PIEMONTE ARTE: MATISSE ALLA SALAMON, RIAPRONO PALAZZO MADAMA E ALBERTINA, PANINO, CERAMICA MONDOVI’, MASCIA, ASK TO DESIGN…

 

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

MATISSE ALLA “ELENA SALAMON – ARTE MODERNA” DI TORINO

La galleria “Elena Salamon – Arte Moderna” di Torino (Via Torquato Tasso 11, su Piazzetta IV marzo) ha ripreso la sua attività espositiva con la mostra “Joie de vivre”, dedicata a Henry Matisse, il più importante esponente del gruppo dei “Fauves” (le belve, i selvaggi), come venivano chiamati per le intense e distorte cromie, che utilizzavano nella loro pittura. Matisse desiderava dipingere con l’azzurro più azzurro e con il rosso più rosso possibile, per poter esprimere quell’amore per la vita, quella indistruttibile “joie de vivre”, caratteristica costante di tutta la sua produzione. La sua esistenza divenne un tutt’uno con l’arte stessa: “non posso distinguere tra il sentimento che ho della vita e il modo in cui lo traduco”. Alla galleria sono presentate 75 litografie, tratte dai “Papier gouache-découpé”, carte dipinte e ritagliate dall’artista negli ultimi anni di vita dal 1947 al 1954. Henry Matisse, convalescente da una malattia, non potendo dipingere, iniziò a ritagliare con le forbici nella carta colorata “silhouettes”, che poi assemblava, ponendo particolare attenzione all’equilibrio delle forme e dei colori. Usava dire infatti: “Il papier découpé mi permette di disegnare nel colore. Si tratta per me di una semplificazione, invece di disegnare il contorno ed inserirvi il colore, uno che modifica l’altro, disegno direttamente nel colore”. Nel 1947, in collaborazione con Emmanuel Tériade, editore parigino della rivista “Verve” e con lo stampatore Fernand Mourlot, realizza la famosa serie Jazz. “Non basta mettere i colori, per quanto belli, gli uni accanto agli altri: bisogna che questi colori reagiscano gli uni con gli altri. Jazz è improvvisazione ritmica”. Quindi, dal 1950 al 1951, produce i bozzetti per la Chapelle du Saint-Marie du Rosaire a Vence, lavoro da lui definito il capolavoro della sua esistenza. Qui le cromie sono cantate, armoniche, a differenza delle sue prime opere fauves, dove il colore era vibrante, come urlato, quasi provocatorio.  Infine, con la serie delle “Dernières Oeuvres”, Matisse, ormai ottantenne (era nato a Le Cateau-Cambrésis, Francia, il 31 dicembre 1869), ci lascia il suo testamento spirituale. Sono di questo periodo i suoi famosissimi “Nu bleu”, straordinari profili ritmati ed essenziali, un vero e proprio inno alla vita, un’esplosione di colori, forme e linee di una purezza estrema, l’ultimo capolavoro di questo grande artista, che morirà a Nizza il 3 novembre 1954. Elena Salamon fa sapere che la mostra continuerà fino al 27 giugno 2020 e che la riapertura della galleria avviene in totale sicurezza, con la rigorosa applicazione delle normative vigenti, con ingressi contingentati, gel disinfettante all’ingresso e guanti di protezione. Vi è comunque la massima disponibilità anche a visite su appuntamento. Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì 15,00 – 19,00; giovedì e sabato 10,30 – 19,00; domenica e lunedì chiuso (tel. 011-7652619).

Enzo De Paoli

 

MUTABILIS “IN PITTURA”, MOSTRA DI ANTONIO PANINO

 

