Torino. Al Teatro Vittoria “Il sorriso del Classicismo. Mozart e Anfossi tra ironia e teatro musicale” con l’Orchestra Polledro
L’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro ha dedicato i concerti dell’anno nell’esplorare i tratti più allegri del Classicismo. Il quarto concerto del 2025 si svolgerà martedì 7 ottobre alle 20,30 sul palco del Teatro Vittoria a Torino. Il titolo della serata sarà “Il sorriso del Classicismo. Mozart e Anfossi tra ironia e teatro musicale”. L’Orchestra Polledro, diretta dal Maestro Federico Bisio, incentrerà la musica rendendo protagonista il violoncello solista di Eugenio Catale. Il programma della serata prevede tre brani: Pasquale Anfossi (1727-1797) Concerto in Sol maggiore per violoncello e orchestra – sarà la prima esecuzione a Torino in tempi moderni -; Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Divertimento per orchestra n. 11 in Re maggiore KV 251 e Divertimento in Fa maggiore “Ein musikalischer Spass” KV 522. L’ingresso al Teatro Vittoria sarà libero. Nel cuore del Settecento musicale europeo, tra corti, salotti e teatri, la musica spesso assume il volto del sorriso: non solo quello della leggerezza e dell’intrattenimento, ma anche quello dell’ironia, del gioco raffinato, della libertà espressiva. In questo spirito si muovono, con stili diversi ma sorprendenti punti di contatto, Pasquale Anfossi e Wolfgang Amadeus Mozart. Pasquale Anfossi (Arma di Taggia, 1727 – Roma, 1797) fu uno dei compositori più eseguiti del suo tempo. Si formò come violinista al Conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli, per poi dedicarsi alla composizione con Niccolò Piccinni. Dopo un esordio operistico relativamente tardivo, a 36 anni, intraprese una carriera trentennale sulle scene italiane ed europee, in particolare a Roma e Venezia. Tra il 1776 e il 1782 fu attivo a Torino, dove ottenne ampio consenso al Teatro Regio. Il Concerto per violoncello e orchestra in re maggiore riflette la duplice anima del compositore: la cantabilità italiana e un’ambizione formale più ampia. Il primo movimento (Allegro) si apre con un’esposizione orchestrale chiara e incisiva, seguita da un intervento solistico ricco di frasi melodiche scolpite. Il secondo (Grave) ha un tono intimista e lirico, simile a un’aria senza parole. Il terzo (Allegro) chiude con brillantezza, grazie a un tema ritmico vivace che stimola il dialogo tra solista e orchestra. A seguire, l’Orchestra Polledro si dedicherà a il Divertimento in re maggiore K. 251 di Wolfgang Amadeus Mozart, scritto nell’estate del 1776 a Salisburgo; rappresenta un tipico esempio di “musica d’occasione” elevata a forma d’arte. Conclude il concerto uno dei brani più singolari del repertorio mozartiano: Ein musikalischer Spaß (Scherzo musicale) K. 522, composto nel 1787. In apparenza un semplice divertimento, è in realtà una brillante parodia dei cliché compositivi dell’epoca. Mozart costruisce un brano disseminato di errori voluti: entrate imprecise dei corni, fughe mal costruite, frasi goffe, armonie sgrammaticate. Tutto è scritto con cura maniacale per sembrare involontariamente sbagliato: il risultato è comico, ma anche estremamente raffinato. Il concerto si basa sulla presenza di un musicista solista che darà risalto al violoncello: Eugenio Catale. Eugenio Catale, giovane torinese, si perfeziona artisticamente presso il Conservatorio G. Verdi di Torino, conseguendo la laurea biennale con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M. Dario Destefano. Nel 2019 debutta come solista suonando con il Maestro Umberto Clerici in occasione di una serata presso il salone del Conservatorio di Torino. Ha collaborato con varie orchestre quali La Filarmonica di Milano, la Filarmonica TRT, il Teatro Regio di Torino, il Maggio Musicale Fiorentino e l’Orchestra della Svizzera Italiana e in qualità di primo violoncello con l’Orchestra da Camera G. B. Polledro e con il Teatro Coccia di Novara. Suona un violoncello Vincenzo Sannino, 1910-1920 circa. L’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro è diretta dal Maestro Federico Bisio, laureato in Storia Medievale presso l‘Università di Torino e parallelamente frequenta i corsi di Composizione sperimentale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano; ha completato i suoi studi con il Maestro Gilberto Serembe. Dal 2012 ricopre il ruolo di Direttore Stabile dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro. Negli anni ha collaborato con i più importanti musicisti: solisti quali Carlo Romano, Shlomo Mintz, Antonio Ballista, Bruno Canino, Antonio Valentino e Sebastian Jacot, e con realtà musicali quali il Teatro Regio di Torino (Festival Casella e Festival Richard Strauss) e il Festival Sibelius del Golfo del Tigullio.
Luciano Gozzarino