PIEMONTE ARTE: LUCI D’ARTISTA, VIGLIATURO, PREMIO CARENA, APART FAIR, THECAL, HR LAB…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
Torino. Luci d’Artista. Una ventottesima edizione più ricca che mai
Si è aperta ufficialmente la ventottesima edizione di Luci d’Artista.
Venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:15, Torino è tornata a brillare e il cielo della città si trasforma in un grande palcoscenico di luce, con 32 installazioni luminose, arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica: Tracey Emin, il collettivo Soundwalk Collective insieme alla poetessa e musicista Patti Smith e al compositore Philip Glass, Riccardo Previdi e Gintaras Didžiapetris, realizzate grazie al sostegno di nuovi importanti partner. Saranno coinvolti nuovi spazi della città che entreranno a far parte della mappa luminosa di Luci d’Artista, confermando la vocazione della manifestazione a rinnovarsi e a estendere la propria presenza nel tessuto urbano di Torino.
Le Luci d’Artista della 28° edizione resteranno accese dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 e in questi mesi piazze, monumenti e luoghi simbolo della città dialogheranno con l’arte contemporanea, trasformando Torino in un museo dove la protagonista è la luce.
I VETRI DI VIGLIATURO IN MOSTRA A CATANZARO
La mostra “Mediterraneo – Trasparenze tra storie e miti” dell’artista chierese Silvio Vigliaturo dà il via al calendario di eventi promossi dal Premio Carlino d’Argento a Catanzaro. L’esposizione delle opere del noto esponente della vetro-fusione inaugurata il 24 ottobre, presso il Complesso monumentale San Giovanni
RIVOLI. PREMIO ANTONIO CARENA – A SEBASTIAN DE VECCHI LA 3^ EDIZIONE “SEGNI URBANI”. TERZA LA CHIERESE LAURA BERRUTO

Si è conclusa sabato 25 ottobre la terza edizione del Premio Antonio Carena, intitolata “Segni Urbani” e dedicata quest’anno al tema del graffitismo. La Casa Museo ha ospitato la cerimonia di premiazione finale, che ha visto la partecipazione di artisti, critici e istituzioni del panorama culturale piemontese. Al primo posto si è classificato Sebastian De Vecchi, nato a Giaveno, con l’opera “Fuck de Freedom”. L’artista, che aveva esordito proprio al Premio Carena nella precedente edizione del 2023, conferma con questo importante traguardo la sua crescita e la continuità del suo percorso creativo. Il secondo posto è stato assegnato a Ernesto Mandara con il video “Cromo”. Il terzo posto è andato a Laura Berruto con l’opera “Iconosfera”. Nata a Chieri, l’artista, diplomata in scenografia presso l’Accademia Albertina nel 1973, ha tra l’altro all’attivo la personale del 1975 presso la Galleria Erika di Torino, con presentazione critica di Albino Galvano.
Promotrice delle Belle Arti. APART FAIR 2025 / IX edizione
Torino, 29 ottobre – 2 novembre 2025, Promotrice delle Belle Arti
Art and antiques fair
Dal 29 ottobre al 2 novembre 2025 APART FAIR introduce nuovamente la settimana dedicata alle arti a Torino. Giunta alla nona edizione la mostra si consolida come il più importante appuntamento in Piemonte per il mondo dell’antiquariato e tra i più rilevanti a livello nazionale.
Nella storica Palazzina della Promotrice delle Belle Arti i 40 galleristi portano le loro opere migliori dall’archeologia al design contemporaneo, dall’Europa all’Asia ed all’America.
L’impegno dell’Associazione Piemontese Antiquari, organizzatrice della mostra, ha portato ad avvalersi per il vetting delle opere esposte del comitato scientifico della Federazione Italiana Mercanti d’Arte coordinato dal presidente Fabrizio Pedrazzini. APART FAIR è l’unica mostra in Piemonte e tra le poche a livello nazionale che garantisce l’autenticità delle opere attentamente esaminate prima dell’apertura.
Tra le opere esposte di notevole interesse: le aeropitture futuriste della Galleria Pirra Torino, il bronzo di Giorgio de Chirico della Galleria 56 Bologna, l’arazzo ispirato a “Guernica” di Picasso della Galleria David Sorgato Milano, la grande tela di Leonardo Roda della Galleria Ars Antiqua Milano, le maioliche settecentesche della Galleria Maurizio Brandi Napoli, le stampe di Salvo della Galleria Salamon Torino, le terrecotte archeologiche cinesi della Galleria Ajassa Torino, la tela di Salvator Rosa della Galleria Fabio Di Ruggiero Torino, il raro Sironi della Galleria Tesoriera di Torino e la grande tela di Quadrone della Galleria Il Portico Pinerolo.
