Santena. L’educazione alla non violenza comincia dalla scuola

L’educazione alla non violenza comincia dalla scuola. Si è tenuta questa mattina, nell’aula magna della scuola media Falcone di Santena, l’iniziativa “ Red Shoes day”, promosso dall’Istituto Comprensivo di Santena in collaborazione con l’Amministrazione comunale, in occasione  della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. «Abbiamo scelto di fare una riflessione sull’aumento dei femminicidi e sulle situazioni di violenza fisica, psicologica ed economica che le donne devono subire ancora oggiintroduce Alessia Perrone, Assessore con deleghe Inclusione sociale, accoglienza, integrazione e culturail lavoro che abbiamo iniziato a fare quest’anno è legato a un discorso sulla violenza a 360 ° perché vogliamo sensibilizzare, formare e informare sulla non violenza. Per portare avanti questo progetto siamo partiti dalle scuole, con cui non avevamo mai affrontato un percorso di rieducazione sociale di questo tipo».Un lavoro in sinergia tra i gruppi consigliari di maggioranza e minoranza, da cui nasce il gruppo Pink Power.«Siamo riusciti a raggiungere importanti risultati- sottolinea Perrone- Questa mattina durante la conferenza alla scuola Falcone i ragazzi e le ragazze hanno portato delle riflessioni toccanti sul tema della violenza di genere».Anche nel 2023 proseguiranno i progetti con i carabinieri della Stazione di Santena e i ragazzi delle scuole:«Carabinieri e polizia municipale – anticipa il sindaco Roberto Ghiofarà visita nelle classi delle medie per portare avanti progetti di rieducazione contro la violenza di genere, il cyberbullismo e tutto quello che concerne gli aspetti di vita quotidiana».I lavori realizzati, in occasione della giornata, dalle scuole materne ed elementari saranno esposti durante il weekend attorno alla fontana di piazza Martiri della Libertà. «Lo scopo è sensibilizzare fin dalla più tenera età sull’importanza di dire no alla violenza in tutte le sue forme  – spiega Debora Dello Monaco, consigliera di maggioranza con deleghe alle pari opportunità – e per ribadire a chi ne è vittima che non è sola e può denunciare alle autorità competenti e ai centri anti-violenza. Un ringraziamento va alla preside Giovanna D’Ettore e agli insegnanti, che si sono prodigati in tempi ristretti all’organizzazione della conferenza e alla professoressa  Federica Pellegrin. Questo è il primo di diversi progetti alla quali l’Amministrazione e la scuola intendono collaborare per sensibilizzare e coinvolgere i ragazzi di oggi a essere degli adulti migliori».Gli appuntamenti dedicati al tema della non violenza continueranno sino al 1 ° dicembre:«L’intento è proseguire a diffondere l’importanza delle denunce e delle testimonianze di vittime di violenza – termina Ghio – Dobbiamo ricordare a tutti che il numero antiviolenza 1522 è sempre attivo e che i riferimenti sul territorio sono molteplici: dalle Forze dell’Ordine ai centri in cui è possibile denunciare una violenza. Parlare e farsi aiutare è l’unico modo per combattere la paura».