PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, SEPE NOVARA, TOKAIDO, MIRADOLO, VIARENGO MINIOTTI, BRA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

CARMAGNOLA. Tra pittura e scultura la collettiva ospitata a Casa Cavassa per il Mese della Cultura 

inaugurazione il 5 giugno 2025 alle ore 17:30Casa Cavassa, via Valobra 143 – Carmagnola

ingresso libero

 

Il Mese della Cultura di Carmagnola, in programma dal 30 maggio al 9 luglio 2025, si propone anche quest’anno come un’occasione importante per promuovere la partecipazione attiva e la crescita culturale della comunità, coinvolgendo realtà artistiche locali e ospiti di rilievo nazionale.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e distribuiti in diversi luoghi della città, dal Cortile del Castello al Parco di Cascina Vigna, passando per la biblioteca, il Cortile Ex Mendicità Istruita, strade, piazze, musei e chiese. In caso di maltempo, la maggior parte degli eventi si potranno svolgere nel Salone Antichi Bastioni.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Carmagnola ai numeri 011.9724238 – 3343040338 o inviando un’e-mail a musei@comune.carmagnola.to.it

Gli spazi di Casa Cavassa ospitano “Casa Cavassa. Una scatola magica per l’arte”, esposizione di arte contemporanea a cura di Elio Rabbione e dell’Associazione Amici di Palazzo Lomellini.

La mostra viene inaugurata il 5 giugno alle ore 17:30 e sarà visitabile sino al 29 giugno ad ingresso libero e con i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 18.30; domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.

La mostra è allestita nel salone al primo piano dello storico palazzo rinascimentale di via Valobra 143. L’organizzazione è curata dall’Associazione Amici di Palazzo Lomellini, che usualmente opera negli spazi dell’omonimo palazzo – attualmente in fase di ristrutturazione – e si avvale del sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola.

Si tratta di una ricca collettiva di arte contemporanea che riunisce 34 pittori e pittrici affiancati da tre scultori, offrendo al pubblico una varietà di tecniche, stili e tematiche. Tra i nomi più noti al grande pubblico, i lavori lignei di Giancarlo Laurenti e Pippo Leocata e le sculture in bronzo di Sergio Ùnia, artista che da sempre interpreta con raffinatezza e sensibilità la figura femminile in chiave classica.

Nel percorso pittorico si segnalano, tra gli altri, i paesaggi boschivi di Graziella Alessiato, le intense espressioni degli anziani ritratti da Roberto Andreoli – tra drammi e ricordi di “Il sole dei vecchi / è un sole stanco” – e le marionette dell’infanzia dipinte con maestria da Guido Bertello. Luciano Spessot porta in mostra i suoi noti soggetti botanici, Angelica Bottari propone originali “teatrini” contemporanei, mentre Andreina Bertolini si concentra su volti dai tratti mediterranei. Ezio Curletto, da sempre sperimentatore, presenta nuove ricerche tecniche accanto ai lavori di Paolo Pirrone, realizzati su lamiera. E ancora le pittosculture di Paolo Viola, i disagi e gli incubi di Christian Sorrentino, le peonie di Mariarosa Gaude, gli scorci cittadini di Lidia Delloste, Luisella Rolle e Annamaria Palumbo, i riflessi d’acqua di Adelma Mapelli, i papaveri intensi di Bruno Molinaro e le impressioni del territorio firmate da Dario Cornero.

Una mostra corale che mette in dialogo linguaggi diversi, offrendo uno spaccato ricco e variegato della passione pittorica e scultorea contemporanea.

Il Mese della Cultura proseguirà sino al 5 luglio con numerose proposte.

RIVOLI, CASA DEL CONTE VERDE. “COLORI TRA CIELO E TERRA, LE QUATTRO STAGIONI ATMOSFERICHE, TRA ISPIRAZIONI VIVALDIANE E NON SOLO. Mostra personale di Angela Sepe Novara

dal 6 al 29 Giugno 2025

Inaugurazione: Venerdì 6 Giugno 2025 ore 18 

Casa del Conte Verde – Via Piol, 8 Rivoli – Torino

dal mercoledì al venerdì dalle ore 16 alle ore 19. 

Sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 19.  

Lunedì e martedì chiuso. 

