Chieri. “Marciapiedi usurpati dalle siepi, ecco cosa si deve fare…”
Una lettera di MuovitiChieri sul problema delle siepi dei giardini privati che invadono i marciapiedi e riducono il passaggio dei pedoni.
Gentile Direttore,
il vostro articolo https://www.100torri.it/2025/04/30/chieri-il-trasporto-pubblico-e-il-green/ con la foto di una siepe di carpino che invade metà del marciapiede in corso Matteotti, ripropone il problema delle siepi dei giardini privati che invadono i marciapiedi e riducono il passaggio dei pedoni.
I marciapiedi delle strade sono già di per sé stretti.
Diciamo che vogliamo favorire la mobilità a piedi, ma poi nel concreto non ci curiamo di queste cose.
La vegetazione che invade il marciapiede è un problema di sicurezza. I proprietari delle piante che invadono la strada pubblica sono tenuti a intervenire per mantenere puliti i marciapiedi e garantire la visibilità e la sicurezza. Lo stabilisce Art. 29 del Codice della Strada:
1. I proprietari confinanti hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada o l’autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilita’ dalla distanza e dalla angolazione necessarie.
3. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 173 a € 694.
4. Alla violazione delle precedenti disposizioni consegue la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo, per l’autore della stessa, del ripristino a sue spese dei luoghi.
In caso di inosservanza, i Vigili Urbani dovrebbero intervenire e sanzionare il proprietario. La sanzione dovrebbe spingere i proprietari a essere previdenti ed evitare che il problema si riproponga.I cittadini possono contribuire segnalando i punti critici utilizzando questo modulo https://www.comune.chieri.to.it/it/new-issue e inviando un’email a segnalazionisulterritorio@comune.chieri.to.it e a poliziamunicipale@comune.chieri.to.it.
Cordiali saluti
il Direttivo