PIEMONTE ARTE: MARIO MAFAI E ANTONIETTA RAPHAEL MAFAI, SEPE NOVARA, CERAMICA, ARTE NELLA MEDICINA, FERRARIS, STREET ART, IPAF, MONZEGLIO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

MARIO MAFAI E ANTONIETTA RAPHAEL MAFAI DALLE PRESENZE TORINESI ALLA MOSTRA ROMANA.

Tra le numerose e importanti mostre d’arte aperte in questo periodo sul territorio nazionale, si ricorda “Mario Mafai e Antonietta Raphael. Un’altra forma di amore” aperta ai Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, a Roma. Un’esposizione che ripercorre la storia e la cultura visiva del Novecento, e non solo, legata all’esperienza dei due artisti, marito e moglie, che a Torino hanno esposto e frequentato le sale della Galleria Narciso di piazza Carlo Felice. E all’interno della rassegna romana si può ammirare il dipinto “Fantasia”(“Il corteo”) di Mario Mafai, proveniente proprio dalle collezioni della galleria torinese, che contribuisce ad arricchire i contenuti di una coinvolgente narrazione aperta al pubblico sino al 2 novembre.

Una narrazione che appartiene alla storia culturale italiana e, in particolare a quella di Torino come sottolinea Sally Paola Anselmo Pinottini: “Avere incontrato e conosciuto di persona gli artisti è cosa che fa veramente la differenza nell’approciarsi, nell’ammirare, nello studiare le loro opere. E’ quello che mi è capitato con diversi artisti del Novecento che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare più o meno a lungo, toccando sempre da vicino la forza della loro vena creativa artistica. Così anche con Antonietta Raphael Mafai che ho conosciuto nel 1975 quando era già sofferente, ma dovrei meglio dire “riconosciuta”, perché in famiglia nel programmare le mostre si parlava molto sia di lei sia di Mario Mafai, frequentandoli entrambi, questo sin dall’inizio dell’attività espositiva della nostra Galleria Narciso e per oltre sessant’anni, fino alla mostra del 2015 dei quarant’anni dalla sua scomparsa. In quel momento di fine estate del 1975 mostrò a me e mio marito Marzio un grande foglio da disegno su cui, con poche pennellate a olio secco tamponato, campeggiava l’imponente e possente figura di un toro, chiedendoci che cosa ne pensassimo. Era l’evidenza di quanto fosse viva in lei l’urgenza del creare, del dipingere, quasi a vincere la situazione di salute debilitata”.

In queste parole si avverte il clima artistico e culturale di quel periodo, che Sally Paola Anselmo Pinottini, presente all’inaugurazione della mostra romana, visibile fino al 2 novembre, rievoca con estrema e misurata puntualità.

“Coppia nella vità e nell’arte, prosegue la gallerista, due artisti, un unicum, un intreccio tormentoso e tormentato di passioni, due personalità di altissima valenza innovativa in quei lontani anni legati ancora alla tradizione ottocentesca, appena intaccata dalle bordate futuriste. La Galleria Narciso ha più volte allestito mostre dell’uno, dell’altra, di entrambi, valorizzandone le diverse espressioni che hanno dato impulso alla iniziale Scuola di via Cavour, così denomimata dalla loro sede abitativa, definita poi Scuola Romana, che comprendeva anche Gino Bonichi detto Scipione e Mazzacurati: colori, luce mediterranea, plasticità di emozioni profonde”.

La mostra, curata da Valerio Rivosecchi e da Serena de Dominici, è stata voluta dal Centro Studi Mafai-Raphael della famiglia sotto l’egida della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, per rinnovare l’attenzione sui tanti anniversari che caratterizzano la storia dei due artisti: dai cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta ai sessant’anni di quella di Mario e, soprattutto, rendere omaggio ai cento anni dal loro primo incontro, che poi si “svilupperà in un intenso rapporto di amore e di sfida reciproci che durerà tutta la vita intrecciando creatività affetti arte in modo indissolubile e appassionato”.