Info: 011 956 30 20

Dal 6 al 29 giugno 2025, le sale della Casa del Conte Verde di Rivoli accolgono una raffinata mostra personale di Angela Sepe Novara, artista da sempre attenta alla relazione tra musica e immaginario visivo. Il titolo sicuramente evocativo è Colori tra cielo e terra, le quattro stagioni atmosferiche, tra ispirazioni vivaldiane e non solo.

Angela Sepe Novara, artista e autrice torinese, ha al suo attivo importanti collaborazioni editoriali e artistiche, tra cui le 34 illustrazioni dedicate alla cultura piemontese per il quotidiano La Repubblica, attraverso ritratti delle più significative figure storiche della regione.

La mostra, nata nel 2013 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino con un testo critico del Prof. Fiorenzo Alfieri, è stata successivamente selezionata per rappresentare l’Italia al Museo Italo Americano di San Francisco (2018), con il patrocinio del Consolato d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Un riconoscimento significativo che testimonia la rilevanza internazionale del lavoro dell’artista.

L’esposizione si sviluppa come un percorso emozionale tra i colori dell’anima e quelli del paesaggio, ispirandosi alle celebri Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, ma superandone la lettura musicale per esplorare dimensioni più ampie.

I dipinti esposti evocano il ciclo naturale e umano delle stagioni, attraverso una pittura intensa e poetica, in cui la luce e il colore diventano strumenti per raccontare il tempo, il cambiamento, la memoria.

All’inaugurazione, in programma venerdì 6 giugno alle ore 18, interverranno:Annalisa Polesello Ferrari, Vicepresidente della Fondazione Internazionale per l’Arte Francesco Federico Cerruti/Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – dove alcune opere dell’artista sono presenti nella collezione;Mauro Laus, Onorevole della Repubblica Italiana.

Durante l’inaugurazione sarà presentato anche il libro di poesie “Le Stagioni del Tempo” (Genesi Editrice), una raccolta lirica in cui parole e immagini si intrecciano: alcune opere esposte sono infatti riprodotte nel volume, accompagnando le riflessioni dell’autrice sul fluire delle stagioni, dentro e fuori di noi.

 

MAO: Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tokaido

Il MAO propone la prima selezione dell’omonima serie di stampe di Hiroshige che ci trasporta sulla leggendaria Via del Mare Orientale, fra l’antica capitale imperiale Kyoto ed Edo, l’odierna Tokyo.

 MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

Fino al 3 agosto 2025

Nell’ambito del riallestimento della galleria dedicata all’arte giapponese, il MAO presenta la prima di tre selezioni dedicate alla celebre serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Utagawa Hiroshige, uno dei capolavori assoluti dell’arte giapponese dell’Ottocento, di proprietà di UniCredit. Questa prima selezione prevede l’esposizione di 19 stampe, a cui seguiranno nei prossimi mesi altri due rotazioni di 18 xilografie ciascuna.

Il progetto si inserisce nel programma di rotazioni e interventi dinamici delle collezioni del MAO e, in questa configurazione, propone una lettura inedita della serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Hiroshige. Frutto della collaborazione con il Museo di Belle Arti di Montréal (MMFA), l’esposizione adotta un approccio ecologicamente sostenibile alla progettazione espositiva, in linea con l’orientamento che il MAO sviluppa da alcuni anni, volto a valorizzare il pensiero curatoriale e il contributo scientifico per un uso consapevole delle risorse museali. La serie conservata al MAO è infatti identica a quella presente nelle collezioni del MMFA: questo consente di realizzare una mostra in cui non siano le opere a viaggiare, ma la visione curatoriale e l’apparato educativo che la accompagnano.

Il progetto è curato da Laura Vigo, conservatrice di arte asiatica presso il MMFA, e si avvale dei contenuti didattici sviluppati dal museo canadese in occasione della presentazione della serie nel 2024, proposta allora con la medesima chiave interpretativa.

Realizzata per la prima volta nel 1833 e pubblicata dalla casa editrice Hōeidō di Takenouchi Magohachi, la serie riscosse un successo immediato, rivoluzionando il panorama degli ukiyo-e, le celebri xilografie a blocchi di legno. Stampata in oltre 15.000 copie, la Tōkaidō divenne un vero e proprio bestseller dell’epoca Edo, accessibile a tutti: le singole stampe costavano quanto una ciotola di ramen e venivano comprate, appese, spesso dimenticate, per poi essere riscoperte e consacrate come opere d’arte in Occidente solo nella seconda metà del XIX secolo.