All’interno della mostra sono previste contaminazioni contemporanee grazie alla collaborazione della Galleria Giorgio Persano per l’inserimento nel salone centrale di un grande dipinto di Luisa Rabbia.
All’interno di APART è anche presente “Fotografia Alchemica”, un gruppo di fotografi che utilizzano tecniche antiche di stampa. Saranno in mostra 30 ritratti fotografici e in un set di ripresa saranno realizzati ritratti ai visitatori.
Con l’Istituto Europeo di Design IED ed il quotidiano La Repubblica, APART FAIR ha nuovamente istituito un contest fotografico che coinvolgerà all’interno della mostra gli
studenti dei corsi di fotografia. La giuria è presieduta dall’Avv. Fulvio Gianaria.
Fitto il calendario di incontri dedicati al mondo dell’arte in collaborazione con storici dell’arte e musei tra cui Pinacoteca Albertina, GAM Torino e Museo Accorsi.
ORARI
Mercoledì 29 ottobre 13 – 22.
Da giovedì 30 ottobre a sabato 1 novembre 10,30 – 20,30.
Domenica 2 novembre 10,30 – 19,30.
CHIERI. PALAZZO OPESSO. THECAL. L’ICONICO CALENDARIO PIRELLI IN UN’UNICA COLLEZIONE PRIVATA

Paratissima dal 29 ottobre a Moncalieri
La 21esima edizione di Paratissima, in programma dal 29 ottobre al 2 novembre, sarà ospitata nel Real Collegio Carlo Alberto, una location con 200 anni di storia e 12.000 mq di spazi, nel centro storico della Città di Moncalieri, a pochi passi dalla stazione FS e a soli 10 min da Torino Lingotto, cuore dell’Art Week Torinese.Per l’edizione 2025, Paratissima sceglie come tema “KOSMOS”: un universo simbolico che invita il pubblico a perdersi e ritrovarsi in un sistema in cui ogni artista, ogni opera, ogni sguardo è pianeta in orbita. Il cuore nevralgico sarà il Real Collegio di Moncalieri, luogo storico e monumentale che diventa contenitore dinamico di creatività. Le sue geometrie e proporzioni, fatte di ordine e memoria, accolgono un presente che vibra di visioni artistiche contemporanee. Qui, oltre 350 artisti daranno vita a un percorso che attraversa arti visive, sperimentazioni digitali ed esperienze immersive. KOSMOS non si esaurisce nei suoi confini, ma allarga i suoi orizzonti con “Art In The City”. Come una galassia in espansione, Paratissima invade la città: le vie, i negozi, le vetrine diventano tappe di un’esperienza diffusa di arti e performance, un’estensione della creatività nello spazio urbano.
HR Lab. “Generazioni”. Mostra collettiva di Francesca Dimina, Luca Razzano, Max Tomasinelli e Francesca Vergnano
Nel tempo dell’immediatezza digitale, HR Lab sceglie di rallentare.
La collettiva Generazioni nasce come gesto di resistenza poetica: quattro artisti di età e percorsi differenti si incontrano per riaffermare il valore del fare, del toccare, del costruire. In un presente che tende a smaterializzare l’esperienza, la mostra propone un ritorno alla densità dei processi, alla loro durata, al gesto come forma di pensiero.
Le opere di Luca Razzano traducono la ripetizione in atto meditativo: figure intrecciate di juta, tessute una a una, restituiscono la presenza dell’individuo contro l’omologazione algoritmica. Con un linguaggio altrettanto fisico, le fotografie e pitture di Max Tomasinelli trattengono le tracce del tempo, oscillando tra astrazione e impronta, tra visione e residuo. Il suo lavoro interroga la possibilità di un’immagine che resista all’oblio della velocità.
Le figure e i ritratti di Francesca Dimina, ispirati alla cultura pop e alle icone contemporanee, esplorano la vitalità del colore come forma di affermazione identitaria e affettiva. Nelle fotografie di Francesca Vergnano, invece, la luce diventa soglia e respiro: il paesaggio e la natura si fondono in un tempo sospeso che invita lo spettatore a una lentezza contemplativa.
Insieme, i quattro artisti costruiscono un dialogo intergenerazionale e materiale, una trama di gesti e sensibilità che s’intrecciano come fili di un medesimo ordito.
Generazioni è così un laboratorio di memoria e di presente: uno spazio dove la manualità incontra la visione, e dove l’immaginazione torna a essere un modo per abitare il mondo che cambia.
Francesca Dimina è un’artista torinese appartenente alla Generazione Z, che fonde la forza introspettiva e materica dell’Espressionismo con i colori brillanti e simboli quotidiani della Pop-Art. L’unione di queste due tendenze crea una sorta di “nuova” forma di Fauvismo, dove le opere ci mostrano una realtà definita, ma distorta da tratti e i cui colori sono alterati. Come se vedessimo attraverso i suoi occhi allo stesso tempo la realtà vissuta e le emozioni che sta provando in quel momento. Questa fusione di correnti riporta parallelamente al realismo poetico del cinema francese degli anni 1920, dove lo spettatore non solo vedeva la realtà osservata dal personaggio all’interno del film, ma ne percepiva anche le emozioni.