VIDEOTECAGAM: GIUSEPPE CHIARI

a cura di Elena Volpato. 2 giugno 2020

Apertura al pubblico

VideotecaGAM Via Magenta, 31 Torino

Ingresso libero

Il secondo appuntamento del ciclo di esposizioni realizzate dalla VideotecaGAM in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia è dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 – 2007) compositore, artista e sperimentatore. Si presentano in mostra due video realizzati da Chiari ad Art/Tapes 22. Kunst ist einfach (L’arte è facile), del 1973, prima opera girata in quegli studi di Firenze, riprende, a telecamera fissa, le parole che compongono la frase del titolo, tracciate da Chiari a inchiostro di china su grandi fogli bianchi. La frase è uno dei suoi più noti statements. Vi si trova riassunto il senso del suo intero operare. Brevi affermazioni come “L’arte è facile”, “La musica è facile”, “L’arte è una piccola cosa” tornano frequentemente nel suo lavoro a significare che ogni gesto, ogni segno, ogni suono, ogni rumore, non importa quanto apparentemente insignificanti e comuni, possono essere arte: sono arte in quanto sono aspetti della totalità di cui si compone la vita. Il nostro agire quotidiano nella complessa sfera sonora e visiva del mondo ci rende attori e spettatori di una continua caotica creazione in cui non esistono e non devono esistere regole compositive. Se la teoria della musica si era andata cristallizzando nei secoli attorno al concetto di armonia che permetteva alla musica strumentale di coltivare il sogno della perfezione e di essere immagine terrena dell’inaudibile musica delle sfere celesti, Giuseppe Chiari, a partire dagli anni ’50, ci invita a considerare una visione alternativa a quella cosmica, una visione che ripensa la musica a partire dalla libertà del caos, inteso nel suo originario significato greco di spalancata voragine, risonante degli echi e delle vibrazioni del tutto, senza gerarchia, senza architettura né ordine. Alla centralità del principio di composizione si sostituiscono quelli di improvvisazione e sperimentazione. Dagli strumenti tradizionali l’attenzione si sposta sulle innumerevoli possibilità di produrre suoni con oggetti comuni, con materiali e sostanze come il vetro, la carta, l’acqua. Chiari suona stanze, suona le città, immagina partiture per il traffico di automobili.  E quando esegue la propria musica con strumenti classici come il pianoforte, come nel video Spoleto Concert, la tecnica pianistica si apre ad ogni possibile gesto. A tratti, l’iconica teoria di tasti bianchi e neri si riduce a semplice sfondo visivo, mentre le mani di Chiari si muovono al di sopra, nell’aria. “L’uomo non conosce l’esistenza dei tasti – sosteneva Chiari – la tastiera per lui è una lunga striscia bianca. Egli ha però capito che le sue mani, le sue braccia, possono lasciare un’impronta sulla tastiera come sulla sabbia.” Accanto alle due opere video si espone La musica è facile, realizzata nel 1972 e presentata da Chiari presso la Galleria Martano di Torino nella mostra personale del ’76. L’opera è composta da quindici grandi fogli. Su ciascuno l’artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese con la consapevolezza che il suono del pennello che scivola sulla carta è parte di quella musica totale di cui Chiari ci dispone all’ascolto, così che quei fogli sono al contempo spazio della parola, del disegno e del suono.

I libri d’artista in esposizione sono parte del Fondo Giorgio Maffei realizzato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Sì ringrazia Liliana Dematteis per la preziosa collaborazione.

 

RIAPERTA LA MOSTRA SU RE VITTORIO EMANUELE II A STUPINIGI

MOMUC, MUSEO DELLA CERAMICA DI MONDOVÌ, COMPIE 10 ANNI E SI RACCONTA CON “INFORME – INTRODUZIONE A UN DECENNALE”

In occasione del decennale il 21 novembre sarà inaugurata la mostra “MIRABILE INDUSTRIA: la Società Ceramica Richard-Ginori dal 1896 al 1972”, dedicata ai diversi stabilimenti della più importante industria ceramica italiana. Organizzati anche il concorso intitolato “L’altra mascherina”, in partenza sabato 30 maggio, e una pubblicazione sulla storia economica e artistica del distretto monregalese e della Richard-Ginori nel XX secolo. MOMUC, Museo della Ceramica di Mondovì, compie 10 anni e celebra questo traguardo con una mostra sulla Richard-Ginori e con una pubblicazione, che ripercorre storie inedite della ceramica italiana del XX secolo, di cui una parte importante si è proprio svolta a Mondovì, e con un concorso, “L’altra mascherina”, in partenza sabato 30 maggio 2020, che vuole essere un omaggio all’impegno nella lotta al Coronavirus. La mostra ha come titolo “MIRABILE INDUSTRIA: la Società Ceramica Richard-Ginori dal 1896 al 1972” e dovrebbe esser inaugurata il 21 novembre prossimo. Novità anche per quanto riguarda la comunicazione: il MOMUC si racconta con “INFORME. Introduzione a un decennale”, un viaggio che ne ripercorre la storia e anticipa gli eventi dedicati all’anniversario, attraverso testimonianze, appuntamenti e iniziative previste per celebrare la ricorrenza, e una serie di contenuti pubblicati sui social con l’hashtag #DECIMOMUC. Nato dalla generosa volontà di un imprenditore illuminato, Marco Levi e di suo nipote Guido Neppi Modona, oggi Presidente Onorario della Fondazione, il Museo è stato inaugurato a dicembre 2010 grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. “Marco Levi, fondatore del Museo della Ceramica di Mondovì è una figura simbolo della rinascita dopo la guerra. – dice Andreina d’Agliano, Presidente del Museo – La sua storia e il suo impegno sono oggi più che mai attuali, come esempio e ispirazione per la ripresa”. La collezione personale di Marco Levi, rappresentativa di quasi due secoli di produzione ceramica monregalese, arricchisce il Piemonte e l’Italia di un importante patrimonio ceramico.