Mentre la panoramica di oltre cento opere, raccolte e organizzate in diverse sezioni tematiche, offre un “confronto – suggerisce ancora Sally Paola Anselmo Pinottini – tra i due artisti sotto il profilo estetico, intellettuale e sentimentale, rappresentato dai dipinti di entrambi e dalle sculture di Antonietta. Si apre con il grande “Ritratto di Antonietta nello studio di scultura” del 1934 di Mario Mafai che conduce alla storica Scuola di via Cavour, all’amore per la musica, ai ritratti e agli autoritratti, ai nudi e alla nature morte, fino a curvare il figurativo nell’astratto e informale degli ultimi anni di Mafai, destreggiandoci tra la folla di sculture di Antonietta, che rendono plasticamenti concreti i temi culturali della famiglia e del femminile di impronta ebraica”. Il tutto accompagnato da un ricco corredo fotografico e di lettere autografe che “documenta, quasi in un diario personale, il dipanarsi di queste vicende umane e artistiche sullo sfondo di eventi storici epocali”.

Angelo Mistrangelo

 

RIVOLI. INAUGURATA LA MOSTRA PERSONALE DI ANGELA SEPE NOVARA

Inaugurata nelle sale della Casa del Conte Verde di Rivoli la mostra personale di Angela Sepe Novara, artista da sempre attenta alla relazione tra musica e immaginario visivo. Il titolo sicuramente evocativo è Colori tra cielo e terra, le quattro stagioni atmosferiche, tra ispirazioni vivaldiane e non solo.

Angela Sepe Novara, artista e autrice torinese, ha al suo attivo importanti collaborazioni editoriali e artistiche, tra cui le 34 illustrazioni dedicate alla cultura piemontese per il quotidiano La Repubblica, attraverso ritratti delle più significative figure storiche della regione.

Hanno presentato al pubblico la mostra  Alessandro Errigo – Sindaco di Rivoli. Annalisa Polesello Ferrari – Vice Presidente Fondazione internazionale per l’Arte Francesco Federico Cerruti, con sede a Rivoli. Bruna Bertolo – Presidente UNITRE – Università della Terza Età della città di Rivoli. Laura Prunello – Funzionario Servizio Cultura della città di Rivoli.

La  mostra sarà visitabile fino al 29 giugno.

LA CERAMICA D’ARTE TRA CASTELLAMONTE E SAVONA

In occasione del Festival della Maiolica è stata inaugurata la mostra “Il nuovo attraversamento meridiano Castellamonte chiama Baia della Ceramica”, visitabile sino all’11 giugno presso la Fortezza del Priamar, Giardino delle Ceramiche, in corso Mazzini a Savona, e alla Campanassa, in piazza Brandale, sempre a Savona.

“Il nuovo progetto artistico – sottolinea il curatore Giuseppe Bertero – è il frutto della collaborazione tra il Comune di Castellamonte e le Città della Baia della Ceramica (Savona, Albissola Marina, Albissola Superiore e Celle Ligure) nato da un’idea condivisa tra il conduttore di Linea Verde, Giuseppe Calabrese, e il ceramista materano Raffaele Pentasuglia che ha già portato nella città di Savona le opere di alcuni artisti di Castellamonte”.

In particolare, è stato sviluppato un collegamento che unisce fisicamente e idealmente le città aderenti a “AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica”, grazie alla realizzazione e presentazione di una singolare mandria di mucche, tutte “elaborate secondo lo stesso modello di bovino podolico, ma rese uniche dall’estro e dalla personalità di ogni singolo artista”.

Un bovino podolico, quindi, che tramite una vera e propria transumanza intraprende un viaggio per tutta la penisola italiana creando un ponte, fisico e ideale, fra le città, persone, tradizioni, culture e aspetti tradizionali e innovativi della ceramica d’arte. (A. Mis.).

 

ACCADEMIA ALBERTINA. “Tabulae Mirabiles, l’arte nella medicina” 10-22 giugno 2025

10 giugno 2025 ore 17:30 -inaugurazione della mostra “Tabulae Mirabiles, l’arte nella medicina: i tesori universitari nell’interpretazione degli studenti” –Osservare, disegnare,evidenziare, divulgare.

