PIEMONTE ARTE: VEDOVA E TINTORETTO, THE OTHERS ART FAIR, SEGNI DELL’ALBERTINA, IMPRONTE DI GHIACCIO…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
PALAZZO MADAMA. VEDOVA TINTORETTO in dialogo dal 19 settembre
una mostra di Palazzo Madama e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
a cura di Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Sala Senato
Piazza Castello – Torino
RIQUALIFICARE L’AMBIENTE: CAMILLA BOCCHIERI E GRETA BONINI DA TORINO A VENEZIA.
L’esposizione “Intelligens. Talent. EUmies Awards Young Talent 2025”, evento collaterale della “19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia”, allestita a Palazzo Mora a Venezia (Cannaregio 3659, 9 maggio – 23 novembre 2025), presenta un ampio panorama dei progetti finalisti del premio EUmies Awards Young Talent con studi e ricerche espresse dalle scuole di architettura europee e internazionali.
L’approfondita e documentata selezione di esperienze rappresenta un punto di riferimento intorno ai contenuti sociali e territoriali, che si sviluppa, tra lavoro e cultura, dai paesaggi rurali alle infrastrutture metropolitane, dall’analisi dell’ambiente alla riconversione degli spazi e strutture di archeologia industriale.
In questo contesto si colloca, all’interno della mostra veneziana, l’intervento “Laguna Continua” di Camilla Bocchieri e Greta Bonini della Scuola di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che propongono una ricerca caratterizzata dalla riqualificazione del complesso della Centrale Termoelettrica di Porto Tolle, un’area dismessa del Parco del Delta del Po.
In particolare, “Laguna Continua” è un progetto paesaggistico per rendere l’area nuovamente fruibile al pubblico e, contemporaneamente, trasformare, ridefinire e valorizzare il patrimonio elettrico abbandonato, secondo un ben preciso rapporto tra uomo e natura, con “soluzioni architettoniche e urbanistiche adattabili per una convivenza sostenibile tra terra e acqua”.
E questa ricerca-progetto di Camilla Bocchieri e Greta Bonini, vincitore nel 2024 della “Categoria Tesi” del Politecnico di Torino, rinnova e conferma in occasione della mostra a Palazzo Mora l’attuale indagine e attenzione legata all’ambiente, alla natura e ai cambiamenti climatici.
Angelo Mistrangelo
THE OTHERS ART FAIR, XIV EDIZIONE
30 ottobre – 2 novembre 2025
International Training Centre of the ILOViale Maestri del Lavoro, 10, Torino
www.theothersartfair.com
La quattordicesima edizione di The Others Art Fair si presenta con un titolo che è già un manifesto: “The future is here, right now!”. Un invito a immaginare un futuro che non va semplicemente atteso o osservato, ma abitato, attraversato e riscritto per mezzo delle proposte delle giovani gallerie e degli spazi non profit: realtà capaci di anticipare ciò che sarà — o potrebbe essere — il sistema dell’arte di domani, o almeno una sua possibile declinazione. Ospitata per il secondo anno consecutivo negli spazi dell’ITCILO, il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO (International Labour Organization) a Torino, normalmente accessibile solo con un permesso speciale, la fiera si terrà dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 e coinvolgerà gallerie emergenti, spazi indipendenti e progetti transdisciplinari che daranno vita a installazioni inedite, performance coinvolgenti, sculture che riflettono sulla natura del tempo ed esperienze di rigenerazione collettiva.
Per quattro giorni, la Palazzina dell’ITCILO e le sue aree comuni (tra cui l’arena centrale ma anche gli spazi della caffetteria), diventeranno ancora una volta la cornice perfetta per riflettere sul valore del dialogo interculturale e sulla centralità del confronto, sia nella politica internazionale che nel sistema dell’arte contemporanea. The Others Art Fair 2025 prosegue quindi in piena continuità con la linea intrapresa dal 2019 — sotto la direzione di Lorenzo Bruni — nel proporsi non solo come una fiera, ma come una vera e propria piattaforma di connessioni e alleanze, un ecosistema relazionale che mette al centro rigenerazione, simbiosi e l’immaginazione come atto collettivo.
