NOVARA: “I VOLTI DEL POTERE” – CONFERENZE AL TEATRO FARAGGIANA

Sta per iniziare a Novara, tra novembre e dicembre, al Teatro Faraggiana (Via dei Caccia 1/F), la serie di conferenze “I volti del potere”, lezioni di storia proposte da quattro illustri esperti, che raccontano le vicende politiche e umane di altrettanti grandi protagonisti degli ultimi due secoli di storia, le luci e le ombre di diversi modi di governare, per cercare di capire quanto sia stata e se sia ancora forte l’impronta di quei potenti. Tutte le lezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, previo ritiro del biglietto gratuito di assegnazione del posto numerato presso la biglietteria del Teatro Faraggiana (aperta tutti i giorni ore 17,00-19,00). I biglietti erano disponibili da lunedì 21 ottobre. Il format è di Editori Laterza, realizzato in collaborazione con Fondazione Circolo dei Lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, main partner Banca Popolare di Novara, sponsor Banco BPM, media partner La Stampa, in collaborazione con Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, con il patrocinio di Città di Novara.

Le conferenze si terranno al Teatro Faraggiana nelle prossime quattro domeniche, sempre nella mattinata, alle ore 11,00:

10 novembre – “Camillo Benso di Cavour, il calcolo e l’occasione” con Alessandro Barbero. Nato suddito di Napoleone, abituato a parlare e scrivere in francese, Cavour, agli occhi degli Europei del suo tempo, rappresenta un tipico temuto italiano: politico sottile, calcolatore senza scrupoli, abilissimo nel cogliere l’occasione pur di realizzare il fine con qualunque mezzo.

17 novembre – “Benito Mussolini e il Fascismo” con Emilio Gentile. I Fasci di combattimento, 800 nel 1919, sono nel 1922 oltre 200mila e quello fascista è partito di governo. Mussolini è il primo dittatore carismatico del Novecento innalzato al culto della personalità, modello per altri dittatori della destra rivoluzionaria; e forse anche per lo stesso Stalin.

24 novembre – “Fidel Castro, l’ultimo re cattolico” con Loris Zanatta. Castro impose con le armi la sua fede e fuse politica e religione: il suo regime non è comunità politica ma di fede, inclusiva verso i fedeli, spietata con gli eretici. I suoi nemici sono quelli della Spagna cattolica: la civiltà protestante e l’Illuminismo, ora ribattezzati capitalismo e liberalismo.

1 dicembre – “Bin Laden e la forza della paura” con Domenico Quirico- Terrorista che ha socializzato e globalizzato l’idealità della morte facendone idealità di vita? O precursore di un terrorismo che si fa Stato e progetto politico-militare? Nel suo irrisolto mistero, Bin Laden resta al di là di una soglia che nessuna parola può descrivere senza rischiare di perdere significato.

G.D.P.