Luca Razzano nasce nel 1977 a Torino, dove vive e lavora. Si divide fra il lavoro di chirurgo oculista e la passione per la creazione artistica. Dotato di una spiccata abilità manuale, inizia la sua ricerca artistica con la pittura a olio ma ben presto orienta la sua sperimentazione sui materiali poveri come il ferro, la tela grezza, la iuta, lo spago, il silicone e i pigmenti, percorso che lo porta nel 2003 a concepire “Human resources”. “Human resources” è un progetto nato dall’analisi del rapporto tra massa e singolo individuo; migliaia di bamboline di iuta uguali rappresentano la massa in senso lato, un numero imprecisato, smisurato di identiche figure impersonali, unità di una serie infinita, o quasi. Il quasi sono i singoli, le identità particolari, esseri speciali che meritano di portare un cuore sotto la propria pelle di iuta. L’ironia e il coinvolgimento sociale sono alla base di tutte le opere dell’artista. Luca Razzano ha esposto le proprie opere in prestigiose gallerie private, mostre pubbliche e selezioni di concorsi.
Max Tomasinelli (Torino, 1971) è un artista visivo che indaga il linguaggio e la difficoltà di comunicazione attraverso fotografia, collage e installazione. Dopo gli studi all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, ha vissuto a Essen, New York, Londra e Bruxelles. Nel 2008 espone al Musée de la Photographie di Mougins accanto a Gabriele Basilico. È stato artista in residenza presso la La Napoule Art Foundation e la National Academy School di New York (2015), e al Monastero di Saorge (2016–2017). Tra le esperienze recenti, il progetto Sense Out all’Abbazia di Le Thoronet e Il segno della memoria al Parlamento Europeo di Bruxelles. Collezionista e produttore, dal 2023 ospita residenze d’artista, e cura collezioni private d’arte contemporanea.
Francesca Vergnano, nata a Torino nel 1976, si avvicina alla fotografia fin da giovanissima. Durante gli studi universitari in discipline umanistiche, approfondisce lo studio della storia della fotografia, la tecnica di ripresa e la stampa in camera oscura. Dopo la laurea in giornalismo lavora nel campo dell’advertising, portando avanti parallelamente la sua ricerca artistica personale.
Nei suoi lavori, realizzati in pellicola con fotocamere analogiche, esplora la natura come luogo di contemplazione, alla ricerca di un senso spirituale e di eterno, rappresentando il paesaggio come spazio di silenziosa risonanza interiore.
Dal 2003 al 2008 frequenta il Reflexions Masterclass, seminario internazionale di formazione sulla fotografia contemporanea, diretto da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Numerose le mostre in cui ha esposto, tra cui: Spazio Musa, Torino, 2022; “Song – Mekong” a cura di Enzo Obiso, PHOS, Torino, 2017, “Uomo&Natura”, Ermanno Tedeschi Gallery, Torino, 2013; “Genesis Land”, San Carlo 1973, Torino, 2011; “Reflections Masterclass” a cura di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret, MEP Maison Européenne de la Photographie, Parigi, 2010; “Open to All”, Fondazione Paideia, Fondazione CRT, Torino, 2009; Biennale di fotografia contemporanea a cura di Sabrina Raffaghello, Alessandria, 2007 e 2008; Festival Rencontres Photographiques de la Sud Gironde a cura di Gabriel Bauret, Bordeaux, 2005.
HR Lab è un contenitore di creatività che riunisce artisti di diverse età, provenienze e discipline, accomunati dall’interesse per l’arte plastica contemporanea. Il Lab offre uno spazio di confronto e sperimentazione, dove le diverse discipline artistiche s’intrecciano, generando progetti innovativi che sfidano i confini tradizionali dell’arte.
HR Lab
Via Genovesi, 2 – Torino
info@lucarazzano.com
francescadimina@gmail.com
max@maxtomasinelli.com
f.vergnano@gmail.com
“ESSENZE DI LUCE”: A PALAZZO BRICHERASIO LA MOSTRA DI FERDI GIARDINI
Dal 29 ottobre al 27 febbraio 2026 le opere illumineranno le esedre e le sale auliche in via Lagrange 20 a Torino
Dal 29 ottobre 2025, in occasione della settimana dell’arte contemporanea torinese, l’artista Ferdi Giardini presenta la sua ultima esposizione Essenze di Luce nello storico Palazzo Bricherasio in via Lagrange 20 a Torino, oggi sede istituzionale di Banca Patrimoni Sella & C.
