PIEMONTE x CURIOSI. Il Castello di Monticello d’Alba: misteri, leggende e segreti

Tra le mura del Castello di Monticello d’Alba, sussurrano le voci di antiche leggende e segreti celati nel cuore delle verdi terre del Roero

 

Il Castello di Monticello d’Alba misteri, leggende e segreti

Nei meandri di Monticello d’Alba sorge un castello imponente, ancora dimora dei discendenti della stirpe dei Roero fin dal 1376 e tutt’oggi avvolto da storie di mistero e tradizione. Ubicato in cima al “monticello”, offre una vista panoramica sulla pianura sottostante. Tra le sue mura risuonano antiche leggende, come quella della giovane Chiara, figlia diciottenne del barone locale. La tragica storia narra di un amore proibito con un ufficiale francese e di una gelosia che portò a un finale drammatico.

Il fantasma senza pace

Le stanze, immerse nel tempo, celano la storia di Chiara, giovane erede della nobile famiglia. La sua vita incontrò un destino crudele: promise di sposare un parente, ma il suo cuore palpitava per un affascinante ufficiale francese. Dopo ferventi suppliche, i genitori concessero a Chiara di unire il suo destino a quello dell’ufficiale. Ma la felicità durò poco. Durante le nozze, il parente respinto, in preda alla gelosia, uccise brutalmente lo sposo. Il responsabile venne presto giustiziato, ma il cuore di Chiara si spezzò, consumandosi nel dolore.

Molti sostengono che lo spirito angosciato di Chiara si aggiri ancora per il castello e che i suoi lamenti e pianti risuonino nelle notti silenziose, in cerca del suo amore perduto. Durante le notti di luna piena, il suono malinconico delle campane sembra risuonare come un richiamo d’amore, mentre un urlo sinistro, riconducibile all’assassino, rompe il silenzio.

Per anni, un menestrello, commosso dalla storia della giovane, ha intonato canzoni d’amore sotto il castello, cercando di consolare lo spirito della ragazza. Eppure, i suoni spettrali e i rintocchi delle campane hanno sovrastato le sue melodie, lasciando Chiara senza la possibilità di percepire il suo messaggio di pace.

 

Marco Sergio Melano