La mostra sarà visitabile dal lunedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00

Ipogeo della Rotonda del Talucchi – Accademia Albertina di Belle Arti – Via AccademiaAlbertina, 6 – Torino.

Il sabato e la domenica ingresso dalla Pinacoteca Via Accademia Albertina, 8 – Torino.

L’evento nasce dalla collaborazione fra il progetto di public engagement di Unito “ART IN MED:quando la scienza diventa arte” e l’Accademia Albertina di Belle Arti per far conoscere al pubblico l’immaginario scientifico delle tavole didattiche storiche di ambito medico e veterinario di Unito e suggestionare il visitatore attraverso i diversi linguaggi dell’arte, con le sue interpretazioni e possibili narrazioni.

Le tavole didattiche realizzate tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, testimoniano un’epoca e una metodologia didattica e hanno un rilevante valore non solo scientifico, ma anche artistico.

L’Università di Torino conserva un ricco e ancora poco conosciuto patrimonio di tavole (oltre mille), inerenti alle discipline di Patologia, Fisiologia, Anatomia umana e Veterinaria, Farmacognosia e Botanica Farmaceutica.

Le illustrazioni realistiche del secondo Ottocento e quelle più fotografiche del Novecento, con le loro colorazioni e le loro modalità rappresentative, hanno anche ispirato il mondo artistico: la realtà si fa immagine, l’immagine si trasforma in arte. Attraverso lo studio delle tavole didattiche otto-novecentesche, i giovani artisti dell’AccademiaAlbertina hanno realizzato una ricerca personale con richiamo alla forma, al colore e alla grafica, restituendo particolari di studio a valenza scientifica.

La mostra è a cura dei docenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, Viola Barovero, Valentina Daga, Gabriele Garbolino, Roberta Merlino, Elena Ribero e dei docenti del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Claudia Bocca e Erica Novo.

ART IN MED vede la partecipazione di 14 dipartimenti e strutture Unito (capofila Dipartimento diScienze Cliniche e Biologiche) e 15 partner esterni e ha il patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio Regionale, Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 8 e Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospedaliera.

 

GOVONE. GIANCARLO FERRARIS, PAESAGGI SENSIBILI

 

 

 

 

FORTE DI BARD. Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte

Forte di Bard, Valle d’Aosta

21 giugno – 2 novembre 2025

A cura di Patrizia Cattaneo Moresi

 

Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte è il titolo del nuovo progetto espositivo promosso dal Forte di Bard in collaborazione 24 Ore Cultura, dedicato ad una delle forme artistiche più significative dell’arte contemporanea. La Street Art è un movimento che ha attraversato confini culturali, geografici e temporali, sfidando le convenzioni e le regole imposte dalla società. Nata a New York e nelle periferie urbane, la Street Art si è evoluta in una forma di espressione capace di coinvolgere un pubblico sempre più vasto e variegato.

Il Forte di Bard, situato all’imbocco della Valle d’Aosta, arroccato in un contesto naturalistico e geologico impervio, si presta a ospitare una mostra su un movimento artistico che, a sua volta, ha dovuto affrontare con fatica ostacoli significativi prima di poter ergersi con potenza nel panorama del mercato dell’arte e arrivare al riconoscimento che oggi conosciamo.

L’esposizione, curata da Patrizia Cattaneo Moresi, ripercorre il viaggio di conquista compiuto dalla Street Art mettendo in luce non solo l’evoluzione stilistica e tecnica del movimento, ma anche la sua capacità di confrontarsi con la realtà, di sfidare i confini, di attraversare le frontiere sociali, politiche e culturali. Il percorso espositivo si articola nelle sale delle Cannoniere per un totale di 50 opere, tra cui un intervento artistico realizzato direttamente sulle pareti allestitive da Edoardo Ettorre.

Attraverso le sei sezioni della mostra, si percorre lo sviluppo e l’esplosione del movimento artistico: dalle origini del graffitismo e dei primi pionieri, come Taki183 e Seen, alle opere dei grandi nomi della Street Art, come Banksy, Obey e JR, che hanno portato il movimento a un riconoscimento globale. La scena francese, quella italiana e più generale europea, aggiungono ulteriori sfaccettature a questo viaggio tra stili, tecniche e sensazioni che oggi definiscono l’arte urbana.

