PIEMONTE ARTE: I MARMI DEL RE, SICCHIERO A BENE VAGIENNA, OLLIARO, LA VENARIA INTO THE LIGHT, STRESA LIBERTY…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
PALAZZO MADAMA: PRESENTATO IL VOLUME “I MARMI DEL RE”
IL LIBRO CELEBRA IL GRANDE RESTAURO DELL’AVANCORPO CENTRALE DELLA FACCIATA SOSTENUTO DALLA FONDAZIONE CRT
È stato presentato, presso il Salone d’Onore della Fondazione CRT, il volume “I marmi del Re”, dedicato allo straordinario intervento di restauro e consolidamento della facciata juvarriana di Palazzo Madama, simbolo identitario della città e patrimonio UNESCO, promosso dalla Fondazione Torino Musei e interamente sostenuto dalla Fondazione CRT, principale sostenitore privato del bene con 18 milioni di euro complessivamente stanziati.La pubblicazione – curata dall’architetto Gianfranco Gritella, direttore dei lavori, ed edita da Electa – restituisce, attraverso parole e immagini, l’intero percorso tecnico, artistico e umano di questo complesso e innovativo intervento.L’opera si concentra sull’intervento di consolidamento e restauro della sezione centrale della facciata realizzata tra il 1718 e il 1721 su progetto di Filippo Juvarra. attraverso un’indagine filologica e storica il volume esplora le vicende e le caratteristiche de i restauri attuati tra Ottocento e Novecento condotti da Alfredo d’Andrade.Alcuni capitoli indagano l’impiego dei marmi provenienti dalle antiche cave delle Alpi Cozie, riscoperte ed esplorate puntualmente e rilevate con droni e specifiche tecnologie laser di ultima generazione, studiando i luoghi di estrazione, i metodi di lavorazione, trasporto e montaggio dei blocchi.L’indagine archeologica sull’architettura ha permesso, in maniera inedita, di ricostruire le tecnologie e le macchine utilizzate nel cantiere storico con disegni e rilievi che descrivono tutti gli elementi scultorei e lapidei che compongono la facciata.Il restauro – avviato nel 2022 e concluso nel settembre 2024 – è stato interamente finanziato dalla Fondazione CRT, con un contributo straordinario di 2,9 milioni di euro, e promosso dalla Fondazione Torino Musei con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino.L’intervento ha riguardato il consolidamento strutturale dell’avancorpo centrale con “protesi” reversibili in acciaio, il restauro dei marmi e dei serramenti (11 finestroni barocchi, i più grandi del Piemonte), il recupero dei sotterranei e, in particolare, il delicato restauro delle quattro monumentali statue allegoriche del “Buon Governo” – Giustizia, Liberalità, Magnanimità e Abbondanza – dello scultore carrarese Giovanni Baratta, protagoniste di uno scenografico volo nel cielo di Torino durante la fase di smontaggio.Si è trattato di una spettacolare, complessa e delicata operazione “chirurgica”, capace di “mixare” antiche tecniche artigianali e metodologie all’avanguardia, recuperando i marmi originali, accanto all’impiego di materiali contemporanei.Tutto il restauro è stato preceduto da una complessa campagna diagnostica e di rilievi approfondita durante il cantiere con l’impiego di apparecchiature laser, georadar e indagini tomografiche mediante risonanza magnetica al fine di conoscere la consistenza interna dei blocchi lapidei di colonne e pilastri.Un tratto distintivo del progetto è stato l’approccio partecipativo e inclusivo del cantiere: grazie all’ascensore allestito sul ponteggio e accessibile anche alle persone con disabilità, centinaia di visitatori hanno potuto vivere da vicino il cantiere, ammirando da un punto di vista inedito le architetture torinesi, dalla Mole Antonelliana a Superga. Un’esperienza unica di valorizzazione del patrimonio culturale che ha coinvolto la comunità.“L’intervento sull’avancorpo centrale di Palazzo Madama, protagonista del volume ‘I marmi del Re’, racconta molto di ciò che la Fondazione CRT è e vuole essere: un’alleata della bellezza, della memoria e del futuro – dichiara Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT –. Abbiamo voluto che questo straordinario cantiere, che ha permesso una spettacolare e innovativa operazione di recupero, fosse anche un’occasione di conoscenza e partecipazione per la comunità, trasformando il restauro in un’esperienza accessibile a tutti. La cultura ha bisogno di cura, ma anche di condivisione: è così che il nostro patrimonio diventa davvero bene