Ma perché questa serie è così speciale rispetto a quelle che l’hanno preceduta? Hiroshige, artista proveniente da una famiglia samurai, ebbe l’intuizione di trasformare un tema allora già molto frequentato – il viaggio lungo la Tōkaidō, la strada di 490 km che collegava Edo (l’odierna Tokyo) a Kyoto – in un racconto visivo capace di mescolare realtà e immaginazione. Con un linguaggio accessibile e modernissimo, ispirato all’arte tradizionale giapponese ma con profonde suggestioni occidentali (come la prospettiva centrale, l’ombreggiatura, il formato orizzontale e l’uso del blu sintetico), Hiroshige non si limitò a rappresentare il paesaggio, ma lo reinventò. Ogni stampa è una scena onirica, atmosferica, capace di evocare sogni di viaggio e avventura.

Queste immagini non nascevano come opere d’arte da museo, ma come prodotti editoriali di largo consumo. Eppure, proprio per questo furono rivoluzionarie. Il lavoro editoriale di Takenouchi Magohachi fu cruciale: non solo nella stampa e distribuzione, ma anche nel concept narrativo e visivo dell’intera serie, costruita come una sorta di storyboard ante litteram, pensato per catturare l’attenzione di un pubblico ampio e alfabetizzato, assetato di immaginazione e novità.

La Tōkaidō era una delle cinque grandi arterie del Giappone Tokugawa, istituita nel 1601 e percorsa da daimyo, pellegrini e, col tempo, da mercanti e viaggiatori comuni. Ogni stazione di posta offriva alloggi, cibo, servizi (anche sessuali) e prodotti tipici. Hiroshige restituì tutto questo, e molto di più: trasmise il senso del movimento, la varietà degli incontri, il fascino di un paese in trasformazione. Le sue stampe trasformarono l’ordinario in straordinario, aprendo al pubblico giapponese – e in seguito anche a quello occidentale – un mondo sospeso tra realtà e sogno.

Accesso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.

 

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico, 11, Torino

ORARI

martedì – domenica: 10 – 18. Lunedì chiuso.

La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.

 

 

Castello di Miradolo. Sabato 7 giugno, ore 16.30. Attorno al tavolo. La meraviglia, la creatività e il saper fare al femminile secondo le artiste Chiara Camoni e Alessandra Spranzi

Chiara Camoni e Alessandra Spranzi sono due delle artiste italiane di maggior rilievo della loro generazione. Sabato 7 giugno al Castello di Miradolo si ritrovano “Attorno al tavolo” in un dialogo sui temi della meraviglia, della creatività e del saper fare al femminile, ultimo incontro del ciclo “Una mezz’ora per due…” nell’ambito della mostra, che espone le loro opere, Di erbe e di fiori. Erbari d’autore. Da Besler a Penone, da De Pisis a Cage in programma fino al 22 giugno 2025.

Un grande tavolo antico, unico arredo rimasto nel Castello di Miradolo dopo l’abbandono, ospita l’Erbario di Chiara Camoni: 14 fogli di porcellana smaltata con minerali e cenere vegetale accolgono altrettante erbe che, dopo la cottura e l’incenerimento a 1.300 gradi insieme a polveri che mineralizzano e vetrificano, somigliano o disattendono la propria immagine originaria. Le pagine dei Foliage di Alessandra Spranzi svelano per trasparenza, grazie all’olio che imbeve la carta, le immagini del retro: la dimensione visiva si contamina, ciò che è pensato per essere visto da solo diviene contemporaneo di ciò che è passato o che attende nel futuro. Modera l’incontro con le due artiste Enrica Melossi.

Precede l’appuntamento alle ore 15 la visita guidata alla mostra Di erbe e di fiori. Erbari d’autore, da Besler a De Pisis, da Penone a Cage, che intende costruire un dialogo tra alcune pagine di erbari storici con la visione di alcuni artisti che attorno alla riflessione sulla materia e sugli elementi della natura hanno costruito opere che sono specchio del proprio tempo e del presente. Gli erbari storici di Carlo Allioni, Basilius Besler, Carlo Lupo, Pierre Edouard Rostan, Camillo Sbarbaro, Ada e Alfonso Sella diventano un controcanto alle opere di Vincenzo Agnetti, Björn Braun, Chiara Camoni, Adelaide Cioni, Betty Danon, Filippo De Pisis, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Wolfgang Laib, Ugo La Pietra, Christiane Löhr, Mario Merz, Helen Mirra, Richard Nonas, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Robin Rhode, Thomas Schütte, Alessandra Spranzi e Michele Zaza. Al di fuori delle sale, il Parco del Castello di Miradolo, con le sue essenze, le sue specie, le sue architetture vegetali, a dialogare con l’esposizione – curata dalla Fondazione Cosso e da Roberto Galimberti, con la consulenza iconografica di Enrica Melossi – e a mostrare un tempo, anch’esso sospeso tra storia e futuro.

