PIEMONTE ARTE: TABUSSO A CANELLI, LATTES A MONFORTE, CRIMINIS, GRECO, PERUGIA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CANELLI. “ FRANCESCO TABUSSO PAGINE SCELTE”

collezione Adriano e Rosalba Benzi

a cura di Adriano e Rosalba Benzi

Canelli – Salone Riccadonna – Corso LibertĂ  25

Inaugurazione Sabato 23 Settembre 2023- ore 18,30

La mostra, “ Francesco Tabusso – pagine scelte”, per ricordare il grande artista nato in Lombardia ma di famiglia torinese, cresciuto  e sempre dimorato in Piemonte, consiste in una rassegna di oltre 60 opere (calcografie-acqueforti, litografie, serigrafie, libri d’artista, disegni e tecniche miste) che ripercorrono le tappe fondamentali del suo lavoro. Francesco Tabusso è considerato uno dei massimi artisti del XX secolo e si colloca anche nell’olimpo degli artisti specializzati nella grafica. L’artista torinese è stato anche un pittore, disegnatore, acquarellista capace di effettuare sostanziosi interscambi artistici tra l’incisione e la pittura modulando ed influenzando, ora nell’uno ora nell’altro campo, invenzioni ed emozioni. Tabusso ha partecipato alle piĂą importanti rassegne artistiche  nazionali e internazionali ed ha esposto  in numerosissime mostre personali in Italia e all’estero.  A corredo dell’esposizione  un catalogo con tutte le immagini in gruppi omogenei e commentate da scritti di  Gianfranco Schialvino.

Data e orario:

dal 24 Settembre al 15  Ottobre 2023  da Martedì a Domenica  10 – 12,30 e 16 – 19

Lunedì chiuso – Ingresso gratuito – Catalogo in mostra

 

 

MONFORTE D’ALBA. I MONDI DI MARIO LATTES #2

Sabato 16 settembre alle ore 18, presso la sede della Fondazione Bottari Lattes a Monforte d’Alba.

Sabato 16 settembre prosegue il viaggio all’interno dei Mondi di Mario Lattes, con l’inaugurazione alla sede della Fondazione Bottari Lattes a Monforte d’Alba, della nuova mostra, volta a presentare alcune recenti acquisizioni di opere realizzate dall’autore. I visitatori potranno ammirare in totale oltre quaranta opere, tra cui diverse raramente esposte in pubblico. La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre 2023.

In seguito al notevole ampliamento del fondo della Pinacoteca Mario Lattes, voluto dalla presidente dalla Fondazione Caterina Bottari Lattes, molte opere che erano state precedentemente separate per vicende collezionistiche vengono ora riunite e poste in dialogo con quelle già presenti. I dipinti in mostra, datati tra gli anni ’50 e i primi anni ’90, coprono cronologicamente l’intera attività artistica di Lattes, che espose i suoi lavori a Roma, Milano, Bologna e naturalmente Torino, sua città d’origine.

I mondi di Mario Lattes #2 è realizzata dalla Fondazione Bottari Lattes, con il sostegno di Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, il patrocinio di Confindustria Cuneo e il patrocinio e il contributo della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e del Comune di Monforte d’Alba.

La mostra è accompagnata da un testo critico del curatore, Vincenzo Gatti: “Molti sono i mondi di Mario Lattes, e misteriosi”, scrive. “Con disincantata franchezza si muove tra diverse dimensioni, com’è ovvio per un intellettuale dalla sensibilità fittamente diramata tra parola e immagine, e giustamente insofferente a stringere l’attitudine creativa in schemi artificiosi e convenzionali categorie. Meglio affidarsi, per le immagini, a una singolare e personalissima interpretazione, intrisa di umori visionari (le suggestioni simboliste e surrealiste affiorano, ma quasi velate da una sottile ironia) in un contesto tutto mentale dove la stessa tecnica esecutiva, costantemente inventata e stravolta con indifferenza accostando materiali e procedimenti eterodossi, contribuisce a evocare, piuttosto che a svelare.