«Fin dalla sua creazione nel 2010 – raccontano i fondatori Roberto Casiraghi e Paola Rampini – The Others si è distinta per essere una fiera senza compartimenti stagni: non esistono sezioni o divisioni di genere all’interno del percorso espositivo. Gallerie, spazi alternativi, artist-run spaces e progetti indipendenti convivono su un piano orizzontale, dove ciò che conta è la metodologia adottata dagli espositori, la loro capacità di creare un dialogo inclusivo tra le opere e i diversi pubblici che compongono o possono comporre il sistema dell’arte. Accogliendo le nuove urgenze che animano le ricerche dei giovani artisti, dal 2019, con Lorenzo Bruni, The Others ha dato spazio non solo alla creatività emergente, ma ha anche promosso il dialogo tra generazioni, invitando artisti affermati a confrontarsi con nuove produzioni in grado di innescare una riflessione più ampia».
Una visione che si è concretizzata in particolare nelle ultime tre edizioni grazie alla presenza di artisti internazionali invitati da spazi italiani, così come di gallerie e progetti provenienti dall’Europa dell’Est, dal Sud America e da altre aree del mondo. Un approccio, quest’ultimo, che è stato amplificato lo scorso anno — e lo sarà ancora di più questa edizione — dalla scelta di sviluppare la fiera all’interno degli spazi dell’ITCILO: un luogo che, per sua stessa natura, richiama e favorisce un orizzonte interculturale e transnazionale.
Aspettando The Others: la Residenza d’Artista del Premio PDA Amore e Colore
Ad anticipare la XIV edizione di The Others è l’arrivo a Torino di Giacomo Erba, vincitore del Premio di residenza “PDA Amore e Colore” 2024 a The Others e rappresentato dalla galleria Stay On Board di Milano. Giovane e talentuoso artista milanese, classe 2001, la sua pratica fonda le radici nell’ esplorazione notturna del territorio alpino con un’attenzione particolare al digitale e il suo folklore, cercando l’ibridazione tra immaginari e soggetti delle due realtà. Ad oggi ha esposto in spazi come Area Treviglio (Treviglio), Condominio (Milano), Fabbrica del Vapore (Milano) e ha portato una sua personale a Stay On Board Gallery (Milano). Nel corso della residenza a Torino, dal 10 luglio al 10 agosto negli spazi dei Docks Dora, Giacomo Erba svilupperà un nuovo progetto artistico che verrà presentato in occasione di The Others 2025.
TORINO. ALL’INGRESSO DELL’OVAL UN’OPERA DI ARTE URBANA
Nei giorni scorsi, le pareti che incorniciano l’impianto di areazione all’ingresso dell’Oval Lingotto Fiere si sono trasformate in un’opera di arte urbana: i celebri “Noodles” dello street artist John Blond hanno invaso lo spazio anticipando visivamente la metamorfosi di Expocasa 2025, organizzata da GL events Italia dal 4 al 12 ottobre all’Oval Lingotto Fiere. L’intervento segna una svolta per la storica manifestazione, che si apre al design, all’arte e all’innovazione, evolvendosi in una vera Turin Design Week. L’energia visiva di Blond è anche protagonista del nuovo manifesto e accompagnerà l’intero Salone: l’artista infatti firmerà un’installazione immersiva, una performance live all’apertura e una “caccia al tesoro” di oggetti d’arte personalizzati, nascosti tra gli spazi della fiera. Expocasa si rinnova così nella forma e nei contenuti, in dialogo con lo spirito creativo di Torino.