Ogni opera è un segno tangibile di come l’arte può essere un luogo di incontro e di passaggio, dove storie, esperienze e tradizioni si intrecciano in un continuo flusso di creatività e innovazione. Il Forte di Bard, iconico luogo di transito, diventa ancora una volta crocevia, questa volte di artisti e forme espressive innovative, dando vita ad un itinerario d’arte che dalle sale delle Cannoniere toccherà anche gli spazi esterni della fortezza attraverso due opere site specific realizzate da Raul e la crew d’artisti Truly Design e abbraccerà il territorio della Bassa Valle toccando anche i vicini Comuni di Donnas, Pont-Saint-Martin e Perloz con opere inedite che prenderanno forma nel corso della mostra.

 

Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte

Orari Martedì-venerdì 10.00 / 18.00Sabato, domenica e festivi 10.00 / 19.00 Lunedì chiuso

Dal 28 luglio al 7 settembre, aperta tutti i giorni, lunedì compresi: 10.00 / 19.00

 

RACCONIGI. “APERTI PER RESTAURO”, VISITA GUIDATA AL CASTELLO

“Aperti per Restauro” fa tappa al Castello di Racconigi con una visita guidata speciale e un’attività didattica per bambini e bambine

 

Il prossimo 15 giugno l’iniziativa del progetto “SavoiaExperience. Un circuito turistico e culturale nel cuore dell’Europaconsentirà di scoprire i segreti del restauro dei busti del piazzale meridionale del Castello

 Dopo la visita guidata dello scorso 28 maggio ai lavori propedeutici al nuovo sistema di illuminazione dell’Abbazia di Hautecombe, “Aperti per Restauro” (l’iniziativa promossa dal progetto n. 20119 “SavoiaExperience. Un circuito turistico e culturale nel cuore dell’Europa”, finanziata dal programma INTERREG VI-A FRANCIA-ITALIA ALCOTRA 2021-2027 e promossa dal Dipartimento della Savoia, dalla Fondazione Hautecombe, dall’associazione Le Terre dei Savoia e dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano) farà tappa al Castello di Racconigi il prossimo 15 giugno grazie alla collaborazione tra l’associazione Le Terre dei Savoia e le Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte.

Una visita esclusiva alla scoperta del restauro dei busti del piazzale meridionale del Castello condotto dalla restauratrice Bianca Gilli, ma anche l’occasione per parlare del gusto per l’antico, ammirando le unicità del fregio di Giuseppe Gaggini e dei Bagni di Carlo Alberto grazie all’accompagnamento di Laura Gallo, responsabile delle collezioni del Castello di Racconigi. Un viaggio emozionale tra arte, storia e architettura che sarà affiancato dall’attività didattica gratuita per bambini e bambine dai 4 agli 11 anni “Non perdere la testa: volti dal passato al Castello di Racconigi” a cura dei Servizi educativi interni. Il pubblico più giovane sarà accompagnato alla scoperta di alcune opere che permetteranno di comprendere l’importanza della conoscenza e della conservazione del patrimonio. Al termine del percorso si potranno rielaborare i busti della collezione del Castello di Racconigi con rimontaggi su un cartoncino con la tecnica del collage e con interventi di colore.

Appuntamento, dunque, per il 15 giugno alle ore 15.00 e alle 16.00 sia per la visita guidata speciale, sia per l’attività didattica per bambini e bambine. Entrambe le proposte sono gratuite previo acquisto del biglietto ordinario d’ingresso al Castello. Posti limitati, prenotazioni a info@leterredeisavoia.it.

 

ACCADEMIA ALBERTINA E M.A.O.. II° IPAF – INTERNATIONAL PERFORMANCE ART FESTIVAL 24- 25 -26 giugno 2025

Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e MAO, Museo d’arte orientale di Torino Performance e video performance dalla Corea del Sud, Grecia, Italia e ospite d’onore l’India

La seconda edizione dell’IPAF – International Performance Art Festival si terrà il 24, 25 e 26 giugno presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e il MAO, Museo d’arte orientale che ospiteranno l’evento.