Le marionette, i teatrini che potrebbero alludere a nostalgiche malinconie di una rimpianta infanzia, a ben vedere dimostrano un risvolto beffardamente doloroso: «i ricordi sono cicatrici di memoria», scriveva l’artista. Infatti, anche i soggetti apparentemente più innocenti non sono mai rassicuranti: l’accesso ai mondi di Lattes è insidioso. Occorre adeguarsi alle sue luci e alle sue ombre, intuire l’indefinito pur sapendo che esiste un lato oscuro che non potrà disvelarsi.

Le teste, gli idoli, i manichini sono icone di un’individualità attonita, consapevoli delle inquietudini che da sempre pervadono l’animo umano. La complessa trama pittorica che mostra e nasconde, che lamenta e afferma, indica strade segnate dalla conoscenza del dubbio e l’artista, indifferente alla prassi, manipola materie grafiche e pittoriche per giungere a una vertiginosa discesa nelle profondità dove le forme affondano e riemergono mutate.

L’artista-profeta ci indica così un percorso e c’invita a riconoscere i nostri fantasmi per esorcizzarli attraverso la fatica di vivere e guadagnare la nostra esistenza giorno per giorno. I suoi fantasmi già li aveva vinti , liberandoli nelle illusioni e nei sogni che sempre l’opera d’arte conserva in sé”.

Il centenario della nascita di Mario Lattes

La mostra I mondi di Mario Lattes #2 si inserisce all’interno delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita dell’artista. Per la ricorrenza, la Fondazione Bottari Lattes ha avviato diverse iniziative. Lo scorso marzo è stata inaugurata alla Reggia di Venaria la mostra Mario Lattes. Teatri della memoria, a cura di Vincenzo Gatti, la quale presenta una selezione di più di cinquanta opere dell’intellettuale torinese, tra cui varie mai esposte prima, allestite all’interno di un percorso che documenta il più recente lavoro d’indagine sui vari aspetti dell’attività artistica di Lattes. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 maggio 2023 nella Sezione Accademia delle Sale delle Arti. In occasione dell’inaugurazione della mostra, è stata presentata una monografia, edita da Silvana Editoriale e a cura di Vincenzo Gatti, che offre una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes, di cui la mostra presenta una significativa selezione. Al suo interno contiene un saggio critico a firma di Claudio Strinati, un’ampia sezione illustrata con riproduzioni a colori di dipinti, acquarelli, gouaches e incisioni ed è corredato da apparati di approfondimento sulle mostre e sulla fortuna critica di Lattes. Sabato 14 ottobre ad Alba, si terrà la cerimonia conclusiva della XIII edizione del Premio Lattes Grinzane, il riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes. In questa occasione verrà annunciato il romanzo vincitore di quest’anno e il Premio Speciale Jonathan Safran Foer terrà una lectio magistralis.

Nel 2023 si celebrano anche i 130 anni della Casa editrice Lattes, realtà storica torinese che dalla fondazione nel 1893 a oggi ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani. Nei mesi scorsi si è tenuta a Torino la mostra Lattes Editori, 130 anni di libri e di Scuola da Torino all’Italia, attraverso cui si è raccontato un pezzo di storia della città e il suo riflesso sull’Italia, curata da Marta Sironi sotto la supervisione della Casa editrice Lattes e in collaborazione con la Fondazione Bottari Lattes, la Fondazione Tancredi di Barolo e il MUSLI.

 

CASALE MONFERRATO. CRIMINIS, VITTIME E CARNEFICI: STRUMENTI DI GIUSTIZIA DALL’INQUISIZIONE AD OGGI

Dal  9 settembre per 18 mesi al Castello del Monferrato

CRIMINIS, Vittime e Carnefici: strumenti di giustizia dall’inquisizione ad oggi è il nome dell’iniziativa organizzata da nero Crime e Arte Criminologica che si tiene negli spazi del Torrione e del Sotterraneo del Castello del Monferrato (accesso dal secondo cortile).

Si tratta di un ampio excursus dedicato alle pratiche di giustizia (compresa la tortura) nel corso dei secoli, partendo dall’inquisizione per giungere fino ai giorni nostri attraverso immagini, oggetti e supporti didattici che consentiranno ai visitatori di acquisire numerose informazioni.