comune.””Sotto la sapiente guida dell’architetto Gritella – la cui profonda conoscenza del sistema costruttivo originario si è unita a un approccio metodologico innovativo, pur sempre rigorosamente rispettoso dell’autenticità e della complessità storica dell’opera juvarriana – è stato realizzato un intervento sull’avancorpo centrale che integra le più avanzate tecniche di consolidamento strutturale con una metodologia di restauro scientificamente fondata – ha dichiarato Massimo Broccio, Presidente della Fondazione Torino Musei. L’intervento sulla facciata ha segnato anche l’avvio di un importante progetto complessivo di riqualificazione, restauro e valorizzazione di Palazzo Madama, previsto all’interno del Piano Strategico della Fondazione. Un progetto ambizioso, volto a restituire al palazzo il suo splendore originario e la piena fruibilità, riaffermandolo come uno dei simboli identitari di Torino, dell’Italia e dell’Europa. Articolato in quattro lotti successivi, il progetto coinvolge sia gli spazi esterni – con il restauro accurato delle facciate e l’apertura al pubblico della splendida terrazza panoramica – sia gli ambienti interni, con la riapertura della Galleria di Carlo Emanuele, un tempo collegamento tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, che accoglierà le quattro statue monumentali poste sulla sommità dell’edificio. Questo importante intervento consentirà di riscoprire le radici della storia di Torino, custodite nell’altare che segna la pietra fondante di Augusta Taurinorum, destinato a diventare un luogo simbolico da cui iniziare ogni visita della città, celebrando i duemila anni di storia racchiusi in Palazzo Madama: un unicum a livello mondiale. Il progetto comprenderà anche il recupero della Porta Decumana di epoca romana e parte della Corte Medievale. Un sentito ringraziamento va alla Città di Torino, alla Soprintendenza e, in particolare, alla Fondazione CRT per il prezioso supporto ideativo e finanziario”.
BENE VAGIENNA,”…CHE BELLA L’ITALIA!”, MOSTRA DI MAURIZIO SICCHIERO
Nel corso degli anni, durante frequenti viaggi attraverso l’Italia, ho raccolto molto materiale fotografico e schizzi di scorci, vedute e paesaggi di diverse località note e luoghi meno conosciuti del nostro bel paese/Italia. Questo materiale mi è servito per realizzare un consistente numero di opere, incisioni ad acquaforte e grafiche colorate, che sto utilizzando per allestire questa interessante mostra, che nelle mie intenzioni dovrebbe essere in progress e itinerante.
La mostra è già stata allestita alcuni anni fa nel mio studio/laboratorio a Chieri riscuotendo molto interesse e soprattutto curiosità, ora ho il piacere e onore di presentarla a Bene Vagienna (gradevole ritorno dopo la Personale nella Torre Campanaria e quella più ampia nella chiesa dei Disciplinati Bianchi) nel prestigioso spazio espositivo di Casa Ravera.
La mostra, che comprende circa 50/60 lavori che rappresentano quasi tutte le regioni italiane, è arricchita da una breve descrizione storico/geografica per ogni luogo illustrato, in modo che il visitatore lo possa collocare geograficamente.
Grazie per l’attenzione
Maurizio Sicchiero
GRAVERE. IL MARE NEL MIO GIARDINO. NEL NOME DI TINO AIME
Terza edizione del giardino dei miei silenzi”- Domenica 29 giugno 2025 presso Borgata Bastia (Gravere)
Anche quest’anno il Giardino di Tino apre il cancello per accogliere la giornata del FAI dedicata al mondo di Aime.Insieme scopriremo i paesaggi meno conosciuti,tra quelli che l’artista ha molto amato:
le intense atmosfere del Mediterraneo.
Tra acquerelli e opere grafiche,
nel giardino saranno presentati
“scorci infiniti e selvaggi”: dalla Camargue all’Andalusia,
fino agli angoli più segreti del Ponente Ligure,
seconda patria spirituale del Maestro di Bastia.
CASALE MONFERRATO. “Je n’ai pas vu le temps passer”. Mostra personale di Piero Olliaro
Dal 27 giugno al 27 luglio nella Cappella del Castello del Monferrato
Venerdì 27 giugno 2025, alle ore 17,30 presso la Cappella del Castello del Monferrato verrà inaugurata la mostra personale dell’artista Piero Olliaro dal titolo “Je n’ai pas vu le temps passer”, un percorso espositivo che riflette sul tema del tempo e sulla sua percezione, attraverso opere cariche di suggestione, ambiguità e memoria, che sarà aperta al pubblico fino al 27 luglio 2025.