L’IPAF, giunto alla sua seconda edizione, è un festival itinerante fra Italia e Montenegro, (ad ottobre scorso si è svolta la seconda edizione a Cetinje), sulla ricerca e la sperimentazione nelle arti performative, grazie a un progetto dell’Accademia Albertina e della Facoltà di Belle Arti di Cetinje, FLU.

Oltre 40 video performance e oltre 10 performance live di giovani artisti verranno presentate nei 3 giorni della kermesse, con lavori di ricerca e sperimentazione provenienti da Scuole e Università internazionali, tra cui la stessa Accademia Albertina, la Facoltà di Belle Arti di Cetinje, FLU, il Seoul Institute of Arts dell’Università di Seoul in Corea del Sud, l’ASFA, Athens School of Fine Arts, di Atene, la più antica Scuola di belle arti della Grecia.

Ospite d’onore dell’edizione 2025 di Torino, con un focus dedicato, sarà l’India con la straordinaria partecipazione del Dipartimento di Performing Arts della SNU, Sister Nivedita University di Kolkata

Gli artisti indiani, tutti studenti dottorandi, presenteranno alcune performance legate alla tradizione coreutica del loro paese con danze del repertorio Bharata Natyam, Kathak, Kuchipudi, Odissi & Sattriya, Il 24 giugno alle h. 12 in Salone d’Onore dell’Albertina, nel corso della cerimonia d’inaugurazione, il Chancellor dell’Università SNU di Kolkata, Satyam Roychowdhury, scrittore e mecenate fra i più noti in India, introdurrà, recitando versi di Tagore, la performance An Essence from Classical India, un viaggio nelle magiche atmosfere coreutiche del continente indiano.Altre performance indiane potranno essere seguite al MAO, Museo d’arte orientale nel pomeriggio del 26 giugno

Gli artisti offriranno anche dei workshop sulla loro tradizione di danze e musica e perfino uno dedicato alla danza dello stile Bollywood, nei giorni 25 e 26 giugno al mattino in Accademia Albertina, a cui sarà possibile partecipare tramite iscrizione.

Di rilievo i lavori video e le performance dal vivo per il loro carattere fortemente sperimentale e in costante dialogo con la realtà sociale e politica del nostro tempo degli altri partecipanti, che offrono uno sguardo sulla realtà artistica giovanile da diversi paesi del mondo.

Il programma dell’Albertina comprendeperformance del corso di Contemporary painting art (Teatro nero) e Decorazione con Yizhong Art, oltre il corso di Tecniche performative per le arti visive e Video scultura.

Sarà collegata il 24 pomeriggio da Città del Guatemala, come artista internazionale ospite, Regina Jose’Galindo, che introdurrà un suo recente lavoro Un metro bajo tierra.

L’Accademia Albertina di Torino e la Facoltà di Belle Arti di Cetinje, insieme agli ospiti internazionali,con questa iniziativa, promuovono una visione inclusiva e multidisciplinare della performance art, favorendo il dialogo tra artisti, studenti e istituzioni di tutto il mondo.

Il festival internazionale, un evento di ricerca e sperimentazione che presenta l’arte della performance nelle sue varie accezioni con eventi live e video, lecture, workshop, seminari, è ideato e co-curato da Salvo Bitonti (Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino), Marko Markovic, artista visivo e Preside della Facoltà di Belle Arti dell’Università di Cetinje, Luigi Moio, artista e docente di Tecniche Performative per le Arti Visive dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e da Maja Šofranac, artista e Vice Preside della Facoltà di Belle Arti, Università di Montenegro.

Questa edizione di IPAF Torino 2025 rientra nelle attività: INIZIATIVE PER INNOVARE LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DEL SISTEMA AFAM” PROGETTO Titolo “Italian Network of Artistic Research and Art Education World Expo 2026 (INAR)”

Il manifesto ufficiale di questa edizione è firmato dall’artista Michela Troian

 

AVIGLIANA. “ARTE PER VOI”. MOSTRA PERSONALE DI MARINA MONZEGLIO

La prossima mostra in programma per quest’anno, dal titolo “Percorsi”, è una personale dell’artista Marina Monzeglio. Nella ex chiesa di “Santa Croce”, in Piazza Conte Rosso ad Avigliana (TO), verranno esposte oltre 50 opere tra vetri artistici e acquerelli.