Questa mostra, a cura della direttrice artistica Daniela Magnetti, è un’esperienza che combina arte, design e sensorialità in un connubio unico e suggestivo, capace di trasportare il visitatore in un mondo di bellezza ed emozione.
Entrando in sintonia con la storia e l’architettura del luogo, Ferdi Giardini ne ha estrapolato l’essenza trasformandola in un concerto armonico di forme e di cromie. I numerosi schizzi, uniti ai tanti pensieri tracciati a matita sul suo inseparabile quaderno, sono testimonianza dell’intenso lavoro di ricerca portato avanti per realizzare le installazioni site-specific della mostra.
Nelle esedre che portano al cortile interno, il visitatore incontra Rituali di luce, sei sottili sculture in alluminio e led che mettono in connessione il Palazzo con l’esterno e catturano gli sguardi dei passanti incuriositi da frammenti di luce sospesa.
Negli spazi aulici l’esperienza è opposta: le opere si mimetizzano con gli stucchi dorati, le specchiere e i grandi arazzi sfidando l’occhio a essere scoperte. Per ciascuna delle sei sale del piano nobile Ferdi Giardini plasma, senza farsi intimorire, una composizione capace di dialogare sottovoce con le tante meraviglie cariche di storia. Trovare Neutrini stabilizzati o Impulsi è ardua impresa fino a quando non rivelano la loro anima luminosa.
L’esperienza non si limita alla vista: Il misterioso verde, l’umido pungente nero-ambra e l’arancio del tramonto, un olio essenziale creato appositamente dall’artista, è uno stimolo olfattivo che completa e arricchisce il percorso sensoriale del visitatore.
Il ritorno di Ferdi Giardini a Palazzo Bricherasio, dopo l’esposizione nel 2002, è un evento che conferma la profonda connessione tra l’artista e questo luogo unico. Essenze di luce riaccende la magia di quel legame, offrendo ai visitatori un’occasione preziosa di vivere l’arte contemporanea in un contesto storico e culturale di grande valore nel patrimonio artistico della città.
Essenze di Luce
29 ottobre 2025 – 27 febbraio 2026
Palazzo Bricherasio, esedre, via Lagrange 20, Torino
Aperto dal lunedì al venerdì
Orari: 9.30-13.30; 14.30-17.00
Ingresso gratuito
Forte di Bard. Stefano Unterthiner. Una finestra sull’Artico
31 ottobre 2025 – 3 maggio 2026
Dal 31 ottobre 2025 al 3 maggio 2026 la mostra Una finestra sull’Artico – allestita nelle sale degli Alloggiamenti del Museo delle Alpi, al Forte di Bard – presenta il lavoro realizzato dal fotografo naturalista Stefano Unterthiner tra il 2018 il 2025 nell’arcipelago delle Svalbard, le terre abitate più a nord del Pianeta. Fotografo, naturalista e divulgatore noto a livello internazionale, Stefano Unterthiner è autore di dieci libri fotografici e da vent’anni collaboratore del National Geographic. Le sue immagini sono pubblicate ed esposte in tutto il mondo.
Nella mostra al Forte di Bard sono esposte le immagini scattate nel corso del progetto Una famiglia nell’Artico e raccolte nel volume Un mondo diverso (Ylaios, 2022), e la produzione inedita realizzata in quattro successive spedizioni. In tutto sessanta fotografie, distribuite in nove sezioni che raccontano l’Artico e la sua fauna nelle diverse stagioni: orsi polari, renne, sterne, fulmari… Un percorso intenso ed emozionante, attraverso una straordinaria regione artica, un affresco originale e potente di un mondo fragile, in rapido mutamento e sempre più condizionato dall’impatto dei cambiamenti climatici.
Le Svalbard detengono un primato poco invidiabile: sono il luogo dove il cambiamento climatico si manifesta più rapidamente che in qualunque altra regione al mondo. Per centoundici mesi consecutivi è stata registrata una temperatura media mensile al di sopra del normale (marzo 2020 ha interrotto la sequenza negativa, tornando sotto la media di 0,5° C). In generale, tutto l’Artico si sta riscaldando più del doppio rispetto al resto del pianeta.
Completano la mostra diciotto ritratti in bianco e nero realizzati da Unterthiner tra i residenti della piccola comunità di Longyearbyen (Svalbard), accompagnati da testimonianze sulla percezione dei mutamenti climatici e un pannello in grande formato dedicato alle climate stripes. Lungo il percorso espositivo è disponibile un documentario realizzato da Raitre (della durata di 20’), che racconta il progetto Una famiglia nell’Artico.
La mostra verrà presentata in anteprima giovedì 30 ottobre, alle ore 18.00, al Forte di Bard.
