PIEMONTE ARTE: OMAGGIO A GIACOMO GROSSO, THEO GALLINO, RAMELLA, UTAGAWA, MALFATTI, SURREALISMO, ROVERA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

CAMBIANO CELEBRA GIACOMO GROSSO CON UN GRANDE PROGETTO ARTISTICO E CULTURALE

G.Grosso AUTORITRATTO 1938 olio su tela Collezione Civica Comune Cambiano foto AUTOFOCUS

Nell’ambito del Calendario Off del Salone Internazionale del Libro, edizione2025 che si tiene presso il Lingotto di Torino

Venerdì 16 maggio 2025 alle ore 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Cambiano si terrà la presentazione del libro:GIACOMO GROSSO. D’INCARNATO E DI PITTURA. IL CORPO DIPINTO

Un Progetto artistico e culturale ideato e promosso per il Comune di Cambiano dall’Assessora alla Promozione del Territorio Daniela Miron

Volume monografico a cura di Silvana Nota

Con i contributi di Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo

G.Grosso LA NUDA olio su tela Pinacoteca Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

Il volume si inserisce in un progetto espressamente mirato alla valorizzazione del patrimonio artistico di Cambiano e del potenziale incremento di un importante aspetto del territorio che, alla luce delle recenti ricerche e mostre allestite in questi anni, si rivela sempre più ricco, ieri come oggi, di rilevanti presenze artistiche. Un volano importante per lo sviluppo culturale, sociale e turistico, nonché giacimento di preziose opportunità di crescita per la comunità.

“L’idea – spiega l’Assessora Daniela Miron – è nata in occasione del recente restauro realizzato dall’Università di Palermo della tela “Sorpresa”, dipinta da Grosso nel 1926, curato dalle restauratrici Elisa Casagni e Arianna Inguaggiato, nell’ambito di due tesi di Laurea del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali sotto la direzione delle professoresse Cristina Costanzo e Ambra Giordano, rispettivamente dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Partendo da questa significativa opera attualmente conservata alla GAM di Palermo, ho pensato di proporre una lettura trasversale di Giacomo Grosso, aggiungendo un ulterioretassello di approfondimento alla conoscenza della sua opera, in modo particolare ai suoi celeberrimi nudi femminili realizzati con straordinario rigore tecnico, e grande capacità di tradurre il corpo femminile e l’incarnato come una visione di bellezza e di rispettoso inno alla vita. Gli affascinanti risultati e studi del restauro contenuti nella pubblicazione sono stati il primo passo per il coinvolgimento di Università Accademie di Belle Arti, Musei,Fondazioni e gallerie, che conservano opere legate a questo tema creando collaborazioni e collegamenti di grande interesse”.

Dal libro ad un evento multimediale.Per divulgare la pubblicazione “Giacomo Grosso. D’incarnato e di pittura. Il corpodipinto” è previsto per la fine dell’anno 2025 un evento multimediale che sarà predisposto nella Sala Consiliare del Comune di Cambiano. Le immagini delle opere verranno rappresentate con una sorprendente scenografia arricchita da un intervento multimediale che potrà essere condiviso con altri musei e gallerie

