Chieri. 34 anni dopo sono tornate a suonare le campane di Sant’Antonio
Nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio l’associazione “CampaneTo – amici della Sacra”, gruppo di musicisti e studiosi di arte campanaria, ha eseguito la catalogazione del concerto campanario della chiesa di Sant’Antonio abate di Chieri.
Il gruppo opera in collaborazione con le parrocchie della Diocesi di Torino e negli ultimi anni sta portando avanti un progetto riguardante il censimento di tutti i concerti campanari del territorio annotando per ogni campanile il numero di campane, le iscrizioni, le dediche presenti sui bronzi, le note e le suonate tradizionali del territorio.
Nel corso degli scorsi anni l’associazione ha già operato in città catalogando le torri del Duomo, di San Domenico, di San Giorgio, di San Guglielmo e dei Vincenziani e proponendo concerti di campane in occasione della processione della Madonna delle Grazie del 2022.
Il complesso campanario di sant’ Antonio possiede tre campane intonate in FA di cui la maggiore del peso di 650 kg è dedicata a Sant’Ignazio e a Sant’Antonio abate: venne fusa nel 1905 dal fonditore torinese Giuseppe Mazzola di Torino. Invece la campana media è dedicata alla Madonna e venne installata nel 1928 da Achille Mazzola di Valduggia in occasione dei trecento anni della fondazione della Casa antoniana. La campana piccola è dedicata a San Giuseppe ed è stata fusa nel 1894 dal torinese Giuseppe Mazzola .
Le tre campane sono ancora dotate di corda e inceppatura ambrosiana.
In occasione del sopralluogo sono state proposte alcune suonate tradizionali per la registrazione dei suoni dei bronzi tra cui una “baudetta” e una “distesa” con le tre campane in movimento. Grande sorpresa per i residenti e i passanti che dopo circa trent’anni hanno riascoltato la voce antica dei tre bronzi dei gesuiti. Infatti le campane erano state suonate per l’ultima volta nel settembre del 1991 proprio in occasione della processione della patrona.
I sopralluoghi sono stati effettuati da Marco Di Gennaro in collaborazione con Roberto Toffanello e Massimo Manolino.