Stefano Unterthiner. Una finestra sull’Artico
Orari
Martedì-venerdì 10.00 / 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 / 19.00
Lunedì chiuso
Aperta tutti i giorni dal 26 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026
Pavarolo. Invito Colazione a Casa Casorati
Venerdì 31 Ottobre 2025
Ore 10.30 > 12.30
In occasione della mostra FELICE CASORATI DESIGNER / PARALLELI / PIERGIORGIO ROBINO STUDIO NUCLEO presso lo Studio Museo Felice Casorati, il Comune di Pavarolo e l’Archivio Casorati invitano alla Colazione a Casa Casorati, a cui seguirà una chiacchierata tra Piergiorgio Robino (artista e designer), Andrea Bellini (Direttore del Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra), Damiano Gullì (curatore presso la Triennale di Milano) e Giorgio Galotti (curatore e fondatore di Hypermaremma). Introduce l’incontro Francesca Solero (curatrice del progetto Residenza di Design).
Per l’evento, sarà presentato il catalogo PARALLELI.
TAG – Torino Art Galleries compie 25 anni e guarda all’Europa
Collaborazione con Art Palma Contemporani e Art Week
In occasione della settimana dell’arte torinese e dei suoi 25 anni, TAG – Torino Art Galleries presenta al pubblico internazionale e cittadino un’iniziativa inedita, che non risulta avere precedenti nella scena dell’arte contemporanea:
TAG – Torino Art Galleries meets Art Palma Contemporani:
una selezione di gallerie associate a TAG ospiterà nei propri spazi e secondo una propria progettualità le gallerie che fanno parte dell’associazione maiorchina ART PALMA CONTEMPORANI. (*abbinamenti gallerie alla fine del CS).
Art Palma Contemporani (APC) è l’associazione delle gallerie d’arte contemporanea delle Isole Baleari, fondata nel 2004 e attualmente composta da 14 gallerie associate: ABA ART, BARÓ, CCA Andratx, Galería Fermay, Hauser & Wirth Menorca, LA BIBI + REUS, KEWENIG, Florit / Florit, 6a Taller i Galeria, Galería Maior, Galería Pelaires, Pep Llabrés Art Contemporani, Tube Gallery e Galería Xavier Fiol.
Il progetto prevede che le sedi torinesi di alcune delle gallerie TAG accolgano artisti e mostre provenienti da Maiorca, tutte da scoprire durante la TAG Art Night, mentre nel 2026 le stesse gallerie saranno ospitate sull’isola durante la fiera d’arte maiorchina, con mostre dedicate ai propri artisti.
L’iniziativa è nata dal desiderio ed entusiasmo di promuovere lo scambio culturale e dare al pubblico novità espositiva e artistica.
Con questo progetto TAG rinnova il suo impegno nella promozione in particolare dell’arte contemporanea, creando ponti culturali, favorendo e supportando la diffusione dell’arte italiana all’estero.
Tutte le mostre saranno visionabili dal 29 ottobre al 31 ottobre dalle 17/20 con apertura straordinaria e durante la Notte Bianca del 1 novembre (salvo singole inaugurazioni e orari di galleria.
TAG – TORINO ART NIGHT Notte delle Arti Contemporanee Sabato 1 novembre 2025 | ore 18 – 23 Ingresso libero
In occasione della settimana dell’arte torinese e in concomitanza con Artissima, l’Associazione TAG – Torino Art Galleries presenta la nuova edizione di TAG – Torino Art Night, un grande percorso diffuso tra le mostre delle gallerie torinesi associate, tutte aperte eccezionalmente sabato 1 novembre dalle 18 alle 23, con ingresso libero e gratuito.
Oltre alle mostre realizzate in collaborazione con APC, Palma di Maiorca (elenco in calce) le gallerie ospiteranno:
In Arco offre The Deep Eye, un dialogo visivo “da Mapplethorpe a Greenfield-Sanders” sul ritratto contemporaneo. Gagliardi e Domke valorizza la visione utopica di Piero Fogliati. Poesie di luce e suono. Photo & Contemporary espone Francesco Bosso. Timeless Roots, un viaggio in bianco e nero nella natura primordiale. Roccatre propone Andrea Barin. Il colore della memoria. A Pick Gallery espone Jan Muche. Details Collection, una riflessione sulle stratificazioni del segno. CRAG Gallery presenta Panorama in Blu di Nicolò Baraggioli e Joan Bonnemaison, in dialogo tra pittura e tecnica mista in monocromo, con anche la collettiva DOMA II edizione nella Home Gallery. Febo e Dafne propone Oltre la linea di Vittorio Asteriti e Vincenzo Frattini, dove il colore si fa ritmo e architettura. Umberto Benappi presenta negli spazi di NH Collection Piazza Carlina. Paolo Pellegrin. Volatilia & Birds, con mostra fotografica ed un progetto video. Galleria Accademia Torino dedica la mostra a Lucio Fontana. Al di là della superficie, un approfondimento sul gesto come soglia tra materia e spazio. Metroquadro presenta Charlie Stein. Virtually Yours, un’indagine pittorica sulla costruzione dell’identità nell’era digitale. Riccardo Costantini Contemporary espone Marcello Nitti. Esprit de géométrie, un viaggio nella precisione e nella misura. Weber & Weber accoglie Antonio Violetta. Pagine e inchiostri, una doppia mostra personale che suggerisce un dialogo tra materia e scrittura.
