Passione Fumetti: Come un cane, Kafka secondo Danijel Žeželj

Come un cane di Danijel Žeželj
Come un cane è l’ultimo graphic novel di Danijel Žeželj, pubblicato in Italia da 24 ORE Cultura Comics. Danijel Žeželj è un fumettista straordinario, che seguo da quando fu pubblicato nei primi anni ’90 sulla rivista Il Grifo diretta da Vincenzo Mollica e sugli albi della Liberty di Ade Capone. Il suo stile è inconfondibile, un nero potente che rende iconica ogni vignetta, un perfetto equilibrio tra linee sottili e neri pieni, al servizio di paesaggi surreali, silhouette in controluce e impressionanti dettagli, dove il nero è oscurità e il bianco luce abbagliante. Danijel Žeželj è un autore moderno, lo era negli anni ’90 e lo è ora, se pure nel suo tratto si intravede l’influenza di grandi disegnatori della scuola argentina come Alberto Breccia, José Muñoz e Domingo Mandrafina, ma anche dei maestri incisori – autori dei wordless novel – di inizio ‘900, come Lynd Ward e Frans Masereel.
tavola da Come un cane di Danijel Žeželj
Per Danijel Žeželj il fumetto è in bianco e nero. Lo ha ribadito nel corso dell’incontro “Abitare il mondo. Il fumetto che racconta la società”, sabato 17 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, dov’era in compagnia di Boban Pesov, autore del graphic novel C’era una volta l’Est (Tunué). Certo, per un periodo della sua vita ha vissuto a New York e ha lavorato per case editrici americane, che – salvo rare eccezioni – concepiscono il fumetto esclusivamente a colori. Così è stato per i comics che ha realizzato per DC Comics/Vertigo, Marvel Comics, Dark Horse e Image, in cui i colori sono stati aggiunti dai “coloristi”, com’è prassi nel mercato americano e come ha sottolineato Danijel durante l’incontro di Torino. Per lui il colore è secondario, i fumetti li pensa e li realizza da sempre in bianco e nero, com’erano in bianco e nero i film degli anni ’20 del secolo scorso e, in particolare, del cinema espressionista tedesco, di cui ha ricordato la potenza espressiva, messa in risalto soprattutto dalla contrapposizione tra luci e ombre. Una contrapposizione che caratterizza tutti i fumetti di Danijel Žeželj, dai primi lavori pubblicati su fanzine a quelli più recenti pubblicati in Italia e Francia, fino a Come un cane.

Come un cane

tavola da Come un cane di Danijel Žeželj
Come un cane” sono le ultime parole pronunciate da Josef K. – il protagonista del romanzo di Franz Kafka Il processo – morente, alla merce dei carnefici giunti a porre fine alla sua paradossale vicenda giudiziaria. Durante l’incontro di Torino, Danijel Žeželj ha sottolineato quanto “Kafka sia uno scrittore contemporaneo, perché quello che ha scritto cento anni fa, sta succedendo oggi”. Se il titolo è ripreso dal finale del suo romanzo più emblematico, la trama di Come un cane si rifà principalmente al racconto Un digiunatore, che, insieme a precisi frammenti di altri racconti dell’autore praghese (Il desiderio di diventare un indiano, Davanti alla legge, Secondo e terzo dei Quaderni in ottavo, Il messaggio dell’imperatore, La verità intorno a Sancio Panza, L’Avvoltoio), va a comporre una narrazione completamente nuova e originale, ambientata in una contemporaneità senza tempo, la cui rappresentazione lascia a bocca aperta in ogni pagina.
tavola da Come un cane di Danijel Žeželj
Sembrerebbe peraltro impossibile aggiungere qualcosa alla narrativa di Franz Kafka – figuriamoci farci un fumetto, direbbe qualcuno – eppure il talento visionario di Danijel Žeželj è riuscito a dare vita a un’opera straordinaria e potente, che ripropone in chiave moderna i drammi e le inquietudini dell’uomo descritti nei suoi romanzi e racconti, le sue domande senza risposta, il suo procedere verso un destino ineluttabile. Per Danijel si tratta di una condizione dell’uomo drammaticamente attuale, che riflette quanto sta succedendo oggi nel mondo, ma che era già presente nei racconti di Kafka.
tavola da Come un cane di Danijel Žeželj
Come un cane è un graphic novel che si può leggere seguendo i pensieri dell’Artista del digiuno – ripresi fedelmente dal racconto di Kafka – che prendono vita attraverso gli spettacolari disegni di Danijel. Disegni che ci trasportano in un tempo altro, un futuro decadente e punk che non ha dimenticato il sapore del passato, un presente inquietante, distorto da luci e ombre che disegnano i volti e smascherano i pensieri dei personaggi, danno corpo e anima ad architetture futuristiche e degradate. Per Danijel Žeželj gli ambienti di una storia a fumetti sono importanti quanto i personaggi, sono portatori di emozioni, sensazioni e stati d’animo. Durante l’incontro di Torino ha citato uno dei suoi libri preferiti: Le città invisibili di Italo Calvino. Le città come corpi, che crescono, si evolvono e hanno un declino. In un fumetto, il disegno può esprimere molto, in particolare rappresentare il passato, il presente e il futuro, di una città quanto di un uomo.
tavola da Come un cane di Danijel Žeželj
Come un cane si può osservare, riprendendolo dalla prima pagina, o da una pagina a caso, ammirarne i disegni nell’insieme o nei dettagli, lasciarsi trasportare dalle sensazioni che questi ci trasmettono, come potremmo fare con un quadro. Perché in Come un cane, ogni vignetta, e ogni tavola, è un’opera d’arte.

