PIEMONTE ARTE: PAULUCCI A CORTEMILIA, CASORATI SORPRENDENTE, MAIOLICA DEL ‘500, GRANDARTE, LEMIE…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

CORTEMILIA. MOSTRA COLORI DI LIBERTA’. ENRICO PAULUCCI

Palazzo della Pretura – Piano Terra – CORTEMILIA CN

Da sabato 12 luglio a domenica 31 agosto 2025

Ingresso libero

 

Dall’arte come libertà alla pittura come resistenza poetica. Il piano terra di Palazzo Torre di Cortemilia, storica sede della Pretura nel Novecento, si trasforma in spazio espositivo per accogliere alcune delle opere più significative di Enrico Paulucci, maestro del colore e della visione.

Pittore, intellettuale, docente, scenografo: una figura poliedrica del Novecento italiano. Tra i fondatori del Gruppo dei Sei di Torino, sostenuto da Lionello Venturi, ha costruito una carriera indipendente, lontana dai dettami del potere e delle mode, fedele a una visione poetica e umanista dell’arte.

La mostra Colori di libertà propone un percorso che attraversa l’intera parabola creativa dell’artista: dalle origini torinesi nel Gruppo dei Sei, alla produzione matura fatta di paesaggi visionari, fino alla leggerezza lirica degli ultimi decenni.

In un contesto carico di memoria come quello di Palazzo Torre, luogo un tempo deputato alla giustizia e oggi sapientemente restaurato per ospitare mostre, l’opera di Paulucci si propone come un’arte altra, libera e resistente, capace di restituire dignità alla fantasia anche nei tempi più oscuri. La pittura diventa così strumento di pensiero, racconto e desiderio. La mostra è parte del progetto Biennale Piemonte 2024-2025 e si inserisce nel fitto programma di eventi ed esposizioni per celebrare l’Ottantesimo Anniversario della Liberazione. Ultima da un punto di vista cronologico ma non per importanza, la mostra dedicata a Paulucci segue la mostra 𝐺𝑎𝑙𝑙𝑖𝑧𝑖𝑜, 𝑙’𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑏𝑎, dedicata a Giuseppe Pinot Gallizio ad Alba nell’ottobre 2024, 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 𝐴𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 dedicata ad Umberto Mastroianni e al Monumento alla Resistenza di Cuneo nel febbraio 2025 e l’esposizione 𝑅𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖 con le opere bronzee del maestro Sergio Unia ad Alba nell’aprile 2025.

La mostra, anteprima dell’antologica su Enrico Paulucci, che verrà realizzata nel corso del prossimo anno, è organizzata dall’Ordine dei Cavalieri delle Langhe – APS, con la collaborazione e con il patrocinio del Comune di Cortemilia e si inserisce nei festeggiamenti della Fiera Nazionale della Nocciola di Cortemilia.

Colori di libertà è più di una mostra: è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, attraverso la lente di un artista che ha fatto della pittura uno spazio di immaginazione civile e di resistenza dolce.

 

A CARRARA NELLA MOSTRA ‘IN GIOCO’ UN CASORATI SORPRENDENTE

‘Giochi e illusioni d’artista: da Lega e Carrà a Casorati e Manzù. parco divertimenti a Palazzo Cucchiari

Dopo la suggestione del Novecento a Carrara e la riscoperta della Belle Epoque italiana, per l’estate 2025 la Fondazione Giorgio Conti promuove a Palazzo Cucchiari di Carrara la mostra In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana 1850-1950 che si è aperta sabato 28 giugno per poi proseguire fino a domenica 26 ottobre 2025.

In totale sono in mostra circa 110 opere – tra le quali alcune sculture in bronzo e legno – di un’ottantina di artisti, 56 dei quali non erano “mai entrati” a Palazzo Cucchiari, che ancora una volta si conferma come uno dei templi delle mostre temporanee dedicate al Novecento.

