Chieri e collina torinese. Gronda Est, quattro proposte e ancora polemiche

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Del collegamento viario a est della collina torinese, la Gronda Est, che tanto interessa Chieri e il Chierese, si parla e si polemizza da mezzo secolo. Le ultime novità  lasciano intravedere un quadro sempre confuso e dai costi in ulteriore crescita.

In sintesi: nel giorni scorsi sono state presentate quattro ipotesi progettuali che costano da 850 milioni a 1 miliardo e 800 milioni e che sono il risultato (iniziale) di una progettazione preliminare finanziata dalla Regione due anni e mezzo fa, costata 750 mila euro.  Adesso bisogna scegliere.

I nodi della questione sono i soliti. Eccoli, in breve

Santena, da dove dovrebbe partire il nuovo collegamento;

Chieri, zona di attraversamento urbano molto sensibile;

l’area compresa tra Montaldo e Pavarolo, dove si concentra il maggior dissenso tra amministrazioni locali. Qui la strada attuale passa in mezzo ai due paesi, e il progetto prevede un allargamento che potrebbe sollevare contrasti.

Gassino, dove sarà necessaria la costruzione di viadotti e gallerie per superare le curve più strette e i tratti impervi.

Infine, la necessità di costruire un ponte sul fiume Po per connettere la nuova arteria con l’autostrada Torino-Milano.

Mettere tutte le amministrazioni locali d’accordo e poi cercare i soldi: ecco la grande sfida.