Danijel Žeželj

Danijel Žeželj
Danijel Žeželj è nato nel 1966 a Zagabria, città dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti, per poi dedicarsi al fumetto, prima su riviste e fanzine locali, poi all’estero, a partire proprio dall’Italia, paese in cui si trasferisce nel 1992. Per gli Editori del Grifo realizza il volume Il ritmo del cuore e poi i racconti Sophia, Sun City e Rex, pubblicati sulla rivista Il Grifo, insieme ai lavori di Milo Manara, Hugo Pratt e Federico Fellini. Per la Liberty di Ade Capone realizza i racconti Pagliacci e Nei tuoi occhi, su testi di Ade Capone, e poi Blues e Geronimo, interamente da solo. Nel 1997 si trasferisce negli USA, dove lavora per The New York Times Book Review, il San Francisco Guardian e il Washington Chronicle, ma soprattutto per la DC Comics/Vertigo sulle serie Congo Bill, Transmetropolitan, Flinch, El Diablo, Sandman Presenta, Loveless, Hellblazer, DMZ, Northlanders, Scalped, American Vampire e Django Unchained, realizzando anche il graphic novel Luna Park, un albo di Batman e una miniserie di Superman. Per la Marvel Comics realizza una miniserie di Call of Duty e un episodio degli X-Men. Per la Image realizza la serie Days of hate (pubblicata in Italia da Eris Edizioni in due volumi) e per la Dark Horse Comics alcuni episodi di The Massive e uno di Cyberpunk 2077.

Tornato in Europa nei primi anni 2000, lavora per la Francia, realizzando un graphic novel su Cappuccetto Rosso e uno su Van Gogh, entrambi pubblicati in Italia da Eris Edizioni, per cui realizza anche Babilon e Il capo dei cervi. Danijel Žeželj è anche animatore, con all’attivo diversi film e cortometraggi, tra cui una pubblicità per la Nike: S.P.Q.R. ambientata in una Roma futuristica, con protagonista un discendente di Francesco Totti. Il cortometraggio – ai tempi (nel 2001) abbinato a tre albi a fumetti da lui disegnati e distribuiti gratuitamente nei negozi della Nike – è visibile su YouTube e nel 2022 vinse il Galà della Pubblicità come Migliore Realizzazione.
Come un cane di Danijel Žeželj
Come un cane
di Danijel Žeželj
24 ORE Cultura Comics
88 pagine – cartonato in b/n – € 29

con Danijel Žeželj al Salone del Libro di Torino 2025

con Danijel Žeželj al Salone del Libro di Torino 2025

Immagini © Danijel Žeželj / 24 ORE Cultura Comics / Eris Edizioni