Nei sotterranei verranno esposti strumenti di tortura (giustizia) del periodo dell’inquisizione. Un percorso espositivo squisitamente culturale che prevede l’esposizione, con relativi apparati formativi, degli strumenti di tortura realmente utilizzati, alcuni con funzioni dissuasive e quindi a prevenzione del crimine e altri che sono entrati nella lista degli strumenti di tortura ma che realmente non sono mai esistiti pur continuando ad essere ancora oggi parte dell’immaginario collettivo. Tra gli oggetti esposti in questa sezione si sottolineano: la pietra del Tribunale dell’Inquisizione, il tavolo del Consiglio dei Giudici, le porte del carcere antiche, gli strumenti utilizzati dagli “sbirri”, la strappata, il tavolo delle torture, il collare dentato, la sedia inquisitoria, il palo di fustigazione, la cheba, il banco stiramento, il fallbrett, la culla di giuda, la cintura di castità, la crocifissione, la scarpa alsaziana, la gogna e la garrota.

Nella seconda parte, presso il torrione, saranno esposti oggetti e sistemi di esecuzione capitale dal secolo scorso fino all’attualità, oltre a oggetti utilizzati come metodi coercitivi.

I visitatori potranno, inoltre, entrare in contatto con lettere autentiche di persone che sono state giustiziate e di chi ancora in attesa dell’esecuzione della pena capitale.

Questo percorso vuole fare emergere nel visitatore una riflessione sull’evoluzione delle pratiche e sulle similitudini tra la modernità il passato. In questa sezione saranno esposti: la sedia elettrica con gli accessori, la sedia della camera a gas, un allestimento dedicato all’iniezione letale, alla fucilazione e all’impiccagione, manette di vario genere, una scimitarra da esecuzione, la garrota spagnola, la “ghigliottina” e le lettere di detenuti (serial killer o assassini) che sono stati giustiziati e in attesa di giudizio.

I fruitori saranno, in questo percorso, accompagnati in un continuo passaggio da un’esperienza visiva e descrittiva a un’esperienza sensoriale.

Così l’Assessore Gigliola Fracchia: “Una mostra che non ha il semplice fine di presentare oggetti che fanno parte della storia e dell’immaginario collettivo, ma un vero e proprio evento con finalità culturali e divulgative che interessano la mostra, ma anche eventi collaterali”.

Si terrà, infatti, in concomitanza dell’evento la sesta edizione del corso di fotografia giudiziaria nelle giornate del 9 e 10 settembre 2023. Nel Salone Marescalchi, al Castello del Monferrato, avrà luogo il corso della durata di sedici ore dedicato a fotografi, investigatori privati, forze di polizia, criminalisti, tecnici di sala settoria, criminologi, studenti e appassionati.

“Avere nella nostra città un evento di questo tipo con esperti di grande caratura – sottolinea l’Assessore Cecilia Strozzi – consolida il ruolo di Casale Monferrato come polo culturale, ampliandone il respiro disciplinare”.

La mostra, per i prossimi 18 mesi, sarà visitabile nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00; sarà possibile, inoltre, organizzare visite su prenotazione contattando il numero 3333639136 o scrivendo a criminologicalart@libero.it  I costi per i biglietti sono 10 € per la tariffa intera e 7 € per quella ridotta (riservata ai minori di anni 18, FF.OO., over 65, disabili e scolaresche).

 

CENTO ANNI DELL’AERONAUTICA MILITARE. MOSTRA E FRECCE TRICOLORI

Origini e Innovazione i temi della mostra promossa con il Consiglio regionale

“Cento anni dell’aeronautica militare”, questo il titolo della Mostra che il Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione AMMA (Aziende meccaniche meccatroniche associate), ha voluto organizzare in occasione del centenario dell’Aeronautica militare.

La mostra è stata annunciata nel corso della conferenza stampa organizzata da Aeroclub Torino per presentare l’Airshow con gran finale delle Frecce Tricolori, in programma il 16 e 17 settembre all’aeroporto di Torino Aeritalia per celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare Italiana.