Il tempo è il filo conduttore di una narrazione che si svilupperà attraverso un percorso espositivo strutturato non secondo un ordine cronologico, ma tematico. I soggetti, tutti intimamente legati alla dimensione temporale, evocano un senso di sospensione e labilità, con frequenti riferimenti autobiografici. Le sue opere sono popolate da paesaggi enigmatici, sfondi rarefatti che celano le forme, dove cielo e terra si specchiano e confondono in “non luoghi” dominati dal doppio, dalla surrealtà e dal ribaltamento delle prospettive: l’influenza di Paolo Uccello, maestro del visionario e dell’illusione prospettica, è dichiarata e declinata con personalità.
Il percorso della mostra si aprirà con un’opera emblematica, in cui un uomo è colto nell’atto di scattare una fotografia, gesto che segna l’inizio di un racconto visivo.
Medico di professione e pittore per vocazione, Piero Olliaro torna con questa mostra nella sua città natale, proponendo un racconto intimo e universale, un filo teso tra passato e presente, visibile e invisibile. Quel filo – spesso presente nelle sue opere, talvolta come filo chirurgico – scandisce lo scorrere del tempo, la sua irreversibilità, la traccia di un cammino che è anche ritorno.
La mostra sarà visitabile secondo gli orari di apertura del Castello del Monferrato nei giorni di sabato e domenica, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
ASTI. DISEGNARE LA LIBERTA’. LA MOSTRA E IL CATALOGO
Ottanta opere per celebrare la Resistenza da cui è nata la nostra Costituzione. Con la mostra d’arte “Disegnare la libertà” è stato proposto un cammino in cui generazioni diverse hanno vissuto ed interpretato, ciascuna con le proprie sensibilità artistiche e creative, quella scelta partigiana verso la libertà , la democrazia e la pace. Sensibilità artistiche caratterizzate dall’impegno, il linguaggio e l’energia espressiva di Nino Aimone, Yessica Alessandro, Mirko Andreoli, Roberto Andreoli, Ermanno Barovero, Viola Barovero, Liliana Bastia, Eo Baussano, Franco Bello, Paolo Bernardi, Luigi Biffi, Matteo Michele Bisaccia, Floriano Bodini, Giovanni Buoso, Antonio Carena, Alberto Casiraghy, Francesco Casorati, Mauro Chessa, Silvio Ciuccetti, Ottavio Coffano, Riccardo Cordero, Lorenzo D’Andrea, Carlo D’Oria, Teonesto Deabate, Roberto Di Giorgio, Giancarlo Ferraris, Marco Fiaschi, Paolo Fresu, Gabriele Garbolino Rù, Elio Garis, Daniele Gay, Alberto Ghinzani, Roberto Giovannetti, Massimo Greco, Ezio Gribaudo, Angela Guiffrey, Franco Inz, Luigi Piero Ippolito, Gianmaria Lisa (Nanni), Giulio Lucente, Giacomo Manzù, Umberto Mastroianni, Valerio Miroglio, Elena Monaco, Pietro Morando, Flavia Nasrin Testa, Giuseppe Olivero (Joselito), Sergio Omedè, Massimo Rizzieri Paganini, Paolo Pallara, Antonio Panino, Guido Persico, Antonio Pesce, Max Petrone, Gabriella Piccatto, Amelia Platone, Sergio Ponchione, Stefano Pedro (Pedro), Francesco Preverino, Enza Prunotto, Giorgio Ramella, Davide Robaldo, Claudio Rotta Loria, Ornella Rovera, Piero Ruggeri, Sergio Saccomandi, Cristina Saimandi, Marina Sasso, Enzo Sciavolino, Alessandro Sevà, Giacomo Soffiantino, Luigi Stoisa, Francesco Tabusso, Giovanni Tamburelli, Giuseppe Tarantino, Sergio Unia, Sergio Vacchi, Luisa Valentini, Anna Valla, Gino Vercelli, Elisabetta Viarengo Miniotti, Fabrizio Visone.
“Disegnare la Libertà: arte e Resistenza”, dalla mostra al catalogo. Il volume edito da ISRAT con la Casa editrice Sagep di Genova è stato presentato venerdì 20 giugno alle ore 17 nella sede della mostra, allestita in Piazza San Martino 11 ad Asti, negli spazi dell’hub culturale MEMORIAFUTURA, sede della Fondazione Giovanni Goria.
Il volume, a cura di Claudio Cerrato e Nicoletta Fasano, raccoglie le fotografie, di Franco Bello, di tutte le ottanta opere in mostra dedicate al tema della Resistenza e della Libertà riconquistata 80 anni fa. Completano il libro un saluto introduttivo del Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravetti e testi di Nicoletta Fasano, Carlo Cerrato, Paola Borrione e Angelo Mistrangelo.