“MIRABILE INDUSTRIA: LA SOCIETA’ CERAMICA RICHARD-GINORI DAL 1896 AL 1972” E PUBBLICAZIONE SULLA STORIA DELLA CERAMICA ITALIANA DEL XX SECOLO

Nata da un’idea di Christiana Fissore, Direttrice del Museo della Ceramica di Mondovì in collaborazione con Oliva Rucellai, già Direttrice del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, per la prima volta in modo originale e innovativo si propone di scoprire, documentare e mettere a confronto le relazioni tra i diversi stabilimenti italiani della Richard-Ginori durante quasi un secolo di storia. Le varie tipologie ceramiche (terraglia forte, terraglia dolce, maiolica, porcellana, porcellana elettrotecnica fino ai nuovi impasti brevettati Pirofila, Ariston e Vetrochina) verranno presentate unitamente al destino dei loro centri produttivi, per poi sviluppare un racconto cronologico circoscritto agli stabilimenti di maggiore interesse artistico, cioè Doccia (Sesto Fiorentino), S. Cristoforo e Mondovì, evidenziando anche il contributo di designer di rilievo come Luigi Tazzini, Giuseppe Sciolli, Giovanni Gariboldi e naturalmente Gio Ponti.

L’importante anniversario – raggiunto e celebrato grazie al sostegno continuativo di sponsor e collaboratori – vedrà anche la pubblicazione di un volume sulla storia della ceramica italiana del XX secolo, che indagherà un caso significativo della storia industriale italiana, ben rappresentata nel Museo della Ceramica dalla produzione monregalese.

UN CONCORSO DEDICATO A COLORO CHE COMBATTONO IL CORONAVIRUS

ISCRIZIONI DAL 30 MAGGIO AL 10 LUGLIO 2020

In occasione del decennale, il Museo della Ceramica ha in programma un concorso, “L’altra mascherina”, che vuole essere un omaggio all’impegno generoso del personale sanitario nella lotta al Coronavirus e a tutti coloro che con le loro mani hanno curato, accudito e nutrito in questo 2020 terribilis le persone che si sono ammalate. La parola mascherina è oggi il simbolo degli uomini e delle donne in prima linea contro la pandemia, ma era anche la definizione di una tecnica manuale e seriale utilizzata sin dal 1737 nella fiorentina manifattura Ginori di Doccia, poi adottata nell’Ottocento dall‘industria ceramica di Mondovì. Cos’era la mascherina usata nelle fabbriche monregalesi? Null’altro che un cartoncino, o stoffa con un disegno traforato, attraverso cui veniva applicato sul corpo ceramico il colore che dava luogo a un motivo decorativo che costituiva la decorazione del vasellame.

Tutte le informazioni sul concorso “L’altra mascherina” saranno disponibili dal 30 maggio sulla pagina Facebook del museo, @MuseoCeramicaMondovì.

 

BORGOARTE, MOSTRA “MINUMUM MADÌ” DEDICATA ALL’ARTISTA VINCENZO MASCIA

Per attenuare le conseguenze del distanziamento sociale imposto dall’emergenza Covid-19, la Galleria Borgoarte propone visite alla galleria e incontri con gli artisti online. Sabato 23 Maggio alle ore 18:00 è stato possibile partecipare tramite Zoom Meeting all’inaugurazione della mostra “Minumum Madì” dedicata all’artista Vincenzo Mascia, nel corso della quale i partecipanti hanno potuto conoscere l’artista e vedere le sue opere. Contestualmente è stato inaugurato il website della galleria: https://galleria-borgoarte.jimdosite.com/

Fra le diverse iniziative, a lato della sua consueta produzione culturale caratterizzata da una particolare attenzione per la pittura e la scultura, Borgoarte promuove anche una sperimentazione di tecniche e linguaggi per la realizzazione di opere fruibili in rete (sezione “Experimental Mixed Media” del website).

