Juventus-Borussia Dortmund: presentazione del match

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L’attesa è finalmente terminata: martedì 16 settembre alle ore 21.00 la Juventus debutta nella nuova edizione della UEFA Champions League contro il Borussia Dortmund, gara valida per l’esordio nella fase di campionato della più ambita competizione europea. L’Allianz Stadium accoglierà una sfida dal grande fascino europeo, che richiama alla memoria partite entrate di diritto nella storia delle due società. Si tratterà del decimo confronto in competizioni UEFA tra i bianconeri e i gialloneri. Il bilancio pende nettamente dalla parte della Juventus, con sei vittorie, un pareggio e soltanto due sconfitte nei nove precedenti. Tra i ricordi più indelebili c’è la finale del 1997 persa a Monaco, ma anche il trionfo del 2015 agli ottavi di finale, quando la squadra allora allenata da Allegri superò nettamente il Dortmund sia all’andata che al ritorno.

La forza casalinga della Juventus

Le statistiche sottolineano come l’esordio europeo davanti al pubblico di casa sia da sempre terreno fertile per la Signora. Nei 14 debutti tra le mura amiche in Champions League, la Juventus non ha mai perso: undici vittorie e tre pareggi, l’ultimo dei quali risale ormai a diversi anni fa. Nella scorsa stagione la prima gara a Torino terminò con un netto 3-1 ai danni del PSV, confermando la tradizione positiva. Anche questa volta la squadra cercherà di sfruttare il fattore campo per iniziare il cammino con il piede giusto.

I precedenti tedeschi del Borussia

Il Borussia Dortmund si presenta all’appuntamento con una storia meno fortunata nelle trasferte italiane di Champions. I gialloneri hanno perso cinque delle ultime sei partite disputate in Italia, compreso il ko della scorsa stagione per 2-1 a Bologna, che rappresentò l’unica vittoria europea per i rossoblù nella fase a gironi. Eppure la squadra oggi allenata da Niko Kovac ha spesso iniziato bene la competizione: tre vittorie nelle ultime quattro gare d’esordio, con la sola eccezione del 2023 quando perse 0-2 contro il Paris Saint-Germain.

L’impatto del Borussia nella passata stagione

Nell’ultima edizione, il Dortmund si era distinto per la solidità e la capacità di restare quasi sempre in vantaggio. Solo per il 13% del tempo complessivo della Champions 2024-25 i gialloneri hanno dovuto inseguire nel punteggio, un dato che colloca i tedeschi appena dietro l’Inter finalista (6,6%). La capacità di colpire nel finale è stata impressionante: ben dieci reti realizzate dopo il 75° minuto, record assoluto del torneo. Guardando però al totale delle reti per i gialloneri, molto del merito va a Serhou Guirassy, autore di 13 marcature e 5 assist in 14 presenze complessive. In Germania i pronostici e le quote sulla Bundesliga considerano i gialloneri come una outsider rispetto al Bayern Monaco e ad altre realtà emergenti, ma in campo europeo, per quanto tradizione e  carisma restino intatti, le chance di un successo finale della competizione sono considerate molto basse.

Guirassy e David, le armi principali

Proprio Guirassy rappresenta l’uomo più atteso in casa tedesca: i suoi 13 gol nell’ultima Champions rappresentano un record per un calciatore africano in una singola edizione della competizione e sale sul podio accanto a Raphinha con il titolo di capocannoniere dell’annata 2024/2025. La sua capacità di incidere in area di rigore sarà un rebus per la retroguardia juventina, che può però contare sul ritorno di Bremer, capace di riportare solidità. Sul fronte opposto c’è Jonathan David, che appare come l’arma dei bianconeri, ma la condizione di forma di Dusan Vlahovic indica che l’attaccante serbo è in piena corsa per una maglia da titolare. Il centravanti della Vecchia Signora, infatti, dopo un’estate di voci di calciomercato ininterrotte, è rimasto a Torino e l’impatto è notevole: due gol nelle prime due uscite in Serie A.