AFGHANISTAN E IRAN. CHIERI CHIEDE DI TUTELARE I DIRITTI DELLE DONNE

Promuovere iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran, coinvolgendo in particolare le scuole del territorio chierese e intraprendere iniziative di sensibilizzazione; favorire l’impegno delle Commissioni Pari Opportunità e delle Consulte ad aprire tavoli ad hoc con il coinvolgimento delle donne rifugiate; prevedere l’intitolazione di una strada alle donne vittime del terrorismo di Stato o che hanno combattuto per la libertà, la democrazia e i diritti delle donne; esprimere solidarietà alle donne iraniane e chiedere la cessazione delle esecuzioni e dell’uso sproporzionato della forza contro i manifestanti non violenti in Iran; promuovere l’inserimento degli autori di tali violenze nelle liste dei terroristi internazionali: sono le richieste contenute nell’Ordine del giorno, promosso da ANCI, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Chieri e presentato dalla consigliera di minoranza Rachele SACCO (Progetto per Chieri-Salviamo l’ospedale insieme).

 

«Il regime segregazionista talebano ha imposto una serie di divieti che di fatto annullano qualsiasi possibilità di vita fuori dalle mura domestiche per le donne e le bambine afghane-spiega la consigliera Rachele SACCO-dal divieto di lavorare e studiare a quello di usare cosmetici, dal divieto di viaggiare sugli stessi bus con gli uomini a quello di uscire di casa se non accompagnate da un parente stretto. Si è giunti perfino a modificare i nomi che includono la parola “donna”. In Iran oltre 520 manifestanti sono stati uccisi negli scontri con la polizia e 19mila persone arrestate e proseguono le impiccagioni e le esecuzioni di giovani. Compito della diplomazia delle città è promuovere valori universali partendo dalle comunità locali».

«Già nel passato avevamo approvato due analoghi documenti, nel settembre 2021 sull’Afghanistan e nel gennaio 2023 sull’Iran-aggiunge la consigliera Manuela OLIA (Partito Democratico)-il 10 marzo scorso il Comune di Chieri ha organizzato un’approfondita conferenza sulla situazione femminile nei due Paesi a cui hanno partecipato attiviste iraniane e afghane. Continueremo a seguire la situazione, anche con le associazioni del territorio. Inoltre, sul sito istituzionale del Comune è possibile sottoscrivere gli appelli di Amnesty International. Stiamo valutando le modalità di partecipazione al progetto “Un albero una vita” per dedicare alcuni alberi ai più di 519 iraniani morti da settembre ad oggi».