“QUELLA BANDIERA SULLA CASA PUBBLICA DEI CHIERESI…”

“In vista del Torino Pride 2025, il Comune di Chieri espone su un balcone del Municipio la bandiera arcobaleno persostenere i diritti della comunità LGBTQIA+

Ancora una volta, per l’ennesima volta vengono utilizzate la “casa” dei Chieresi e gli incarichi istituzionali, che dovrebbero rappresentare invece TUTTI i Chieresi, a favore di politiche ideologiche di parte ridondandi in quanto la nostra stessa Costituzione e le leggi attualmente vigenti sono molto chiare in merito.

NON MI SENTO ASSOLUTAMENTE rappresentato in questo modo di fare politica, né in quella bandiera esposta sul balcone del Municipio e neanche da figure istituzionali che partecipano a manifestazioni non ufficiali in veste ufficiale. Il mio rispetto verso le persone che hanno preferenze sessuali diverse dalle mie lo manifesto tutti i giorni senza bisogno di queste inutili manifestazioni plateali.

Così in una nota, Luigi Furgiuele, ex consigliere comunale

A sostegno, invece, dell’iniziativa, il capogruppo PD in consiglio comunale, Nicolò Borsetto, che scrive sul suo profilo FB: ”

“Hey, non sei solə. Chieri ti accoglie.” Questa è la voce che abbiamo voluto far sentire srotolando dal balcone del Comune la Inclusive Progress Pride Flag, su richiesta di diverse associazioni e gruppi del territorio, in occasione del Torino Pride 2025. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto delle bandiere istituzionali, con un gesto che non toglie nulla a nessuno, ma che dona qualcosa di prezioso a tantə: uno spazio di riconoscimento, dignità, e speranza…”

Utile in proposito sapere cosa prevede sull’argomento il Cerimoniale di Stato:

  • Si possono esporre sugli edifici pubblici istituzionali bandiere e vessilli non istituzionali o privati o di parte? NO, perché sugli edifici pubblici istituzionali possono essere esposte esclusivamente bandiere pubbliche istituzionali
  • Se un Comune vuole manifestare adesione ad un movimento esponendone il vessillo, come può fare?  Può esporre il vessillo rappresentativo del movimento dove vuole, ma non al fianco della bandiera nazionale o europea perché i vessilli e le bandiere dei movimenti non hanno il rango istituzionale che compete alle bandiere ufficiali e quindi non si possono mescolare senza ledere la dignità della bandiera nazionale tutelata dalle norme (L’art. 12 della Costituzione, la legge 22/98, il DPR 121/2000, l’art. 292 del Codice penale ed i principi generali del protocollo di Stato)