THEO GALLINO, “OVUNQUE PROTEGGI”, MOSTRA A NUORO

BIASUTTI & BIASUTTI. GIORGIO RAMELLA. VIAGGI

INAUGURAZIONE: giovedì 15 maggio 2025 ore 18

DURATA: dal 15 maggio al 28 giugno 2025

SEDE: Galleria Biasutti & Biasutti, Via Bonafous, 7/L 10123 Torino

Tel. 011/8173511 8158818 Fax 011/8158818

Orario: 10 12.30 15.30 19.30 chiuso domenica e lunedì

www.biasuttiebiasutti.com info@biasuttiebiasutti.com

La galleria Biasutti & Biasutti presenta una mostra dedicata a Giorgio Ramella (Torino 1939). Compiuti gli studi classici, frequenta l’Accademia Albertina di Torino dove segue il corso di pittura di Enrico Paulucci e di incisione di Mario Calandri. Espone, per la prima volta nel maggio del 1964, alla Galleria La Bussola. Numerose le sue mostre in gallerie, musei nazionali ed internazionali. I “viaggi” di Ramella raccontano di paesaggi mentali e mondi interiori, affascinanti cammini nelle culture che da sempre hanno catturato l’attenzione dell’artista torinese. Rimandi all’antica Grecia: un ciclo di lavori dedicato all’Odissea, alla figura di Ulisse, uomo che fa dell’intelligenza la sua arma vincente. Questi dipinti hanno un profondo significato simbolico e lirico, rappresentano le divinità, ma hanno le sembianze di uomini e donne. Le opere più recenti, esposte in questa mostra, raccontano ancora dell’Africa con i suoi spazi infiniti. Dipinti dai colori accesi, alternati ad altri molto scuri, per sottolineare il fascino di queste terre sia di giorno che di notte. Un pittore che “nuota nel colore” scriveva Nico Orengo. Un viaggio della conoscenza che è il percorso della vita. Ventitre opere in mostra, tra cui Orizzonte blu del 2008, Penelope sogna del 2012, Ancella II, Ancella III, Canto I del 2014 e le Afriche realizzate tra il 2020 e il 2025.

 

 

 

La Bellezza liberata. Leonardo Bistolfi e gli amici divisionisti”: prorogata fino al 2 giugno 2025 l’esposizione al Museo Civico di Casale Monferrato

Sarà visitabile fino a lunedì 2 giugno 2025 la mostra “La Bellezza liberata. Leonardo Bistolfi e gli amici divisionisti”, allestita nel Salone Vitoli del Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato.

A motivare la decisione della proroga, resa possibile grazie alla disponibilità dei prestatori a prolungare la concessione delle opere e al sostegno del Rotary Club di Casale Monferrato, che si è fatto carico delle spese aggiuntive legate ad essa, è stato il grande interesse suscitato dalla rassegna, che ha registrato finora un’ottima affluenza di visitatori e un riscontro significativo di pubblico e critica.

L’intensa programmazione culturale collaterale che ha accompagnato l’esposizione, con numerosi eventi, visite guidate e visite tematiche che hanno coinvolto appassionati, scuole e pubblico generalista, ha contribuito a divulgare il concept di una mostra che ha posto al centro dell’attenzione l’opera di Bistolfi e il suo dialogo con i grandi maestri del Divisionismo.

La mostra, promossa dalla Città di Casale Monferrato e dal Rotary Club di Casale Monferrato, in collaborazione con la Fondazione De Ferrari e il Comune di Rosignano Monferrato, propone un inedito percorso tra pittura, scultura e grafica, mettendo in luce i rapporti artistici e umani tra Leonardo Bistolfi e artisti come Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini e Vittore Grubicy.

Orari di apertura

giovedì: 8,30 – 12,30 e 14,30 – 16,30venerdì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali: 10,30 – 13,00 e 15,00 -18,30

ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura

ELENA SALAMON. Hiroshige Utagawa. Lungo la via della Tōkaidō

Hiroshige Utagawa è il protagonista di una nuova mostra in galleria, dedicata al grande maestro dell’ukiyo-e, la “pittura del mondo fluttuante”, capace di trasformare il paesaggio giapponese in immagini di grande armonia e bellezza composta.Il tema centrale dell’esposizione è la strada della Tōkaidō, la più importante via del Giappone che collegava Edo (l’attuale Tokyo) a Kyōto attraversando 53 stazioni di posta. Con sguardo attento e profonda sensibilità grafica, Hiroshige restituisce il respiro di questo itinerario, che è un tracciato fisico, ma anche simbolico, fatto di incontri e contemplazione.Al centro della retrospettiva, una delle sue opere più iconiche:  “La pioggia improvvisa a Shōno”, in cui una pioggia diagonale, intensa e viva, avvolge un gruppo di viandanti in movimento. E, tutto intorno, un corpus selezionato di xilografie a colori, che rappresentano autentici documenti storico-culturali, come “Il festival di Tanabata, la città fiorita”, una delle ricorrenze più affascinanti del calendario giapponese; due suggestivi notturni dalle Cento vedute famose di Edo; “Vista dei ciliegi in fiore sulla collina di Asuka”, dove il rosa dei ciliegi si mescola alle risate, ai picnic, ai kimono vivaci; e infine due vedute, tratte dalla serie Le cinquantatré stazioni della Tōkaidō verticale, nelle quali il monte Fuji domina il paesaggio.Insieme alle grandi tavole, anche una selezione speciale di 76 stampe in nero e azzurro, le Vedute della Tōkaidō, più piccole, più accessibili, ma straordinariamente suggestive, che dimostrano l’abilità di Hiroshige di ridurre la scala dei soggetti rappresentati senza perdere profondità, ritmo compositivo e forza poetica.