RUBIANA. SEGNI DELL’ALBERTINA Evoluzioni personali di una visione collettiva
2-24 agosto 2015

Giorgio Ramella, Il pittore e il bosco 1985
Pinacoteca comunale Francesco Tabusso Piazza Roma 11, Rubiana (TO)
Sabato 2 agosto inaugurata la nuova mostra della stagione estiva della Pinacoteca comunale di Rubiana. La mostra Segni dell’Albertina Evoluzioni personali di una visione collettiva intende offrire uno sguardo sulla tradizione incisoria che, nel corso dell’ultimo secolo, ha attraversato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Un percorso espositivo curato da Marco Marzi e Alessio Moscato che riunisce opere realizzate con diverse tecniche incisorie, per raccontare l’evoluzione del linguaggio grafico e la sua vitalità espressiva. Attraverso le loro incisioni si riflette la pluralità delle visioni artistiche, ma anche il filo comune di una scuola che ha saputo mantenere vivo il dialogo tra tradizione e innovazione
Giorni e orari di apertura della Pinacoteca: Sabato e domenica 10.00 – 12.00 | 15.00 – 18.00 Ingresso libero
FORTE DI BARD. UNA MONTAGNA DI… SEGNI – IMPRONTE DI GHIACCIO
Concorso di arti grafiche – Mostra dei finalisti
Dal 7 agosto al 7 settembre 2025 l’Opera Mortai del Forte di Bard ospita la mostra Una montagna di… segni – Impronte di ghiaccio, risultato del concorso internazionale di grafica e illustrazione promosso dal Forte di Bard, con il contributo tecnico dell’Alina Art Foundation e dell’Associazione culturale Inarttendu, nell’ambito del progetto TransiT – Transizione verso il Turismo Culturale Sostenibile, finanziato dal programma Interreg VI-A France – Italia Alcotra, per la programmazione 2021-2027.
L’esposizione raccoglie 31 opere finaliste selezionate tra le 194 candidature pervenute da tutta Europa, offrendo una riflessione visiva sulla crisi climatica, la memoria dei ghiacciai e il delicato equilibrio tra uomo e natura. Il concorso nasce con l’obiettivo di sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte visiva, sul tema della crisi climatica e della progressiva scomparsa dei ghiacciai. Ai partecipanti è stato chiesto di interpretare, con tecniche grafiche, il paesaggio glaciale e la sua memoria, offrendo visioni capaci di lasciare impronte nel pensiero e nell’animo dello spettatore. Hanno risposto oltre 130 artisti da tutta Europa, con 198 progetti suddivisi in tre categorie: Disegno e illustrazione tradizionale; Grafica e illustrazione digitale/vettoriale; Motion graphic, animazione e video. Ne è nato un mosaico sorprendente di linguaggi e idee.
Una giuria qualificata ha selezionato i finalisti, tra cui sono state individuate 6 opere vincitrici. Le opere raccontano, con stili e sensibilità diverse, il fragile equilibrio tra uomo e natura, la bellezza in pericolo e il bisogno urgente di agire. A completare il percorso espositivo, il contributo di sei Master, professionisti di riconosciuta esperienza nell’ambito della grafica e dell’illustrazione, che hanno messo la loro visione al servizio del progetto, e di tre artisti special guest che hanno realizzato opere site-specific ispirate al contesto unico del Forte di Bard e alla maestosa presenza dei ghiacciai alpini.
Una montagna di… segni. Impronte di ghiaccio è più di una mostra: è un invito alla consapevolezza, un gesto collettivo per affermare che l’arte può essere uno strumento potente di educazione, emozione e cambiamento. In un momento in cui i ghiacciai ci stanno lasciando, abbiamo voluto lasciare noi un segno, per non dimenticare. L’idea era semplice, la posta in gioco alta: usare il linguaggio visivo per raccontare un’urgenza globale. Proteggere i ghiacciai, oggi, non è più una scelta etica: è una necessità collettiva. Il concorso tornerà nel 2026, con un nuovo tema ma con la stessa ambizione: trasformare la creatività in responsabilità, e la grafica in voce collettiva.