Tra le gallerie presenti anche ad Artissima, Giorgio Persano presenta Taus Makhacheva. Seeing, Touching, Imbibing. Tucci Russo propone Mario Airò. Co-mondo, un itinerario poetico tra luce, materia e spazio. Mazzoleni dedica a Iran do Espírito Santo la mostra Tracciare il pensiero. 2002–2025, che ripercorre oltre vent’anni di ricerca dell’artista brasiliano. Simóndi propone la collettiva Soglie del controllo. Corpi e memorie nell’era della tecnocrazia, con Eva Frapiccini, Rana Hamadeh e Pınar Öğrenci.
Ottofinestre. Karl Evver. Tra Invisibile e Assoluto
Il Milite Ignoto e Piero Manzoni nell’Arte come Mito:due cicli pittorici di Karl Evver sull’identità e la memoria
Curata da Susanna Gualazzini
INAUGURAZIONE 1 NOVEMBRE 2025 18:30
ESPOSIZIONE 2 NOVEMBRE 2025 – 17 GENNAIO 2026
A cura di Susanna Gualazzini, in mostra a Ottofinestre di Torino due cicli pittorici scelti fra i numerosi percorsi poetici e stilistici di Karl Evver (1964-2023), artista piacentino recentemente scomparso. Di intelletto lucidissimo e cultura raffinata, Evver si è congedato dal proprio tempo con un fenomenale lascito, non solo artistico ma anche letterario e filosofico, sperimentandosi su piani di ricerca complessi e coraggiosi, senza mai cedere agli ammiccamenti del mercato e ai suoi meccanismi di seduzione ma rimanendo sempre, e fino alla fine, fedele alla propria vocazione.
Da un fertile impasto di territori culturali, Karl Evver genera un idioma che mescola elementi dell’”alta” e della “bassa” arte, approdando a un segno personalissimo che mantiene il legame con una pittura comunque referenziale (“pittura di immagine”), ma al tempo stesso ne sconquassa il ruolo tradizionale di restituzione del carattere unico della realtà, e scardina le pratiche ortodosse della rappresentazione.
In un’epoca segnata dalla moltiplicazione delle appartenenze e dalla crisi delle identità unificanti, l’arte di Evver si interroga sul senso stesso dell’essere e del rappresentare. Nei suoi cicli pittorici, il tema dell’identità si configura come un campo di tensione: da un lato l’identità collettiva, incarnata dalla figura del Milite Ignoto, dall’altro l’identità individuale e artistica, rappresentata nel confronto con Piero Manzoni. Dunque, temi “alti” perché i due cicli in mostra riguardano figure importanti della cultura e della storia ma toni “bassi” perché Karl Evver maneggia il mito attraverso una narrazione lieve, a tratti giocosa e persino ironica.
Articolato in 14 stazioni, come una sorta di umanissima via crucis, Il Milite Ignoto raccontato al Popolo è, per stessa ammissione dell’artista “opera dedicata a quello che ritengo l’ultimo mito di vera sacralità partorito dall’Occidente prima dell’attuale apnea nel non senso. Si tratta, in sostanza, della celebrazione pittorica di una traiettoria maschile dalla madre alla morte. Pittura non arrestata grottescamente a cent’anni fa, come ci ha ahimè abituato la nostalgia dei frequentatori delle varie militarie, ma in piena libertà sperimentale, come mi è tipico”.
Da questa dichiarazione di intenti, nasce un racconto totalmente privo di retorica (improponibile ai nostri tempi) ma condotto sulla nudità di un linguaggio pittorico strettamente saldato a quello letterario delle didascalie, parte integrante e necessaria del progetto. E infatti alla scarnificazione del segno pittorico si coniuga la levità aulica della narrazione che a tratti addolcisce la tragicità della traiettoria tutta umana del Milite. Evver affronta così il tema dell’identità anonima, quella che si dissolve nelle pieghe della Storia, ma che proprio nell’anonimato diventa universale. Il Milite Ignoto, simbolo di tutti e di nessuno, percorre queste tavole come una presenza sospesa, un volto senza tratti, un corpo fatto di puro segno, traccia. Così come i colori, spesso spenti, virati su terre e grigi polverosi, quasi a evocare la memoria delle trincee, della carne, del ferro.