 

CIRCOLO DEGLI ARTISTI. “INCANTI E DISINCANTI” DI GABRIELLA MALFATTI

Inaugurata al Circolo degli Artisti di Torino la mostra di Gabriella Malfatti “Incanti e disincanti”, a cura di Davide Mabellini. Nelle foto: momenti della inaugurazione della mostra, aperta fino al 23 maggio.

CONVEGNO INTERNAZIONALE. IL SURREALISMO E L’OGGETTO-LIBRO: EREDITÀ, PROSPETTIVE E SFIDE ATTUALI

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – Università Jean Monnet Saint-Étienne

Mercoledì 14 e giovedì 15 maggio 2025

Per la programmazione Salone Off del Salone del Libro 2025, nei giorni 14 e 15 maggio dalle 9.00-13.30 e dalle 15.00 alle 18.30, nel Salone d’onore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si svolgerà il Convegno Internazionale “Il surrealismo e l’oggetto-libro: eredità, prospettive e sfide attuali”, progettato in collaborazione tra l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, l’Université Jean Monnet de Saint-Étienne e l’Institut Universitaire de France. Organizzato da Alba Romano Pace e Fabrice Flahutez, specialisti del movimento surrealista, il convegno mette in relazione il progetto Italian Network of Artistic Research (INAR) che indaga l’attualità della ricerca-creazione con l’ideazione del suo Glossario, e la storia della ricerca-creazione nell’universo del libro e dell’editoria, attraverso l’imprescindibile apporto dato in questo settore dal surrealismo. Con la partecipazione d’importanti studiosi internazionali del movimento surrealista, intrecciando storia dell’arte, letteratura e pratica artistica, si scoprirà lo sguardo rivoluzionario che il movimento surrealista ha saputo portare all’azione dello scrivere come del leggere e alla creazione artistica del libro, reinventato come un vero e proprio oggetto d’arte. Nella loro ricerca del meraviglioso, i surrealisti immaginavano che la scrittura potesse essere essa stessa rinnovata tramite il suo supporto. Oggi, in un momento storico che vede l’artificio sostituirsi alla realtà, il libro surrealista ritorna come oggetto profetico, poiché precursore di un’idea di lettura aumentata e interattiva, guidata dall’incursione d’immagini, elementi applicati, o insolite textures, capaci di provocare le associazioni e le sensazioni più conturbanti. Si ripercorreranno le tecniche del sapere artistico come la rilegatura o l’incisione, in interazione con la scrittura automatica specifica del movimento. S’indagheranno le collaborazioni tra artisti/e, fotografi/e, scrittori e scrittrici. Un focus sarà consacrato alle riviste del surrealismo, luogo prediletto per la sperimentazione, e al legame tra i surrealisti e la creazione di libri per l’infanzia e l’adolescenza. Sulla scia del centenario appena celebrato del Manifesto del Surrealismo, che continua a riecheggiare lungo tutto l’anno in corso, il Convegno internazionale indagherà il tema della ricerca-creazione nell’universo del libro nel suo più ampio significato, attraverso lo sguardo rivoluzionario portato sulla lettura, i testi e il suo medium dal surrealismo.

MOSTRA VIE DI FUGA _ FLASHBACK HABITAT_GALLERIA GLIACROBATI

16 maggio > 28 giugno 2025

Inaugurazione 15 maggio

17.00 > 19.00 Galleria Gliacrobati

19.00 > 21.00 Flashback Habitat / PARI – Polo delle Arti Relazionali e Irregolari

Disegni, video, pitture, fotografie, libri, costruzioni. Mostre laboratorio il cui scopo è creare un’area di confronto e dialogo, intergenerazionale e interculturale, dove far risaltare e circolare energie intellettuali, maestria e visioni capaci di commentare l’attualità da angolazioni inedite e non convenzionali. Immagini e parole proposte come occasione per avventurarsi nella diversità dell’altro e nel suo mistero, per indagarne aperture e chiusure, adoperando uno sguardo diagonale che attraversa: pratiche artistiche, punti di vista, attitudini personali, geografie, culture e architetture.

