Chieri- MOZART FANCIULLO IN ITALIA

“Note e parole” è il titolo della XIV.ma  edizione di “Musica in corte”, ciclo di tre concerti organizzato dall’Accademia dei Solinghi con la direzione artistica di Rita Peiretti, nel quadro annuale di “Quattro stagioni musicali”, Sede dei concerti è la chiesa di San Filippo (ingresso euro 8, ridotto over 70 euro 5, gratis al di sotto dei 12 anni).  Tutti e tre i concerti si avvalgono della presenza di un “narratore”. S’inizia con Sandro Cappelletto, uno dei nomi di punta della musicologia italiana, che ha il raro dono del dialogo, fornendo informazioni  utili tanto all’esperto quanto al semplice appassionato.. Argomento sono i  viaggi in Italia che Mozart  fanciullo effettuò in compagnia del padre Leopold. Tra il 1769 e il 1773 effettuarono tre tours nel nostro Paese: il primo, durato quindici mesi, toccò le principali città italiane, il secondo e il terzo con meta Milano. Dal punto di vista dello sviluppo musicale di Wolfgang questi viaggi registrano un notevole interesse. Mozart scrisse due opere per il Teatro Regio Ducale di Milano. La prima è la festa teatrale Ascanio in Alba (26 dicembre 1770) scritta per le nozze dell’arciduca Ferdinando, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria  con  Maria  Ricciarda Beatrice d’Este; la seconda è Mtridate re di Ponto (17 ottobre 1771), primo esempio mozartiano dell’incontro con l’opera seria.

In apertura di serata figura il Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra K. 40 che fa parte di un gruppo di cinque lavori basati  sulle rielaborazioni di Sonate di altri autori e composti tra aprile e luglio del 1767. Il fatto che il padre Leopold non ili ncluse i nel catalogo delle opere del figlio, redatto nel 1768, probabilmente,  va ricercato nell’arricchimento del repertorio che Wolfgang avrebbe eseguito nei concerti successivi.. Potrebbero essere definiti come “esercizio artistico”. Il primo movimento è tratto dal primo movimento della Sonata op. 2 n. 1 di Leontzi Honauer; l’Andante centrale è modellato  sull’omonimo movimento della Sonata op. 1 n. 4 di Johann Gottfried Eckhard: il terzo movimento, forse, si basa su un pezzo di Johann Christian Emanuel Bach. Il Concerto ha l’organico di archi, due oboi e due corni con l’aggiunta di due trombe che contribuiscono ad arricchire le sonorità nel tentativo  ii uscire dalle convenzioni della musica rococo. Severo il commento di Hermann Abert: La scelta mostra come Mozart abbia guardato più all’effetto esteriore che al contenuto. Egli lasciò intatte le composizioni originali aggiungendo ai tempi di Sonata un “tutti”. Per li resto l’orchestra assolve unicamente a funzione di appoggio e di accompagnamento. Nonostante la controversia, il manoscritto di questi Concerti è quasi tutto di Leopold e non ci sono dubbi sulla loro autenticità. Il padre semplicemente aiutava nel lavoro di copiatura  Wolfgang.

Il mottetto Exultate jubilate K. 165 venne composto nel 1773 per il castrato Vincenzo Rauzzini che interpretava il ruolo di Cecilio nell’opera Lucio Silla . Eseguito per la pima volta il 17 gennaio 1773 al convento dei Teatini che aveva sede presso la chiesa di Sant’Andrea abate . Sebbene non sia una composizione di ampie proporzioni, il mottetto  è ritenuto uno dei vertici della musica vocale scritta da un  Mozart di diciassette anni.  Suddiviso in quattro sezioni: Allegro -Recitativo secco- Andante-Allegro. L’Alleuja conclusivo è la parte più nota , ricca di agilità culminanti in un do acuto. La parte oggi viene eseguita di solito con la voce di soprano.. Il brano può essere considerato come un semplice concerto in miniatura non inferiore a un vero e proprio Concerto strumentale.