Contestualmente alla presentazione del volume si svolgerà la consegna del “Premio Gianni Aimar – Comunicare la montagna” alla memoria di Nuto Revelli. Il premio consiste in una scultura sul tema della libertà di Michelangelo Tallone, artista saluzzese, e sarà ritirato dal professor Marco Revelli, figlio dello scrittore Partigiano nonché Presidente della Fondazione Revelli.
LA VENARIA INTO THE LIGHT
Dal 21 giugno, il nuovo programma culturale della Reggia di Venaria sul tema della luce
La Reggia di Venaria presenta Into the Light, un programma di eventi, attività e mostre che a partire dal 21 giugno, primo giorno d’estate, animeranno gli ambienti barocchi della Reggia e i Giardini, seguendo il filo conduttore tematico della luce, che ha mirabilmente ispirato Filippo Juvarra nella progettazione delle architetture della Venaria Reale. Ma non solo: Into the Light si propone anche come un’interpretazione tematizzata degli spazi, che propone ai visitatori nuove chiavi di lettura e di scoperta di questo monumento internazionalmente noto.
STRESA. Viaggio nell’Art Nouveau week con il festival “STRESA LIBERTY”
Da sabato 12 a domenica 13 luglio 2025 torna l’appuntamento sul Lago Maggiore tra mostre, sfilate di moda e workshop
Dall’8 al 14 luglio in tutta Europa torna l’Art Nouveau Week, la settimana internazionale dedicata alla corrente culturale e artistica di inizio Novecento nelle sue più molteplici espressioni.
In questa settima edizione, le attività sono promosse e in parte organizzate dall’Associazione Italia Liberty e curate da Andrea Speziali insieme a un comitato scientifico e d’onore di rilievo con la partecipazione dell’assessore alla Cultura della Città di Stresa, Maria Grazia Bolongaro che ha curato la rassegna “Stresa Liberty” sulla riva del Lago Maggiore.
Un palinsesto di appuntamenti su tutto il territorio europeo con centinaia di città coinvolte dove prendere parte alle singole iniziative, tra visite guidate, convegni e grandi tour.
Filo conduttore dell’edizione 2024 è la Farfalla.
La rassegna “Stresa sull’armonia del Liberty. Note, parole,colori” vede in programma nei giorni di sabato 12 e domenica 13 luglio una serie di iniziative messe in atto dalla Città di Stresa in cooperazione con l’associazione Italia Liberty votate alla rievocazione dell’Art Nouveau nelle opere d’arte, moda e musica. La partecipazione è gratuita per omaggiare con attività di mostre, spettacoli e workshop quello che fu il fascinoso periodo Liberty.
Il programma a Stresa:
SABATO 12 LUGLIO
Ore 16.00 – presso spazio espositivo Pietro Canonica (Palazzo Municipale, piazza Matteotti 6)
Apertura della mostra “STRESA SULL’ARMONIA DEL LIBERTY. NOTE, PAROLE, COLORI”
Nell’esposizione saranno approfonditi argomenti relativi alla musica, alla poesia, alla letteratura e alla pittura con testi, immagini e materiali legati ad artisti Stresiani o attivi a Stresa al tempo del Liberty.Si potrà ammirare una raccolta di spartiti del ‘900 con esibizione dal vivo di musicisti con balli in costume d’epoca a cura del gruppo di rievocatori “BALASTORIE”
Ore 18.00 – lungo lago tratto antistante Hotel Regina Palace
CONCORSO DI ELEGANZA E SFILATA DI CARROZZE LUNGO IL LAGO
Evento in collaborazione con il “Gruppo Italiano Attacchi”
Ore 20.30 – Piazza Cadorna
LA MODA E IL BALLO negli anni 1898-1910 SFILATA DI MODA e Spettacolo con coinvolgimento danzante del pubblico a cura del gruppo di rievocatori “BALASTORIE”
Ore 21.00 – piazza Possi
“SERATA TANGO” con il maestro Michel Vero e Sabine Neumeister dell’Associazione Internazionale “Culture Tango”.