All’opposto, il ciclo dedicato a Piero Manzoni indaga la figura dell’artista come creatore e come provocatore, come soggetto che mette in crisi i confini stessi dell’identità artistica. Evver si lascia ispirare dalla radicalità concettuale di Manzoni, ma trasforma il Maestro in un mito popolare, protagonista di una narrazione condotta sul filo dell’ironia e dell’assurdo. E lo fa con una sorta di Bad Painting semischerzosa, di surrealismo ironico, dove di Piero c’è solo l’essenziale: la libertà di pensiero.
Come scrive Elena Pontiggia nella prefazione al catalogo Piero. Un’alchimia senza oro “Evver è un ricercatore di miti, di vite ricreate e perdute nel tempo, di artisti dell’impossibile, dell’inconsueto, dell’imponderabile”: il dialogo tra la figura del Milite Ignoto e l’opera di Piero Manzoni si offre in realtà come interrogativo aperto sul senso dell’arte e della sua funzione nel presente, ma è anche e soprattutto opportunità per riflettere sulla capacità dell’arte di trasformare simboli e figure in icone universali del nostro tempo, generando nuove narrazioni e linguaggi, per un immaginario che sia profondamente attuale.
Ma alla trasversalità dei linguaggi che connota la ricerca di Karl Evver, la mostra di Ottofinestre rende omaggio integrando nel percorso espositivo alcuni esemplari della serie Trami e Orditi: lavori in cui, stretti nel contenimento del telaio, intrecci di fili di lana, di seta, di corda si intersecano in un irrequieto dialogo fra parallele e perpendicolari. Ma nell’annodarsi dell’intreccio la luce filtra, proprio come fa nella “stracciata maglia” delle nostre biografie, tutte intessute di memorie, relazioni, nostalgie, desideri.
TORINO. VOLERELALUNA. ARTISTI PER GAZA
Una mostra per sostenere bambini e bambine di Gaza con opere offerte da artisti.

Acqui Terme. Timeless Monferrato Art Project
Dal 25 Ottobre 2025 al 25 Gennaio 2026, il Castello dei Paleologi di Acqui Terme accoglie la seconda edizione di Timeless Monferrato Art Project, a cura di Viola Cafuli e Germano Leporati, trasformando i suoi spazi storici in un palcoscenico per l’arte contemporanea.
“Eventi come Timeless Monferrato Art Project rappresentano un contributo prezioso alla vitalità e alla crescita del nostro Sistema Museale, confermandolo come un vero e proprio polo della conoscenza, dove il dialogo tra passato e contemporaneità si rinnova costantemente” dichiara Danilo Rapetti Sardo Martini – Sindaco della Città di Acqui Terme.”La capacità di coniugare la memoria storica del Castello dei Paleologi con le più innovative forme di espressione artistica offre ai visitatori un’esperienza che va oltre la semplice fruizione estetica: diventa un’occasione di scoperta, di riflessione e di connessione con il territorio” dichiara Enrico Silvio Bertero – Presidente del Consiglio Comunale e Delegato del Sistema Museale. “Timeless dimostra come l’arte, quando si intreccia con la storia e la comunità, possa generare nuovi flussi di interesse, attrarre pubblici diversi e rafforzare il ruolo del museo come luogo vivo, aperto e in continuo dialogo con il tempo e con le persone.”
Un dialogo potente tra memoria e visione, tra il fascino archeologico del castello e le installazioni immersive di Davide Cedolin e Drop Kollektiv, che portano video, suono e luce dentro la pietra, creando un’esperienza sensoriale e intima.
Il tema di quest’anno è “Terra”: radice e orizzonte, materia viva e metafora di appartenenza.
Timeless trasforma un luogo simbolo della storia locale in un terreno di sperimentazione, dove il passato incontra la ricerca artistica più attuale.
Un invito a lasciarsi attraversare dall’arte, in uno spazio che respira insieme al tempo.
FLAIR: GEOMETRIE PER FLASHBACK – ALL ART IS CONTEMPORARY – ART FAIR
All’interno della tredicesima edizione di FLASHBACK – ALL ART IS CONTEMPORARY – ART FAIR, la galleria FLAIR presenta Geometrie, un progetto realizzato in collaborazione con Archivio Samartino. Corposa la selezione di dipinti di Edoardo Perrone di San Martino – in arte Samartino – che affianca un gruppodi sculture e alcuni arredi di design, per raccontare come l’arte della seconda metà del ‘900 rilegge ilgeometrico. Non certo per ingabbiare in un concetto rigido corpi, oggetti e architetture; piuttosto perrestituire memoria, storia e sentimento a forme e volumi che si modificano, si evolvono.Si animano dei nostri sogni e delle nostre paure.Geometria, sì, come studio dello spazio e delle figure, ma per uno spazio vitale, reale o immaginario che sia.Fluido, dischiuso, atemporale, in continuo fermento. In linea con la direzione artistica della fiera che ha sceltodi non attribuire un titolo alla edizione di quest’anno per fare di Flashback 2025 un luogo aperto, teatro diricerca e confronto.