BISTAGNO E MONASTERO BORMIDA. BOFFELLI E UN’ANTEPRIMA DELLA GIPSOTECA RUBINO

Sabato 10 maggio, sono state inaugurate le due mostre di Fabrizio Boffelli “Natura felix. I corpi tra classicità e misticismo” a Bistagno e “Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano” a Monastero Bormida.

Le due sedi espositive, che distano solo 5 chilometri, sono state visitate da un pubblico numeroso ed entusiasta. Tutti hanno apprezzato le opere, sia chi ha incontrato per la prima volta la cifra artistica di Fabrizio Boffelli, sia chi aveva già avuto modo di conoscerla nella mostra Crucifixia, organizzata nel corso del 2024 presso la Chiesa San Francesco di Cassine e curata da Francesca Petralia.

Le mostre sono inserite nel programma la Valle Bormida si Espone e organizzate dalla Fondazione Matrice ETS in collaborazione con la Gipsoteca Giulio Monteverde e il Museo del Monastero, con il supporto di Regione Piemonte e il patrocinio del Comune di Bistagno e del Comune di Monastero Bormida.“Lavorare in sinergia tra comuni vicini, superando i confini amministrativi è l’unica strategia possibile nelle aree più periferiche – dice Otto Bugnano direttore generale di Fondazione Matrice – Condividere parti di un progetto per il tutto è un approccio vincente, come nel caso di queste due esposizioni che, pur avendo dignità individuale, insieme favoriscono la lettura complessiva dell’opera dell’artista. L’iniziativa conferma inoltre la cultura come volano per rendere questi luoghi destinazione turistica”.Il doppio appuntamento è stato curato a Monastero Bormida da Ilaria Cagno, presidente Museo del Monastero e a Bistagno da Marina Paglieri, giornalista esperta d’arte e autrice di un’intervista a Boffelli, pubblicata sul nuovo numero di Quadern Mudern in distribuzione in entrambe le sedi.Nel lavoro di Fabrizio Boffelli, il corpo è protagonista assoluto: un corpo evocato più che descritto, spesso ridotto a pochi tratti essenziali, in bilico tra l’iconicità classica e una spiritualità laica. Si tratta di corpi “visitati”, attraversati da un’energia che richiama antichi riti, tensioni sacre e pagane insieme. Figure che emergono da campi di grano, immerse in una luce barocca o ritratte di spalle, come a custodire un segreto, una memoria, un’identità appena accennata.Se a Bistagno, l’artista mette i suoi dipinti in un dialogo ideale con i gessi dello scultore ottocentesco Giulio Monteverde richiamando l’attenzione sul patrimonio museale, l’occasione della retrospettiva a Monastero Bormida, negli splendidi spazi espositivi dei sottotetti, ha permesso ai presenti di vedere in anteprima la nuova Gipsoteca Edoardo Rubino.

Le due gipsoteche, che saranno inaugurate a breve in via ufficiale, sono collegate dal progetto di rete Gipsoteche in Luce, derivante da un bando della Fondazione Compagnia di San Paolo, che include anche la Gipsoteca Claudia Formica di Nizza Monferrato.L’inaugurazione delle mostre di Boffelli è stata quindi l’occasione per scoprire due sedi in grande rispolvero. Sarà possibile ammirare le opere di Boffelli in un percorso tra figure e presenze che celebrano la vita, la caducità e la bellezza fino al 29 giugno, e contemplare l’abbraccio simbolico dei corpi umani dipinti in un’ideale riconciliazione tra uomo e natura, che restituisce allo spettatore la consapevolezza di appartenere alla terra, al ciclo delle stagioni, al mistero della creazione.

FABRIZIO BOFFELLI IN MOSTRA fino al 29 giugno 2025

A Bistagno, Gipsoteca Giulio Monteverde“

Natura Felix. Il corpo tra classicità e misticismo” di Fabrizio Boffelli

venerdì 14,00-18,00, sabato e domenica 10,00-13,00 e 14,00-18,00

info: (+39) 3665432354; gipsotecagiuliomonteverde@fondazionematrice.org

A Monastero Bormida, Castello medievale“Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano” di Fabrizio Boffelli

sabato 15,30-19,00; domenica 10,30-12,30 e 15,30-19,00info: (+39) 349 6760008; museodelmonastero@gmail.com

 

MIIT. “ENZO FORGIONE. Botanical Patterns”. MAURIZIO TOMMASO VITALE, Personale

MUSEO MIIT – TORINO, CORSO CAIROLI 4

Fino al 21 Maggio 2025

Orario: da martedì a venerdì 15.30-19.30; su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche

Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it

Il Museo MIIT di Torino presenta la personale di Enzo Forgione fino al 21 maggio 2025.

