Chieri. Al Parco PA.T.CH. la prima edizione di “Intrecci Festival”
Si è conclusa con partecipazione e intensità la prima edizione di Intrecci Festival,tenutasi il 30 aprile e 1° maggio presso il parco PA.T.CH. di Chieri.Un evento nato dal desiderio di giovani e associazioni del territorio di restituire senso,memoria e voce a una data troppo spesso ridotta a un semplice giorno di riposo: il PrimoMaggio, la Festa dei Lavoratori. Sono state circa 4000 le persone a transitare nel parco pertutta la durata del festival, con un picco di oltre 700 persone presenti contemporaneamente nella giornata di giovedì.30 aprile –
La serata di apertura
Dalle ore 18, il parco si è riempito rapidamente di vita: circa 400 persone hanno varcato i cancelli, creando un’atmosfera vibrante fin dai primi istanti.La musica ha preso vita con l’emozionante esibizione di “Tra Silenzio e Baccano”, un progetto che vede protagonisti talentuosi ragazzi diversamente abili con il sostegno dell’associazione Il Timone. L’atmosfera si è poi scaldata con la grinta dei Soul Doubt,l’energia pulsante di Franco Forte e le delicate poesie sonore dei Kanerva, per poi esploderenel gran finale con il sound inarrestabile dei Irossa. Una line-up ricca di sfumature,espressione di un panorama musicale indipendente e coinvolgente, che ha fin da subitocomunicato l’essenza libera, aperta e resistente del festival.
1 maggio – La giornata del lavoro e della comunità
L’apertura dei cancelli alle 14 ha dato il via a una giornata intensa e partecipata, il parco si è trasformato in un grande spazio condiviso con oltre 20 bancarelle di autoproduzioni e hobbisti, laboratori di skate a cura di Eco Skate e attività ludiche e sportive promossedall’associazione CIL. Un’area talk ha ospitato un ricco programma di incontri e riflessioni:-
La Cooperativa Babel ha aperto il dibattito presentando pratiche concrete contro ladiscriminazione di genere sul posto di lavoro.- Benedetta Pisani ha condotto un laboratorio partecipativo sugli stereotipi professionali e digenere.- Il gruppo Polito for Palestine ha sollevato interrogativi fondamentali sull’etica della ricercauniversitaria legata al settore bellico.- In chiusura, il professore e antropologo Carlo Capello ha guidato un confronto profondo sulprecariato e la disoccupazione.
Dal tramonto alla notte – Il palco centrale
Dalle 18 in poi, la musica è tornata protagonista. Ad aprire la serata è stato Jaku Feliz Reyescon un set che ha unito sonorità elettroniche e freestyle.L’assessora alle politiche giovanili e sociali Vittoria Moglia è intervenuta per portare il saluto istituzionale e sostenere l’importanza di eventi come questo: “Mi dà speranza vedere che siala parte più giovane di Chieri a offrire nuovi spazi e nuove modalità per vivere la nostra città.Questo festival non è solo divertimento, è anche cittadinanza attiva, un momento diconsapevolezza e presa di posizione”