Da non perdere Le bambine che fanno le signore, un olio su tela del 1872 dipinto da Silvestro Lega e che giunge dall’Istituto Matteucci di Viareggio; così come La carrozzella che Carlo Carrà dipinse nel 1916 e che giunge dal MART di Rovereto; oppure il ritratto di Cesare Lionello, del 1911, dipinto da Felice Casorati: un’opera meno nota dell’artista di Pavarolo ma assolutamente sorprendente.

In definitiva quello confezionato dallo staff di Palazzo Cucchiari, è una sorta di “parco divertimenti” raccontato da un corpus di opere che si dipana dai bambini che imitano i grandi dei dipinti di Lega o Gioacchino Toma, e dai ragazzi a volte orgogliosi, a volte delusi dei propri giocattoli in quelli di Fausto Pirandello o di Riccardo Francalancia; dove persistono i giochi tradizionali, come quello del cerchio, ancora vivo nei dipinti di Campigli dove si insinua il “mondo in miniatura” dei giocattoli raffigurato da Casorati e Corrado Cagli, e poi il mondo arcaico dei “giocolieri” professionisti, della gente del circo e delle maschere del carnevale, immortalato da Mosè Bianchi e Gino Severini, da Capogrossi e Alberto Donghi fino a Primo Conti e Antonio Ligabue. Per finire con l’attualità dello sport e delle sfide alla sorte, con i dinamismi futuristi di Mario Sironi, Gerardo Dottori e Roberto Iras Baldessari, le verità moderne di Carrà, la giocosa plasticità di Medardo Rosso e gli ardimenti fisici di Francesco Messina e di Marini.

 

MUSEO ACCORSI-OMETTO: MAIOLICA DEL ‘500 E OPERE DI CAROL RAMA

 

 

“Il ventaglio del Presidente”, vince anche l’Albertina con un’ opera di Cecilia Padovan 

Sarà consegnato al Presidente della Camera dei deputati 

Con un raffinato ventaglio realizzato con carta e stoffa, ispirato ai colori della bandiera italiana,  la studentessa Cecilia Padovan, della Scuola di Scenografia dell’Accademia Albertina, è una dei tre vincitori del celebre concorso “Il ventaglio del Presidente”, bandito ogni anno dall’Accademia di Roma per tutte le Accademie italiane e dedicato ai tre presidenti: della Repubblica, del Senato e della Camera, massime cariche dello Stato. La stampa estera e i componenti della Commissione giudicatrice  hanno designato il lavoro della Padovan per il Presidente della Camera dei deputati, On. Lorenzo Fontana. Sarà consegnato, nel corso della tradizionale cerimonia,  a Palazzo Montecitorio, dalla stessa vincitrice, accompagnata dalla Direzione dell’Accademia.  L’Accademia Albertina nel corso  degli anni 2000 aveva già vinto il Ventaglio del Presidente della Repubblica per ben tre volte e per due volte il ventaglio del Presidente della Camera.

 

CUNEO E VINADIO, DUE APPUNTAMENTI DI ‘GRANDARTE”

Due nuovi appuntamenti espositivi della rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”, che verranno inaugurati nel mese di luglio a Cuneo e Vinadio:

“LA SPIRITUALITÀ DELLO SGUARDO”

Mostra collettiva a cura di Massimo Scaringella,  Palazzo Samone, Cuneo

Inaugurazione: Venerdì 18 luglio 2025 – ore 17

“LE CHIAVI DELLO SPIRITO” Personale di Franco Sebastiano Alessandria

Camere da sparo del Forte Albertino, Vinadio

Inaugurazione: Sabato 19 luglio 2025 – ore 17(Ingresso dal Bar del lago “La Crosa”)

Entrambe le mostre rientrano nel programma culturale promosso da grandArte per il biennio 2025-2026, con il sostegno di Fondazione CRC, e propongono una riflessione sul tema della spiritualità attraverso le arti visive, con linguaggi differenti e voci artistiche significative.