DOMENICA 13 LUGLIO
Ore 11:00 – 18:00
Esibizione di Golf in costume d’epoca a cura del “Golf Alpino di Stresa” (giardini pubblici)
Ore 12:00 – 15:00
PIC-NIC IN ABITI D’EPOCA e BALLI STORICI a cura dell’Associazione Culturale WINTERLUNA (giardini pubblici)
Ore 14:00
Apertura della mostra “STRESA SULL’ARMONIA DEL LIBERTY. NOTE PAROLE, COLORI” presso l’area espositiva Pietro Canonica
APERTURA STRAORDINARIA DEL MUSEO ROSMINIANO (presso Villa Ducale)
Sarà prodotto anche il catalogo di ART NOUVEAU WEEK 2025 con all’interno nuovi rinvenimenti scientifici sul Liberty come opere pittoriche e grafiche insieme al censimento straordinario di tutti gli edifici Art Nouveau presenti al mondo, circa 15.000 con un elenco più aggiornato rispetto al precedente catalogo. Un lavoro senza precedenti che il curatore Andrea Speziali ha portato avanti in diciassette anni di studi. Nel documento vengono elencati anche quegli edifici che presentano solo tracce di piacevoli decorazioni Liberty, secessioniste o Moderniste.
CASTELLO DI RIVOLI. Adji Dieye vince la seconda edizione del Premio d’arte internazionale Collective per il Museo d’Arte Contemporanea ed entra nelle Collezioni del Museo

Foto: David von Becker
Adji Dieye (Milano, 1991) è la vincitrice della seconda edizione del Premio d’arte internazionale Collective per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Grazie all’acquisto effettuato dai Soci di Collective, l’opera Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly, 2021, entra a far parte della Collezione permanente del Museo, in qualità di donazione. Andro Eradze (Georgia, 1993) e Agnes Questionmark (Roma, 1995) sono gli altri due finalisti e finaliste della seconda edizione del Premio. La prima edizione del Premio, tenutasi nel 2023, era stata vinta da Alice Visentin (Ciriè, Torino, 1993).
Promosso da Collective, Associazione italiana di collezionisti d’arte contemporanea costituita nel 2019, il Premio d’arte internazionale Collective per il Castello di Rivoli ha come obiettivo l’acquisizione e donazione al Museo di un’opera realizzata da una o un artista di età inferiore ai 35 anni. Corrispondente a 20.000 euro, il Premio ha cadenza biennale.
Adji Dieye è stata selezionata da una commissione composta dal Direttore del Castello Francesco Manacorda, dalla Vice Direttrice e Capo Curatrice Marcella Beccaria e dalla Curatrice Marianna Vecellio, a partire da un’ampia rosa di lavori realizzati da artiste e artisti provenienti dall’Italia e internazionali proposti dai Soci di Collective. La pratica di Adji Dieye si sviluppa nell’intersezione tra immagine, spazi urbani e memoria culturale. Attraverso l’uso di materiali d’archivio, o relativi alla pubblicità e all’architettura, l’artista indaga come si formano e trasformano le epistemologie nazionali, interrogando le strutture visive e ideologiche che modellano l’identità collettiva e il senso di appartenenza a essa.L’opera vincitrice, Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly, 2021, è composta da una struttura in ferro su cui è montato un lungo foglio di seta stampato con frammenti di immagini provenienti dall’Archivio Iconografico Nazionale del Senegal e dall’archivio personale dell’artista. L’opera riflette sui gesti che hanno attraversato e sovvertito gli spazi istituzionali coloniali, attraverso un’alternanza visiva di dettagli corporei e architettonici. In questo lavoro, Dieye invita a interrogarsi sul concetto di archivio come luogo di autorità simbolica, selezione e rimozione, più che di pura conservazione. “Il premio ad Adji Dieye” dichiarano Marcella Beccaria e Marianna Vecellio “riconosce la capacità di questa giovane artista di guardare con occhio critico ai modi in cui l’eredità del passato e la costruzione della memoria influenzano la comprensione del complesso presente nel quale viviamo”. “La passione e l’impegno del gruppo di collezionisti Collective è encomiabile, il Museo vive del supporto di persone di questo calibro con cui sono stato onorato di collaborare”, aggiunge il Direttore Francesco Manacorda, “e ringrazio la Vice Direttrice Marcella Beccaria per aver tessuto con cura le relazioni con Collective e la Curatrice Marianna Vecellio. Il loro coinvolgimento attivo nella selezione che ci ha permesso di raggiungere un ottimo risultato”.
L’opera vincitrice del Premio Collective, Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly, 2021, di Adji Dieye sarà visibile al pubblico dal 25 settembre 2025 al Castello di Rivoli, in concomitanza con Inserzioni, un nuovo programma a cura di Francesco Manacorda incentrato su nuove commissioni per il Museo.