 

RIAPRE PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, dopo oltre 80 giorni di chiusura a causa delle misure di contenimento dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19, riapre finalmente al pubblico. La Fondazione Torino Musei invita il pubblico a riappropriarsi del Palazzo simbolo della Città e delle collezioni del museo in assoluta sicurezza. L’ingresso sarà contingentato e, grazie ad alcune semplici norme di comportamento sarà assicurata una visita piacevole e sicura.

Il museo osserverà i giorni e gli orari di apertura:

giovedì – venerdì dalle 13.00 alle 20.00 – sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00

Martedì 2 giugno Festa della Repubblica dalle 10.00 alle 19.00

Palazzo Madama sarà aperto anche lunedì 1° giugno con orario 13.00-20.00 e mercoledì 24 giugno, festa patronale di San Giovanni con orario 10.00 – 19.00

In particolare, saranno visitabili le sale delle collezioni permanenti e le mostre:

A Palazzo Madama sarà finalmente possibile tornare ad ammirare i capolavori di Andrea Mantegna con la grande mostra prorogata al 20 luglio, mentre l’esposizione prevista Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama sarà aperta dal 2 luglio (in allegato i comunicati stampa). Saranno accessibili il percorso dedicato al Gotico e Rinascimento, il piano nobile del museo e la raccolta di vetri e ceramiche del secondo piano, mentre sono temporaneamente chiuse le sale del Lapidario, il Giardino medievale e la Torre panoramica.

Modalità di accesso

La Fondazione Torino Musei ha affrontato la delicata fase verso la riapertura lavorando con il Politecnico di Torino, che ha condotto l’iniziativa di ricerca “Imprese aperte, lavoratori protetti”. Il gruppo di esperti tecnico-scientifici ha elaborato un Rapporto contente le indicazioni che la Fondazione ha acquisito e inserito nelle procedure messe in atto per garantire la visita ai musei in massima sicurezza.

Informazioni principali per i visitatori:

–          All’ingresso sarà misurata la temperatura. Non sarà consentito l’accesso al visitatore con temperatura superiore o uguale a 37,5°C. In tal caso anche gli eventuali accompagnatori non potranno accedere al museo

–          L’accesso sarà consentito a un numero contingentato di visitatori finalizzato a garantire un’adeguata distanza interpersonale. Tutti i percorsi di visita saranno guidati da un’apposita segnaletica e dal personale di sala presente

–          I visitatori in coda e nel corso della visita in museo sono tenuti a mantenere la distanza interpersonale di sicurezza

–          Per tutta la permanenza in museo sarà obbligatorio indossare correttamente la mascherina

–          Sono previsti erogatori di soluzione igienizzante idroalcolica a disposizione del pubblico

–          La prenotazione per l’accesso al museo e alle mostre è consigliata ma non obbligatoria.

La Fondazione Torino Musei assicura la regolare, costante e periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti museali. Tutto questo per garantire una visita piacevole e sicura.

Per informazioni www.palazzomadamatorino.it e www.fondazionetorinomusei.it

 

LA PINACOTECA ALBERTINA RIAPRE SABATO 30 MAGGIO

La Pinacoteca Albertina è lieta di tornare ad accogliere i visitatori da sabato 30 maggio 2020.Accanto alle collezioni dell’Accademia di Belle Arti e alla straordinaria sala dei cartoni gaudenziani, recentemente restaurata, sarà visitabile la mostra Incanti Russi. Opere pittoriche di tradizione dell’Accademia Glazunov di Mosca, prorogata fino al 27 settembre 2020 e arricchita da un’opera di Pino Chiezzi, in dialogo con i dipinti esposti.

Gli spazi espositivi saranno inizialmente aperti da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno.

Nelle successive settimane di giugno l’apertura al pubblico sarà prevista il venerdì, il sabato, la domenica e il lunedì.

Orario 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle 17.30).