Inaugurazione:                        sabato 14 giugno 2025 ore 16:30

Periodo:                                  da sabato 14 giugno a domenica 20 luglio 2025

Orari di apertura:        sabato e domenica 15:30 – 19:30

 

 

 

FORTE DI GAVI. MOSTRA “STONES ARCHITETTURE DELL’EFFIMERO”

Al Forte di Gavidomenica 15 giugno alle ore 18.00,  l’inaugurazione della mostra STONES Architetture dell’effimero | Uomini di pietra, un progetto fotografico/installativo di Sara Protti in dialogo con un’installazione monumentale dell’artista Raffaele Salvoldi.Un viaggio, suggestivo e simbiotico, che approfondisce la vita dei cavatori toscani, scandita dalla fatica, dal ritmo della montagna e dalla polvere di marmo: le fotografie di Sara Protti mostrano la loro arte e la montagna abitata durante il giorno, con la distesa di nuvole che abbraccia la pietra e l’acqua che la invade, mentre l’imponente installazione site-specific di Raffaele Salvoldi, alta circa 5 metri e realizzata con blocchetti derivati da scarti di lavorazione del marmo di Carrara, invita a una riflessione poetica sulla fragilità della bellezza e sulla necessità di custodirla, in un parallelismo che lega l’arte all’architettura e la natura alle relazioni umane.L’evento di inaugurazione sarà accompagnato da Beatrice Busto, chitarrista jazz, compositrice e polistrumentista.

PROGRAMMA INAUGURAZIONE– ore 18.00: presentazione- ore 18.30: visita alla mostra- ore 19.00: brindisi e accompagnamento musicale

 

NINO COSTA (1886-1945). Il Poeta delle Nìvole. Ricordo negli 80 anni dalla morte

Nell’ottantesimo anniversario della morte del nostro “classico” piemontese, voce di intenso valore poetico e di nobilissimi spiriti civili,

il Centro Studi Piemontesi e la Direzione torinese della Terza Età invitano a partecipare al ricordo che si terrà

Sabato 14 giugno 2025, ore 16,00

Educatorio della Provvidenza

Corso Arimondi 6, Torino

 

Il ricordo si svolgerà in due tempi:

un primo tempo, come omaggio al poeta,

avverrà nell’Aula Magna dell’ Educatorio (con accesso dal cortile),a cui interverranno LUCIA CELLINOFRANCA VIGLONGOALBINA MALERBAGIOVANNI TESIO e l’attore MARIO BRUSA che leggerà alcune poesie.

Un secondo tempo si svolgerà invece all’aperto, nel cortile, ove si esibirà ilCORPO MUSICALE DI BARBANIAdiretto da PAOLO STORTI

 

info e prenotazioni: 011/537486 – info@studipiemontesi.it

CHIOMONTE. CIME DI ALBERI E GAMBE DI TAVOLO, MOSTRA DI JACOPO RINALDI

La Mostra Cime di alberi e gambe di tavolo, dell’artista Jacopo Rinaldi, a cura di ARTECO CRIPTA747, si inaugura sabato 14 giugno 2025 dalle 15 alle 19, presso la Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte.