 

 

TORINO. ALDO GRECO 1923 – 2023  MOSTRA ANTOLOGICA PER I 100 ANNI DALLA NASCITA DELL’ARTISTA

23 settembre / 4 novembre 2023

Inaugurazione : venerdì 22 settembre ore 18,00

Fondazione Giorgio Amendola – Via Tollegno 52 Torino

orari : da lunedì a venerdì h 9.30/12,30 – 15,30/19,30 sabato h 9,30/12,30

Sarà inaugurata venerdì 22 settembre alle ore 18 nei locali espositivi della “Fondazione Giorgio Amendola”  la mostra di arti visive  “ALDO GRECO 1923 – 2023 “ antologica dedicata allo scultore Aldo Greco  in occasione del centenario  della nascita.

L’evento espositivo è  promosso e organizzato dalla Fondazione Giorgio Amendola, l’Associazione Arte Totale e l’Archivio Aldo Greco con il patrocino della Città di Torino. La mostra  ripercorre attraverso  60 opere di scultura e pittura e grafica quasi mezzo secolo dell’intensa attività creativa dell’artista Le opere esposte coprono l’arco d tempo che comprende la produzione dei primi anni cinquanta fino alle ultime opere realizzate  nella metà degli anni novanta, precedenti  al suo trasferimento in Canada.  La mostra curata da Stefano Greco offrirà al pubblico  un panorama completo per la prima volta riunito in unico momento espositivo. In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il catalogo  curato del critico d’arte Angelo Mistrangelo .

Aldo Greco,nato a Catanzaro nel 1923 e morto a Torino nel 2003, inizia la sua carriera artistica trasferendosi a Torino nei primi anni cinquanta, operando intensamente anche a livello internazionale. Nel suo percorso artistico ha incrociato il linguaggio delle Avanguardie Artistiche del Novecento, raccogliendo in particolare la lezione futurista e cubista, miscelando anche modelli espressivi attinti dall’arte arcaica e precolombiana, perfezionando nel tempo  un carattere espressivo del tutto personale. Sicuramente una delle fasi più fertili e originali della sua opera coincide con l’interpretazione simbolica dei personaggi dell’opera dantesca  della Divina Commedia, un lavoro ancora oggi unico nella sua complessità.  L’opera di Greco ha conquistato vasti consensi attraverso numerosi premi, riconoscimenti, comittenze pubbliche e private e le mostre personali tenute a Torino, Genova, Roma, Milano, Ravenna,Firenze, Venezia, Parigi, Amsterdam, Anversa, Ginevra, Sion,  New York, Montreal, Tell Aviv.

 

COOPERATIVA BORGO PO: VINICIO PERUGIA. DIPINTI CONDIVISI

“INCURSIONI” DI PAOLO GRASSINO PER  LA 3° BIENNALE DELLA CITTĂ€ DI PINEROLO SCULTURA DIFFUSA

Presso la Cavallerizza Caprilli di Pinerolo | Viale della Rimembranza

Scultura diffusa – 3^ Biennale CittaĚ€ di Pinerolo, dal 7 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, ospita l’artista Paolo Grassino, affermato mid career della scultura contemporanea, con il percorso espositivo Incursioni curato da Franco Fanelli e grazie alla direzione artistica della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura.

Torna dunque la manifestazione d’arte contemporanea che dal 2017 vede l’esposizione di opere monumentali in luoghi pubblici di particolare interesse culturale, storico e architettonico di Pinerolo, coinvolgendo tanto lo spazio fisico quanto quello relazionale e conferendo nuove narrazioni e possibilità d’uso per il suo paesaggio urbano.

Quest’anno il percorso artistico non ha una partenza ma un epicentro, la Cavallerizza Caprilli, arena e theatrum principale della manifestazione, sul modello delle Expo internazionali. La Biennale apre la sua terza edizione con un coup-de-théâtre di drammatica magniloquenza: varcando la soglia del maneggio il visitatore è proiettato, come il superstite di un disastro, in uno scenario apocalittico, poiché al centro della pista appare lo schianto di un aereo Mig 15 – 2012. L’esposizione prosegue al piano superiore della Cavallerizza, sugli spalti che per la prima volta dopo tanto tempo tornano nuovamente accessibili al pubblico, dove alle pareti si trovano pannelli traforati che rappresentano paesaggi urbani bombardati, Guerra è sempre (Est e Ovest) – 2018, e a terra l’opera Guerra è sempre (Edificare) – 2018 una minimalista e stratificata distesa di mattoni in cemento tramutati in epigrafi come memoriale in ricordo dei caduti. Infine, sempre alle pareti, calchi in cemento del volto dell’artista, Senza nome – 2021, rigati di lacrime come commento, riflessione, silenziosa pausa. L’itinerario di visita continua all’esterno lungo le mura perimetrali del maneggio e della Biblioteca Alliaudi, che si affacciano su Piazza Volontari della Libertà, con due figure mutanti a grandezza naturale, esemplari della Serie Zero – 2018.