Ci preme sottolineare che la Pinacoteca è sottoposta a una pulizia costante. Il personale garantirà il distanziamento sociale tra i visitatori ed eviterà qualsiasi forma di assembramento. L’accesso avverrà dal numero civico 6 di via Accademia Albertina, dove avverrà la misurazione della temperatura corporea. I visitatori dovranno obbligatoriamente portare con sé la mascherina.

www.pinacotecalbertina.it

 

INSIEME PER LA SACRA DI SAN MICHELE

L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova tutto il Mondo. Purtroppo anche noi della Sacra di San Michele ci troviamo in gravi difficoltà. I padri rosminiani da oltre 185 anni sono i custodi e amministratori della Sacra di San Michele, abbazia millenaria simbolo della Regione Piemonte, ente ecclesiastico riconosciuto dal Ministero dell’Interno. Con la loro presenza in questo Santuario, hanno contribuito alla sua crescita e al suo mantenimento, attraverso la realizzazione di progetti di conservazione, alla valorizzazione e alla tutela attraverso attività culturali, rafforzando l’identità religiosa e spirituale del luogo. La fonte di sostentamento per la gestione e la cura dell’abbazia siete voi: i nostri fedeli, pellegrini, e visitatori, che negli anni avete contribuito a mantenere intatta la bellezza di questo monumento. La chiusura, seppur necessaria, di tutte le attività, ha però causato un improvviso e imprevedibile crollo degli introiti, mettendo a rischio il funzionamento del complesso e generando difficoltà nella vita quotidiana.

Ora più che mai il tuo aiuto è prezioso: contribuisci e sostienici con un’offerta o una donazione. RIACCENDIAMO LE LUCI DELLA SPERANZA!

Dona ora!

Con bonifico su conto corrente intestato a Sacra di San Michele.

IBAN: IT19S0200830960000008712912 – BIC UNCRITM1EB5

Causale: “Contributo iniziativa Insieme perla Sacra”.

CF: 08484460012.

Per richiedere la ricevuta della donazione e dare consenso all’iscrizione del tuo nominativo nel nostro albo dei donatori scrivi a: info@sacradisanmichele.com

 

GIOVEDÌ 28 MAGGIO, ORE 18 INCIPIT OFFRESI +

Il secondo appuntamento con l’edizione digitale del primo talent letterario

Approda online la quinta edizione di Incipit Offresi, il primo talent letterario itinerante per aspiranti scrittori che si propone di promuovere gli autori esordienti e la lettura attraverso una gara coinvolgente e divertente. L’obiettivo non è premiare il romanzo inedito migliore, ma scovare nuovi talenti. In 5 anni Incipit Offresi ha scoperto più di 40 nuovi autori, pubblicato circa 50 libri e coinvolto 6.000 persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali.

Tre le tappe di “Incipit Offresi +” – la seconda è in programma giovedì 28 maggio, alle ore 18 – seguite da un ballottaggio, due semifinali e una finale il 2 luglio. La gara sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook di Incipit Offresi e sulle pagine delle biblioteche partner del progetto, oltre al canale Youtube della Biblioteca Archimede. La partecipazione è gratuita e aperta agli scrittori, esordienti e non, italiani e stranieri, di tutte le età, previa autorizzazione del genitore o tutore. I candidati dovranno presentare le prime righe della propria opera: l’incipit, appunto, un massimo di 1.000 battute con le quali catturare l’attenzione dei lettori e una descrizione dei contenuti dell’opera. Durante ogni appuntamento, gli aspiranti scrittori avranno 60 secondi di tempo per leggere il proprio incipit. Allo scadere del minuto la giuria tecnica si esprimerà con un voto segreto da 1 a 10. Il punteggio finale, che decreterà il vincitore della tappa, sarà formato dalla somma del voto preliminare assegnato dalla casa editrice partner del progetto e dal voto di tappa della giuria tecnica. Anche il pubblico collegato è invitato a votare tramite il link che l’organizzazione indicherà durante la tappa. A condurre gli incontri, gli attori di B-Teatro, con la partecipazione straordinaria del Trio Marciano (Vito Miccolis, Mao-Mauro Gurlino, Mattia Martino).  I premi in palio per i vincitori di Incipit Offresi: 1.000 euro per il primo classificato, 500 euro per il secondo classificato, oltre al Premio Italo Calvino, il Premio Indice dei Libri del Mese, InediTO – Colline di Torino, Premio Golem per un contratto di pubblicazione e Premio Coop in buoni spesa per un valore di 400 euro.

Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della casa editrice Archimedebooks di Settimo Torinese, della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

 

LA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI HA RIAPERTO LE PORTE AI VISITATORI MARTEDÌ 26 MAGGIO

Dopo la chiusura temporanea dovuta al Covid-19, martedì 26 maggio 2020 ha riaperto le sue porte al pubblico la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Sono state predisposte misure sanitarie e norme comportamentali per poter permettere a tutti di vivere un’esperienza piacevole, senza dimenticare di tutelare la propria salute. L’accesso sarà contingentato e il pubblico e il personale interno seguiranno nuove norme comportamentali di sicurezza che si adeguano agli standard museali internazionali. Il numero dei visitatori, che dovranno indossare la mascherina e tenersi a 2 metri di distanza, è stato ridotto e il personale della Fondazione garantirà il distanziamento sociale tra i visitatori ed eviterà qualsiasi forma di assembramento. I visitatori avranno inoltre, se lo desiderano, la possibilità di acquistare il proprio biglietto (solo biglietti interi) sul sito http://www.ordinemauriziano.it/palazzina-di-caccia-stupinigi, diversamente sarà possibile acquistare il proprio biglietto al momento dell’ingresso al museo.

 

DESIGN E IMPRESA: ASK TO DESIGN, L’INIZIATIVA CHE METTE IN RELAZIONE PROGETTISTI E AZIENDE PIEMONTESI, ENTRA NELLA FASE OPERATIVA 

Ideato e realizzato da Camera di commercio di Torino e Circolo del Design – con la partnership scientifica del Politecnico di Torino – il progetto Ask to Design intende generare e promuovere nuove collaborazioni tra mondo dell’impresa e designer del territorio piemontese, costruendo una solida rete di professionisti e competenze. Facilitare la connessione tra le piccole-medie imprese e i progettisti del territorio piemontese per avviare nuovi rapporti professionali e strutturare nuove reti di collaborazione, generando valore economico: è questo l’obiettivo di Ask to Design, il progetto lanciato da Circolo del Design e Camera di commercio di Torino con la partnership scientifica del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che intende mettere direttamente in relazione progettisti e aziende. A maggior ragione in una situazione come quella attuale, dove le attività commerciali e produttive sono chiamate a ripensare prodotti e processi, ad adottare nuove misure di sicurezza e a riorganizzare i flussi di lavoro, l’apporto del design e la figura del progettista all’interno della definizione della strategia aziendale diventano rilevanti per far fronte alle nuove emergenze. Ask to Design nasce proprio dall’esigenza di valorizzare la design community del territorio piemontese, esaltandone le specifiche competenze e lavorando sulle sue connessioni interne, con un duplice obiettivo: da un lato attivando un processo di formazione e sensibilizzazione all’interno delle PMI per aiutare le imprese a sviluppare la cultura del progetto all’interno del mondo aziendale, permettendo loro di entrare in contatto con i professionisti del territorio; dall’altro, attraverso la piattaforma digitale dedicata asktodesign.it, è in grado di dare voce alle molteplici sfaccettature del settore design del territorio piemontese, dal product allo strategic design, dall’interior all’exhibit, dal service design all’interaction design, passando per il graphic design, l’audio/video e il digital. Una prima fase di test, durata circa un anno, ha permesso di identificare bisogni e interessi e di offrire incontri di formazione rivolti a un primo gruppo di una decina di piccole e medie imprese con l’obiettivo di renderle più consapevoli rispetto al concreto valore aggiunto che il design può apportare in azienda. Il progetto vede attualmente 70 professionisti iscritti alla piattaforma, progettata e realizzata insieme allo studio torinese di interaction design TODO, vincitore del bando di gara indetto dal Circolo del Design di Torino.

 

PREMIO INEDITO: LA PREMIAZIONE PER LA 19^ EDIZIONE SARÀ IN DIRETTA STREAMING IL 28 MAGGIO DALLE ORE 18.30

Nella giuria anche la cantautrice partenopea Teresa De Sio, vincitrice della passata edizione.