DRUOGNO. “LA ROSA S’APERSE”, MOSTRA ANTOLOGICA DI ELISABETTA VIARENGO MINIOTTI

BRA. “5 ATTI”, MOSTRA  DI VESNA BURSICH A PALAZZO MATHIS

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Il Comune di Bra , l’Associazione culturale 111 e Movimento Artistico Antidoto (tutto) sono lieti di presentare “Cinque Atti”, la mostra personale dell’artista Vesna Bursich, che si terrà presso le sale dello storico Palazzo Mathis dal 7 al 29 giugno 2025.

L’esposizione si articola in cinque stanze, ognuna delle quali rappresenta un “atto” della ricerca artistica che ha caratterizzato l’ultimo decennio del lavoro della Bursich.

Attraverso un percorso immersivo e suggestivo, il pubblico avrà modo di entrare in contatto con la poetica dell’artista, che esplora tematiche legate all’identità, al tempo e alla memoria attraverso un linguaggio visivo intenso e stratificato.

“Cinque Atti” è un viaggio esperienziale, attraverso opere che intrecciano pittura, installazioni e sperimentazioni materiche. .

L’inaugurazione si terrà sabato 7 giugno 2025 alle ore 18 ,saranno presenti l’ artista  e le istituzioni coinvolte per i saluti ufficiali, seguirà grazioso rifresco e coinvolgente  intrattenimento musicale.

L’ingresso alla mostra è libero e sarà possibile visitarla nei seguenti orari:

Lunedi-Martedì-Giovedì  h 9-12,30/14.30-17,30

Mercoledì-Venerdì h 9-12,30

Sabato e Domenica h 9-12,30/14.30-18,30

CASALE MONFERRATO. The Beatles. Favolosa Epopea

Al Castello del Monferrato si rinnova la mostra dedicata alla celeberrima band inglese dopo il successo del 2023

Sabato 7 giugno 2025 alle ore 18,00 nelle sale espositive al secondo piano del Castello del Monferrato, si inaugurerà “The Beatles. Favolosa epopea”, mostra dedicata ai quattro di Liverpool realizzata in collaborazione con Botteghe Storiche e Confesercenti.

La mostra, che fa seguito al successo della prima edizione tenutasi nel 2023, presenterà un’ampia selezione di foto d’epoca, poste, libri, riviste e memorabilia che accompagneranno la discografia completa della celebre band inglese; non mancheranno anche oggetti più recenti dedicati all’immagine iconica del popolare gruppo rock.

Nella suggestiva cornice degli spalti del Castello del Monferrato, ad accompagnare l’esposizione, sono previsti eventi musicali che arricchiranno l’esperienza dei visitatori con performance e sonorità capaci di dialogare con le opere in mostra, come gli aperitivi con dj-set nella suggestiva cornice sugli spalti del Castello che si terranno a partire dalle ore 19,00 nei giorni 13, 20 e 27 giugno.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 10 agosto, seguendo gli orari di apertura del Castello del Monferrato.

Vicolungo The Style Outlets promuove l’arte relazionale con Salotto IOTIAMO Vicolungo

Inaugurazione sabato 7 giugno alle 17:30 nel centro con la mostra dell’artista Michele Tria

 

Un nuovo spazio dedicato all’incontro tra arte e comunità prende vita a Vicolungo The Style Outlets: il Salotto IOTIAMO Vicolungo.

Nei prossimi mesi, infatti, la Vico Lounge dell’outlet si trasformerà in un luogo inedito dedicato all’arte relazionale e ai nuovi linguaggi condivisi dove incontrarsi, raccontarsi e creare insieme. L’inaugurazione si terrà sabato 7 giugno 2025, alle ore 17:30 con la presentazione del primo artista ospite, Michele Tria. Autore di opere che esplorano il rapporto tra segno, tempo e materia, Tria sarà presente nel centro con i suoi lavori fino al 22 giugno.