Il progetto, visitabile fino al 25 gennaio 2026, è risultato vincitore del “PAC 2024 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e si inserisce in un programma di residenze d’artista sviluppato dalla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte. L’obiettivo è ospitare artiste e artisti contemporanei, coinvolgendoli nella rilettura delle opere del paesaggista Giuseppe Augusto Levis – attivo durante i primi vent’anni del Novecento –  in un confronto con il territorio della Val di Susa, la sua natura, le sue tradizioni e le sue comunità, al fine di incrementare le collezioni civiche con un nucleo di opere d’arte contemporanea.  A dicembre 2024, l’artista Jacopo Rinaldi è stato invitato in una residenza di ricerca per realizzare un progetto in dialogo con il contesto valsusino,  partendo dalla collezione etnografica del museo.Il percorso ha coinvolto numerose realtà che si prendono cura dei musei etnografici della Val di Susa (spesso allestiti in ex edifici scolastici), il Parco Alpi Cozie che conserva la memoria immateriale dei riti arborei della valle e le Scuole di Intaglio di Bussoleno e Chiomonte, per approfondire le risonanze formali e simboliche che attraversano l’artigianato e la cultura materiale del territorio. Cime di alberi e gambe di tavolo nasce dall’interesse per i riti arborei della Val di Susa, in particolare per le antiche feste del maggio, durante le quali con l’arrivo della primavera veniva sottratto un albero dai boschi e trasportato nel centro cittadino. Con il tempo, in occasione delle ricorrenze religiose la punta di una conifera, portata in processione, assume la forma di un fuso danzante. Così Jacopo Rinaldi guarda alla tornitura del legno come a un gesto rituale, quasi a voler rintracciare nel roteare del tornio una forma di rinascita, realizzando una serie di opere che integrano la tradizione artigianale con un’analisi sulla forma archetipica e sul rapporto con le tradizioni culturali locali. Cime di alberi e gambe di tavolo è anche una pubblicazione, che ripercorre il progetto in chiave teorico-narrativa, raccogliendo saggi, contributi critici e una documentazione (bozzetti e fotografie) dell’opera realizzata da Jacopo Rinaldi.

TORINO, CASA ACCADEMIA. ULTIMO APPUNTAMENTO: “ESSERE SANTI A TORINO”

“Essere Santi a Torino” è l’ultimo appuntamento della rassegna “Casa Accademia 2025”, prodotta dalla collaborazione di Pastis e Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

In conclusione di questo ciclo di mostre, il Pastis apre ancora una volta le sue porte all’arte il 19 giugno 2025. La mostra è a cura di Daniele Galliano, con la co-curatela di Ylenia Regia Corte e Chiara Causo, e propone un intervento collettivo sul territorio.

I 23 ragazzi, allievi del corso di decorazione dell’Accademia hanno lavorato direttamente sul muretto antistante la Conserveria, di Piazza Emanuele Filiberto 11.

Il progetto rientra in un percorso didattico improntato alla professionalizzazione degli studenti, per dar loro modo di non considerarsi solo all’interno di un percorso di studi, ma anche come i futuri artisti che saranno. In occasione della mostra, il lavoro realizzato è una sorta di esperienza su commissione. Quindi i giovani artisti si sono ritrovati a dover rispettare la promessa, le tempistiche e a dover trovare soluzioni che potessero rispondere a bisogni o alle problematiche che possono sempre insorgere sul territorio. Questo a larghe linee l’obiettivo del progetto didattico.

L’intervento artistico è concepito anche come riqualifica del muro, collocato in una piazza storica e sempre attiva della città. I santi, affiancati da protettori popolari, sono legati alla storia torinese e a quella più strettamente della piazza Emanuele Filiberto.La forza comunicativa dell’arte permette di veicolare sentimenti in controtendenza con la situazione politica in cui tutti ci troviamo a vivere, e di accompagnare umori più sereni. Un abbraccio collettivo di conforto che, riproponendo personaggi che hanno dedicato la loro vita all’arte e ad aiutare le persone, si promette come un qualcosa a cui potersi appoggiare.

GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA. VISITE GUIDATE: INDUSTRIA, AUGUSTA BAGIENNORUM, GRUTTUARIA E AGLIE’

Da venerdì 13 a domenica 15 giugno, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, manifestazione coordinata dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (Inrap), le Residenze reali sabaude – Musei nazionali Piemonte proporranno eventi e visite guidate alla scoperta della vita nel mondo antico e del complesso lavoro di cura del patrimonio nelle Aree archeologiche di Industria e Augusta Bagiennorum, all’Abbazia di Fruttuaria e al Castello di Agliè

 

Area archeologica di Industria

Dopo il successo del ‘cleaning day’ Riscopriamo Industria che si è svolto nelle ultime settimane, permettendo di “riscoprire” le strutture del podio del tempio, venerdì 13 giugnodalle 10.00 alle 12.00, tutte le persone dai 14 anni in avanti sono invitate all’Area archeologica per aiutare le nostre archeologhe a ripulire le strutture dal fango lasciato dall’alluvione che ha duramente colpito il comune di Monteu da Po lo scorso 17 aprile. Si consiglia, a chi volesse partecipare, di arrivare muniti di cappello, crema solare e scopa possibilmente in saggina. Grazie della collaborazione!

