dal vivo colorismo della fase giovanile alla maggiore compostezza classica delle opere tarde.

VISITE GUIDATE

Sabato 11 e sabato 25 maggio, alle ore 15.30, sono in programma due visite guidate alla mostra. Il costo è di 4,00 euro cui va aggiunto il biglietto di ingresso ridotto di 5,00 euro.

CONFERENZA

Sabato 8 giugno, alle ore 15.00, nella sala Archi Candidi si terrà una conferenza di approfondimento alla presenza delle due curatrici della mostra, Elena Rossoni e Luisa Berretti. Interverrà anche Mario Scalini, Direttore del Polo Museale dell’Emilia Romagna, che dedicherà il suo intervento ai rapporti intercorsi tra il Guercino e Francesco D’Este. L’ingresso alla conferenza è gratuito. I partecipanti potranno poi visitare l’esposizione usufruendo di un biglietto a tariffa speciale di 5,00 euro.

COME PARTECIPARE

Eventi con prenotazione obbligatoria

  1. + 39 0125 833818

prenotazioni@fortedibard.it

 

RASSEGNA “SINGOLARE E PLURALE”: SI INAUGURA A PALAZZO BAROLO LA MOSTRA “FACENDO ALTRO”

Fotografia, scultura, pittura, video e installazioni sono i contenuti della mostra “Facendo altro” ospitata negli spazi espositivi del Polo delle Arti Relazionali e Irregolari – Pari – di Palazzo Barolo e Housing Giulia, dall’11 maggio al 16 giugno 2019, nell’ambito della rassegna “Singolare e Plurale”, nata dalla lunga collaborazione fra Città di Torino, Assessorato al Welfare, e l’Opera Barolo per la promozione di iniziative culturali e progetti di ricerca che abbiano al centro le arti intese come motore di cambiamento, crescita personale, salute pubblica e welfare culturale e di comunità.

Nei grandi saloni del Polo delle Arti Relazionali e Irregolari sono presentati aspetti inediti o poco conosciuti di donne e uomini che conducono o hanno condotto pratiche artistiche parallele (talvolta convergenti) all’attività professionale ufficiale attraverso un’indagine antropologica, filosofica, psicologica e artistica. L’arte come necessità ineluttabile, prerogativa riconosciuta a outsider e irregolari, persone talvolta con disagi conclamati di vario genere, è invece un argomento poco esplorato rispetto a persone che conducono vite “normali”.

La mostra “Facendo altro” – curata da Tea Taramino, Gianluigi Mangiapane e Cristina Balma Tivola – è un’iniziativa intergenerazionale che vede direttamente coinvolti molti professionisti, della cultura ufficiale e del mondo del lavoro, anche in veste di insospettabili artisti ever green, tra questi un ultracentenario tutt’ora attivo. L’ingresso è gratuito.

L’esposizione si snoda in due location: Palazzo Barolo con ingresso da via Corte d’Appello 20, Bottega del Sarto, via Giulio 27. Negli spazi dell’Housing Giulia, in via Francesco Cigna 14/L, si può assistere a una performance di poesia.

Fanno parte della rassegna “Singolare e Plurale”: la mostra “Facendo altro”, i laboratori, le visite guidate, le presentazione di libri, le performance, i seminari e gli incontri sulle relazioni fra arte e società, arte e scienza, arte e salute con il contributo di esperti di diverse discipline. Tra i tanti appuntamenti in programma e disponibili sul sito web www.facendoaltro.it, giovedì 6 giugno dalle 9,00 alle 13.30, nel Salone d’Onore a Palazzo Barolo, si terrà il convegno “Creatività, arte del vivere” a cura dell’International Association for Art and Psychology (IAAP), Sezione piemontese.

 

 

CASALBELTRAME: RENATO GUTTUSO, L’EDICOLA. LA GRANDE SCULTURA RITROVATA

Presentazione della nuova versione del film di Giancarlo Bocchi  “La vita è Arte” con l’ultima intervista rilasciata dall’artista

Sabato 18 maggio 2019 ore 17.00

MATERIMA, via Umberto I, 2 – Casalbeltrame(NO)

Il 18 MAGGIO 2019 si terrà nelle sale di MATERIMA un EVENTO SPECIALE legato alla mostra di Renato Guttuso “L’edicola – La grande scultura ritrovata” e delle foto inedite del 1965 di Mario Schifano sull’opera in fase di realizzazione.

Il regista Giancarlo Bocchi presenterà una nuova versione del film documentario “La vita è arte”, realizzato in occasione del centenario della nascita dell’artista e trasmesso dalla RAI. Il film contiene l’ultima intervista dell’artista, una sorta di importante testamento artistico, che l’artista rilasciò al regista pochi mesi prima della sua scomparsa.