ACQUI TERME. “Motherhood Project”: la maternità raccontata attraverso l’obiettivo di Alessandra Carrea
Dopo il grande successo riscosso a Genova lo scorso gennaio, arriva ad Acqui Terme la mostra fotografica “Motherhood Project” di Alessandra Carrea, un viaggio toccante e universale nel cuore della maternità. L’esposizione sarà ospitata presso le Sale d’Arte di Palazzo Robellini (1° piano – Piazza Levi), inaugurata sabato 21 giugno
Un progetto nato dal cuore – “Motherhood Project” nasce da un’esperienza personale dell’artista: la perdita improvvisa della madre nel giugno 2023. Un dolore profondo che si è trasformato in ispirazione creativa, portando Alessandra Carrea a intraprendere un viaggio fotografico che attraversa continenti e culture. Le immagini, raccolte, scattate in India, Francia, Italia e altri luoghi, raccontano l’amore materno in tutte le sue forme, immortalando attimi di intimità quotidiana tra madri e figli. Un filo rosso che unisce il mondo- Le fotografie di Alessandra Carrea parlano una lingua universale: quella dell’affetto, della cura e del legame profondo tra madre e figlio. Ogni scatto è una storia, una testimonianza visiva della maternità come esperienza condivisa da donne di ogni parte del mondo, capace di superare confini culturali e geografici. La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 16.30 alle 19.00. Un’occasione per cittadini e turisti di immergersi nella sensibilità visiva dell’autrice, in un contesto culturale che si conferma sempre più vitale e attento all’arte contemporanea. Un evento per tutti – L’evento, patrocinato dal Comune di Acqui Terme, Assessorato alla Cultura, si inserisce nel calendario culturale estivo cittadino, confermando l’impegno dell’amministrazione nella promozione dell’arte e della creatività che contribuisce ad arricchire l’offerta culturale del territorio e rappresenta un momento di riflessione e bellezza accessibile a tutti.
TORINO. ROBERTO DEMARCHI: “SINESTESIE. QUANDO LE ARTI SI INCONTRANO”
VERBANIA. Aria Acqua Terra. Dall’Ambiente al Paesaggio
A Palazzo Viani Dugnani quattro artisti contemporanei dialogano con i dipinti ottocenteschi del Museo del Paesaggio di Verbania. Maura Banfo, Daniele Galliano, Andrea Massaioli, Pierluigi Pusole espongono una ventina di opere in una mostra tematica Site Specific
Inaugurazione sabato 28 giugno ore 11.30
Ancora una volta l’arte contemporanea, declinata in dipinti e fotografie, dialoga con idipinti ottocenteschi della collezione permanente della Pinacoteca del Museo delPaesaggio di Verbania. Una ventina le opere esposte, di Maura Banfo, DanieleGalliano, Andrea Massaioli e Pierluigi Pusole. Trovano tutte ispirazione negli elementi fondanti la grande bellezza del creato, Aria Acqua Terra, come dichiara il titolo della mostra, posti in relazione tra loro come precisa il sottotitolo, passando Dall’Ambiente al Paesaggio.
“Quattro affermati artisti attivi in Piemonte hanno scelto come soggettod’ispirazione poetica gli elementi primigeni della natura e del paesaggio: aria,acqua e terra. Nella straordinaria bellezza del contesto naturalistico e paesaggistico del Lago Maggiore, la mostra è più che mai site specific”, spiega il curatore GuidoCurto, che prosegue: “liquido e magmatico è infatti il lavoro di Pierluigi Pusole, la cui cifra pittorica s’ispira a laghi, specchi d’acqua, montagne e cieli solcati da nuvole,quelli che vediamo nell’estate del Verbano Cusio Ossola. Anche Daniele Galliano siconfronta con elementi naturali vicini a noi e lui, che ama camminare in montagna, liha raffigurati con colori forti stesi quasi a piatto: cieli blu e prati verdi costellati qua elà di esseri umani solo accennati con pennellate di tocco, tipiche del pointillismefrancese e dei macchiaioli italiani rivisitati in originale chiave postmoderna. AndreaMassaioli, allontanandosi progressivamente dalla dimensione figurativa, perviene ad un’astrazione che si spinge fino al limite dell’informale, anche se nei suoi spessoimmensi quadri sempre si scorge la veduta da cui lui trae ispirazione: un vastoscenario naturalistico che da sfondo diventa il vero soggetto latente del quadro. E c’è anche un’artista che usa la fotografia in chiave pittorica, Maura Banfo, autrice che punta il suo obbiettivo di notte sulla superficie del mare, dove la luce di un faro siriflette e le onde ne evidenziando i riflessi sulle impercettibili increspature dell’acqua, Sorella Acqua, elemento primigenio del mondo”.
