Asti. Comitato provinciale sicurezza dal Prefetto. Ecco i comuni più ‘videosorvegliati’

Si è tenuta nella mattinata odierna, presso il Palazzo del Governo, presieduta dal Prefetto Claudio Ventrice, l’ultima di tre riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocate per l’approvazione dei progetti predisposti dai Comuni del territorio che hanno avanzato istanza di accesso alle risorse di cui al Decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27/12/2024, che ha previsto un impegno di spesa per l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle aree dei rispettivi territori maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità.

A questo incontro hanno partecipato il Questore, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e il Vice Comandante della Guardia di Finanza, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Asti unitamente al Comandante della Polizia Municipale, nonché, per l’argomento trattato, i Sindaci dei Comuni di Agliano Terme, Camerano Casasco, Cortiglione, Cunico, Dusino San Michele, Moasca, Monastero Bormida, Nizza Monferrato e Vinchio, per l’esame dei rispettivi progetti.

Nel corso della seduta, il Prefetto ha sottolineato ancora una volta la valenza strategica della videosorveglianza del territorio. Con l’occasione, ha invitato i Sindaci ad adottare anche un altro strumento che ha come obiettivo il rafforzamento della collaborazione tra le Forze di polizia ed i cittadini, il “Protocollo per il controllo di vicinato”, con il quale si possono prevenire ancora più efficacemente fenomeni di criminalità diffusa, quali truffe, furti, vandalismi e abbandono di rifiuti.

Il modello operativo in questione, già adottato e sottoscritto da 40 Amministrazioni comunali con la Prefettura, prevede la costituzione di “gruppi di controllo” aperti alla partecipazione attiva dei cittadini e l’individuazione di alcuni referenti opportunamente formati, i quali affiancheranno le Forze di Polizia, fornendo informazioni e inviando segnalazioni a seguito di osservazione presso le aree cittadine individuate, in merito a situazioni sospette relative a fenomeni di illegalità diffusa e degrado urbano.

I rappresentanti delle Forze di Polizia hanno rammentato come sia fondamentale sensibilizzare i cittadini a denunciare o segnalare episodi di reati, anche minori, in modo da permettere alle istituzioni di intervenire su questi fenomeni che incidono nella vita delle piccole comunità.

In totale, per la nuova procedura, si sono candidati per l’accesso ai già citati finanziamenti 29 Comuni ed 1 Unione di Comuni mentre il valore dei progetti presentati supera i 2 milioni di euro con oltre 300 nuove telecamere che potrebbero essere installate per offrire un significativo contributo a tutela della legalità, sia sotto il profilo della deterrenza che su quello di eventuali esigenze investigative.

Complessivamente, in questa provincia, i comuni o unioni di comuni già finanziati con fondi ministeriali sono 88, alcuni dei quali si sono collocati due volte utilmente nelle graduatorie ministeriali mentre altre amministrazioni hanno installato telecamere con fondi propri.

Le telecamere già attive a livello provinciale, tra quelle di contesto e quelle a lettura targhe, sono oltre 2500 dato che se rapportato all’estensione territoriale dell’astigiano restituisce una presenza di più di una telecamera per chilometro quadrato. I Comuni “più videosorvegliati” sono quelli di Asti, Canelli, Nizza Monferrato e San Damiano d’Asti.

Come richiesto dal Bando in parola, i Sindaci hanno sottoscritto insieme al Prefetto un “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana”, con cui si sono impegnati ad adottare strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità, anche tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza, che continuano a rappresentare uno degli strumenti privilegiati per la prevenzione il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.

Il Comitato Provinciale si è pronunciato favorevolmente per tutti i progetti proposti, auspicando l’utile collocazione in graduatoria, ai fini della successiva ripartizione delle risorse.