Trasporti: linea ferroviaria Sfm2, Regione e sindaci al lavoro sulla tratta Pinerolo–Torino per un servizio più efficiente

L’Assessore Marco Gabusi

Si è svolto questa mattina l’incontro tra l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi e i sindaci dei Comuni attraversati dalla linea ferroviaria Sfm2 Pinerolo–Chivasso, convocato per fare il punto sul servizio, affrontare le criticità ancora aperte e condividere la programmazione dei prossimi interventi.Al tavolo hanno partecipato anche i rappresentanti di Rfi, Trenitalia e dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, in un clima di confronto costruttivo e di collaborazione istituzionale.

«Parliamo di una tratta su cui gli investimenti sono stati molto rilevanti – spiega l’assessore Gabusi e che, grazie ai lavori già eseguiti, potrà contare su un servizio più moderno, sicuro e affidabile. Dopo la conclusione, nella prima decade di ottobre, dei lavori di assestamento che avevano causato i disagi maggiori, la situazione, anche grazie all’eliminazione dei rallentamenti programmati, andrà in progressivo miglioramento».I ritardi registrati nelle settimane successive alla riapertura sono stati legati a una serie di fattori concomitanti: cantieri ancora aperti, scioperi, manifestazioni e l’introduzione a Nichelino di un sistema di sicurezza di ultima generazione, basato su radar, che rileva gli indebiti ingombri sui passaggi a livello dopo la chiusura delle barriere.Rfi e Trenitalia assicurano, come già effettuato lo scorso autunno sulle linee in direzione Caselle, una costante e maggiore attenzione alle fasce pendolari, con un monitoraggio continuo della puntualità, con l’obbiettivo di gestire meglio i flussi nelle ore di punta e garantire una corretta informazione ai passeggeri, in particolare nelle fasce pendolari e nei momenti di criticità. Trenitalia ha illustrato anche gli interventi di restyling sui treni Taf per migliorare il comfort a bordo, rendendo i viaggi più confortevoli per studenti e lavoratori.Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema dei prossimi lavori finanziati con fondi Pnrr, che prevedono ulteriori interventi di ammodernamento della linea. «I lavori – spiega Gabusi – erano previsti nella tarda primavera per una durata di 82 giorni. Stiamo lavorando con RFI per ridurre e posticipare il più possibile la chiusura necessaria alla realizzazione di questi interventi, avvicinandola al periodo estivo per tutelare l’utenza scolastica. Stiamo anche valutando, con i Comuni, come organizzare al meglio i bus sostitutivi, così da limitare i disagi».L’assessore Gabusi ha ribadito che Regione Piemonte, Comuni e Rfi condividono l’obiettivo di difendere gli utenti e completare un percorso di modernizzazione indispensabile per consegnare al territorio una linea efficiente e integrata nella mobilità sostenibile del futuro. Da parte loro, i sindaci hanno espresso apprezzamento per il confronto ma anche preoccupazione per la mancanza di risposte immediate alle criticità che continuano a penalizzare pendolari e studenti.«Dopo una discussione di oltre due ore con tutti i soggetti interessati – Trenitalia, Rfi Agenzia e Regione – speriamo che sia stato compreso fino in fondo il disagio che vivono quotidianamente i pendolari e gli studenti», dichiarano i sindaci. «Sappiamo – proseguono i primi cittadini – che gli investimenti sono importanti e richiederanno tempi lunghi, ma chiediamo che nel frattempo ci sia un’attenzione particolare per risolvere almeno i problemi di manutenzione e malfunzionamento più immediati, con uno studio accurato delle criticità puntuali».Nel corso della riunione è stato anche toccato il tema del nuovo sistema di pedaggio “free flow” in sostituzione del casello di Beinasco. I sindaci hanno annunciato che si incontreranno nei prossimi giorni per elaborare una controproposta condivisa, che tenga conto delle esigenze reali del territorio e eviti di sovraccaricare le vie secondarie già oggi fortemente trafficate.«La mobilità – concludono i sindaci – va ripensata in modo complessivo: servono scelte che semplifichino la vita dei cittadini, non che la complichino ulteriormente. Oggi, purtroppo, si fatica ancora a vedere una destinazione di un trasporto pubblico davvero competitivo e sostenibile».