Asti. Chiuso il campo nomadi di via Guerra
Il Prefetto: “il superamento definitivo del campo nomadi rappresenta un risultato condiviso di tutte le Istituzioni”
Nella settimana corrente sono state completate le operazioni, da tempo programmate, volte al superamento del campo nomadi di Via Guerra, presente sul territorio astigiano dai primi anni ‘90.
In seno all’ultimo Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Asti Claudio Ventrice, è stata disposta l’intensificazione delle misure da parte delle Forze di Polizia presenti nell’area interessata al fine di garantire che lo smantellamento dell’insediamento avvenisse senza turbative per l’ordine pubblico e per l’incolumità di tutto il personale in servizio.
Il superamento del campo è stato possibile grazie ad un lavoro svolto in sinergia da tutte le componenti istituzionali del territorio astigiano, secondo le proprie specifiche competenze. In primis, un plauso va all’Amministrazione Comunale e a tutti gli Uffici per l’eccellente lavoro svolto in questi ultimi mesi, e all’Associazione 21 Luglio, che con la consolidata esperienza in materia ha fornito un costante supporto nella realizzazione dell’importante obiettivo.
Un vivo ringraziamento va espresso a tutte le Forze dell’Ordine, il cui impiego, sotto il costante coordinamento di questo Palazzo del Governo, garantisce da tempo una cornice di sicurezza alle attività svolte nell’area in oggetto. Fondamentale è stato l’operato del Sig. Questore di Asti, Marina di Donato, che ha assicurato il coordinamento tecnico, e di tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.
Il Prefetto, al riguardo, ha sottolineato che “il superamento definitivo del campo nomadi rappresenta un risultato condiviso di tutte le Istituzioni. Sin dal mio insediamento in questa Provincia ho attentamente seguito la vicenda, facendo sempre da stimolo all’Amministrazione e garantendo il costante supporto di tutte le Forze dell’Ordine. Ricordo ancora quanta gente era presente in quell’area durante il mio primo sopralluogo nel luglio del 2022. Ritornare oggi in questi luoghi e non trovare persone in situazioni di degrado mi rende profondamente orgoglioso. Lavorando giorno dopo giorno siamo riusciti a restituire una piccola parte del nostro territorio alla legalità”