ALLEGRO MOLTO a cura di EDOARDO FERRATI

Torino- La natura secondo Mahler-

Riccardo Zandonai

L’OSN alza il sipario sulla stagione sinfonica 2025-26 con l’imponente Terza sinfonia scritta da Mahler tra il 1893 e il 1896. ma eseguita solo nel1902. Una grandiosa cosmogonia: si tratta della sinfonia più lunga di Mahler (95 minuti), suddivisa in sei movimenti. Come per tutte le prime quattro sinfonie, in origine il compositore aveva previsto una sorta di programma che aiutasse a comprendere il contenuto musicale della composizione. Ogni i singolo movimento reca un titolo Pan si risveglia, arriva l’estate:(1) ; quello che i fiori mi raccontano  (2); quello che gli animali della foresta mi raccontano 3); quello che l’uomo mi racconta  (4); quello che gli angeli mi raccontano (5): quello che l’amore mi racconta (6).I n seguito i titoli vennero rimossi. Il lungo primo movimento (Forte e risoluto) inizia con il plastico tema degli otto corni all’unisono che verrà sviluppato per tutto il movimento. Solo dopo una cupa introduzione si trasforma a poco a poco in una marcia orgiastica. Il secondo tempo è un Minuetto che guarda decisamente alle atmosfere ovattate del classicismo mozartiano. Il terzo movimento (Comodo scherzando) è una sorta di cavalcata notturna con motivi rielaborati dal ciclo Il corno magico del fanciullo inframmezzato da lunghe oniriche frasi affidate a un corno da posta dietro le quinte. Nel quarto e quinto tempo (Misterioso molto lento/ In tempo vivace e sfrontato nell’espressione), Mahler fa ricorso alla voce umana. Il quarto movimento è un lied per contralto e orchestra che intona alcuni versi di Così parlò Zarathustra di Nietzsche. Il quinto tempo è di nuovo un breve lied da Il corno magico intonato da un coro femminile con un nuovo intervento del contralto e con l’accompagnamento di un coro di bambini che imita in modo onomatopeico il suono delle campane, rappresentando gli angeli. La Sinfonia si chiude con un vasto Adagio in re maggiore introdotto da una lunga frase degli archi che sfocia nel tema principale, una specie di corale che viene sviluppato attraverso  svariati episodi fino ad apparire esposta a piena voce da tutta l’orchestra. A governare dal podio questa complessa sinfonia il colombiano André Oroczo-Estrada (classe 1977) direttore musicale principale dell’OSN e a partire dalla prossima stagione direttore musicala a  Colonia. Ha diretto le maggiori compagini internazionali come le Filarmoniche di Berlino, Vienna, Staatskpelle Dresda e Concertgebouw Amsterdam.

Torino, Auditorium “Toscanini” RAI, p. Rossaro

Stagione Sinfonica 2025-26

Giovedì 9 ottobre, ore 20.00, venerdì 10 ottobre, ore 20,30

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretta da ANDRES OROCZO-ESTRADA

solista ANKE  VONDUNG  (contralto) CORO FEMMINILE “MAGHINI” dir. CLAUDIO CHIAVAZZA

CORO VOCI BIANCHE TEATRO REGIO TORINO dir. CLAUDIO FENOGLIO Musica di Mahler

 

Torino Teatro Regio: Francesca da Rimini passione risolta nel sangue-

L’opera di Riccardo Zandonai torna al Regio dove ebbe luogo la prima assoluta il 19 febbraio 1914 quale spettacolo inaugurale della stagione 2025-26 in un nuovo allestimento firmato dal regista francese Andrea Bernard che vede Francesca non come vittima, ma una donna lucida e consapevole: La sua stanza è rifugio , prigione , memoria e illusione (…) L’amore diventa un atto di resistenza. Sul podio Andrea Battistoni, nuovo direttore musicale del teatro torinese) che definisce quest’opera Un titolo affascinante capace di parlare con forza al nostro tempo, con una partitura che affida a un ruolo da protagonista dell’orchestra. Il cast accanto a nomi affermati vede giovani voci del Regio Ensemble. Lavoro intenso e vibrante sul versante lirico, Francesca è tratto dalla tragedia di D’Annunzio con libretto di Tito Ricordi dal celebre episodio dantesco del V Canto dell’Inferno. Racconta l’amore proibito e travolgente tra Paolo e Francesca. un amore che sfida la legge che si nutre di desiderio , colpa e che si consuma nella passione e nel sangue. La musica si fece notare per felicità dell’ispirazione accoppiata ad una tecnica sorprendente e una ricchezza orchestrale di colori. . Preso dalla febbre del lavoro, il compositore trentino terminò l’opera in soli dodici mesi, elaborata secondo il canone del leitmotiv senza però applicarlo in modo troppo rigido. Si è solo affidato all’intuizione che gli ha permesso di interpretare in profondità l’ambiente del dramma e l’animo dei personaggi dannunzia. Un titolo importante ricco di qualità che merita di essere introdotto nel circuito del repertoriò operistico mondiale.

Torino, Teatro Regio, p. Castello

Stagione Lirica 2025-26

10-12-14-19-21-23 ottobre  “Francesca da Rimini” di Zandonai, tragedi a in tre atti

interpreti principali: Barno Ismatullaeva / Ekaterina  Sannikova (Francesca). Roberto Alagna / Marcelo Fuente (Paolo),, George Gagnidze / Sebastiano Catona (Gianciotto) Andrea Battistoni (m.° concertatore e direttore d’orchestra); direttore del coro Ulisse Trabacchin Andrea Bernard (regia), Alberto Beltrame (scene), Elena Baccaro (costumi), Marta Negrini (coreografia)

Nuovo allestimento Teatro Regio Torino