‘A quasi quindici anni dalla mia prima personale – spiega il maestro – sento la necessità di documentare il mio percorso artistico e l’evoluzione della ricerca pittorica che si è sviluppata negli anni. Il mio lavoro è articolato su diverse serie ed è essenzialmente incentrato su oggetti botanici e floreali. Le serie ne mostrano chiaramente l’evoluzione: sia nella padronanza delle tecniche pittoriche, sia nel mettere a fuoco e trattare tematiche e interessi a me cari, come la botanica e la percezione visiva, che sono riuscito a coniugare e esprimere a pieno nella serie che ho chiamato ‘Narciso’. Sono sempre stato affascinato dagli aspetti della percezione visiva focalizzati sui ‘pattern’ (motivi ripetuti): insieme di linee, forme e strutture, che sono ovunque intorno a noi, sia nelle geometrie del nostro urbano quotidiano, sia soprattutto nell’apparente disordine della natura. Definisco la mia pittura di oggi figurativa di stile ‘realista’, durante gli anni ho voluto fortemente allontanarmi dagli stilemi del freddo iperrealismo, che caratterizzavano le mie prime opere, per avvicinarmi a una pittura più calda e coinvolgente e credo di essere riuscito nel mio intento. Lavoro prevalentemente a olio su tela, lino o su carta. La tecnica che uso ricorda quella detta ‘alla prima’, un approccio pittorico consistente nell’ottenere tutti gli effetti tonali e cromatici quando il colore è ancora fresco, con la differenza che il dipinto non viene completato in una singola sessione di lavoro’.

Il Museo MIIT di Torino presenta la personale di Maurizio Tommaso Vitale fino al 21 maggio 2025

Il tempo, lo spazio, la natura, il progresso, la società, il dinamismo dell’esistenza… tutta l’esperienza della vita vibra nelle opere di Tommaso Vitale, maestro eclettico che nel corso della sua carriera ha sperimentato tecniche, materiali, stili, in una coerenza di linguaggio ed espressione mirabile e affascinante. Pittura, scultura, fotografia, installazioni rappresentano la sua palestra creativa in cui allenare genialità e personalità, raggiungendo risultati importanti nel mondo dell’arte contemporanea internazionale. Il Museo MIIT è quindi orgoglioso di presentare questa sua personale dal titolo ‘Remake’, una sorta d rivisitazione del suo percorso, quasi un riassunto essenziale, esistenziale ed estetico dell’anima dell’artista. Maurizio Vitale trascorre gran parte della sua giovinezza con Tommaso, nonno paterno, il quale gli trasmette la passione per l’arte e l’architettura. Altra figura sempre presente e fondamentale per la crescita artistica del giovane è nonno Pietro, tipografo amante dell’arte e collezionista. La sua passione per l’arte è sempre stata molto forte anche negli anni di studi all’istituto tecnico; a conferma di questo, gli ottimi voti e la volontà di seguire nel pomeriggio lezioni di storia dell’arte. Molto forte anche l’amore per i viaggi: spesso viaggia insieme a papà Benito per lavoro, sostando a Roma, il cui fervore storico-artistico ha sempre affascinato molto il giovane Tommaso. Negli anni ’80 si iscrive alla facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Bari (che abbandona dopo non molto tempo), frequentando autonomamente lezioni in lingua inglese. Informato sul panorama artistico locale, partecipa a numerosi vernissage di mostre d’arte, dove conosce Graziella, insegnante calabrese che sposa nel 1991. Insieme adottano Alexandra, una bimba bielorussa. Lavorando nel settore della viabilità come geometra statale, non ha mai abbandonato il suo amore per l’arte e per i viaggi. Dalla fine degli anni ’90 partecipa attivamente a mostre d’arte, concorsi e fiere, vendendo opere e vincendo premi.

