Alessandria. Rapinatore di 16 anni identificato e denunciato dai Carabinieri: a suo carico, già diversi furti, rapine e violenze.
Alessandria – Nessun riferimento romantico alla Gioventù bruciata di un James Dean, Rebel Without a Cause, alle prese con la ribellione e il disagio giovanile associati alla decadenza della gioventù americana negli anni ‘50. La realtà, questa volta, è narrata lungo le strade del capoluogo, in una sera di fine febbraio, con una Gazzella dei Carabinieri che raggiunge l’angolo fra via San Lorenzo e via Modena, dove sono stati appena rapinati due minorenni. Sono ancora scossi e stropicciati, dicono di essere stati avvicinati da un gruppo di giovani, probabilmente loro coetanei, che prima li hanno richiamati da lontano e poi, una volta raggiunti, li hanno aggrediti verbalmente, cercando di intimorirli, accusandoli di averli guardati male. Solo un pretesto. Nonostante il tentativo dei due giovani di giustificare il presunto atteggiamento imputatogli, uno dei componenti del gruppo afferra il cappuccio della felpa di uno dei ragazzi e lo trascinava con violenza verso via Modena, minacciandolo con un coltello. Benché spaventato, il giovane comprende l’intento dell’aggressore e cerca di collaborare. Il novello predone gli fa tirare fuori dalle tasche il portafogli e lo rapina. Quindi cambia preda, rivolge le sue violente attenzioni all’altro ragazzo, lo afferra per il giubbotto e lo minaccia per farsi consegnare il denaro in suo possesso.
Appena libere, le giovani vittime chiedono soccorso al 112.
I Carabinieri acquisiscono i filmati degli impianti di videosorveglianza su cui sono rimasti impressi il rapinatore, perfettamente descritto dalle vittime, e i suoi due amici che transitano a breve distanza dal luogo dei fatti.
Il successivo riconoscimento da parte dei minorenni rapinati consente di inchiodare l’autore del reato, che viene identificato in un 16enne.
Le indagini permettono di delineare il pedigree del giovane malvivente: a suo carico risultano già numerosi precedenti penali. Non solo. Nei primi giorni di giugno, il 16enne aggredisce un altro minorenne, lo minaccia, lo prende a pugni, lo ferisce, ma non riesce a rubargli il portafogli e il cellulare grazie all’opposta resistenza del ragazzo.
I Carabinieri, valutata la pericolosità sociale del giovane e la possibilità che possa ulteriormente reiterare le proprie condotte criminali, ottengono dal Tribunale per i Minorenni di Torino un’idonea misura cautelare, che lo obbliga alla permanenza in casa dalla sera alla mattina, poi convertita in custodia cautelare in carcere, che mette fine alle sue scorribande, con la speranza che la redenzione possa portare a un finale diverso da quello cinematografico.