Ingresso incluso nel biglietto di entrata al Forte di Bard.
La mostra verrà inaugurata mercoledì 6 agosto 2025, alle ore 18.00.
AGOSTO AL MAUTO E AL CENTRO STORICO FIAT
Il MAUTO e il Centro Storico Fiat sono aperti tutta l’estate con orario regolare, anche a Ferragosto. La nostra Piazza coperta è accessibile gratuitamente a chiunque cerchi riparo dal caldo: troverai calma, aria fresca, materiale per disegnare la tua vettura preferita e confortevoli sdraio dove accomodarti per guardare una proiezione su maxischermo oppure leggere un libro, portato da casa o acquistato nel nostro bookshop, sempre aperto come la caffetteria.Abbiamo inoltre avviato alcuni importanti interventi di aggiornamento del percorso espositivo per renderlo più accessibile, contemporaneo e sostenibile. Se stai pensando di visitare il MAUTO, questo potrebbe essere il momento giusto: avrai l’occasione unica di vedere il Museo che si trasforma e lasciare suggerimenti e opinioni.
Ad agosto proseguono anche le mostre temporanee. Non perdere l’occasione di vedere: ULTRALEGGERA. A DESIGN JOURNEY WITH MARCELLO GANDINI BETWEEN ITALY AND QATARMAUTO – fino al 31 agostoLa mostra, in collaborazione con Qatar Auto Museum, rende omaggio al genio e all’eredità creativa di uno degli innovatori più audaci del design automobilistico.
CARLO FELICE TROSSI. EROE INCOMPIUTOMAUTO – fino al 28 settembre Racconto della vita avventurosa del pilota biellese, protagonista delle corse tra le due guerre. Tra automobilismo, nautica e aeronautica.→ Scopri di più
MEMORIA E CONFLITTICentro Storico Fiat – fino a ottobreDocumenti, fotografie e materiali d’archivio raccontano i conflitti tra dirigenti e lavoratori nel corso del Novecento.
WINTER SCHOOL
Dopo il successo della prima edizione, dal 25 al 28 novembre torna la Winter School dedicata al restauro dell’automobile d’epoca, organizzata in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Ospite speciale di quest’anno: Paul Russell, restauratore di fama internazionale. Iscriviti entro il 30 settembre per approfittare della tariffa ridotta
BUBBIO. CONTEMPORANEE. DIALOGHI 1. CARLA CROSIO | MARGHERITA LEVO ROSENBERG
a cura di Livia Savorelli
2 agosto – 14 settembre 2025
SPAZIO ARTE BUBBIO
REGIONE GIARONE snc, BUBBIO (AT)
Il viaggio condiviso di due artiste – Carla Crosio e Margherita Levo Rosenberg – intrecciato “come una radice” sul piano personale e su quello professionale, approda al SAB (Spazio Arte Bubbio) a Bubbio (AT), dopo aver toccato altri due luoghi in terra piemontese: Palazzo Robellini ad Acqui Terme (AL) e la Chiesa medievale di Nostra Signora Assunta e del Santo Rosario a Ponti (AL), città natale della Rosenberg.
La mostra dal titolo Contemporanee. Dialoghi 1, a cura di Livia Savorelli, che prenderà vita al SAB di Bubbio presenta un’ampia selezione di opere delle due artiste piemontesi che, seppur caratterizzate da estetica e modalità espressiva molto differenti, compenetrano nello sguardo – diverso ma complementare – del “guardare dentro” le viscere dell’umanità. Mentre per la Crosio, l’arte è pratica autoterapeutica, è pensiero e parola che prendendo forma la aiutano a comprendere il mondo dentro e fuori da sé, per la Rosenberg «il pensiero nasce visivo, tridimensionale e le parole sono il tentativo, più o meno riuscito, di rappresentarlo».