Altra tappa del percorso è a San Maurizio, sulla terrazza panoramica del Santuario Madonna delle Grazie, con l’opera Cardiaco – 2006 un gigantesco cuore nero in alluminio.

Infine, la mostra presso la Galleria Losano dove sono esposte altre sculture di piccolo formato e opere su carta per approfondire la poetica e il lavoro dell’artista

Fino al 7 gennaio 2024:

 Orario di visita Cavallerizza Caprilli (Viale della Rimembranza, 3 – 10064 Pinerolo) sabato h. 15.00-18.00; domenica e feriali h. 10.00 – 12.00 e 15.00 -18.00

 Orario di visita Galleria Losano (Via Savoia, 33 – 10064 Pinerolo) sab-dom h. 10.00-12.00 e 16.00-19.00

 

 

GALLERIA ROCCATRE. LAURA CASTAGNO: MILLEVENTI

A cura di Olga Gambari

21 settembre – 8 novembre 2023

INAUGURAZIONE giovedì 21 settembre 2023, ore 18 – in occasione di Exhibi.To

Galleria Roccatre Via della Rocca, 3b/4 – 10123 Torino

ORARI martedì-sabato 10.30-12.45 15.30-19.30

La galleria Roccatre presenta, in occasione di Exhibi.To, una personale di Laura Castagno con un’accurata selezione di opere dislocate nei due spazi della galleria, come scrive Olga Gambari, curatrice della mostra: “Milleventi è un’unica grande installazione di Laura Castagno che la coinvolge e trasforma lo spazio della galleria Roccatre. Il titolo deriva da quello di un suo meraviglioso libro d’arte, Mille Venti (), un manoscritto prezioso che vive raccolto nello scrigno di una scatola, un’opera su cento tavole sciolte, scritte a mano da Laura con il colore oro. Un’anagrafe dei venti del mondo, tutti quelli conosciuti che soffiano sulla Terra, da quelli nomi usati dagli antichi, molti quelli ormai caduti nell’oblio, a quelli che vivono nel contemporaneo, un viaggio tra tempi e geografie, dall’Asia alle Americhe, dall’Europa all’Oceania. Dall’altra parte della strada, l’altro spazio della galleria si trasforma in una project room museale, dove il percorso storico di Laura Castagno è un racconto filologico sviluppato per tappe con opere iconiche, che ne rileggono biografia artistica e ricerca, tratteggiandone la ricchezza e il valore”. Laura Castagno, architetto, artista e designer, è nata a Torino nel 1938. Il lavoro artistico di Laura inizia negli anni ’60 e da allora è proseguito con continuitĂ , dedicando ad esso sempre maggior tempo e spazio. La sua attivitĂ  artistica sin dagli inizi si caratterizza per una particolare attenzione al contesto spaziale, e si manifesta attraverso installazioni e migrazioni di segni nello spazio. Ha partecipato a importanti collettive, da IdentitĂ  e differenza alla Biennale di Venezia nel 1995 a La sindrome di Leonardo nello stesso anno a Stupinigi e alla Primavera del Disseny di Barcellona; altre presenze a Steyr con Material Konzept Struktur nel 1998, al Forum Konkrete Kunst a Erfurt nel 2005 e a Villa Pisani a Stra, sempre nel 2005. Importanti personali a Berlino (1991), Bruxelles (2000), Torino (2011). Alcune sue opere sono state recentemente presentate con quelle del marito Leonardo Mosso al Museo del design di Torino; e’ stata inoltre da poco inserita nella rivista AD con la manifestazione “Archivi d’affetto”.

