Al teatro comunale di Costigliole:” Sonate e Fantasie”, sul palco brani di Schumann, Beethoven e Brahms

Sabato 23 marzo alle 21 si conclude la “Mezza Stagione” alla sua 18^edizione con un duo di musicisti. La stagione teatrale è realizzata dal Comune di Costigliole d’Asti e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con il coordinamento del Teatro degli Acerbi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, oltre che di sponsor locali. Un rinnovato impegno dell’Amministrazione che rende il teatro un polo vitale per il tessuto culturale della città, per trasmettere emozioni e ispirare il dialogo tra i cittadini. Nel cinema teatro comunale  di Costigliole, si terrà il concerto “Sonate e Fantasie” proposto dal duo Martino Maina al violoncello e Chiara Biagioli al pianoforte. I due giovani musicisti fanno parte dell’Orchestra Filarmonica di Torino. La scaletta prevede brani di Robert Schumann  (Fantasiestüke per violoncello e pianoforte op. 73), di Ludwig van Beethoven (sonata n. 4 per violoncello e pianoforte in do maggiore op. 102 n. 1) e di Johannes Brahms (Sonata n. 2 per violoncello e pianoforte in fa maggiore op. 99). I due musicisti ripercorrono brani dei 3 autori per indagare sulla nascita di questi brani senza tempo ed offrire al pubblico un’ inedita serata nella rinnovata acustica della sala teatrale costigliolese. Commenta Francesco Cristiani che ha curato il programma musicale della serata: “Alcuni dipinti, raffigurando un particolare soggetto, svelano immediatamente l’identità della persona che ha servito loro da fonte d’ispirazione. Questa diretta associazione nella musica risulta talvolta meno intuitiva e per poter scoprire chi abbia suggerito o addirittura contribuito alla nascita di un’opera è necessario sbirciare al di là della partitura, nella vita del suo autore. È il caso ad esempio dei tre brani presentati nel programma della serata, i quali, ciascuno a suo modo, nacquero da un’affinità intellettiva, quando non da un’amicizia, tra il compositore e un musicista di straordinario talento.” La nascita del Fantasiestüke, scritto originariamente per clarinetto e pianoforte, si deve all’amicizia fra Schumann e il clarinettista Kotte durante un periodo di allontanamento da Dresda al tempo dei violenti moti rivoluzionari del 1849. Il suo titolo, alludente alla fantasia, evoca in parte “un tentativo di evasione” dalla difficile situazione che stava interessando la città in cui Schumann risiedeva, A ispirare in Beethoven il desiderio di scrivere la sonata n.4  fu il violoncellista Lincke, conosciuto nel 1815. Questo capolavoro rappresenta uno degli ultimi lavori che Beethoven dedicò alla scrittura per il duo violoncello-pianoforte.  Il violoncellista Hausmann, amico di lunga data di Brahms, gli dedicò nel 1886 una delle pagine più commoventi del suo repertorio cameristico, compito dei due musicisti prestare la massima attenzione l’uno al discorso musicale dell’altro, all’insegna di un perfetto equilibrio.

Alessandra  Gallo