“Michele Ferrero un imprenditore umano”. Presentato a Chieri il libro di Dario Franceschi

Presentato anche a Chieri il libro di Dario Franceschi dedicato a Michele Ferrero, il ‘padre della Nutella’

Chi non ha mai incrociato la Nutella nel corso della sua vita? Chi non l’ha mai gustata, cogliendola dal barattolo con un cucchiaio? Ecco allora che una grande parte di tutti noi è venuta a contatto, anche se indirettamente, con il pensiero di Michele Ferrero: quel modo di ideare i prodotti della sua impresa avendo fisso di fronte a sé ilsoggetto che li avrebbe gustati, consumati e apprezzati provandosoddisfazione.Si potrebbe dire che non c’è nulla di strano in tutto ciò. Qualsiasi imprenditore che voglia avere successo con i propri prodotti deve indirizzare la propria attenzione sui bisogni latenti o manifesti dei potenziali consumatori.È qui, però, che si situa il sottile confine: il signor Michele, pur utilizzando tutti gli strumenti e le tecniche di marketing più innovative per vendere i propri prodotti, aveva primariamente di fronte a sé la componente umana di chi li avrebbe acquistati, prima ancora di considerare il risultato economico che ne sarebbe conseguito. Era prioritario per lui considerare le attese e le preoccupazioni della signora Valeria – lo pseudonimo con il quale indicava in generale il consumatore -, il suo desiderio di porre un dolce intervallo tra le suefaccende, la sua volontà di premiare il proprio bambino con unsemplice e dolce gesto d’affetto.