“Questa indagine sul paesaggio visto attraverso lo sguardo di quattro artisti, attivi in Piemonte e scelti nell’intento di valorizzare chi vive e lavora nel nostro territorio,vuole mettere in risalto le loro ben distinte notevoli qualità artistiche, accomunate da un fil rouge tematico: Aria, Acqua e Terra, ovvero gli elementi costitutivi degli splendidi paesaggi del Lago Maggiore e del Verbano Cusio Ossola”, afferma la direttrice artistica del Museo del Paesaggio Federica Rabai. “Ciascun artista nel suolavoro ne ha approfondito uno, queste opere sono accostate alla collezionepermanente della pinacoteca di Palazzo Viani Dugnani per dare vita a una mostrafatta di contaminazioni. Un percorso artistico innovativo, che guarda all’attualità,spingendo lo spettatore ad una riflessione sui temi ambientali” conclude Rabai.
Il museo organizza una serie di visite alla mostra Aria Acqua Terra. Dall’ambiente al paesaggio, guidate dallo storico dell’arte Stefano Martinella.
Le date sono: 12 luglio,2 agosto e 13 settembre. La visita guidata comprende anche i depositi di Palazzo Biumi Innocenti. Costo 8 euro, ingresso al museo compreso
RITTANA. CONVERSAZIONI SULL’ARTE
Centro Incontri, ore 17, 30. Venerdì 27 giugno,
La rassegna, alla sua terza edizione, propone, attraverso l’intervento di specialisti, una qualificata offerta diconoscenze rivolta in particolar modo a giovani creativi e operatori culturali nel campo dell’artecontemporanea, ma è allo stesso tempo aperta a tutte le persone interessate al mondo delle arti visive deinostri giorni.Gli incontri programmati per il 2025 riguarderanno il sistema dell’arte contemporaneaosservato attraverso tre diversi punti di vista: Olga Gambari, critica dell’arte egiornalista, Chiara Bertola, direttrice museale e Franco Noero, gallerista.
Venerdì 27.06.2025
Chiara Bertola
Chiara Bertola, è la direttrice della GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino da gennaio 2024. È stata curatrice del progetto di arte contemporanea “Conservare il futuro” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia dal 1999 al 2023. Dal 2014 è socia fondatrice della Venice Gardens Foudation di Venezia con il compito di restaurare giardini e farvi crescere l’arte. Ideatricee curatrice del Premio FURLA per giovani artisti italiani dal 2000 al 2015. È stata direttrice artistica dell’Hangar Bicocca di Milano dal 2009 al 2012 dove ha ideato e curato il progetto sperimentaleTerre Vulnerabili a growing exhibition, una mostra lungo un anno in 4 tappe di crescita (2010-11).Dal 1996 a 1998 è stata Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Tra i curatori fondatori del Progetto Ars Aevi per la costituzione del Nuovo Museo di Arte Contemporanea di Sarajevo. E’ stata curatrice del “Padiglione Venezia” della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (2007) e della XV Quadriennale di Roma (2008). Ha curato diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui quelle di Roman Opalka (Milano e Venezia, 2019), Mariateresa Sartori (Venice, 2019), Paolo Icaro (Venezia, 2018), Giovanni Anselmo (Venezia, 2017), Elisabetta Di Maggio (Venezia, 2017), Jimmie Durham (Venezia 2015), Haris Epaminonda (Venezia 2014), Qiu Zhijie(Venezia 2013), Gianikian-Ricci Lucchi (Milano 2012), Christian Boltansky (Milano 2011), Hans PeterFeldmann (Milano 2012), Ilya&Emilia Kabakov (Palermo 1989, Venezia 2003, Milano 2012),Michelangelo Pistoletto (Livigno 2013, Venezia 2000), Marisa Merz (Venezia 2011), Mona Hatoum(Venezia 2009, Sao Paolo 2014, Buenos Aires 2015), Georges Adeagbo (Venezia, 2008, Firenze 2009), Remo Salvadori (Venezia 2006), Kiki Smith (Venezia, 2005), Boris Mikhailov (Venezia 2001), Giulio Paolini (Venezia 2001), Lothar Baumgarten (Venezia, 2001), Joseph Kosuth (Venezia 2000). Hapubblicato monografie e cataloghi dedicati agli artisti contemporanei. Ha pubblicato con Mondadori/Electa il libro sulla figura del curatore Curare l’arte (settembre 2008); con Bruno editore,Conservare il futuro, 25 anni di arte contemporanea alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia;Camminando nelle cure dell’arte, (in pubblicazione).