La prima fascinazione visiva, che accompagna il lavoro di Margherita Rosenberg da molto tempo, è la pellicola radiografica, «la radiografia, contiene l’impronta e la memoria di un corpo, costruita attraverso la radioattività, che ha attraversato quel corpo; il fantasma più potente e pericoloso del nostro tempo, salvifico o mortifero a seconda di come lo si guarda. Anche quando ci rivela la peggiore delle malattie, lo fa con la distanza e l’eleganza dell’indifferenza, come si addice a una signora dal sangue blu». Questo “guardare dentro” ritorna costantemente nella pratica di entrambe le artiste, nel caso della Rosenberg è proprio dalla disgregazione di queste individualità, dalla loro frammentazione e ricomposizione in una materia multiforme ed espandibile nello spazio, che la stessa dà vita a nuove unità. Per Carla Crosio, la scultura e l’installazione – utilizzando i materiali più disparati, dalla ceramica al ferro e al marmo, all’arte tessile, ma non disdegnando anche l’utilizzo di materiali di recupero – sono emblema di resistenza attraverso il processo lento della memoria, per contrastare l’oblio e la dimenticanza. La sua arte è antidoto al male e al dolore, individuale e collettivo, è presenza portatile, compagna di viaggio e di vita.
La mostra sarà visitabile fino al 14 settembre 2025, venerdì, sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00.
Casale Monferrato. Da settembre al Museo Civico una grande mostra dedicata al Guala
In mostra ritratti nobiliari, arte sacra e una nuova opera in arrivo a Casale
Dal 6 settembre 2025 al 6 gennaio 2026, il Museo Civico e Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato ospiterà la mostra “Pietro Francesco Guala, ritrattista e pittore tra sacro e profano. Dai ritratti dei marchesi Scarampi di Camino alle opere del Museo Civico di Casale Monferrato”, un’esposizione che celebra una delle figure più rappresentative del Settecento pittorico piemontese.
L’appuntamento rappresenta uno dei momenti salienti della programmazione culturale autunnale della città ed è frutto della collaborazione tra la Città di Casale Monferrato e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, ed è sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Pietro Francesco Guala (1698–1757), pittore casalese tra i più rappresentativi del Settecento piemontese, è al centro di un percorso espositivo che intreccia arte sacra e ritrattistica ufficiale. Cuore della mostra è l’eccezionale ciclo dei ritratti dei marchesi Scarampi di Camino, presentato integralmente dopo un lungo e complesso intervento di tutela che ne ha consentito il recupero, la restituzione e il restauro, grazie all’azione congiunta del Ministero della Cultura, del Segretariato Regionale per il Piemonte, della Soprintendenza ABAP di Alessandria-Asti-Cuneo, del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino e della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
Il progetto espositivo prevede l’esposizione di questo prezioso nucleo in dialogo con i dipinti conservati nella Pinacoteca del Museo Civico. Un percorso che consentirà di approfondire l’evoluzione del linguaggio pittorico di Guala, rivelandone le molteplici sfaccettature.
La mostra si estenderà anche fuori dalle sale del museo: sono previste aperture straordinarie in alcuni edifici civili e religiosi della città, per scoprire in situ ulteriori testimonianze lasciate dall’artista a Casale Monferrato. Un vero e proprio itinerario urbano che collegherà esposizione, storia e paesaggio; un ulteriore passo nel percorso di attenzione e cura che la Città di Casale Monferrato dedica al proprio patrimonio artistico. .
Una nuova opera di Guala, concessa in deposito dal Ministero della Cultura, andrà, inoltre, ad arricchire la collezione del Museo Civico e sarà esposta nella Galleria del Settecento: essa si affiancherà alla tela recentemente acquisita raffigurante Muzio Scevola davanti a Porsenna, già parte del percorso permanente.
I contenuti dell’iniziativa saranno approfonditi nell’ambito della presentazione prevista nelle settimane a ridosso dell’apertura.