 

TORRE PELLICE. PAGINE DA VEDERE

CIRCOLO DEGLI ARTISTI. RENATA E SERGIO SECCATORE. “IO E MIO PADRE”

Renata e Sergio Seccatore

dal disegno tecnico alla pittura

note di Giorgia Garberoglio e Luigi Gallina

DAL 9 al 23 SETTEMBRE 2023

Dopo la pausa estiva, il Circolo degli Artisti riapre con una doppia mostra padre e figlia, presentata dalle note della giornalista Giorgia Garberoglio e dal Socio del Circolo Luigi Gallina. La mostra presenterà i disegni tecnici di Sergio Seccatore, progettista impiegato per molti anni nell’automotive, e le opere di Renata Seccatore, figlia, Artista e Socia del Circolo, che ha ereditato dal padre la passione per l’arte, traducendola in una espressione più personale. Il dialogo tra i vari lavori racconterà un percorso personale e famigliare.

La mostra aperta tutti i giorni dalle 15.30 alla 19.30 avrà tre aperture serali: il 21 e 22 settembre sino alle 20.00 e sabato 23 sino alle 23.00 in occasione di Exhibi.TO, rassegna delle gallerie d’arte contemporanea.

L’esposizione ad ingresso libero sarĂ  visitabile dal 9 al 23 settembre, tutti i giorni, h 15:30/19:30

apertura straordinaria sino alle h. 20 il 21 e 22 settembre e sino alle h. 23 il 23 settembre

C.so San Maurizio 6 – Torino

 

CORTEMILIA: L’INFRAROSSO DI MARCO DIVITINI CONTINUA A REGALARE MAGIA

Continua a riscuotere successo la mostra fotografica del Maestro Marco Divitini dal titolo “I castelli, le torri e le chiese dell’Alta Langa nella magia dell’infrarosso” che ripropone immagini surreali dell’Alta Langa sospesa in uno spazio e in un tempo che sembrano eterni. Un armonico insieme di 27 opere che, attraverso la suggestiva tecnica dell’infrarosso, ha finora incantato i visitatori guidandoli in un viaggio onirico. La mostra sarà visitabile fino al 30 settembre nei seguenti orari: il venerdì dalle ore 10 alle ore 12, mentre il sabato e la domenica dalle ore 17 alle ore 19; ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio turistico di Cortemilia al seguente numero 017381027.

La mostra, voluta e commissionata dall’Unione Montana Alta Langa, si inserisce in un programma di promozione territoriale a cui tale Ente da anni sta destinando attenzioni ed energie.

La particolarità dell’arte dell’autore sta nell’utilizzo della tecnica a infrarosso, in grado di riprendere immagini utilizzando uno spettro che va oltre quello della luce visibile, virando verso il bianco della clorofilla ed eliminando il colore, in quanto considerato elemento superfluo che distrae dalle forme pure e semplici dell’immagine. Un “esperimento” che ha permesso a Marco Divitini di riprodurre territori e paesaggi nella loro dimensione onirica e di farsi apprezzare anche fuori dai confini nazionali.

Il Maestro Marco Divitini, attraverso un post sul proprio profilo personale di Facebook scrive: “Vivere l’Alta Langa è un’esperienza unica. Ho fotografato circa 19 paesi ognuno con le proprie caratteristiche e specificità ma tutti accumunati da paesaggi e scorci mozzafiato. Paesi ordinati e semplici, abitati da persone semplici ed accoglienti. Paesi che hanno tanto da offrire a chi si mostra loro con l’occhio curioso e l’animo sereno. E la tecnica ad infrarosso si è sposata benissimo riuscendo a creare paesaggi surreali sospesi nel tempo. Desidero ringraziare chi ha da subito apprezzato la mia tecnica e mi ha consentito di potermi presentare nel meraviglioso mondo dell’Alta Langa, la dott.ssa Carla Bue e l’Unione Montana Alta Langa, Ente che mi ha commissionato il lavoro. Desidero ringraziare, non per ultimo, il Sindaco di Cortemilia, Roberto Bodrito, e tutta l’Amministrazione Comunale per la calorosa accoglienza e per aver accolto le mie opere nella prima presentazione. Ringrazio, inoltre, Lisa Antoniotti che, con il suo sorriso, mi ha accompagnato alla scoperta dei Comuni in oltre 200 km di strade percorse nel torrido caldo di agosto. Ma il ringraziamento più grande va alla splendida terra dell’Alta Langa che mi ha permesso di “viaggiare” in luoghi senza tempo che hanno fatto bene alla mia anima. Grazie a tutti voi e tutti coloro che decideranno di visitare la mia mostra”.