Il lungo periodo di quarantena imposto dall’emergenza Coronavirus non ha fermato il Premio InediTO – Colline di Torino giunto alla diciannovesima edizione, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, unico nel suo genere ad essere dedicato a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica) in lingua italiana e a tema libero, che si pone l’obiettivo di premiare autori più o meno affermati e nuovi talenti di ogni età e nazionalità, accompagnandoli verso il mondo dell’editoria e dello spettacolo. Anche il premio entra nella fase 2, quella finale, con un segnale di vitalità e ottimismo per il mondo letterario e non solo, rinnovando l’immagine grafica che accompagna questa edizione, con il bambino (cinese) in volo sull’aeroplanino in cui sono stati inseriti i nomi dei finalisti. Rinviato il Salone del Libro di Torino a data da destinarsi, dove si sarebbe dovuta tenere all’Arena Piemonte la presentazione dei finalisti, la premiazione, che era in programma l’1 giugno alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino (chiuso per l’emergenza sanitaria), si svolgerà invece il 28 maggio dalle ore 18.30 attraverso una diretta streaming dagli studi di Top-IX Consortium di Torino trasmessa sulla pagina Facebook e sul sito del premio www.premioinedito.it e quindi visibile da tutta Italia e dall’estero. Durante l’evento condotto dal direttore Valerio Vigliaturo affiancato (rispettando le dovute distanze), dalla presidente della giuria Margherita Oggero, verranno proclamati i vincitori e interverranno fisicamente o in diretta alcuni rappresentanti degli enti e partner coinvolti nel Comitato d’Onore, i giurati e gli autori finalisti che conosceranno quindi per la prima volta l’esito dal vivo. Come è sempre avvenuto durante le passate edizioni, per valorizzare le opere dei vincitori saranno eseguiti in diretta i reading degli estratti interpretati da Enrica Tesio e Tindaro Granata, membri della giuria, e sonorizzati dal musicista torinese Ramon Moro, che verranno inseriti successivamente sul sito del premio e postati sui social affinché tutti possano visionarli. Granata e Moro saranno anche protagonisti del reading dedicato a La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto cui verrà conferito il premio speciale “InediTO RitrovaTO” (dedicato a un’opera inedita di uno scrittore non vivente), in collaborazione con la «Rivista di letteratura italiana» che la pubblicherà a fine maggio e la Fondazione Alfonso Gatto, con l’intervento del prof. Massimo Castoldi al quale si deve la scoperta al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia. Inoltre, durante la diretta verranno anche lette alcune poesie inedite di Felicita Chiambretti, scomparsa il 25 marzo durante l’emergenza coronavirus, scelte appositamente per il premio dal figlio Piero. Aderendo alla campagna #ioleggoacasa, a marzo si è conclusa la fase di selezione delle oltre 700 opere  iscritte (record assoluto del premio) da parte del Comitato di Lettura  che ha designato i nomi dei 49 finalisti delle sette sezioni e dei 18 autori in gara per i premi speciali. Un lavoro complesso e determinante quello dei giovani membri del Comitato che hanno scelto le migliori opere giunte in occasione di questa edizione da tutta Italia e dall’estero (Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Svizzera, Croazia, Egitto, USA), a conferma sempre più dell’internazionalità del premio. Le opere finaliste sono state quindi sottoposte ad aprile alla valutazione della super Giuria formata dai poeti Maurizio Cucchi e Maria Grazia Calandrone, dagli scrittori Enrica Tesio, Raffaele Riba, Marco Lupo (Premio Campiello opera prima 2019) e Gaia Rayneri, dai filosofi e saggisti Michela Marzano e Leonardo Caffo, dall’attore Tindaro Granata, Emiliano Bronzino (direttore artistico di AstiTeatro), dagli sceneggiatori Lisa Nur Sultan (coautrice del film “Sulla mia pelle”), Fabio Natale, dal critico musicale Dario Salvatori, e dalla cantautrice partenopea Teresa De Sio, nonché dai vincitori della passata edizione (in foto direttamente da casa sua, durante la quarantena). Durante il corso della diretta saranno anche assegnate menzioni agli autori promettenti, segnalazioni a progetti presentati da scuole e operatori culturali “minori” che non pagano la quota d’iscrizione insieme ai diversamente abili e ai minorenni che si aggiudicheranno come incentivo alla scrittura il premio speciale “InediTO Young” consistente in una penna stilografica offerta da Aurora Penne e l’Officina della Scrittura di Torino, infine i premi speciali “Borgate Dal Vivo”, attraverso un workshop di scrittura messo a disposizione dal festival, “European Land” in collaborazione con l’UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei), nonché “Alexander Langer” a un’opera che tratti il tema ambientalista ed ecologico e “Giovanni Arpino” a un’opera che tratti il tema dello sport e della solidarietà sportiva, entrambi in collaborazione con la Città di Torino. Il premio ottiene il contributo della Regione Piemonte, del Consiglio regionale del Piemonte e delle città di Chieri e Moncalieri, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, delle città di Torino, Rivoli, Chivasso, e da questa edizione dell’ANCI Piemonte, il sostegno della Fondazione CRT, della Camera di commercio di Torino e di Amiat Gruppo Iren. I partner sono il Premio Lunezia, il Festival di Poesia “Parole Spalancate” di Genova, il M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, Film Commission Torino Piemonte, il Festival di Letteratura “I luoghi delle parole” di Chivasso (TO), il Festival “Borgate dal Vivo”, l’agenzia L’Altoparlante, l’associazione Tedacà, il concorso Incipit Offresi, nonché da questa edizione la casa di produzione Indyca, l’associazione Piemonte Movie, l’Etnabook Festival di Catania, il Festival delle Colline Torinesi e il Festival della Cultura Mediterranea di Imperia.

