Chieri, l’assessore Quattrocolo: “Ecco perché le associazioni devono lasciare Palazzo San Filippo”

Roberto Quattrocolo

Il palazzo dei Padri Salvatoriani, il vecchio edificio barocco diventato seminario, nel quale studiò San Giovanni Bosco, è in questo momento crocevia di problemi senza soluzioni per Roberto Quattrocolo, vicesindaco e assessore al Patrimonio, e per l’intera Giunta di Chieri. Il problema scottante, da cui nascono tutti gli altri problemi, è la destinazione finale dell’edificio, che oggi ospita una scuola privata (il Pascal), alcune associazioni di volontariato (tra cui spiccano il Gruppo Alpini guidato da Vittorio Rusco e l’Associazione Carabinieri presieduta da Tito Dessì) e il museo della Città, la StArt Gallery, pronta (o quasi) da tempo a ricevere le visite di scuole e  turisti, bloccata dalla pandemia ma ancora di più dalla mancanza di un certificato di prevenzione incendi alquanto complicato da ottenere. Dice l’assessore Quattrocolo: “Abbiamo ridefinito gli usi del palazzo San Filippo: sono scuola e spazi espositivi. Per il rilascio del certificato di prevenzione incendi da parte dei vigili del fuoco abbiamo presentato un progetto e abbiamo ricevuto, dopo il loro sopralluogo, delle prescrizioni importanti. Si tratta di lavori edili costosi e non brevi, che in aggiunta con i limiti ad un edificio storico che arrivano dalla Soprintendenza rendono non sovrapponibile l’uso a sede di associazioni. Il nostro progetto per i vigili del fuoco, dunque, non prevede né può prevedere questo uso.” Quattrocolo si rende conto che questa scelta mette in serie difficoltà le associazioni. “ Tanto gli Alpini che i Carabinieri sono associazioni benemerite che hanno fatto e fanno moltissimo per Chieri. Stiamo cercando con loro una soluzione nell’immediato. Soprattutto, chiediamo loro di avere pazienza, perché la soluzione finale che è stata loro prospettata è importante e sarà la definitiva. Mi riferisco all’ex Caserma Scotti, che abbiamo messo al centro del progetto di Rigenerazione Urbana per il quale partecipiamo ad un bando del ministero. Dovrebbe arrivare un finanziamento rilevante, cinque milioni, per ristrutturare i capannoni  e farli diventare la ‘casa delle associazioni’ di Chieri. L’iter è avviato, abbiamo lavorato con gli uffici a tempo pieno per arrivare al risultato nel giro di 3, massimo 4 anni. Non sono tempi ipotetici, ma davvero possibili, perché la ristrutturazione è stata pensata in modo snello e moderno: rifatta la copertura con impianto fotovoltaico, gli spazi interni saranno ricavati con strutture prefabbricate. Dico di più: se il finanziamento ministeriale non dovesse coprire l’intera spesa, integreremmo con fondi nostri.”

Ma il problema scottante, San Filippo, oggi rimane. “Lo abbiamo eredidato – conclude Quattrocolo – e c’è poco altro da fare rispetto a quel che stiamo facendo. La StArt Gallery a San Filippo è stata la scelta a monte, magari si sarebbe dovuto ragionare prima sulla complessità delle questioni tecniche che implica, ma adesso il Museo della Città è un risultato da portare al più presto a casa. L’Amministrazione, dopo le associazioni, dovrà fare i conti anche con la scuola:  allo scadere del contratto di locazione, 31 agosto 2027, non ci sarà né rinnovo né proroga. Dovrà trovarsi un altro spazio, noi abbiamo messo a bando Palazzo Diverio, che potrebbe essere dopo una decisa ristrutturazione la soluzione definitiva per il Pascal. Una soluzione, al momento, non presa in considerazione.” (G.G.)