Flashback – l’arte è tutta contemporanea
Torino, 30 ottobre – 2 novembre 2025
Corso Giovanni Lanza 75, Torino
CARIGNANO. MOSTRA GIUBILEO 2025 – COMUNICARE LA SPERANZA UN’ALTRA INFORMAZIONE È POSSIBILE
INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2025 alle ore 16.00 presso la SALA MOSTRE della BIBLIOTECA CIVICA del Comune di Carignano.
Promossa dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo, con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione e del Dicastero per la Comunicazione, la mostra sarà esposta a Carignano dal 30 ottobre al 22 novembre 2025 ad opera di Tra ME in collaborazione con Azione Cattolica Italiana – Associazione parrocchiale di Carignano, Parrocchia Santi Giovanni Battista e Remigio, AGESCI Carignano 1, Sintra onlus e con il patrocinio del Comune di Carignano. Inaugurata in Aula Nervi il 25 gennaio scorso in occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione, la mostra – nata da un’idea dei giornalisti Francesco Antonioli e Gerolamo Fazzini – lancia agli operatori della comunicazione un appello alla corresponsabilità. I 24 pannelli da cui è composta sono pieni di dati, notizie, storie, statistiche aggiornate e cerca di far luce sui motivi di disaffezione del pubblico verso le news e punta a evidenziare altri modelli possibili di comunicazione positiva. La Mostra dà voce e risalto all’impegno di quei giornalisti che, al di là di appartenenze, fedi, orientamenti e provenienze geografiche, hanno vissuto i valori della professione, anche a costo della vita, e che sono stati capaci di diffondere speranza grazie a un giornalismo orientato alla ricerca di soluzioni e che alimentasse la coscienza etica. Partendo dai questi contenuti, l’inaugurazione sarà anche un’occasione per riflettere su come viene raccontato oggi il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo: non solo come possibilità di vita e di speranza per chi arriva nel nostro Paese, ma anche come opportunità di crescita per la comunità locale che accoglie.
Cuneo. Aperta la seconda rassegna di “Arte e Condivisione”: paesaggi del Novecento in mostra alla Camera di Commercio
Ha preso il via la seconda rassegna espositiva del progetto “Arte e Condivisione”, promosso dal Comune di Cuneo e dalla Camera di Commercio di Cuneo, con l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Artistici. L’esposizione è ospitata dal 1° ottobre 2025 nel Salone del Futuro e nello Spazio Impresa del Palazzo di Via Emanuele Filiberto 3 e resterà visitabile fino a marzo 2026.
Questa nuova edizione presenta una selezione di paesaggi realizzati da alcuni tra i più importanti pittori cuneesi del Novecento, offrendo al pubblico un percorso visivo che racconta il territorio attraverso lo sguardo degli artisti che lo hanno rappresentato. La rassegna si inserisce nel progetto più ampio “Arte e Condivisione”, nato nel 2024 con la firma di una convenzione tra Comune e Camera di Commercio, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico civico e avvicinare l’arte ai luoghi della quotidianità, anche attraverso l’esposizione in ambienti non tradizionalmente museali.
La prima rassegna, tra novembre 2024 e settembre 2025, ha proposto opere provenienti dalla donazione testamentaria dei coniugi Vanna e Giulio Ferrero, parte integrante della collezione civica.
Questa nuova rassegna prosegue il percorso con una scelta mirata di opere paesaggistiche, che arricchiscono gli spazi della Camera di commercio rendendoli luoghi di incontro tra economia, cittadinanza e cultura.
Idillio primaverile di Carlo Gaudina inaugura dal punto di vista cronologico questa selezione con la rappresentazione di un esterno dai colori chiari ma decisi, un momento di festa durante la bella stagione verdeggiante animato da persone sorridenti. Due tele rappresentano ambienti marini: Estate di Paolo Marsanasco, che traduce in forme volutamente impalpabili un assolato borgo marino, e Visione di mare di Giuseppe Sacheri, che dedica allo scroscio bianco, grigio e azzurro delle onde un primo piano suggestivo. Federico Argentero con i colori intensi e autunnali di Vigneto a Bonvicino rimanda ai sapori enogastronomici del territorio e Borgo rurale innevato di Marco Lattes propone l’aspetto campestre della provincia cuneese, senza definire un luogo preciso ma rendendo la scena affine a molti scorsi di paese della regione. Di nuovo l’autunno, con l’acqua protagonista, è celebrato da Lassone in Paesaggio autunnale con ruscello. Un significato valoriale forte e struggente viene infine suggerito da Dario Treves con il celebre Cuneo brucia ancora, che ritrae una delle vedute più interessanti dal capoluogo.