 

 

 

 

 

 

LEMIE. INAUGURATI LA MOSTRA “AIVA” E IL MONUMENTO ‘GRANO NUOVO’ DI GARBOLINO RU’

Nel pomeriggio di sabato 12 luglio a Lemie sono stati inaugurati la mostra Ảiva. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo e la posa del monumento Grano nuovo di Gabriele Garbolino Rù alla presenza dei sindaci di Lemie Daniele Gabriele e di Usseglio Andrea Poma. Inoltre, erano presenti Alberto Tazzetti, Emanuela Lavezzo, Enrico Peter Grande per il Museo Tazzetti ed Ezio Sesia in rappresentanza della Società Storica delle Valli di Lanzo a cui si deve la realizzazione della mostra nata da un progetto di Aldo Audisio e Laura Gallo volta alla valorizzazione dell’acqua, preziosa risorsa del territorio.

Tra gli interventi quello dell’ex sindaco Giacomo Lisa che ha ricordato il periodo dell’accoglienza di alcune decine di emigranti provenienti dall’Africa e dalla Siria nel decennio 2011-2021, sottolineando il significato dell’accoglienza rappresentato dalla scultura di Garbolino, opera realizzata appositamente per la mostra dello scorso anno Memoria e accoglienza dedicata ai flussi migratori degli Italiani a fine Ottocento e inizio Novecento, tra cui molti valligiani, e ai flussi migratori odierni. Quest’opera infatti interpreta le ragioni e le speranze di chi per sfuggire alle difficili condizioni di vita dovute a cambiamenti climatici, sovente dalla siccità, e alle guerre ha scelto di abbandonare i propri paesi e i propri affetti per cercare nuove e migliori opportunità di vita. Ora la scultura ha trovato collocazione accanto all’ex Confraternita del SS. Nome di Gesù in memoria dello spirito di accoglienza dei lemiesi.

PALAZZO LASCARIS. Mostra “Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne”

La mostra fotografica e artistica racconta le eccellenze produttive del Piemonte degli ultimi 50 anni

17 luglio – 5 settembre 2025

Palazzo Lascaris, Galleria Carla Spagnuolo

Via Alfieri, 15 – Torino

 “Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne” è il titolo della mostra fotografica e artistica, organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e curata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia che dal 17 luglio al 5 settembre 2025 anima gli spazi di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 a Torino, nelle sale della Galleria Carla Spagnuolo.

Un viaggio attraverso cinquanta fotografie provenienti dall’archivio del Consiglio regionale – composto da oltre 200mila immagini digitalizzate – che ritraggono situazioni, persone, talenti legati ad alcune delle tante eccellenze produttive delle otto province del Piemonte negli ultimi cinquant’anni. Nelle sale viene messa in luce la maestria, la cura e la sapienza artigianale di note realtà del territorio, che rivivono attraverso ritratti e immagini dedicate alle loro creazioni: dalla realizzazione dei cappelli Borsalino all’alta sartorialità, dal lavoro delle mondine delle risaie vercellesi e novaresi ai mestieri nei campi, dalla produzione artigianale dei gioielli di Valenza alle numerose sfaccettature delle industrie metalmeccaniche piemontesi, dalla preparazione dei formaggi locali alle più moderne tecnologie di restauro che trasmettono attività e saperi, guardando al futuro.

Il tema della mostra viene declinato anche attraverso la pittura e la scultura, per un percorso che propone al pubblico numerosi spunti di riflessione attraverso diversi linguaggi artistici e visivi. Nella prima sala della Galleria Carla Spagnuolo sono infatti esposte alcune opere d’arte che fanno parte del patrimonio del Consiglio regionale: tre quadri di Pietro Morando (1889-1980), due di Massimo Quaglino (1899-1982), tre piccole sculture in bronzo appartenenti alla collezione del fonditore Emilio Sperati (1861-1931) ed anche quattro opere in prestito del pittore torinese d’adozione Salvatore Vitale (1945).

 

Informazioni per il pubblico

Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino

Ingresso gratuito

Orari: lun. – ven. dalle 9 alle 17

Sito: www.cr.piemonte.it