 

 

FONDAZIONE PEANO. NATURE PRIMORDIALI IN SIMBIOSI CON L’ESSERE. Personale di Ornella Rovera

a cura di Enrico Perotto

INAUGURAZIONE SABATO 17 MAGGIO ORE 17,30

Fondazione Peano, Corso Francia 47

dal 17 maggio al 15 giugno 2025

dal giovedì alla domenica ore 15,30-18,30

ingresso libero e gratuito

Fondazione Peano è lieta di annunciare l’inaugurazione, sabato 17 maggio alle ore 17,30, della la nuova mostra della stagione espositiva 2025. Si tratta di “NATURE PRIMORDIALI in simbiosi con l’essere”, una personale di Ornella Rovera, – artista torinese che si caratterizza per una ricerca basata sulla contaninazione di linguaggi, in primis quello scultoreo e quello fotografico – a cura di Enrico Perotto.

«Materie e immagini fotografiche associate tra loro come elementi portatori di energia vitale, presenza di elementi oggettuali considerati come metafore delle ere primordiali della Terra e come simbologie del corpo femminile e della sua condizione esistenziale: queste sono le principali linee guida del lavoro artistico di Ornella Rovera, in cui si riscontrano una tendenza concettuale alla contaminazione di più linguaggi espressivi e una personale volontà di sondare le potenzialità comunicative degli elementi fisici utilizzati, attraverso l’ideazione di suggestioni ottiche e segniche, oltre che di metafore visive e costruzioni di forme tridimensionali elementari, che nel loro insieme evocano immaginari intrecci tra vita umana e vita della natura, considerata attraverso i suoi elementi costitutivi: terra – acqua – fuoco – aria. Rovera svolge una vera e propria ricerca sulla memoria di un tempo passato impressa nella materia e nel corpo vivo di ciascuno di noi, permettendo all’osservatore delle sue opere di percepire il lato spirituale del nostro essere e di intuire i luoghi possibili dell’incontro con le nostre origini primigenie.» – dal testo di critico di Enrico Perotto

Ornella Rovera scultrice e fotografa, è docente presso l’Accademia Albertina di Torino.

Il dialogo fra i diversi linguaggi artistici, in particolare tra la fotografia e la scultura e la sperimentazione dei materiali come strumenti evocativi, sono fra gli aspetti che caratterizzano la sua ricerca. L’autrice, nelle sue opere, indaga dal punto di vista poetico ed emozionale la struttura nelle sue varie declinazioni.

Si lascia ispirare da immagini fotografiche che lei stessa scatta e il cui potere evocativo è fonte di stimolo per l’inizio di ogni suo lavoro.

La mostra, ad ingresso libero e gratuito, sarà visitabile fino al 15 giugno dal giovedì alla domenica ore 15,30-18,30 o su appuntamento per scolaresche e gruppi.

 

TORINO. ARTE CITTA’ AMICA. “SENTIERI ARTISTICI”

5° edizione “L’ARTE di R-Esistere sui sentieri della Libertà” – “BATTITI – IN HERBA VERITAS”

dal 17 maggio al 3 luglio 2025    

Dopo il grande successo delle edizioni precedenti, giunto alla quinta edizione, torna come evento di primavera “L’Arte di R-ESISTERE – Sui Sentieri della Libertà, sceglie una tematica per rendere sempre più protagonista il Territorio attraverso nuove sensibilità per la salvaguardia delle biodiversità, con nuove sinergie tra associazioni, artisti e le attività produttive del Territorio. Anche per questa nuova edizione la giornata inaugurale è vicina alla giornata mondiale delle api la  tematica scelta: le erbe spontanee e le piante impollinatrici, il titolo “BATTITI – IN HERBA VERITAS”

Per questa nuova edizione i promotori  dell’evento sono il Distretto Diffuso del Commercio Monte Musinè, l’Associazione Culturale Cumalè e  l’Associazione Impollinatori Metropolitani  che  vede coinvolti i  Territori e le attività commerciali e produttive dei Comuni di Almese, Villar Dora e  Caselette.

 

 

 

 

 

AGLIE’. Collezione di grandi opere di artisti cinesi contemporanei e progetti culturali.