BIELLA, DAL 3 GIUGNO ONLINE ARRIVA “CONTEMPORANEA.PAROLE E STORIE DI DONNE”

Ogni giorno un appuntamento; prevista per l’autunno la prima edizione del festival a Biella. Tra i primi nomi confermati, Giusi Marchetta, Marta Barone, Matteo B. Bianchi, Fabio Genovesi

Online a partire dal 3 giugno 2020, ContemporaneA. Parole e storie di donne è un progetto che già dalla nascita si presenta con una doppia anima e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. La sua vocazione multidisciplinare e inclusiva fa sì che ContemporaneA si articoli in due fasi: a giugno nella sua declinazione rendez-vous, con appuntamenti e rubriche sui suoi canali social, con Giusi Marchetta, autrice di Tutte le ragazze avanti! (Add, 2018), ad aprire le danze. Programmato invece per l’autunno il ContemporaneA festival, a Biella. Il progetto nasce all’interno dell’associazione biellese BI-BOx da un’idea di Irene Finiguerra e Barbara Masoni, in collaborazione con la libreria Giovannacci e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. L’illustrazione e il progetto grafico è a cura di Chiara Fucà.

ContemporaneA rendez-vous

A partire dal 3 giugno fino a ottobre, su Instagram e su Facebook, una serie di incontri, o per meglio dire rendez-vous, animerà i canali social di ContemporaneA. Citazioni, illustrazioni, recensioni ma non solo. Ogni martedì l’appuntamento al quale non mancare è il Caffè con le ragazze. Quindici minuti per chiacchierare con donne di ogni tipo: scrittrici, imprenditrici, giornaliste o appartenenti al mondo dello spettacolo. Tutte legate dall’essere protagoniste del loro percorso di vita, lavoro, interessi, passioni. Il tempo di una tazza di caffè, per parlare in libertà fra ragazze, perché ragazze si è sempre, anche con i capelli bianchi! Inaugurano la rubrica Giusi Marchetta (9 giugno) e Marta Barone (16 giugno), in libreria con Città sommersa (Bompiani, 2018), attualmente in corsa per il Premio Strega. Il mercoledì è il momento de L’amica che vorrei, dedicato alle scrittrici: da conoscere, da leggere o da rileggere. Delle amiche da scoprire attraverso le storie delle loro opere, per percorrere insieme nuovi sentieri lungo le loro pagine. Questo format è ispirato al libro di Beatrice Masini Le amiche che vorresti, in cui vengono presentate ventidue eroine della letteratura: personaggi irriverenti, unici e affascinanti.

“Chi è la tua scrittrice preferita?”: è a partire da questa domanda, posta ogni volta a un autore diverso, che prende vita l’appuntamento del venerdì Scrittori per scrittrici. Per ricordare sempre che non esiste una scrittura al femminile e una al maschile, ciò che conta è chi scrive sappia regalare storie intense. Venerdì 12 giugno, Matteo B. Bianchi, scrittore e fondatore della rivista Tina, racconta Eve Babitz e la sua Los Angeles degli anni ‘70. Nelle settimane successive, protagonisti della rubrica saranno Raffaele Riba e Fabio Genovesi.

La settimana si chiude con La donna della domenica. Questo appuntamento è dedicato alle donne da non dimenticare, magari poco conosciute, che talvolta il mondo ha giudicato strane, inadeguate, eccessive. Ma che meritano di essere ricordate e valorizzate.

ContemporaneA festival

Compatibilmente con le misure di sicurezza in vigore, in autunno (indicativamente nel mese di ottobre) gli incontri si svolgeranno dal vivo, a Biella, con una serie di appuntamenti che tutti insieme daranno vita al ContemporaneA festival.

A caratterizzare i singoli eventi, la presenza di alcune delle protagoniste del territorio, vere e proprie madrine del festival, che presenteranno gli ospiti: scrittrici esordienti o voci contemporanee di rilievo, che attraverso i loro libri raccontano storie di donne moderne e si confrontano con temi propri della sensibilità femminile.