STORIE IN BIANCO E NERO. La Juve di Heriberto e quella di oggi

La storia è storia, di quel calcio si è perso anche il profumo. Ma vogliamo vedere come finirà stavolta?

 

Salvadore e Favalli con Heriberto Herrera

Inter e Juve in lotta per lo scudetto. Inter favorita, ma…

Sembra il titolo di un giornale di oggi. Invece è storia remota, di 57 anni fa. Eppure molto ma molto simile.

Correva la stagione ’66-’67, l’Italia del pallone si leccava le ferite del mundial da cui era stata cacciata dalla Corea del Nord e viveva un campionato ingessato nella più classica delle sfide. Di qui l’Inter del mago Helenio Herrera, che nelle ultime stagioni aveva messo insieme tre scudetti e due coppe dei campioni. Di là la Juve di Heriberto Herrera, sergente di ferro. Di qui campioni come Sandro Mazzola, Corso, Facchetti e Picchi. Di là, molto meno. Una difesa di ferro con Anzolin, Castano, Bercellino e Salvadore, e poco altro.

Con l’Inter in lizza per la coppa dei Campioni e la Juve nella quasi invisibile coppa delle Fiere.

Quel duello, a un mese dalla fine, sembrava finito con la scontata vittoria dell’Inter. Ma di scontato nel mondo del pallone non c’è mai stato nulla. La Juve vinse lo scontro diretto con un gol di un certo Favalli e tanto, tanto movimiento. Poi rimontò, un punto alla volta, e il 1° giugno, dopo che l’Inter aveva rotto gli argini in Europa perdendo con il Celtic, sorpassò.

La storia è storia, di quel calcio si è perso anche il profumo. Ma vogliamo vedere come finirà stavolta?

Gianni Giacone