La mostra intende dare conto sulle motivazioni che spingono un individuo a cercare ( con il collezionare arte contemporanea) di trattenere entro un confine sottile quella terra di nessuno che separa il mondo della realtà dall’universo dei sogni: sono infatti oscuri oggetti del desiderio, carichi di emozioni personali, di storie intime, ricercati e raccolti negli anni e custoditi con tanto affetto. Con rara visione del mondo attuale, con intuito e desiderio di lasciare un segno personale, il collezionista d’arte contemporanea cerca sempre di anticipare il tempo ordinario. Le collezioni, per loro natura, non sono solo ripetitive ma anche coercitive. Nell’esercizio di una replica continua, non solo si rinforza il legame con gli oggetti e il piacere del loro possesso, ma si consolida anche un’identità, come in questo caso, dove è stata determinante l’esperienza lavorativa ultraventennale di Jacopo Cordero nell’ambito del ‘interior design’ a Shanghai, nonché la sua profonda familiarità con l’attuale immagine della società cinese e il suo rapporto con la civiltà artistica contemporanea. Un chiaro riflesso della cultura millenaria cinese, che rappresenta il substrato, la linfa vitale attraverso cui gli individui producono senso nella nostra società e imprimono una direzione alla nostra esistenza. Dall’insieme dei quadri esposti, ci sembra di capire che per Jacopo Cordero l’arte non sia solo un prodotto creativo da recepire e vivere in modo attivo e partecipativo insieme agli artisti a cui ha commissionato le opere, ma anche un vero e proprio strumento di crescita, non solo personale ma anche aziendale. Un’innovativa risorsa in grado di generare valore aggiunto in termini di ritorno d’immagine e impatto sociale. Anche se eterogenei, i contenuti sociali e culturali illustrati in questa collezione sono di sicuro valore. Essa abbraccia un arco cronologico recente, il primo quarto di secolo di questo nuovo millennio, e raccoglie suggestioni di diverse tradizioni estetiche occidentali, pur conservando, se considerate singolarmente, una forte cifra ispiratrice cinese. L’alta e riconosciuta qualità artistica delle opere in mostra riflette le atmosfere sociali, ma anche le problematiche esistenziali individuali, descritte secondo la tradizione figurativa e il gusto di un periodo storico che appartiene a un grande Paese in veloce trasformazione. Una società dinamica, consapevole che la crescita culturale delle persone è altrettanto importante di quella economica e collettiva. In questo contesto, desidero però far risaltare l’aspetto del progetto espositivo. I nuovi spazi ristrutturati ad Agliè, nel ‘Magazzino’ di I.Ri.D.E., sono stati concepiti affinché l’ambiente, restituito a nuova vita, non sia meno scenografico di quello artistico. L’obiettivo è permettere al fruitore non solo di ampliare e approfondire la sua capacità di apprezzare l’arte contemporanea cinese, ma anche di ospitare in futuro altre collezioni, mostre e dialoghi letterari. Un luogo di incontro culturale, dove un associazionismo attivo e partecipe diventi un crocevia non solo per artisti, scrittori, esperti, appassionati, giornalisti e critici d’arte, ma si trasformi anche in un ambiente creativo. Uno spazio in cui la discussione e il dibattito siano elementi vivificanti, capaci di creare nuove connessioni e relazioni tra le persone. Uno di questi sarà : “ Il giardino dei libri”: un luogo dove i libri crescono come fiori, e i lettori come giardinieri li coltivano insieme. Uno spazio libero e accogliente, dove ogni libro è un seme che fiorisce attraverso la lettura condivisa, il dialogo e il pensiero.Come in un giardino, ci sarà varietà: romanzi, racconti, poesie, saggi, testi nuovi e classici, da scegliere e coltivare insieme secondo le stagioni interiori di ogni lettore. Dunque favorire l’incontro tra lettori di ogni età e sensibilità.Coltivare il piacere della lettura come esperienza viva e comunitaria. Stimolare il confronto delle idee in un clima di rispetto e apertura. Nutrire l’immaginazione, il pensiero critico e la creatività. Suggello finale di ogni incontro un Bollettino del Lettore Giardiniere dove le tematiche e i percorsi si sedimentano e storicizzano in un fiore fiore di pagine.

Giovanni Cordero

 

Agliè -Magazzino di I.Ri.D.E. via Principe Amedeo 15.

Inaugurazione domenica 18 maggio ore 11