REGGIA DI VENARIA. MOSTRA “ALTAN, MERAVIGLIOSE CREATURE. LE CHINE”
Da mercoledì 25 giugno al 10 settembre presso la Reggia di Venaria la mostra “ALTAN. MERAVIGLIOSE CREATURE. LE CHINE”, in occasione del 50° anniversario dalla nascita di Pimpa e di Cipputi, i celebri personaggi di Altan. L’inaugurazione si terrà mercoledì 25 giugno alle ore 19.00, interverranno Altan, Mario Andreose, Elisabetta Sgarbi e Chiara Teolato (Direttrice della Reggia di Venaria Reale).
Questa esposizione, a cura di Elisabetta Sgarbi, presenta i disegni a china che Francesco Tullio Altan ha realizzato nei primi anni ‘70 a Rio de Janeiro con soggetti animali e figure umane.
«Altan oltre Altan, Altan dentro Altan. Non sono la Pimpa e Cipputi, che riempirebbero da soli una vita, ma splendide chine che danno vita a meravigliose creature, nel senso pieno del termine, capaci di dare meraviglia, di aprirci un varco misterioso nell’intelligenza dei misteri della natura (e della donna)» afferma Elisabetta Sgarbi.
Una nuova arca di esseri animati, che accosta pennuti volanti, diavoletti, bipedi cornuti e donne bellissime e volitive in un mondo in cui l’umano e il bestiale si incontrano.
Le opere sono ispirate dai tratti di Dürer come dalle invenzioni di Bosch e Goya.
Titoli e didascalie, dello stesso Altan, sono parte integrante ed eloquente dell’opera.
Tutte le chine sono provenienti dall’archivio personale dell’autore.
In contemporanea alla mostra, l’uscita del libro “Chine” per La nave di Teseo.
In collaborazione con Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Ciaccio Arte. Progetto e allestimento di Luca Volpatti.
Accesso libero dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 17.00 e sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle ore 18.30.
BORGATA PARALOUP. “NARRAZIONI RESISTENTI”, OMAGGIO A NUTO REVELLI
Un ciclo di incontri, Narrazioni resistenti, un’iniziativa volta a promuovere il confronto critico e la riflessione su tematiche di rilevanza culturale e storica, in linea con il pensiero di Nuto: Leggete, mettete a confronto le verità diverse, poi trovate la vostra verità. (Il testimone)Il programma prevede una serie di appuntamenti dedicati al dialogo con autori, offrendo al pubblico l’opportunità di approfondire diverse prospettive attraverso conversazioni resistenti.
Il primo incontro è previsto per sabato 28 giugno | ore 15 | Borgata Paraloup insieme a Chiara Colombini, curatrice del libro Diario partigiano di Pedro Ferreira (Bollati Boringhieri, 2025) e Leonardo Mineo, autore della postfazione e docente di archivistica presso l’Università degli Studi di Torino.L’ingresso alle iniziative è gratuito.Prenotazione consigliata scrivendo a info@nutorevelli.org
SANSICARIO. INCONTRI – CARLO D’ORIA
La Galleria Umberto Benappi, con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio, inaugura la stagione estiva nella sede “di montagna” a Sansicario (TO) con Incontri – Carlo d’Oria, prima mostra della rassegna ESPOSTA. ARTE AD ALTA QUOTA.
OPENING SABATO 28 GIUGNO 2025 H. 18
29.06 – 15.07.2025
Sansicario Alto – Cesana (TO)QUI
Incontri è una mostra monografica, a cura di Roberto Mastroianni, dedicata allo scultore Carlo D’Oria (Torino, 1970), artista che da anni indaga esplora il tema della fragile e precaria condizione umana nel mondo, mettendo in forma una dialettica originale tra individualità e moltitudine, capace di restituire la complessa relazione che gli uomini intrattengono con se stessi e l’ambiente che li circonda. La selezione di opere, realizzate tra il 2011 e il 2025, rappresenta un vero e proprio incontro all’interno della produzione dell’artista torinese, in un percorso creativo che si sviluppa tra sculture, installazioni e figure simboliche.
USSEGLIO, MUSEO ALPINO TAZZETTI. Erbe Erbolari Erbari
Dal 28 giugno al 7 settembre 2025 – Museo Civico Alpino “Arnaldo Tazzetti” – Usseglio
Un viaggio alla scoperta del mondo vegetale e delle sue infinite sfaccettature. Dagli erbari del Settecento alla ricerca moderna.
Inaugurazione
Sabato 28 giugno ore 16
Precederà la conferenza
L’erbario ritrovato dei Certosini di Collegno
Dissertazione sulla medicina monastica con l’uso delle erbe raccolte e catalogate nell’Herbarium del 1749 da fra Bottalini
con Marisa e Manuel Torello