Nella stessa giornata, dalle 15.00 alle 18.30, si svolgeranno le attività Alla scoperta di Industria, dedicate alle persone più giovani e a tutte quelle interessate. Un’occasione per sperimentare in anteprima le ricostruzioni in realtà aumentata degli edifici dell’antica città romana, nel corso di visite guidate condotte dalle nostre archeologhe. Inoltre bambine e bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a laboratori didattici di narrazione per dare nuova vita alla città attraverso storie che metteranno in scena i suoi personaggi e le sue architetture.

Ingresso gratuito.

Prenotazione obbligatoria per i laboratori didattici: drm-pie.sed@cultura.gov.it.

Informazioni: drm-pie.sed@cultura.gov.it; drm-pie.comunicazione@cultura.gov.it;

 

Area archeologica di Augusta Bagiennorum

Racconti di archeologia vi aspettano sabato 14 giugno dalle 15.00 alle 19.00, in un viaggio “dallo scavo al museo” che vedrà archeologhe e archeologi illustrare il loro affascinante mestiere. Sarà possibile visitare il “cantiere aperto” delle tabernae (botteghe) dell’antica città romana di Augusta Bagiennorum in località Roncaglia, accompagnati dalle archeologhe e dagli archeologi dell’Università di Torino che dallo scorso anno sono impegnati a scavare nel sito e visitare quest’ultimo insieme alle nostre archeologhe, per proseguire poi alla scoperta di curiosità e aspetti di vita quotidiana tra i reperti esposti al MAB, il Museo Archeologico di Bene Vagienna, nel Palazzo Lucerna di Rorà in via Roma, 125. Un appuntamento con la storia da non perdere!

Ingresso gratuito.

Informazioni: drm-pie.comunicazione@cultura.gov.it; 0172 654152.

 

Abbazia di Fruttuaria

Domenica 15 giugno dalle 15.00 alle 17.00, è in programma l’apertura del percorso archeologico sotto l’attuale basilica settecentesca di San Benigno Canavese, alla scoperta dei resti dell’antica Abbazia di Fruttuaria. Le visite, a cura dei volontari dell’Associazione “Amici di Fruttuaria”, condurranno lungo il percorso di visita Mille anni di storia attraverso le strutture dell’Abbazia di Guglielmo da Volpiano e avranno una durata di 50 minuti circa, con ritrovo e partenza dei gruppi nella piazza antistante la basilica (attuale parrocchiale di San Benigno Canavese).

Ingresso gratuito.

Informazioni: Associazione “Amici di Fruttuaria” info@abbaziadifruttuaria.com, 338 4128795.

 

Castello di Agliè

Nel percorso di visita libera, domenica 15 giugno dalle 15.00 alle 18.00, la visita speciale Archeologia al Castello: a tu per tu con l’archeologa vi accoglierà nella Sala Tuscolana, un piccolo museo nel museo. Un’archeologa illustrerà i segreti che si celano dietro l’esposizione degli eccezionali rinvenimenti archeologici effettuati a Tuscolo tra il 1825 e il 1843, nel corso degli scavi voluti da Maria Cristina di Borbone Napoli, moglie del re Carlo Felice, nei propri possedimenti presso Frascati, nell’area dei Castelli Romani.

L’allestimento storico ottocentesco, conservato nel suo prezioso aspetto originario, include sculture marmoree, pitture parietali e rilievi di terracotta.

Biglietti: intero € 8,00; ridotto € 2,00 dai 18 ai 25 anni; gratuito per minori di 18 anni; gratuito per persone con disabilità e accompagnatori; gratuito per possessori di Abbonamento Musei; ulteriori riduzioni e gratuità in base a disposizioni di legge e convenzioni.

Informazioni: drm-pie.aglie@cultura.gov.it; 0124 330102 – 366 8333372.