Marco Divitini – Dopo aver immortalato le piĂą belle ville appartenenti al Bel Paese (come Villa Adriana e la Reggia di Caserta) e aver suscitato l’interesse del ministero dei Beni e delle attivitĂ  culturali e del Turismo, ha esposto nelle prestigiose sale di Villa Aurea che si trova nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento. Ha di recente esposto nel parco archeologico di Paestum e Velia diretto da Gabriel Zuchtriegel (attuale direttore del parco di Pompei). L’artista guarda, vede e narra un modo passato interiore di cui ognuno potrĂ  sentirsi partecipe.

 

GUARENE. INAUGURAZIONE DI “CHE SARÀ SARÀ “

23 Settembre. Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma, 1, Guarene. h. 17.00

artistÉ™: Stefano Arienti, Bartira, Betty Bee, Dafne Boggeri, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Roberto Cuoghi, Enrico David, Gino De Dominicis, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Chiara Fumai, Marco Giordano, Kinkaleri, Eva Marisaldi, Giulia Piscitelli, RM, Marinella Senatore

con un omaggio a Gianfranco Baruchello, Marisa e Mario Merz, Michelangelo Pistoletto

A cura di Stefano Collicelli Cagol con Michele Bertolino

  1. 17.00 – 18.30, Palazzo Re Rebaudengo

DA URLO!

Laboratorio gratuito su prenotazione

Il laboratorio è ispirato al progetto Urlo Guarene, una serie di scatti fotografici che il collettivo Kinkaleri ha realizzato insieme ai cittadini del borgo. Scopriremo nello spazio pubblico i manifesti del progetto, giocheremo con la voce e inventeremo nuovi modi nuovi di comunicare a distanza.

Al termine del laboratorio raggiungeremo in passeggiata il Parco d’Arte di San Licerio per svelare quale scatto del progetto sarà la nuova opera della Collezione.

Conducono Elena Stradiotto del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Stefania Borgogno della Biblioteca Civica di Guarene.

  1. 18.30

Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo, Viale Bouillargues, 34, Guarene

Partenza da Palazzo Re Rebaudengo verso il Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo per lo svelamento dell’opera di Kinkaleri, URLO Guarene

Cocktail a seguire

Servizio di navetta gratuito Torino – Guarene.

Per prenotazioni, inviare una mail a press@fsrr.org

 

RACCONIGI. SI CHIUDE LA MOSTRA “NEL SILENZIO DEL VERO” DI RODOLFO ALLASIA

Domenica 17 settembre 2023 a partire dalle ore 18, presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda di Racconigi, in P.zza Vittorio Emanuele II, n.15, si svolgerà l’evento conclusivo della Mostra “Nel silenzio del vero”, del noto artista racconigese Rodolfo Allasia (Racconigi, 1948).

L’evento, promosso dalla Città di Racconigi, si è sviluppato grazie alla felice collaborazione tra l’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, l’Associazione Progetto Cantoregi, la SOMS e la Pro Loco di Canale.

Dalle ore 18, negli ambienti della Pinacoteca sarà possibile visitare la rassegna alla presenza dell’artista Rodolfo Allasia, della curatrice Anna Cavallera e del critico d’arte Roberto Baravalle, il quale offrirà al pubblico alcune riflessioni sull’opera dell’amico artista.

A seguire, alle ore 21, alla SOMS di via Carlo Costa, 23, si terrĂ  il concerto del cantante, chitarrista e polistrumentista Gian Piero Pramaggiore: un viaggio attraverso Musica, racconti e immagini; quadri sonori che attingono dall’esperienza multiculturale del musicista per arrivare ad una libera espressione artistica creativa, da lui definita “Free Spirit Music”.

Il concerto si avvale della collaborazione del fonico Roberto Cavagnero e del videomaker Eugenio Scarsi, della Pro Loco di Canale (CN).