Salotto IOTIAMO Vicolungo è un’evoluzione del progetto Salotto IOTIAMO, nato da un’idea dell’artista novarese Antonio Spanedda, le cui opere sono state esposte nel centro in passato. Nella Vico Lounge, l’arte diventerà esperienza da vivere insieme, ascolto reciproco e memoria condivisa, promuovendo l’empatia, l’amore universale e il valore del legame che unisce le persone. Gestito dall’associazione ACC ETS (Associazione Culturale Creativa Ente del Terzo Settore), Salotto IOTIAMO Vicolungo ospiterà diverse esposizioni, incontri, momenti partecipativi e attività che coinvolgeranno pubblico e realtà del territorio e diventerà un punto di riferimento per chi crede nella forza dell’arte. Tra gli appuntamenti in programma nei prossimi mesi, Mail Art and video 2025 (dal 5 al 27 luglio) e una nuova personale dell’artista di Novara Pier Bertolo (dal 6 al 14 settembre).

Con questa iniziativa, l’outlet gestito dal leader europeo di settore NEINVER ribadisce il suo impegno verso il territorio e la sua collettività, confermandosi come realtà aperta alla cultura, all’arte e alla valorizzazione della creatività locale.

G.A.M.: CONFERENZE SU FAUSTO MELOTTI

Mercoledì 4 giugno 2025 ore 18:00

Giovedì 3 luglio 2025 ore 18:00. 

Sala Incontri GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta, 31 Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

In occasione della mostra Fausto Melotti. Lasciatemi divertire! a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna, aperta al pubblico fino al 7 settembre 2025, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ospita due momenti di approfondimento sulla vita e l’opera di Fausto Melotti.

Le conferenze consentiranno di approfondire alcuni aspetti della poetica dell’artista, ripercorrendone la produzione, i nuclei tematici, il pensiero e la carriera espositiva.

Mercoledì 4 giugno ore 18:00

FRANCESCO POLI | storico dell’arteModulazioni contrappuntistiche e armoniose dissonanze

RUDI CERRI | Fondazione Fausto Melotti, MilanoFABIO CAFAGNA | co-curatore della mostra e Conservatore GAM TorinoLe mostre di Fausto Melotti

In occasione del primo incontro Francesco Poli indagherà il profondo legame che Melotti ebbe con la musica e che gli consentì di introdurre nelle sue sculture il fluire del tempo e un senso dinamico generato da un’armoniosa alternanza di pieni e vuoti.

A seguire, Rudi Cerri della Fondazione Fausto Melotti di Milano e Fabio Cafagna si soffermeranno sulle grandi mostre che hanno segnato la carriera dell’artista e approfondiranno le relazioni che legarono Melotti a Torino, dalla formazione nello studio dello scultore Pietro Canonica all’ampia antologica che la Galleria Civica d’Arte Moderna ospitò nel 1972.

Giovedì 3 luglio ore 18:00

PAOLA STROPPIANA | storica dell’arteI gioielli di Fausto Melotti

ELENA VOLPATO |conservatore GAM TorinoSui Teatrini di Fausto Melotti

Durante l’incontro Paola Stroppiana accompagnerà il pubblico alla scoperta di un particolare ambito di attività dello scultore, la realizzazione di gioielli, mostrandone i rapporti con la produzione ceramica e la scultura in metallo.

Elena Volpato, a seguire, esaminerà la serie di opere definite Teatrini, un ciclo nato alla metà degli anni quaranta in cui affiora con maggiore chiarezza il sapore metafisico e giocoso che contraddistingue la poetica dell’artista. Questi piccoli racconti allegorici sono affascinati camere incantate che Melotti era solito chiamare i suoi Lieder, ricorrendo ancora una volta al linguaggio musicale.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino Orari di apertura: martedì – domenica: 10:00 – 18:00.  Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.

 

MARTINIANA PO. PROFUNDUM ORIZZONTI DEL SACRO DI BRUNO GIULIANO

Inaugurazione Domenica 8 giugno 2025 alle ore 16

Confraternita dei Disciplinanti – Piazza Gauthier, 6 – Martiniana Po (CN)

La mostra sarà visitabile dall’8 giugno al 6 luglio 2025

La mostra “PROFUNDUM – ORIZZONTI DEL SACRO” si presenta al pubblico come il terzo evento organizzato da grandArte nell’ambito della rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del sacro” che proporrà una serie rappresentativa di altre esposizioni d’arte in numerose località dell’intera provincia nel corso degli anni 2025-2026.