ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati  

Mi-To VIAGGIO INTORNO AL MONDO- “Città” è il tema dell’edizione 2023 di Mi-To/ Settembre Musica: un tour musicale che si apre al mondo grazie alla grande musica e  a interpreti di eccellenza, coinvolgendo il pubblico in un ruolo condiviso con spirito di aggregazione ancora più ampia. La musica classica per sua natura al mondo– spiega   il direttore artistico Nicola Campogrande- Certo i compositori  la inventano

In qualche modo: il loro pianoforte, il loro tavolo di lavoro sono a Vienna o Parigi, a Napoli o a Mosca, a Praga o a New York. Ma poi gli interpreti viaggiano, fanno conoscere i brani, li diffondono e così a un certo punto capita che l’origine di una partitura, la sua storia, nella città in cui è nata passino in secondo piano, sbiadiscano, si dimentichino.  Qualche volta però è bello riallacciare la relazione che ha legato un brano

al territorio dove ha preso vita, riscoprire le loro tradizioni, gli stili,. le mode  tra le quali sono state create una sinfonia o un quartetto, un concerto o una sonata.

Un programma realizzato con passione, una sfida La locandina del festival prevede prime esecuzioni accanto ai brani più conosciuti, artisti nazionali e internazionali condivisi con Milano. Mi-To ha un obiettivo importante che è quello di diffondere  la musica come patrimonio universale, rendendola accessibile a tutti intercettando processi di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale. L’attenzione alle famiglie è sottolineata da programmi che faranno viaggiare bambini, ragazzi e adulti guidati da due attrici.-

I prezzi dei biglietti sono ancora una volta contenuti. La RAI si conferma Media Partner con RAI Cultura e

RAI5 che realizzeranno un documentario sulla rassegna. e con RAI Radio3 che trasmetterà i concerti in diretta o in differita.

Si parte venerdì 8 da “Gerusalemme”, città divisa che qui diventa un ponte  con il colorato brano “Jerusalem Mix” (2006) di Avner Dorman in prima esecuzione italiana, che ricopre l’organico strumentale  utilizzato da Mozart e Beethoven di cui verranno proposti il Quartetto in mi bemolle maggiore K. 425 e il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 16 per pianoforte e fiati. L’Ensemble 4.1(foto)  è formato da membri di famose orchestre tedesche.

Alla sera incontro con l’irresistibile musical “Wonderfuld Town” di Leonard Bernstein dove viene raccontta la storia di due sorelle che dall’Ohio, arrivano al Greenwich Village di New York  in cerca di fortuna. Si ritrovano una città  che sprizza swing da tutti i pori.  Eseguita in forma di concerto. La prima ebbe luogo a Broadway il 25 febbraio 1953, ottenendo subito un vasto successo che si protrasse negli States con seicento repliche. La vera protagonista della vicenda è la “ Wonderfuld Town” (la “città meravigliosa”), ossia New York A proposito dei musicals di Bernstein  si sente talvolta alludere a una influenza di Gershwin,

la qualcosa  è accettabile purchè non si parli di derivazione. Fin  dalle prime note della ouverture  l’ascoltatore è investito da ritmi melodici, armonie e ritmi jazz che si ritrovano nei vari episodi Esecuzione con sottotitoli in italiano. L’Orchestra e il coro del Teatro Regio di Torino saranno diretti da Wayne Marshall, poliedrico musicista e autorevole interprete di musica americana, in particolare il genere musical.

Il 9 propone lo spettacolo “Dorothy nella città dei ragazzidove Dorothy e i suoi compagni di ventura

(l’uomo di latta. Il leone, lo spaventapasseri e il cagnolino  Toto) finiscono in una città  soltanto di ragazze e ragazzi che hanno eletto la musica a linguaggio ufficiale così da divertirsi di più, comunicando attraverso note  e pause, accordi e melodie. L’Orchestra dei Conservatori di Torino e Milano.sarà guidata da Riccardo Bisatti. Sempre il 9  segna il ritorno in piazza San Carlo con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai

diretta da Juraj Valcuha che ci porterà idealmente a New York, eseguendo, tra l’altro in prima italiana il brano “Red da Corol field”, ispirato alle opere di Mark Rothko, uno dei maggiori pittori della scena newyorkense del Novecento. Solista nella celebre Rhapsodie in bluc di Gershwinil’estroso pianista Stefano Bollani (foto) che agisce al di fuori di ogni schema accademico

Questa prima tornata di concerti si chiude con l’Asutralian Strings Quartet, quattro musicisti che vengono dall’altra parte del mondo con l’esecuzione in prima italiana di “Sacred Sky” di Nigel Westlake, scritto in memoria della sorella Laurie scomparsa nel 2018. Il compositore s’incontra, poi, in modo inaspettato con Mozart (quartetto K. 421) e F.J. Haydn (quartetto op. 33/1).

Infine, da non dimenticare i primi quattro concerti dedicati al pianoforte affidati a interpreti assai interessanti, a cominciare da Igor Pogorelich con gli Studi Sinfonici op. 13 di Schumann, lavoro dalla gestazione lunga e complessa. Seguiranno: Giuseppe Albanese con un Beethoven diviso tra prima maniera e periodo “eroico; Roberto Comiati con Albeniz la cui scrittura è improntata al virtuosismo, filtrata dalla tradizione francese; Giuseppe Andaloro in un autentico tour de force dedicato a Rachmaninov che presenta difficoltà tecniche per via delle lunghe linee melodiche e delle diverse voci che si sovrappongono.

 

Venerdì 8

Conservatorio, ore 17.00- Ensemble 4.1: musiche di Mozart, Avner, Beethoven.

Auditorium Lingotto,. Ore 20.00- Orchestra e Coro Teatro Regio di Torino diretti da Wayne Marshall; musica di Bernstein.

Sabato 9

Conservatorio, ore 17.00- “Dorothy nella città dei ragazzi”- Orchestra dei Conservatori di Torino e Milano

Diretti da Riccardo Bisatti, lavoro commissionato a Martino Gozzi da Mi-To): musiche di Rossini, Mozart, Mendelssohn, Sibelius, Gliuck, Bartok-

Piazza San Carlo, ore 21.00- Orchestra Sinonica Nazionale RAI diretta da Juraj Valcuha,solista Stefano Bollani (pianoforte, foto) musiche di Bernstein, Clyne, Gershwin, Dvorak. Biglietti esauriti

Domenica 20

Auditorium RAI “Toscanini”, ore 17.00 -Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Alessandro Cadauro, solista Michel Galliano (bandoneon-fisarmonica); musica di Piazzolla (arrangiamenti per orchestra di Paolo Furlani commissionati da Mi-To). Biglietti esauriti

Teatro Monterosa, ore 21.00 –Giuseppe Albanese; musica di Beethoven.

Lunedì 11

Conservatorio, ore 20.00– Ivo Pogorelich; musiche di Chopin, Schumann, Sibelius.

Martedì 12

Tempio Valdese, ore 20.00

Australian Strings Quartet (foto); musiche di Mozart, Westlike  F.J. Haydn.

Teatro Baretti, ore 21.00 –Giuseppe Andaloro; musica di Rachmanivov. Biglietti esauriti

 

Biglietti presso UrbanLab., via Palazzo di Città n. 81, tel. 011-24777

smiticket@comunetorino.it

orario: 10.30-18.30