Il Quartetto in sol maggiore K. 80 per archi è il primo dei ventitré Quartetti di Mozart. Venne steso a Lodi (15 marzo 1770) in una locanda di Lodi dove i Mozart fecero tappa nel tragitto tra Milano e Bologna A fungere da modello al compositore quattordicenne, furono, probabilmente, i Concertini a quattro strumenti soli di G.B. Sammartinii, pubblicati nel 1776-77 oppure, con il beneficio del dubbio,  Boccherini e Galuppi. L’iniziale Adagio è piuttosto semplice, presenta due temi tra loro simili di carattere cantabile e uno sviluppo appena accennato-. Anche l’Allegro è bitematico, ma questa volta i due tempi sono ben distinti tra loro. Il primo tempa vede il dominio del primo violino con gli altri tre strumenti relegati al ruolo di accompagnamento, il secondo tema inizia con l’arpeggio di re maggiore esposto in stile di Fiuga.. Il terzo movimento offre un contrasto tra la solennità del Minuetto e la leggerezza del Trio con poche note staccate. Il finale (Rondò) venne aggiunto da Mozart alcuni anni dopo ed è stato definito da Massimo Mila grazioso ma alquanto tautologico.

Protagonista di questa stimolante serata musicale è l’Orchestra Musica Manens diretta da Andera Damiano Cotti con la partecipazione dei solisti Vincenzo Cristiani (pianoforte) e Giulia Caccovello (soprano).

EDOARDO FERRATI

 

Ritratto di Sandro Cappelletto- Veneziano, laureato in Filosofia, giornalista professionista, collabora come critico musicale con i quotidiani La Stanpa e Le Mond e.Inoltre ha studiato armonia e composizione  con Robert W. Mann .Ha pubblicato i seguenti libri di successo: Farinelli la voce perduta (EDT 1966), Farò grande questo teatro! (EDT 1997) inchiesta sui teatri d’opera, una monografia su Beethoven (New Compton 1980), una analisi di Turandot (1989;, Mozart .La notte delle dissonanze (EDT 2006), da cui è stato tratto un fortunato concerto racconto con il Quartetto “Savinio”, analogo percorso dal libro alla scena per Messiaen. L’angelo del Tempo (Acc. Perosi Biella 2008), il libro di racconti Altra velocità, Avventure di un viaggiatore in treno (Giunti 2009). Nel 2010 scrive il testo La padrona di casa ispirato alla relazione tra George Sand e Fryderyk Chopin  e nel 2011 Viva Verdi! In occasione delle celebrazioni per l’Unità d’Italia. Con il pianista Ramin Barhrami una drammaturgia per le Variazioni Goldberg di Bach; per Marsilio cura Ill mio Wagner .Il racconto della Tetralogia, raccolta di scritti di Giuseppe Sinopoli. Pubblica nel 2014 Da straniero inizio il cammino. Schubert l’ultimo anno (Acc. Perosi Biella)-. Nel 2016 esce Mozart i quartetti per archi (Il Saggiatore);; Le voci del violoncello (ETS Pisa) è del 2017. Cura ed è direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo italiano nella storia del pensiero (Treccani 2018), Esce nel 2020 Mozarr, Scena dai viaggi in Italia (Il Saggiatore). Ultima fatica editoriale Ludwig van Beethoven. Il testamento di Heiligenstadt e Quaderni di conversazione, questi  uitimi  per la prima volta tradotti e commentati in lingua italiana.

Membro della Commissione Artistica  della Scuola Musicale di Fiesole (2009-13), è stato direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana, membro dell’Accademia di Santa Cecilia. Autore di trasmissioni RAI Radio 3, RAI 5. E’ attivo come scrittore per il teatro musicale con collaborazioni con numerosi compositori contemporanei tra cui Corghi, De Rossi Re, Lombardi, Lupone, Morricone, Pennisi, Piacentini, Carnini, Ambrosini, Matteo D’Amico. Ha diretto la collana Studi Verdiani.

E.F.