Chieri. La storia del Museo Egizio all’UNITRE

Entusiasmo all’Unitre di Chieri per la Storia del Museo Egizio: una giovane egittologa rapisce il pubblico

Un pomeriggio  di grande interesse e partecipazione ha caratterizzato la conferenza su La Storia del Museo Egizio di Torino, tenutasi in una Sala Chiosso gremita.

L’evento ha visto come brillante protagonista Ilaria Cimino,  una giovane antropologa egittologa che opera all’interno del Museo Egizio di Torino come operatrice didattica. ​Con un intervento ricco di informazioni, la relatrice ha saputo tessere la complessa e affascinante storia dell’Egizio, mantenendo il pubblico letteralmente rapito dalla sua esposizione. La chiarezza e la passione dimostrate hanno reso l’approccio alla materia estremamente coinvolgente.

La conferenza ha ripercorso la storia del Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo interamente dedicato alla civiltà egizia. Fondato nel 1824, quando il re Carlo Felice di Savoia acquistò la collezione Drovetti, il museo divenne un punto di riferimento per gli studiosi dell’epoca, come Jean-François Champollion e Karl Richard Lepsius. All’inizio del Novecento, grazie alle missioni archeologiche dirette da Ernesto Schiaparelli in Egitto, la collezione si arricchì di migliaia di reperti, tra cui spicca il prezioso corredo funerario della tomba di Kha e Merit, scoperto nella necropoli del villaggio di Deir el-Medina.

Un viaggio nella storia delle collezioni e delle scoperte archeologiche che testimonia il legame profondo tra Torino e l’antico Egitto: un racconto che intreccia due mondi, quello del Nilo e quello del Po, in un dialogo che ancora oggi continua a rinnovarsi. ​

Al termine della conferenza, un applauso prolungato e molto sentito ha concluso l’incontro. La soddisfazione era palpabile: la relatrice ha ricevuto un meritato tributo per l’attenzione che il pubblico ha rivolto al suo intervento denso di contenuti, e il pubblico stesso si è detto entusiasta di aver potuto attingere a tanta cultura e passione.