CHIERI: SORPRESE DI ARTE E DI STORIA. Una statua rimasta a lungo misteriosa

Sulla sinistra dell’altare del Battistero del Duomo di Chieri è collocata una statua in cotto (figura 1) di fine Quattrocento o inizio Cinquecento che per molto tempo ha costituito un mistero: non si sapeva da dove venisse; non era chiaro chi rappresentasse. Probabilmente era ritenuta una Madonna Addolorata visto che, secondo la testimonianza di Bartolomeo Valimberti (1928),  “sino a pochi anni or sono era collocata in una nicchia esternamente al muro posteriore della sacrestia del Duomo, prospiciente il vicolo del Tepice”. Almeno dal 1922, però, era stata riportata all’interno della casa parrocchiale, e lo stesso Valimberti si era reso conto che non si trattava di una Madonna, ma di una statua che probabilmente aveva a che fare con quanto si legge nella relazione della visita pastorale di mons. Angelo Peruzzi (1584). Parlando della cappella del Santo Sepolcro, la prima della navata destra subito oltre l’ingresso (oggi dedicata alla Madonna di Loreto), il vescovo di Sarsina la descrive mal tenuta e “con molte statue di terracotta indecenti “. Trattandosi della cappella del Santo Sepolcro, le  statue non potevano che essere quelle che compongono il classico  “Compianto sul Cristo morto”, cioè Cristo, la Madonna, l’Apostolo San Giovanni, la Maddalena, un’altra donna piangente, un soldato. Col cambiamento del titolo della cappella esse furono trasferite altrove e  ben presto andarono disperse.  A Chieri è rimasta solo la “Donna Piangente”, quella esposta nel Battistero, della quale stiamo parlando. Le  statue  della Vergine e  del soldato sono scomparse. Delle statue di Cristo, di San Giovanni e della Maddalena sono rimasti solo i busti che, non si sa come, sono finiti nel Museo Civico di Torino.

Antonio Mignozzetti